Silvio Berlusconi non è più senatore della Repubblica italiana. 192 parlamentari hanno votato contro i nove ordini del giorno che proponevano di respingere la decadenza del Cavaliere. L’annuncio è arrivato alle 17.43 da parte del presidente del Senato Pietro Grasso, nel silenzio generale dell’Aula. Il Movimento 5 Stelle ha esposto uno striscione: “Fuori uno, tutti a casa”. La discussione a Palazzo Madama era iniziata in mattinata, con le deputate fedelissime di Silvio vestite di nero per ricordare che “oggi è un giorno di lutto” e Forza Italia e Ncd che sono tornati a chiedere il voto segreto. Una richiesta subito respinta da Grasso, che ha sottolineato come la Giunta per il Regolamento si fosse già espressa in proposito. Al di là della linea comune tra i due partiti eredi del Pdl, in aula si è registrata una lite tra Sandro Bondi (FI) e Roberto Formigoni (Ncd). I rappresentanti di Forza Italia si sono spesi poi in diversi attacchi contro i senatori a vita, tra cui Renzo Piano, presenti in aula a differenza di altre sedute: “Piano è venuto a vedere l’esecuzione, gli mancano solo i pop-corn”, ha commentato Maurizio Gasparri.
L’inizio della votazione, previsto inizialmente per le 19, è stato anticipato alle 17. Alla stessa ora Berlusconi ha parlato davanti ai suoi sostenitori radunati davanti a Palazzo Grazioli.
E proprio davanti alla residenza romana del Cavaliere la rimozione da parte delle forze dell’ordine di un cartello esposto con la scritta “è un colpo di Stato”, è stato motivo di polemiche per i senatori di Forza Italia. Daniele Capezzone e Raffaele Fitto hanno parlato di “gravissimo sequestro preventivo”, mentre i capigruppo Renato Brunetta e Paolo Romani hanno annunciato un’interrogazione al ministro degli Interni Alfano. La manifestazione pro Cavaliere in contemporanea con il dibattito in aula è iniziata alle 14. Berlusconi stesso, che non è andato in aula e che ha rinunciato anche a partecipare a Porta a Porta, è salito sul palco. L’iniziativa, ha avvertito, “è solo l’inizio. Io non ho intenzione di andarmene ma continuerò a difendere la libertà”. Nessun passo indietro nonostante la preoccupazione, ripetuta anche ai parlamentari azzurri, di finire immediatamente nel mirino delle procure: “Mi hanno detto che c’è una gara di velocità tra i pm di Milano e Napoli su chi riesce prima ad agguantarmi”. Una teoria smentita dall’avvocato Coppi che ha definito l’ipotesi dell’arresto “irreale”.
La tensione in Senato è salita nel pomeriggio con il capogruppo di Gal, Mario Ferrara che ha aperto le dichiarazioni di voto parlando di “infamia”. A scatenare la bagarre sono state le dure parole contro Berlusconi della capogruppo di M5s, Paola Taverna. Repetti ha gridato: “lo votano milioni di italiani”. Alcuni hanno chiesto al presidente Grasso di bloccare la senatrice M5s, ma il presidente ha invitato a far silenzio per permettere a Taverna di concludere: sono scattate così le contestazioni anche verso Grasso. L’ultima battaglia è stata proprio l’estremo tentativo di ribaltare la decisione della Giunta per il regolamento e procedere alle votazioni con lo scrutinio segreto. Nitto Palma e Giacomo Caliendo hanno provato a convincere Grasso a ribaltare la decisione, citando articoli della Costituzione e del Regolamento, e come loro Malan e Luigi Compagna di Ncd. Ma Grasso non ha ceduto. Dopo l’ennesimo tentativo di Caliendo, respinto da Grasso tra le contestazioni, ha preso la parola Sandro Bondi, che ha presidiato l’aula dal primo minuto del mattino: “Amici, purtroppo non serve a nulla, hanno già deciso, insieme al presidente, l’espulsione di Berlusconi”. I colleghi escono dal sogno e capiscono che il voto è ineludibile; e così in rapida successione vengono bocciati tutti gli ordine del giorno che avrebbero ribaltato la decisione della Giunta.
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bbc
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Cronaca ora per ora
17.55 – Notizia breaking news nel mondo
“L’ex premier italiano Silvio Berlusconi è stato espulso dal Senato”. La notizia della decadenza del Cavaliere fa in una manciata di minuti il giro del mondo e irrompe come “breaking news” sui siti dei principali media internazionali: dalla Bbc al Wall Street Journal, dalla tedesca Faz allo spagnolo El Pais.
