Sono senza stipendio, ma nonostante tutto continuano la loro attività di formazione. Hanno ricevuto nei giorni scorsi due mensilità, ma attendono ancora il pagamento di tre stipendi. Una situazione che si ripete ciclicamente. Vorrebbero rivolgersi al sindacato per denunciare un ritardo che li costringe a sacrifici enormi, ma il sindacato è, nei fatti, il loro datore di lavoro in una vicenda che racconta di una società in liquidazione, milioni di euro di fondi pubblici ed esposti, annunciati, alla procura della Repubblica di Roma. La struttura dove operano è lo Ial, Innovazione Apprendimento lavoro Lazio, “l’ente di formazione professionale della Cisl”. Nato nel 1955, che fino al 2000 ha operato con finanziamenti pubblici prima di “proporsi – come recita il sito – anche anche nel settore privato”. I lavoratori in questa condizione sono una cinquantina – tra amministrativi e docenti – che continuano a svolgere la loro attività, nonostante dal primo luglio non ricevano un euro di retribuzione.
“La situazione è drammatica e non da ora – racconta una docente Ial – abbiamo anche provato a contattare la Cisl, ma non abbiamo avuto risposte soddisfacenti. Il nostro sindacato è la Cisl scuola. Siamo senza tutele e abbandonati”. Dopo mesi diventa tutto difficile, anche immaginare il natale alle porte. “Io pensavo che essere un dipendente del sindacato fosse una garanzia in più. Adesso faremo un bianco natale, bianco davvero. Mia moglie ha uno stipendio, ma con due figlie, una all’università, non possiamo farcela”. Sono 300 i ragazzi, alcuni anche con disagi sociali, che frequentano i corsi Ial. “Io insegno diritto ed economia – racconta un’altra docente – e provo a dare l’esempio di rettitudine. E’ una cosa vergognosa e mortificante che non dovrebbe succedere in uno stato di diritto. Ho problemi a pagare le bollette, ho tre bimbi e non è facile. Così si mortificano i docenti”.
Fabio Verginelli, avvocato, dal giugno scorso difende i lavoratori: “La situazione è disperata. Riscontro un silenzio assordante della Cisl e anche del segretario nazionale Raffaele Bonanni. Da quando ho iniziato ad occuparmi di Ial, ho rilevato che la gestione di questo ente è stata effettuata in mondo quanto meno disinvolta. Non sono stati depositati i bilanci, era stato eletto nel cda l’amministartore delegato che non poteva essere eletto perché ricoprente un incarico pubblico. Ho riscontrato una lacunosità riguardo alla gestione dei soldi, non c’era una rendicontazione sull’uso dei fondi regionali”.
Lo Ial svolge corsi sia a pagamento che corsi sovvenzionati dalla regione Lazio. L’ente è in liquidazione, da settembre c’è un liquidatore, Simone Della Bruna, che ha messo nero su bianco la situazione con una relazione a fine ottobre. Quella debitoria racconta di 5 milioni di euro di passivo, accumulati negli ultimi cinque anni di esercizio, 3 milioni di euro di debiti verso fornitori che hanno già avviato numerosi contenziosi. Il capitolo crediti, invece, recita: “Il saldo in oggetto non può considerarsi alla data attuale attendibile”. E anche sui bilanci, come denunciato dall’avvocato, la situazione è imbarazzante. “La società – si legge nella relazione – risulta non aver depositato presso la camera di commercio di Roma il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31-12-2010”. E così per gli anni seguenti.
La relazione così si conclude: “La presenza di un grave stato di insolvenza, in sostanza la società non riesce a far fronte alle proprie obbligazioni con i proventi derivanti dall’attività esercitata”. C’è altro. L’ex direttore dello Ial Benvenuto Salducco attacca: “Sono stato amministratore delegato, dal 2008, per pochi mesi, nei quali ho sottoscritto una transazione con la Regione ripianando un debito da 20 milioni di euro, poi, ad inizio 2009 è stato scelto Giovanni Guerisoli, già segretario confederale Cisl, come nuovo amministratore. I risultati parlano da soli”. L’ex direttore richiama anche un’altra vicenda: “L’anno scorso alcuni lavoratori sono passati in un altro ente, da allora non hanno ancora ricevuto il tfr. Sarebbe importante capire le ragioni di questo ritardo e fare un’analisi attenta delle scelte. Lo Ial, negli anni novanta, ha investito soldi in alcune società, bisogna fare luce anche su questo”. Di partecipazioni si parla anche nella relazione del liquidatore. In particolare lo Ial vanta crediti nei confronti della controllata Reatina romana srl, pari ad un milione e mezzo di euro, versati a partire dal 1993, ma quei soldi “non sono stati mai chiesti – si legge nella relazione – a rimborso”. La Reatina romana srl, a sua volta, controlla un’altra società, inattiva, al 25%: la Agrisabina, partecipata da altre 4 sigle. Un groviglio. L’ex amministratore delegato Giovanni Guerisoli ha più volte spiegato che la responsabilità dei ritardati pagamenti è del mancato stanziamento dei fondi regionali. Anche il segretario regionale della Cisl Mario Bertone, a cui i lavoratori si sono rivolti, chiarisce: “Il sistema di finanziamenti della regione è completamente sballato”.
