Basta tenerlo al caldo… Poi l’uovo lo rompe il pulcino. Se sei convinto di proporre qualche cosa di stellarmente fantastico non hai bisogno di imporlo agli altri a bastonate. È sufficiente che cucini i tuoi spaghetti come si deve e poi imbandisci la tavola in giardino. La gente lo sentirà dal profumo che la tua ricetta è la migliore.
Almeno un milione di associazioni in tutto il mondo condividono questa idea: nessun cambiamento imposto con la forza, la paura o il lavaggio del cervello porterà a una società più gioiosa.
Si tratta di una novità straordinaria nella storia umana. Mai prima di oggi un numero così grande di persone aveva rifiutato di imporre le proprie idee, e di seguire la logica del fine che giustifica i mezzi.
Ma questo nuovo movimento non desidera solo attrarre e sedurre invece di dominare, desidera anche che la lotta per un mondo migliore sia esteticamente bella, artistica e giocosa.
Mai nessun movimento politico o sociale prima d’ora aveva usato l’arte e i flash mob in modo così massiccio… Non ci si chiede solo se un’azione è giusta, si vuole che sia stupefacente, emozionante, comica, esteticamente appagante.
Questo amore per l’arte e il bello non è posticcio. La visione olistica, integrata del mondo porta a pensare che ci sia un nesso fortissimo tra la qualità della lotta politica e la qualità dei risultati: sono elementi inscindibili, un tutt’uno. E visto che il divertimento e il ridere creano buon umore e il benessere fa bene alla salute le nostre azioni ottengono quantomeno il risultato immediato di migliorare lo stato sanitario. Quindi si vince subito!
E visto che solo se cucini i migliori spaghetti del mondo puoi convincere gli altri ad assaggiarli questo movimento aborre anche l’idea del sacrificio. Immolarsi può essere in alcuni casi indispensabile, quando vi sono ragioni di vita o di morte… Ma al di fuori di casi estremi si giudica che solo l’azione che realizzi piacevolmente ha possibilità di duraturo successo.
Gesù disse: “Ama il prossimo tuo COME te stesso!”. Non disse ama il prossimo tuo più di te stesso.
Da questa linea di pensiero discende l’idea della spinta gentile.
Se desidero convincere i miei concittadini che muoversi è benefico posso terrorizzarli raccontando i danni di una vita sedentaria, soffermandomi sadicamente sugli aspetti più tragici e disgustosi della degenerazione muscolare. Oppure posso incollare alle scale di cemento della metropolitana di Stoccolma enormi tasti bianchi e neri cosicché sembri una gigantesca tastiera di pianoforte. Poi grazie ad alcuni sensori e amplificatori posso far sì che salendo le scale i tasti suonino veramente. Così che i pedoni possano trasformarsi in pianisti saltellanti. E state certi che quando arriva la fiumana di gente che scende dalla metro e persone si accorgono che i gradini di cemento suonano, la maggioranza rinuncerà a salire le scale mobili per togliersi il gusto di una suonata.
Questa è l’essenza della Spinta Gentile: ottenere un risultato concreto coinvolgendo gradevolmente le persone.
Questo principio viene applicato da decenni anche su grande scala. Mockus, diventato sindaco di Bogotà nel 1995 affrontò il terribile problema degli omicidi, 4500 persone all’anno in una città di cinque milioni di abitanti, utilizzando la stessa logica. Quando venne eletto arrivò al palazzo comunale con mille clown che si posizionarono ai semafori, piangendo con lacrime a spruzzo se un automobilista non si fermava col rosso. Distribuirono più di un milione di cartoline con il simbolo del pollice su o giù e coinvolsero i cittadini in un gioco che consisteva nell’approvare e disapprovare il comportamento di automobilisti e pedoni, mostrando il simbolo di approvazione e disapprovazione stampato sulla cartolina. Si creò un’atmosfera giocosa che provocò l’immediata riduzione degli omicidi al 50%.
Contemporaneamente Mockus agì potenziando i mezzi pubblici, creando aree pedonali e strade chiuse al traffico privato, ottenendo di diminuire sensibilmente i tempi per attraversare la città. In questo modo i lavoratori impiegavano meno tempo per andare e tornare dal lavoro e anche questo influì positivamente sullo stato d’animo e le relazioni della gente. Ovviamente parallelamente Mockus diede vita a una serie di riforme. Dalla possibilità per i disoccupati di crearsi un reddito raccogliendo immondizia suddivisa, alla possibilità per chi viveva nelle favelas di costruirsi una casa ottenendo dal comune un terreno e i materiali di costruzione… Ma tutto venne realizzato sempre centrando la comunicazione sulla strategia della spinta gentile: non ti impongo nulla, ti offro nuove possibilità. Oggi il numero dei morti ammazzati a Bogotà è calato del 75% rispetto al 1995, quando Mockus fu eletto sindaco.
La Spinta Gentile ha la caratteristica essenziale di non tentare mai di affrontare in nocciolo del problema. Si aggredisce invece una questione periferica: scegli la scala mobile o quella di cemento? Vai al lavoro incazzandoti nel traffico caotico oppure ti diverti perché ci sono i clown?
La Spinta Gentile agisce su questioni piccole, mira a ottenere risultati minimi ma immediati. Considera che se non ottieni subito un risultato le tue forze si esauriranno e subentreranno sfiducia e pessimismo. Se invece subito riesci ad arrivare a un risultato, per quanto piccolo questo sia, se si tratta di un effetto concreto, questa vittoria ti darà fiducia, forza e credibilità.
L’altro principio essenziale della Spinta Gentile è quello di agire solo su terreni che ti tengono fuori dallo scontro con le forze conservatrici. L’azione vincente è quella che evita lo scontro.
Nel prossimo articolo ti racconterò come Yunus, il Banchiere dei Poveri, è riuscito a spezzare la segregazione sociale delle donne del Bangladhesh senza dire una sola parola contro questa segregazione.