17.49 – Striscione del Movimento 5 Stelle: “Fuori uno, tutti a casa”
Subito dopo il voto, il Movimento 5 Stelle ha srotolato uno striscione al Palazzo dei gruppi di Montecitorio, a due passi dall’ingresso secondario di via della Missione, con su scritto: ‘Fuori uno tutti a casa‘. E’ la seconda volta che il M5S espone uno striscione alla Camera: il precedente in occasione dell’occupazione del tetto di Montecitorio di 12 deputati grillini contro il ddl per le riforme costituzionali. L’Aula è rimasta silenziosa al termine delle votazioni degli ordini del giorno contro la decadenza di Silvio Berlusconi. Solo i senatori a 5 Stelle hanno salutato con un applauso l’esito delle votazioni, mentre i parlamentari degli altri gruppi sono defluiti in silenzio.
17.44 Il Senato approva la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi
17.42 – Senato respinge secondo, terzo, quarto, quinto, sesto e settimo, ottavo e nono ordine del giorno contro decadenza
17.35 – Zanda (Pd) chiede il voto senza indugio
Il capogruppo del Partito democratico Luigi Zanda chiede di porre termine alla raffica di interventi dei senatori di Forza Italia nell’Aula del Senato, mentre è in corso la votazione degli ordini del giorno contro la decadenza di Silvio Berlusconi. “Ponga in votazione gli ordini del giorno senza nessun indugio”, sollecita Zanda. E lamenta il fatto che gli interventi degli ‘azzurri’ non facciano altro che ripetere gli argomenti già affermati nel corso del dibattito.
17.30 – Intervento della senatrice Lanzillotta tra i fischi di Forza Italia
Durante la discussione, il presidente del Senato Grasso dà la parola a Linda Lanzillotta (Sc), che risultò determinante nella giunta del regolamento per far passare il voto segreto sulla procedura di decadenza di Silvio Berlusconi. A quel punto proprio dagli scranni di Fi parte una selva di fischi e di ‘buu’ indirizzati verso la vicepresidente del Senato.
17.25 – Malan espone cartello sul voto segreto
Prima forma di protesta da parte di Forza Italia nell’Aula del Senato per la decadenza di Silvio Berlusconi. Il senatore Lucio Malan ha infatti esposto un cartello mentre il presidente Pietro Grasso stava spiegando il motivo del ricorso al voto palese. Il cartello riporta il testo dell’articolo 113 del Senato sul voto segreto. Malan ha immediatamente ritirato il testo per evitare l’intervento dei commessi.
17.20 – Forza Italia insiste sul voto segreto. Il presidente Grasso difende il ruolo di “arbitro”
Nuova discussione in Aula sul voto segreto per gli ordini del giorno sulla decadenza di Silvio Berlusconi. A far rinascere la polemiche, è stato un intervento del senatore Nitto Palma. Il presidente Pietro Grasso ha così continuato a ribadire la decisione assunta sul voto palese. “Se richiamate la mia responsabilità di arbitro”, ha detto Grasso, “dovreste accettare anche la mia decisione di arbitro”.
17.04 – Zanda (Pd): “Sì alla decadenza, è dovere verso la legalità”
“Visti i fatti”, ha detto il capogruppo Pd Luigi Zanda, “e le norme il voto a favore della decadenza non è una scelta politica ma un nostro dovere nei confronti della legalità”. Il senatore ha giustificato così la decisione del Partito democratico di schierarsi a favore dell’espulsione di Silvio Berlusconi da Palazzo Madama. “E’ la prima volta”, ha continuato, “che sento definire ‘colpo di Stato’ la rigorosa applicazione delle legge. Per il Pd non bisogna far altro che prendere atto della sentenza della Cassazione”.
16.45 – Senato respinge primo ordine contro decadenza – L’Aula del Senato ha respinto l’ordine del giorno n.1 contro la decadenza di Berlusconi.
16.39 – Berlusconi sul palco di via del Plebiscito (LEGGI)
16.37 – Scintille in aula tra Fi e M5S – Si scatena l’ira dei senatori di Forza Italia contro le parole pronunciate in aula del M5S contro Silvio Berlusconi, definito da Paola Taverna “un delinquente abituale e recidivo”. “Vergogna! Parla del tuo pregiudicato Grillo”, si sente urlare dai banchi di Forza Italia. Il presidente Pietro Grasso ha poi chiesto al questore Fi Lucio Malan di riportare alla calma i senatori del suo gruppo.