Ma c’è una società in liquidazione e una pesante situazione debitoria: “Io sono segretario regionale da qualche mese – replica Bertone – lo Ial è in liquidazione, aspetto che il commissario liquidatore compili una relazione”. Una relazione, già consegnata, racconta di una società che non presenta il bilancio dall’esercizio 2010. Un’assurdità per una srl di emanazione sindacale? Bertone ribatte: “E’ un’assurdità, ma per questo abbiamo nominato un liquidatore. Aspettiamo ulteriori approfondimenti. Guerisoli, oggi, non ha più rapporti con la Cisl e io gli chiesi di dimettersi, lo scorso giugno. Ho fatto in modo che arrivasse un commissario. Ad ogni livello dovessero emergere responsabilità ne chiederemo conto”. E poi la promessa: “Comunque la Cisl – conclude Bertone – si impegna perché i lavoratori non vengano licenziati”. In vista del Natale le promesse valgono doppio. Intanto l’avvocato Fabio Verginelli è pronto a presentare un esposto alla Procura di Roma.
Riceviamo e pubblichiamo
In relazione all’articolo sullo Ial del Lazio preciso, come ho scritto nella lettera che ho inviato ai responsabili della Cisl a tutti i livelli, che mi sono dimesso non condividendo la strategia dello Ial Nazionale di mettere in liquidazione la società prima di avere affrontato la soluzione occupazionale dei lavoratori. Non corrisponde quindi al vero quanto affermato dal Segretario Generale della Cisl del Lazio Bertone sulle mie dimissioni tra l’altro presentate in sede di assemblea il 17 Giugno. Per quanto concerne i Bilanci preciso che l’ultimo bilancio approvato e’ stato quello al 30 Settembre 2011 prima della trasformazione in s.r.l.. Infatti il primo Bilancio dello Ial s.r..l. dal 1 Ottobre al 31 Dicembre 2011 non approvato all’epoca dai soci Cisl e’ Stato recentemente predisposto dal liquidatore e approvato dai soci. Le mie dimissioni sono proprio scattate dopo questo contrasto e non su richiesta di Bertone.
Giovanni Guerisoli
Lavoro & Precari
Cisl, dipendenti dell’ente di formazione del Lazio senza stipendio (né rappresentanza)
I lavoratori dello Ial del Lazio pronti a presentare un esposto alla procura di Roma: la società, in liquidazione, ciclicamente non li paga. E il sindacato che dovrebbe tutelarli è il loro datore di lavoro
Sono senza stipendio, ma nonostante tutto continuano la loro attività di formazione. Hanno ricevuto nei giorni scorsi due mensilità, ma attendono ancora il pagamento di tre stipendi. Una situazione che si ripete ciclicamente. Vorrebbero rivolgersi al sindacato per denunciare un ritardo che li costringe a sacrifici enormi, ma il sindacato è, nei fatti, il loro datore di lavoro in una vicenda che racconta di una società in liquidazione, milioni di euro di fondi pubblici ed esposti, annunciati, alla procura della Repubblica di Roma. La struttura dove operano è lo Ial, Innovazione Apprendimento lavoro Lazio, “l’ente di formazione professionale della Cisl”. Nato nel 1955, che fino al 2000 ha operato con finanziamenti pubblici prima di “proporsi – come recita il sito – anche anche nel settore privato”. I lavoratori in questa condizione sono una cinquantina – tra amministrativi e docenti – che continuano a svolgere la loro attività, nonostante dal primo luglio non ricevano un euro di retribuzione.
