Ogni settimana sul Fatto del Lunedì un grande scrittore o una grande scrittrice ci racconteranno come si costruisce un romanzo, affrontando un tema specifico dell’arte narrativa.

3 febbraio
Petros Markaris: il giallo 

27 gennaio
Colm Tóibín: il romanzo e il racconto

20 gennaio
Luis Sepúlveda: la favola

13 gennaio
Jhumpa Lahiri: l’incipit

6 gennaio
Edward St. Aubyn: l’ambientazione 

30 dicembre
John Banville: il punto di vista 

23 dicembre
Yasmina Reza: il dialogo 

16 dicembre
Javier Cercas: l’autofiction 

9 dicembre
Elizabeth Strout (Premio Pulitzer): il personaggio

2 dicembre
Emmanuel Carrère: la biografia

Gli errori che uno scrittore non deve mai commettere

1. Pensare di dover scrivere un libro
Emmanuel Carrère: “Quando inizio a scrivere, è come se ci fosse qualcosa che scricchiola, che fa attrito, che non è naturale. Allora devo persuadermi che non sto scrivendo un libro. Sono appunti, mi dico. Quando ho già un certo numero di pagine, posso ammetterlo: è un libro. Altrimenti sento troppo la tensione. Bisogna cercare di ingannarsi”.

2. Ecco le tre cose che uno scrittore non deve fare mai secondo Elizabeth Strout:
– Non cercare di dimostrare sempre bravura sulla pagina
– Non mentire, non essere falso
– Non rimanere in superficie, non cercare scorciatoie

3. I consigli di base di Javier Cercas per chi si vuole avvicinare alla creazione di un manoscritto
– Non abbiate fretta di pubblicare
Paul Valery diceva: il vero scrittore si riconosce prima per ciò che butta che per ciò che pubblica. Quindi, abbiate il coraggio di buttare molto di ciò che avete scritto
– Non scrivete per i critici letterari! 

4. Il segreto della naturalezza di Yasmina Reza
– Niente spiegazioni
– Non barare, niente trucchi
– Non annoiarsi a scrivere 

5. L’ispirazione richiede lavoro 
John Banville: “Tre cose che uno scrittore non deve mai fare sono rilassarsi, rilassarsi e rilassarsi. Quando era ancora un giovane poeta piuttosto manierato Rilke chiese consiglio a Rodin su come diventare un artista. Il faut travailler, rispose Rodin, toujours travailler. E’ il migliore consiglio che un artista possa dare, o ricevere”.

6. Edward St Aubyn:  il silenzio prima di iniziare a scrivere
– Non parlare prima di cominciare a scrivere
– Non leggere prima di cominciare a scrivere
– Non scrivere mai il sequel di un romanzo famoso che non è tuo 

7. I consigli del Premio Pulitzer Jhumpa Lahiri
– Non giudicare
– Non essere impaziente
– Non restare in superficie

8. Luis Sepùlveda: scrittori dopati
– Non credere al mito assurdo dello scrittore alcolizzato o drogato. un alcolizzato o un drogato è una persona malata, non è uno scrittore. L’immaginazione non ha bisogno di alcol o droga
– Non scrivere pensando che quello che si sta creando è un best seller
– Fai in modo che, quando arriva l’ispirazione, ti trovi al lavoro

9. Colm Tóibín: occhio a chi sposi
– Non forzare mai una narrazione cominciandola troppo presto, quando hai solo una vaga idea, ma non il ritmo. E’ come iniziare una canzone prima di avere la melodia
– Quando stai scrivendo non abbandonare un lavoro a metà. Devi finirlo. Forse è solo nelle ultime pagine, o nell’ultima sezione, che scoprirai perché l’hai scritto
– Non devi mai sposare una persona che non crede pienamente nel tuo talento 

10. Petros Markaris: un po’ di umiltà, per favore 
– Non dovrebbe mai apparire più intelligente dei suoi lettori 
– Non dovrebbe mai bloccare l’immaginazione del lettore dicendogli tutto
– Non dovrebbe mai dimenticare che è un romanziere, non un intellettuale 

Intervenite anche voi con le vostre esperienze di lettori e scrittori

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I curatori: @CaterinaBon @AlbertoGarlini

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