16.34 – M5S: “Delinquente abituale e recidivo” – Silvio Berlusconi “è un delinquente abituale e recidivo” che “non è sceso in campo per il bene del Paese, come dice lui, ma per salvare le sue aziende” ed “era in Senato per architettare reati e incrementare il suo patrimonio”. Così la capogruppo M5S Paola Taverna intervenendo nell’Aula del Senato durante le dichiarazioni di voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, annunciando il voto favorevole del suo gruppo. “Sentiremo molto la sua mancanza”, ha aggiunto ironicamente ricordando “lo 0,01% di presenze in aula” del Cavaliere. “Parliamo della decadenza di un senatore – ha sottolineato – che il suo mandato non lo ha nemmeno lontanamente svolto”.
16.34 – Lavoratori tentano di entrare a Grazioli: 11 fermati – Undici persone sono state bloccate dalle forze dell’ordine a Roma mentre tentavano di entrare a palazzo Grazioli, durante il sit-in organizzato in via del Plebiscito. E’ successo intorno alle 13.30. Si tratta dei lavoratori del consorzio ‘Bacinò per lo smaltimento e la raccolta dei rifiuti in Campania. Una volta fermato, il gruppo è stato portato negli uffici del commissariato Trevi. Qui uno dei manifestanti avrebbe cercato di darsi fuoco per protesta.
16.28 – Stefania Craxi: “Temo scena delle monetine” – “Una cosa mi auguro: di non rivedere quella scena obbrobriosa, infame, che ho visto dopo quel voto, quando poi tirarono le monetine a Craxi. Ma temo un nuovo lancio di monetine”. Così Stefania Craxi, alla guida del movimento politico Riformisti italiani, intervistata da IntelligoNews
16.14 – In corso manifestazione del Popolo viola – ‘L’Italia è libera’, recita un cartello con i colori della bandiera italiana retto da una ragazza vestita quasi solo di una tunica bianca e con una corona in testa al presidio del Popolo Viola accanto al Senato, dove si spera di celebrare la decadenza di Silvio Berlusconi da senatore. ‘Ancora un ultimo bunga bunga, per favore’, si legge su un ironico manifesto retto dal blogger Gianfranco Mascia, che indossa una maschera di gomma con le fattezze di Berlusconi.
16.13 – Lega contro decadenza: Dubbi su legge Severino – “Il nostro è un voto di contrarietà alla legge Severino, legge sulla quale ci sono dei dubbi”. Così la senatrice leghista Erika Stefani, intervenendo nell’Aula del Senato durante le dichiarazioni di voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, annunciando il voto contrario del Carroccio. La decadenza, ha aggiunto, “è una sanzione afflittiva che non può applicarsi ad atti pregressi”.
16.07 – Palazzo Grazioli, manifestanti con il lutto al braccio – Tra i vari gadget che sono distribuiti ai manifestanti presenti a Palazzo Grazioli per sostenere Silvio Berlusconi ci sono anche le fascette nere, tipico oggetto che rappresenta un lutto, distribuite ai militanti che le indossano al braccio.
15.51 – Alle 17 l’intervento di Berlusconi in contemporanea con il voto – Silvio Berlusconi interverrà in piazza davanti ai militanti azzurri intorno alle 17, in concomitanza con il voto del Senato che sancirà la sua decadenza da senatore. Il discorso, che era previsto in un primo momento alle 16-16,30, è slittato.
15.49 – Berlusconi, cresce attesa: distribuite palette ‘è colpo di Stato’ – Cresce l’attesa davanti a Palazzo Grazioli dove fra mezz’ora parlerà Silvio Berlusconi. Tra la folla, circa 2mila persone, si stanno distribuendo palette con sopra scritto ‘è un colpo di stato’. Uno striscione stamattina con la stessa dicitura era stato tolto dal portone dell’edificio dalla polizia. In attesa dell’arrivo del Cavaliere, dai megaschermi, passano le immagini del ventennio berlusconiano: dalla sua discesa in campo del 1994, alla sua storia imprenditoriale e familiare. In strada echeggia l’inno di Forza Italia, canticchiato dalla folla. Molti hanno le bandiere del partito al collo e cantano.
