L’ultimo saluto sarà una sorta di cerimonia laica in programma per le 14 del 21 novembre. E’ stato scelto il luogo in cui tutto è iniziato, il dormitorio bolognese di via Beltrame, perché Tonino Palaia veniva dalla strada e da lì era partito il suo riscatto attraverso una possibilità offerta a chi alternative non ne ha. Qualcosa del genere era infatti accaduta anche a lui, nel 1993, quando aveva contribuito a fondare il giornale di strada Piazza Grande, la prima e più longeva tra le testate giornalistiche che non vengono distribuite in edicola, ma diffuse lungo le vie del capoluogo emiliano da persone che così hanno un’opportunità di reddito.
Palaia era nato 61 anni fa a Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria. Trascorre gli anni giovanili a Roma e poi arriva a Bologna, dove vive senza fissa dimora. Lì ha inventato Piazza Grande, progetto in cui, all’inizio, non aveva riposto troppa fiducia. “Pur avendo partecipato a tutte le riunioni di redazione – scriveva – non ero sufficientemente convinto del successo del giornale”. Poi aveva cambiato idea. “In me è entrata una voglia di fare, di essere e di esprimermi scrivendo, come non mai”, raccontava ricostruendo la sua esperienza. “Sono molto meravigliato della mia persona, anche perché menefreghista per natura, tutto ciò che mi circondava non mi interessava. Oggi, insieme a questo gruppo di persone che credono nel giornale possiamo e dobbiamo fare tanta strada insieme”.
Ed era finita che Piazza Grande aveva fatto scuola in tutta Italia. A Milano erano nati Scarp de’ tenis, Terre di mezzo e Solidarietà Come, a Firenze Fuori binario, a Roma Shaker – Pensieri senza dimora e Foglio di via a Foggia. Pagine che dagli anni Novanta hanno raccontato il disagio sociale, l’emarginazione e i problemi dell’immigrazione che via via sono divenuti sempre più diffusi e pressanti. Tonino Palaia è stato fino al 2006 direttore editoriale del mensile bolognese con Bruno Pizzica come direttore responsabile. Poi il testimone è stato raccolto da Leonardo Tancredi, che aveva iniziato a collaborare dopo aver seguito un’edizione del corso di giornalismo sociale che la onlus emiliana propone ogni anno e che ai tempi era coordinata da un altro nome della cultura bolognese, Daniele Barbieri.
L’impegno di Palaia, però, è proseguito anche dopo l’esperienza alla guida del giornale di strada. Fino al 2010, infatti, era stato presidente dell’associazione che edita il mensile e in seguito è rimasto nel direttivo. Inoltre, faceva parte anche della cooperativa La Strada. Da un mese era ricoverato all’ospedale Sant’Orsola per problemi polmonari e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, fino alla morte, il 17 novembre. “Per ricordarlo”, dice Leonardo Tancredi, “abbiamo scelto di organizzare un incontro pubblico perché Tonino è stato un protagonista della storia sociale e culturale di questa città. Era giusto, dunque, aprire a chi vuole partecipare all’appuntamento di via Beltrame, dove tutto è cominciato e dove il cerchio si è chiuso”.
Emilia Romagna
Bologna: addio a Tonino Palaia, fondatore del giornale di strada “Piazza Grande”
L'ultimo saluto nel dormitorio bolognese di via Beltrame. Era arrivato nel capoluogo bolognese come senzatetto. Nel 1993 aveva ideato la pubblicazione che, negli anni successivi, ha fatto scuola in tutta Italia
L’ultimo saluto sarà una sorta di cerimonia laica in programma per le 14 del 21 novembre. E’ stato scelto il luogo in cui tutto è iniziato, il dormitorio bolognese di via Beltrame, perché Tonino Palaia veniva dalla strada e da lì era partito il suo riscatto attraverso una possibilità offerta a chi alternative non ne ha. Qualcosa del genere era infatti accaduta anche a lui, nel 1993, quando aveva contribuito a fondare il giornale di strada Piazza Grande, la prima e più longeva tra le testate giornalistiche che non vengono distribuite in edicola, ma diffuse lungo le vie del capoluogo emiliano da persone che così hanno un’opportunità di reddito.
Palaia era nato 61 anni fa a Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria. Trascorre gli anni giovanili a Roma e poi arriva a Bologna, dove vive senza fissa dimora. Lì ha inventato Piazza Grande, progetto in cui, all’inizio, non aveva riposto troppa fiducia. “Pur avendo partecipato a tutte le riunioni di redazione – scriveva – non ero sufficientemente convinto del successo del giornale”. Poi aveva cambiato idea. “In me è entrata una voglia di fare, di essere e di esprimermi scrivendo, come non mai”, raccontava ricostruendo la sua esperienza. “Sono molto meravigliato della mia persona, anche perché menefreghista per natura, tutto ciò che mi circondava non mi interessava. Oggi, insieme a questo gruppo di persone che credono nel giornale possiamo e dobbiamo fare tanta strada insieme”.
Ed era finita che Piazza Grande aveva fatto scuola in tutta Italia. A Milano erano nati Scarp de’ tenis, Terre di mezzo e Solidarietà Come, a Firenze Fuori binario, a Roma Shaker – Pensieri senza dimora e Foglio di via a Foggia. Pagine che dagli anni Novanta hanno raccontato il disagio sociale, l’emarginazione e i problemi dell’immigrazione che via via sono divenuti sempre più diffusi e pressanti. Tonino Palaia è stato fino al 2006 direttore editoriale del mensile bolognese con Bruno Pizzica come direttore responsabile. Poi il testimone è stato raccolto da Leonardo Tancredi, che aveva iniziato a collaborare dopo aver seguito un’edizione del corso di giornalismo sociale che la onlus emiliana propone ogni anno e che ai tempi era coordinata da un altro nome della cultura bolognese, Daniele Barbieri.
L’impegno di Palaia, però, è proseguito anche dopo l’esperienza alla guida del giornale di strada. Fino al 2010, infatti, era stato presidente dell’associazione che edita il mensile e in seguito è rimasto nel direttivo. Inoltre, faceva parte anche della cooperativa La Strada. Da un mese era ricoverato all’ospedale Sant’Orsola per problemi polmonari e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, fino alla morte, il 17 novembre. “Per ricordarlo”, dice Leonardo Tancredi, “abbiamo scelto di organizzare un incontro pubblico perché Tonino è stato un protagonista della storia sociale e culturale di questa città. Era giusto, dunque, aprire a chi vuole partecipare all’appuntamento di via Beltrame, dove tutto è cominciato e dove il cerchio si è chiuso”.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".