“La situazione è drammatica e non da ora – racconta una docente Ial – abbiamo anche provato a contattare la Cisl, ma non abbiamo avuto risposte soddisfacenti. Il nostro sindacato è la Cisl scuola. Siamo senza tutele e abbandonati”. Dopo mesi diventa tutto difficile, anche immaginare il natale alle porte. “Io pensavo che essere un dipendente del sindacato fosse una garanzia in più. Adesso faremo un bianco natale, bianco davvero. Mia moglie ha uno stipendio, ma con due figlie, una all’università, non possiamo farcela”. Sono 300 i ragazzi, alcuni anche con disagi sociali, che frequentano i corsi Ial. “Io insegno diritto ed economia – racconta un’altra docente – e provo a dare l’esempio di rettitudine. E’ una cosa vergognosa e mortificante che non dovrebbe succedere in uno stato di diritto. Ho problemi a pagare le bollette, ho tre bimbi e non è facile. Così si mortificano i docenti”.
Fabio Verginelli, avvocato, dal giugno scorso difende i lavoratori: “La situazione è disperata. Riscontro un silenzio assordante della Cisl e anche del segretario nazionale Raffaele Bonanni. Da quando ho iniziato ad occuparmi di Ial, ho rilevato che la gestione di questo ente è stata effettuata in mondo quanto meno disinvolta. Non sono stati depositati i bilanci, era stato eletto nel cda l’amministartore delegato che non poteva essere eletto perché ricoprente un incarico pubblico. Ho riscontrato una lacunosità riguardo alla gestione dei soldi, non c’era una rendicontazione sull’uso dei fondi regionali”.
Lo Ial svolge corsi sia a pagamento che corsi sovvenzionati dalla regione Lazio. L’ente è in liquidazione, da settembre c’è un liquidatore, Simone Della Bruna, che ha messo nero su bianco la situazione con una relazione a fine ottobre. Quella debitoria racconta di 5 milioni di euro di passivo, accumulati negli ultimi cinque anni di esercizio, 3 milioni di euro di debiti verso fornitori che hanno già avviato numerosi contenziosi. Il capitolo crediti, invece, recita: “Il saldo in oggetto non può considerarsi alla data attuale attendibile”. E anche sui bilanci, come denunciato dall’avvocato, la situazione è imbarazzante. “La società – si legge nella relazione – risulta non aver depositato presso la camera di commercio di Roma il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31-12-2010”. E così per gli anni seguenti.
La relazione così si conclude: “La presenza di un grave stato di insolvenza, in sostanza la società non riesce a far fronte alle proprie obbligazioni con i proventi derivanti dall’attività esercitata”. C’è altro. L’ex direttore dello Ial Benvenuto Salducco attacca: “Sono stato amministratore delegato, dal 2008, per pochi mesi, nei quali ho sottoscritto una transazione con la Regione ripianando un debito da 20 milioni di euro, poi, ad inizio 2009 è stato scelto Giovanni Guerisoli, già segretario confederale Cisl, come nuovo amministratore. I risultati parlano da soli”. L’ex direttore richiama anche un’altra vicenda: “L’anno scorso alcuni lavoratori sono passati in un altro ente, da allora non hanno ancora ricevuto il tfr. Sarebbe importante capire le ragioni di questo ritardo e fare un’analisi attenta delle scelte. Lo Ial, negli anni novanta, ha investito soldi in alcune società, bisogna fare luce anche su questo”. Di partecipazioni si parla anche nella relazione del liquidatore. In particolare lo Ial vanta crediti nei confronti della controllata Reatina romana srl, pari ad un milione e mezzo di euro, versati a partire dal 1993, ma quei soldi “non sono stati mai chiesti – si legge nella relazione – a rimborso”. La Reatina romana srl, a sua volta, controlla un’altra società, inattiva, al 25%: la Agrisabina, partecipata da altre 4 sigle. Un groviglio. L’ex amministratore delegato Giovanni Guerisoli ha più volte spiegato che la responsabilità dei ritardati pagamenti è del mancato stanziamento dei fondi regionali. Anche il segretario regionale della Cisl Mario Bertone, a cui i lavoratori si sono rivolti, chiarisce: “Il sistema di finanziamenti della regione è completamente sballato”.
Ma c’è una società in liquidazione e una pesante situazione debitoria: “Io sono segretario regionale da qualche mese – replica Bertone – lo Ial è in liquidazione, aspetto che il commissario liquidatore compili una relazione”. Una relazione, già consegnata, racconta di una società che non presenta il bilancio dall’esercizio 2010. Un’assurdità per una srl di emanazione sindacale? Bertone ribatte: “E’ un’assurdità, ma per questo abbiamo nominato un liquidatore. Aspettiamo ulteriori approfondimenti. Guerisoli, oggi, non ha più rapporti con la Cisl e io gli chiesi di dimettersi, lo scorso giugno. Ho fatto in modo che arrivasse un commissario. Ad ogni livello dovessero emergere responsabilità ne chiederemo conto”. E poi la promessa: “Comunque la Cisl – conclude Bertone – si impegna perché i lavoratori non vengano licenziati”. In vista del Natale le promesse valgono doppio. Intanto l’avvocato Fabio Verginelli è pronto a presentare un esposto alla Procura di Roma.