15.37 – Senatrici di Forza Italia in nero per “lutto” – Vestite di nero, a lutto. Perché è la giornata del “lutto per la democrazia” italiana. Quattro senatrici di Forza Italia, Elisabetta Alberti Casellati, Annamaria Bernini, Cinzia Bonfrisco, Maria Rizzoti, indossano abiti neri, nell’Aula del Senato, nel giorno in cui si vota la decadenza di Silvio Berlusconi. E’ il loro modo di manifestare, spiegano alcuni colleghi, la loro vicinanza al Cavaliere.
15.37 – Al via al Senato dichiarazioni voto su decadenza – Si è conclusa nell’aula del Senato la discussione generale sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. Hanno ora luogo le dichiarazioni di voto. La votazione degli ordini del giorno presentati in difformità con la relazione della giunta per le Elezioni e le Immunità di palazzo Madama è prevista intorno alle 17.
15.36 – Cartello in piazza: “Il Cavaliere non si discute, si ama” – Tra i cartelli portati dai militanti azzurri per la manifestazione a sostegno di Silvio Berlusconi, in corso davanti a Palazzo Grazioli, ce n’è uno in cui è scritto in maniera molto visibile: ‘Il Cavaliere non si discute, si ama’. Il manifesto è stato portato da militanti campani, tanto è vero che sotto la scritta inneggiante all’ex premier compare una sigla ‘Disperados Napoli’.
15.25 – Galan: “Oggi pagina schifosa” – “Oggi si consuma una delle pagine più schifose della storia della Repubblica. La decadenza di Berlusconi è peggio di una colossale cazzata, è un atto che segna la storia della Repubblica, un atto perpetrato tra tradimenti e porcate”. Lo ha detto il deputato veneto Giancarlo Galan, di Forza Italia, intervenendo al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’.
15.16 – Gasparri contro Renzo Piano: “Nessuna ghigliottina da ammirare Roma” – Maurizio Gasparri attacca il senatore a vita Renzo Piano, ‘colpevolè di essere presente nell’aula di palazzo Madama in occasione del voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. “Renzo Piano è stato forse impegnato fin ora nella costruzione di opere bellissime – attacca intervenendo durante la discussone generale il vicepresidente del Senato – ma qui non siamo come a Parigi ad ammirare la ghigliottina. Avrebbe potuto continuare a ignorare il mandato da senatore a vita”.
15.15 – Oltre un migliaio di fan alla manifestazione di Forza Italia – Per ora è ‘Azzurra libertà’ la colonna sonora della manifestazione organizzata da Fi contro la decadenza di Silvio Berlusconi. Oltre un migliaio di fan e militanti azzurri sono arrivati in via del Plebiscito per far sentire la loro voce contro chi “vuole l’omicidio politico” del leader di centrodestra. Sono tante le bandiere di Forza Italia. Ci sono anche alcune dell’’esercito di Silvio con maxi palloncino azzurro che svetta tra un gruppetto di esponenti forzisti proprio davanti al palco allestito sul lato di via degli Astalli. Tutta la zona della manifestazione è blindata dalle forze dell’ordine. Traffico bloccato su via del Plebiscito e su via della Gatta in corrispondenza dell’ingresso posteriore del palazzo che ospita la residenza romana di Berlusconi.
15.05 – Grillo: “Non è fine del regime, ma caduta di un boss” – “In memoria di Silvio Berlusconi”. Così titola il lungo post che Beppe Grillo dedica al Cavaliere nel giorno della decadenza da senatore, un intervento tratto da un’articolo di Sergio Di Cori Modigliani. “Mi piacerebbe per davvero poter dire che siamo alla vigilia del crollo di un regime. Non è così. Non ancora – si legge sul blog del leader M5S – E’ semplicemente la fine di un banale uomo per tutte le stagioni, un soggetto che è stato funzionale nell’ultimo ventennio sia ai colossi finanziari anglo-americani che al Kgb sovietico, passando per lo Stato del Vaticano, la troika, l’Iran, Israele, l’Arabia Saudita, gli emirati Arabi, la Lybia, l’intero sistema bancario internazionale
15.04 – Matteoli: “Appello a B: “Vai avanti” – Non mi sento di rivolgere un appello alla sinistra perché sarebbe inutile, è già tutto scritto. Rivolgo invece un appello a Silvio Berlusconi: vai avanti, continua ad esercitare la tua leadership che trova la forza politica nei milioni di consensi che sei capace ancora di raccogliere tra i cittadini. Oggi non è la fine di un ciclo ma un nuovo inizio. Sotto la tua guida il centrodestra conseguirà nuovi successi politici ed elettorali”. Lo ha dichiarato il senatore Fi-Pdl Altero Matteoli
15 – La Russa (Fdi): Solidali,non ci uniamo a ‘codardo oltraggio’ – “Incapace di sconfiggerlo elettoralmente, si realizza oggi con ogni probabilità, il desiderio tanto agognato a sinistra, di vedere fuori dalle aule del Parlamento il leader della coalizione di centrodestra”. Lo dichiara Ignazio La Russa, presidente di Fratelli d’Italia – centrodestra nazionale. “Se è vero che le sentenze definitive vanno rispettate – prosegue La Russa – è altrettanto vero che quella di Berlusconi più che una vicenda giudiziaria è una vicenda squisitamente politica”.
