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Governo, Napolitano: “Ci sarà un passaggio in Parlamento che segni discontinuità”

Il presidente della Repubblica riceve una delegazione di Forza Italia, guidata da Brunetta e Schifani, che chiede le dimissioni di Letta dopo che i berlusconiani hanno lasciato la maggioranza. Ma dopo il loro addio il premier ha già ricevuto la fiducia in Senato sulla legge di stabilità. Da Palazzo Chigi filtra "piena sintonia"
Napolitano e Berlusconi
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“Ci sarà senza dubbio un passaggio parlamentare che segni la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ricevuto la fiducia sulle legge di Stabilità“. E’ il comunicato del Quirinale dopo l’incontro tra Giorgio Napolitano e una delegazione di parlamentari di Forza Italia, guidata dai capigruppo Schifani e Brunetta – che alla vigilia del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi ha annunciato l’uscita della maggioranza. L'”ordine” di Napolitano alla “sua” maggioranza è perentorio. Poi le forme e i tempi di tale passaggio al dopo-Berlusconi “saranno oggetto di una consultazione del Presidente della Repubblica con il presidente del Consiglio”.

Da Palazzo Chigi filtra la “piena sintonia con il Colle, rispetto ad un passaggio parlamentare che potrà essere l’occasione per un rafforzamento ulteriore dell’azione di governo e che, d’altronde, era stato ampiamente considerato come nel novero delle possibilità già nei giorni scorsi”. L’operazione sarà discussa lunedì pomeriggio, quando Enrico Letta sarà ricevuto da giorgio Napolitano.

La parola fiducia non è menzionata nella nota del Quirinale, e del resto il premier l’ha già ottenuta in Senato sulla legge di stabilità dopo la dipartita dei berlusconiani. E’ possibile dunque che il “passaggio parlamentare” si risolva con un nuovo intervento programmatico del premier, come confermano fonti del governo. La forma potrebbe essere quella di un’informativa nella quale il presidente del Consiglio prenderà atto del passaggio di Forza Italia all’opposizione e rilancerà alcuni impegni di qui al semestre europeo. “Non è detto che all’informativa di Letta seguirà un voto”, spiegano le stesse fonti. Ma la delegazione ministeriale del Pd (oggi Dario Franceschini è salito al Colle) sarebbe rimasta spiazzata dalla scelta del presidente Napolitano, perché la decisione sul passaggio alla Camere non sarebbe stata affrontata nei colloqui di queste ultime ore. Quanto ai tempi, ancora non c’è una certezza. Fi spinge perchè il “passaggio parlamentare” avvenga il prima possibile. 

La delegazione di Forza Italia aveva segnalato al Capo dello Stato che l’uscita del partito dalla maggioranza comportava “la necessità di un’apertura formale della crisi di governo, con le dimissioni di Enrico Letta, per affrontare in Parlamento la nuova situazione”. L’incontro è servito anche per fare il punto sulla legge elettorale e, soprattutto, sulle riforme istituzionali dopo il ‘restringimento’ della maggioranza. Il capo dello Stato, raccontano fonti parlamentari di Fi, è consapevole che dopo l’uscita di Fi si sia aperta una fase nuova. In particolare, Napolitano avrebbe chiesto al partito azzurro di essere collaborativo su due temi: le riforme istituzionali, la legge elettorale e l’emergenza carceri.

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