Riceviamo e pubblichiamo
In relazione all’articolo sullo Ial del Lazio preciso, come ho scritto nella lettera che ho inviato ai responsabili della Cisl a tutti i livelli, che mi sono dimesso non condividendo la strategia dello Ial Nazionale di mettere in liquidazione la società prima di avere affrontato la soluzione occupazionale dei lavoratori. Non corrisponde quindi al vero quanto affermato dal Segretario Generale della Cisl del Lazio Bertone sulle mie dimissioni tra l’altro presentate in sede di assemblea il 17 Giugno. Per quanto concerne i Bilanci preciso che l’ultimo bilancio approvato e’ stato quello al 30 Settembre 2011 prima della trasformazione in s.r.l.. Infatti il primo Bilancio dello Ial s.r..l. dal 1 Ottobre al 31 Dicembre 2011 non approvato all’epoca dai soci Cisl e’ Stato recentemente predisposto dal liquidatore e approvato dai soci. Le mie dimissioni sono proprio scattate dopo questo contrasto e non su richiesta di Bertone.
Giovanni Guerisoli
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Paura in Verona-Fiorentina: Kean si accascia in campo, è in ospedale. Poco prima una botta al volto
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Gli Emirati Arabi Uniti sono desiderosi di migliorare la cooperazione con il vostro Paese amico, al fine di sostenere la pace e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo, soprattutto perché i due Paesi hanno orientamenti comuni in questo senso". Lo ha affermato il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Sono fiducioso -ha aggiunto- che i risultati di questa visita avranno un grande impatto nel far progredire le nostre relazioni in vari campi, alla luce della volontà comune di continuare a lavorare per sviluppare queste relazioni a beneficio dei due Paesi e dei due popoli".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "I nostri Paesi condividono, accanto a una analoga sensibilità per i temi della pace e della cooperazione, una naturale vocazione agli scambi commerciali e apertura agli investimenti. Sono lieto di constatare che la collaborazione bilaterale negli ultimi anni si è notevolmente intensificata. Sono numerose le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi Uniti e con esse è in crescita anche la comunità di italiani che nel Suo Paese vive nell’accogliente realtà emiratina". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Lo sviluppo di idee e investimenti in Italia è benvenuto -ha aggiunto il Capo dello Stato- e queste prospettive saranno opportunamente approfondite nel forum imprenditoriale che si svolgerà domani. Accanto ai settori tradizionali, troveranno certamente posto quelli d’avanguardia e maggiormente proiettati al futuro. Le sfide internazionali passano dalla capacità di affrontare e progettare la transizione energetica che ci vede già collaborare ad ambiziose iniziative, nel quadro della sempre più avvertita consapevolezza che questo sia indispensabile per garantire alle prossime generazioni un futuro che, per essere prospero, dovrà essere sostenibile".
"Abbiamo, con questa consapevolezza, collaborato con il suo Paese -ha ricordato il Presidente della Repubblica- per il raggiungimento dell’accordo sul clima, sancito dalla Cop28 di Dubai che, per la prima volta, richiama esplicitamente la necessità di avviare una transizione dai combustibili fossili".
"Quella tra Emirati Arabi Uniti e Italia è una agenda ricca di opportunità. Penso allo sviluppo del continente africano, che ha tante implicazioni anche per la sua stabilità e per la vita della comunità internazionale. Penso al tema dello spazio. A quello dell’intelligenza artificiale".
"Abu Dhabi e Roma -ha concluso Mattarella- avvertono la responsabilità di contribuire, in una fase così confusa e convulsa della vita internazionale, a fare prevalere una visione incentrata sul valore del dialogo, su uno sviluppo equilibrato e sulla tenace costruzione di relazioni positive fra gli Stati".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace. Abbiamo condannato con fermezza il disumano e vile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas –che rinnova atrocità con il crudele spettacolo nella consegna degli ostaggi sopravvissuti e dei corpi di quelli uccisi- e abbiamo esercitato in questi mesi ogni sforzo perché le violenze del conflitto che vi ha fatto seguito -che hanno afflitto gravemente i civili- avessero fine. Oggi l’impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Il ritorno alle ostilità -ha proseguito il Capo dello Stato- non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche. Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l’unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile. Con grande apprezzamento desidero sottolineare lo straordinario aiuto umanitario degli Emirati Arabi Uniti in favore della popolazione di Gaza. È un impegno -quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti- che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Alla vigilia della gara di campionato con il Monza e dopo il passaggio agli ottavi in Europa League, la Roma ha annunciato che "Niccolò Pisilli ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2029".