14.45 – Ronzulli: “Silvio parla alle 16, poi vola ad Arcore” – “Berlusconi oggi parlerà alle 16, poi andrà ad Arcore dai figli, nel focolare domestico”: così Licia Ronzulli, eurodeputata di Forza Italia, ai microfoni del programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro. “Berlusconi è forte, ha una forza incredibile, tanto che in questo momento è lui che ci sta rincuorando”, ha concluso la Ronzulli a Radio2.
14.31 – Fedelissimi a Grazioli per incontro con Berlusconi a Roma – Stanno cominciando ad arrivare a palazzo Grazioli i fedelissimi di Silvio Berlusconi, che incontreranno il cavaliere prima della manifestazione e del comizio dell’ex premier previsto per le 16. Sono già entrati, dall’ingresso posteriore, nella residenza di Berlusconi: Daniela Santanchè, Daniele Capezzone, Francesco Nitto Palma, Raffaele Fitto e Denis Verdini. La pitonessa in tenuta da manifestazione indossa jeans e scarpe da tennis.
14.25 – Nitto Palma: Alfano e i suoi dovevano essere qui Roma – “Questa è la gente che ha votato Alfano e gli altri. Loro oggi dovevano essere qui: ci si può dividere politicamente, ma avevano il dovere di manifestare la solidarietà a Silvio Berlusconi”. Così Francesco Nitto Palma a La Presse davanti a Palazzo Grazioli esprime il suo rammarico per l’assenza dei ‘governativi’. Alle 16 è atteso il discorso del Cavaliere prima che il senato voti sulla sua decadenza.
14.16 – Santanchè: “Rimozione cartello è da Stato di polizia” – “E’ vergognoso il sequestro dello striscione con la scritta ‘colpo di Stato’ previsto per la manifestazione pacifica di oggi a palazzo Grazioli. Che ci sia una sorta di controllo politico ad opera delle forze dell’ordine rispetto ad una manifestazione pacifica come quella a sostegno del leader di Forza Italia, è indegno di un Paese civile ed è palesemente contrario all’agibilità democratica e alla Costituzione che prevede espressamente il diritto di pensiero e di parola”. Lo dice Daniela Santanchè, deputata di Forza Italia.
14.10 – Zappacosta (Fi): “Noi falchetti siamo sempre vicini a Silvio” – “Siamo qui perché vogliamo far sentire il nostro affetto a Berlusconi in un momento difficile, a differenza di altri noi non lo abbandoniamo e saremo sempre al suo fianco”. Lo ha detto Andrea Zappacosta, uno dei ‘falchetti’ di Forza Italia. Su quello che potrà succedere dopo il voto di oggi, il giovane esponente del partito del Cavaliere aggiunge: “Sono molto preoccupato, temo che ci sarà qualche pm che vuole diventrare l’idolo della sinistra e cercherà di ammanettarlo. Se dovesse succedere noi non rimarremo a guardare, continueremo a combattare per la libertà di Silvio Berlusconi e di tutti gli italiani”.
13.28 – Forza Italia: “A manifestanti impedito arrivo in centro” – “Sta accadendo un altro fatto molto grave, a dimostrazione del sistematico tentativo di ostacolare una libera e pacifica manifestazione: alle decine e decine di pullman in arrivo a Roma viene impedito di avvicinarsi al centro per permettere la discesa dei sostenitori di Silvio Berlusconi. Riteniamo questo un fatto gravissimo e ci auguriamo che cessino queste prove generali di boicottaggio”. E’ quanto si legge in una nota di Forza Italia.
13.26 – Dopo voto riunione gruppi Ncd – Nel pomeriggio, dopo il voto al Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi, è in programma una riunione congiunta dei gruppi parlamentari del Nuovo Centro Destra di Camera e Senato, cui parteciperà anche il vicepremier Angelino Alfano. In seguito è prevista una conferenza stampa.
13.06 – Capezzone: “Sequestro cartello? Incredibile?” – “È letteralmente incredibile la notizia del sequestro preventivo di un cartello a via del Plebiscito. In Italia non c’è free speech? La libertà di parola e di espressione è sottoposta al vaglio preventivo di qualcuno?”. Lo afferma Daniele Capezzone, deputato di Fi in merito al sequestro di un cartello davanti palazzo Grazioli dove nel pomeriggio si svolgerà la manifestazione di Forza Italia.
13.04 – Fitto: “Cartello sequestrato? Gravissimo” – “È inaudito che si sia verificato il sequestro preventivo di un cartello a via del Plebiscito. Nel Paese delle manifestazioni violente dei No-Tav, dei bruciatori di bandiere, di cortei di gente armata e mascherata, delle vetrine distrutte, il centrodestra italiano, da vent’anni, organizza invece manifestazioni pacifiche, correttissime, esemplari. Questo abbiamo sempre fatto, e questo faremo. Non accettiamo censure preventive, e rivendichiamo il diritto costituzionale sancito dall’art. 17 (libertà di manifestazione) e dall’art.21 (libertà di espressione)”. Lo afferma Raffaele Fitto, deputato di Forza Italia, in riferimento allo striscione con la scritta “colpo di stato” fatto rimuovere dalle forze dell’ordine.
12.51 – Grasso chiude querelle senatori a vita: “Basta”
“L’articolo 1 del regolamento del Senato afferma che i senatori acquisiscono le prerogative della carica e tutti i diritti per il solo fatto dell’elezione e della nomina. Questo può bastare”. Il presidente del Senato Pietro Grasso legge il Regolamento di Palazzo Madama per chiudere la questione sollevata da Forza Italia nei confronti dei senatori a vita. “Questo può bastare”, ripete più volte di fronte alle proteste dai banchi di Fi.
12.42 – Aula boccia pregiudiziali e questione sospensiva – L’Aula respinge le questioni pregiudiziali e la questione sospensiva sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Il voto è avvenuto per alzata di mano.
12.40 – A Palazzo Grazioli spunta striscione “E’ colpo di Stato” – ‘E’ un colpo di Stato’. Questa la scritta apparsa su un maxistriscione che gli organizzatori della manifestazione di Fi contro la decadenza di Silvio Berlusconi avevano affisso sulla facciata dell’ingresso principale di palazzo Grazioli, dove alle 16 è atteso l’intervento di Silvio Berlusconi sul palco allestito per l’occasione dal lato di via degli Astalli. Alcuni funzionari della polizia hanno chiesto di rimuovere lo striscione per accertamenti.
12.24 – Furlan: “Il compagno Alfano fa bene a non venire in piazza” – “Compagno Alfano, fai bene a non venire in piazza, il coraggio non ti appartiene, hasta la vista”. Lo scrive Simone Furlan, leader del “L’esercito di Silvio” in un tweet a proposito della manifestazione a palazzo Grazioli prevista nel pomeriggio.
12.16 – In aula i senatori a vita, Gasparri attacca Piano – L’Aula è gremita come per le votazioni più importanti della legislatura e arrivano anche i senatori a vita. Oltre a Carlo Rubbia si affaccia anche l’architetto Renzo Piano quasi sempre assente dai lavori d’Aula. La sua presenza viene stigmatizzata dal vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che parla di “un comportamento discutibile di un senatore a vita recordman di assenteismo”. Guarda caso, sottolinea Gasparri, “si presenta oggi per contribuire al vergognoso rito dell’illegalità. Il fatto si commenta da solo. Che brutta figura”.
12.15 – Bondi contro i senatori a vita – “Chiedo ai colleghi senatori se ritengono opportuno e accettabile che coloro che sono stati di recente nominati senatori a vita e che non si sono contraddistinti per una loro presenza fattiva siano oggi presenti per un voto come questo sulla decadenza del leader del centrodestra italiano”. Lo ha detto Sandro Bondi intervenendo in Aula. Dopo il suo intervento sono iniziati una serie di interventi sul tema. Maurizio Gasparri ha stigmatizzato come Renzo Piano “non sia mai venuto in Aula. Si vergogni!”, ha aggiunto.
12.13 – Casellati (FI): “Irregolarità in Giunta, ci si torni” – La senatrice di Forza Italia Elisabetta Casellati illustra le pregiudiziali presentate contro la decadenza di Berlusconi spiegando che in Giunta delle Immunità di Palazzo Madama sarebbero state commesse delle “irregolarità” che andrebbero sanate. “A differenza di quanto detto dal relatore Dario Stefano – incalza la Casellati – i lavori della Giunta si sono svolti su un piano ben diverso da quello giuridico”. Pertanto si dovrebbe tornare in Giunta per decidere nuovamente sulla questione della decadenza del Cavaliere.
12.06 – Rafforzato presidio forze ordine davanti a Palazzo Grazioli – E’ stato rafforzato il presidio delle forze dell’ordine a palazzo Grazioli a Roma, in vista del sit-in previsto alle 14 in via del Plebiscito organizzato da Forza Italia contro il voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Nel pomeriggio altre persone aderiranno alla manifestazione organizzata dal Popolo Viola, che ha organizzato un altro sit-in nella Capitale in piazza delle Cinque Lune dalle 15, nei pressi del Senato. In strada oggi saranno impegnati oltre un migliaio di agenti e saranno presidiati i vari palazzi delle istituzioni per scongiurare qualsiasi rischio di blitz di manifestanti e problemi all’ordine pubblico.
12.04 – Letta: “No comment” – “In questi sette mesi non ho mai commentato e ho sempre mantenuto una linea di netta separazione e la manterrò”. Così il premier Enrico Letta, incontrando la stampa a Palazzo Chigi, a proposito della decadenza di Berlusconi. A chi gli chiedeva se il Cavaliere lo abbia avvertito del passaggio all’opposizione, si è limitato a rispondere “no”.
11.53 – Contro decadenza 12 odg da FI, 3 da Ncd – Sul tema della decadenza di Silvio Berlusconi, gli ex Pdl di Nuovo centrodestra e di Forza Italia ritrovano una linea comune. E’ quanto emerge anche dalle questioni sospensive e pregiudiziali e dagli ordini del giorno contro la decadenza presentati in Aula. Ncd firma infatti una sospensiva e due ordini del giorno (uno dei quali firmato anche da alcuni senatori FI), Forza Italia presenta cinque sospensive e sette odg. Anche Pier Ferdinando Casini deposita l’annunciata questione sospensiva. In tutto, al momento, 16 istanze.
11.51 – Giovanardi (Ncd): “Quella di oggi è una mascalzonata” – “I colleghi che voteranno per la decadenza faranno un grandissimo errore politico e degraderanno la loro funzione. La cosa che sta facendo ora la maggioranza è una mascalzonata, un errore gravissimo di cui si si pentirà”. Lo ha detto il senatore del Ncd Carlo Giovanardi intervenendo nell’Aula del Senato a proposito del voto sulla decadenza di Berlusconi.
11.48 – Mussolini: “Alfano e Ncd ipocriti” – “I vostri sono voti appiccicosi. Se fossi stata io la capigruppo non li avrei accettati. Siete dei poltronisti, come dice Berlusconi, siete arrivati a un punto di non ritorno. Alfano è un pirana e preferisco chiamarlo Lino perché di Angelino non ha proprio nulla”. La senatrice di Fi Alessandra Mussolini attacca a testa bassa i “cugini” di Ncd durante la discussione sulla decadenza del Cav e grida ai loro banchi più volte: “Non vogliamo i vostri voti”.
11.43 – Voto su decadenza forse anticipato alle 17 – Secondo quanto si apprende, il voto sulla decadenza di Berlusconi potrebbe essere anticipato alle 17. La Conferenza dei Capigruppo, ieri, aveva stabilito che le votazioni avrebbero preso il via dalle 19 in poi. Ma i tempi potrebbero essere più brevi.
11.35 – Casini chiede sospensione in attesa di Cassazione – Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, presenta in aula una sospensiva sul voto di decadenza, in attesa delle decisioni della Cassazione sul conteggio dei tempi dell’interdizione. “La sentenza, giusta o sbagliata che sia, è sottoposta alle regole dello Stato democratico, che ne impongono l’applicazione” premette Casini, secondo il quale in Senato si intrecciano però “questioni giudiziarie e politiche” e “si segue la via più impervia, che consente a Berlusconi di ergersi a vittima di persecuzione politica”. “Siamo a un bivio – dice Casini – della storia di questo Paese, comunque vada si conclude un ventennio. Abbiamo ognuno un giudizio diverso su Silvio Berlusconi ma non possiamo liquidare la storia di questi 20 anni come un evento criminale. Mancheremmo di rispetto non solo a lui ma anche a tutto il popolo italiano”.
11.13 – Iscritti a parlare 22 senatori pro Cavaliere su 25 – Nel dibattito generale che seguirà la relazione del presidente della giunta delle elezioni Dario Stefano si sono iscritti a parlare 25 senatori. Sono ben 22 quelli che parlano contro la decadenza di Silvio Berlusconi, quasi tutti di Forza Italia, Gal e Nuovo Centrodestra. A favore della decadenza per Berlusconi sono iscritti solo due senatori del M5S. Si è iscritto a parlare anche il senatore del Psi Enrico Buemi, che era a favore del voto segreto e in passato si era espresso a favore della decadenza.
10.54 – Inizia la relazione di Stefano – Superata la questione della non ammissibilità del voto segreto, è iniziata nell’aula del Senato la relazione del presidente della giunta delle immunità e delle elezioni, Dario Stefano, sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, decisa a maggioranza dal Senato il 4 ottobre con 10 sì e otto no.
10.53 – Grasso: “Giunta ha già deciso per voto palese” – La Giunta per il Regolamento del Senato il 30/10 ha stabilito che per casi di non convalida dell’ elezione il voto fosse palese perché a tutela della composizione del plenum e non sulla persona. Non ci sono novità per riaprire ora il dibattito. Il presidente Grasso risponde così a FI che torna a chiedere il voto segreto sulla decadenza di Berlusconi.
10.45 – Schifani (Ncd) chiede il voto segreto – “Il parere della giunta del regolamento non è vincolante e chiedo che lei possa intervenire per ristabilire il voto segreto”. La richiesta è del capogruppo del Nuovo Centrodestra, Renato Schifani, che condivide la richiesta della senatrice Casellati e di Nitto Palma di Forza Italia. Schifani parla di una “interpretazione innovativa” rispetto alla prassi del voto segreto, rivendicando che “riguarda una persona che ha diritto alla segretezza del voto”.
10.38 – Russo (Pd): “Voto palese decisione già presa” – “Non si torni su decisioni già prese. L’argomento voto palese-voto segreto è chiuso da tempo. Si tratta di un voto a difesa del plenum, non sulla persona. Dal 1993 ad oggi, anche sulle autorizzazioni a procedere, le votazioni a scrutinio palese sono state 25 su 34”. Così, il senatore del Pd Francesco Russo difende la decisione della Giunta per il Regolamento a favore del voto palese sulla decadenza di Berlusconi, rispondendo ai parlamentari di FI e del Psi che tornano a chiedere ora lo scrutinio segreto per il Cav.
10.24 – Nitto Palma (FI): “Si torni in Giunta regolamento” – “Sul voto segreto c’è stata una modifica del regolamento e quindi sarebbe servito una conferma da parte dell’Aula. Si troni in Giunta del Regolamento per decidere di nuovo”. Dopo la richiesta di Elisabetta Casellati, ora è anche Francesco Nitto Palma (FI) a chiedere che si rispetti “la regola del voto segreto” che “c’è sempre stata in casi” come quello della decadenza di Berlusconi. Palma contesta l’interpretazione che è stata data in Giunta di ricorrere invece al voto palese. “Non violiamo la Costituzione” è il suo appello.
10.19 – Casellati (FI) chiede voto segreto – Prima che il presidente della Giunta Dario Stefano cominci a leggere la sua relazione sul caso Berlusconi, la senatrice di FI Elisabetta Casellati prende la parola per chiedere che ci sia il voto segreto sui vari ordini del giorno che saranno presentati in difformità dalla relazione. La Casellati fa riferimento a un precedente del 2009.
10.12 – Comincia la seduta al Senato sulla decadenza – Comincia ora nell’Aula del Senato la seduta dedicata al voto per la decadenza di Berlusconi. Il presidente della Giunta delle Immunità Dario Stefano dovrebbe leggere la relazione della Giunta che non conferma la convalida dell’elezione dell’ex premier.