"Classe 2004, il centrocampista -fiore all’occhiello del settore giovanile giallorosso- è diventato rapidamente un punto di forza della Prima Squadra collezionando 34 presenze complessive (e 4 gol segnati) tra Serie A, Europa League e Coppa Italia", spiega la Roma.
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Le Associazioni dei pazienti "hanno collaborato alla stesura del policy paper di Ovarian Cancer Commitment (Occ) che si articola in sei punti: come Associazione nazionale che sostiene i portatori di mutazione dei geni Brca e le loro famiglie, due di questi ci stanno particolarmente a cuore e sono il riconoscimento dei Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per le donne ad alto rischio cancro all’ovaio in tutte le Regioni e l’estensione dell’esenzione D99 per le persone portatrici di tumore ovarico in tutte le Regioni. Allo stato attuale soltanto 8 regioni su 20 hanno approvato il Pdta, e soltanto 10 hanno approvato l’esenzione, quindi vuol dire che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B ancora oggi nel 2025". Così Ornella Campanella presidente aBRCAdabra in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è chiuso oggi a Roma.
Per Campanella è importante anche "il riconoscimento della chirurgia di riduzione del rischio all’interno di Lea che ad oggi non c’è – spiega - nonostante si sia ampiamente dimostrata come l’unica strategia in grado di prevenire il cancro all’ovaio nelle donne a rischio in quanto portatrici di mutazione dei geni Brca".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Igino Rugiero, ex Commissario Straordinario dell’Unione Italiana Tiro a Segno (Uits) nel 2019, è uno dei tre candidati alla presidenza dell’ente pubblico e Federazione Sportiva, insieme all’ex presidente Costantino Vespasiano e all’ex atleta Valentina Turisini. Con una lunga carriera militare alle spalle svolta per molto tempo presso le più alte Istituzioni dello Stato, e con profonda passione e conoscenza delle dinamiche interne della Uits, Rugiero si presenta con un programma ambizioso e una visione chiara per il futuro dell’organizzazione che, nel caso fosse eletto, siano al servizio delle Sezioni Tsn e dello Sport e non il contrario.
Rugiero ha intrapreso un tour in tutte le regioni italiane per incontrare gli elettori, non solo per presentare il suo programma, ma anche per farsi conoscere personalmente. “Sto girando praticamente in tutte le regioni e dove non mi è possibile andare cerco di contattare personalmente i presidenti delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale per mettere in condizione, democraticamente, gli elettori di conoscermi non soltanto dal punto di vista programmatico che espongo ovunque io vada, ma anche perchè ritengo che il contatto reale e il guardarsi negli occhi mentre ci si confronta sia un valore aggiunto che potrebbe fare la differenza, nel bene e nel male, nelle scelte dei singoli elettori”, ha dichiarato Rugiero all’Adnkronos.
"Questo approccio mira a rispondere alle molte domande e curiosità dei Presidenti e a spiegare loro le ragioni delle spiacevoli situazioni createsi negli ultimi mesi che avevano messo in dubbio non solo la possibilità di andare ad elezioni, ma in particolare avevano destabilizzato le Sezioni di Tsn che si erano viste cadere addosso all’improvviso, senza essere mai state informate dalla Presidenza, la possibilità della approvazione di un emendamento, fortunatamente ora svanita, che avrebbe praticamente distrutto e messo in discussione la sopravvivenza di moltissime delle stesse Sezioni su tutto il territorio nazionale".
Il candidato alla presidenza sottolinea poi l’importanza di un cambiamento politico per migliorare la gestione dell’ente. “L’obiettivo di oggi, indipendentemente dalle tante cose che dovremmo iniziare a fare tutti insieme domani, è ricucire i necessari rapporti con gli Enti Vigilanti e le Istituzioni dello Stato che si sono persi nel tempo a causa di una gestione superficiale ed approssimativa molto fumosa e poco concreta”, ha affermato, riferendosi alla ultima Governance dell’Ente Pubblico e Federazione Sportiva. Rugiero ritiene che “mai come oggi la Uits ha la possibilità di guardare al futuro con ottimismo e visione pragmatica di risoluzione dei tanti temi da affrontare che da troppi anni ormai si porta avanti, il prossimo 15 e 16 marzo ad Ostia, gli elettori chiamati per scegliere il prossimo Presidente Nazionale ed il nuovo Consiglio della Uits avranno la grande opportunità di “cambiare” e di iniziare un nuovo percorso di rinascita che possa ridare alla Uits la dignità ed il riconoscimento istituzionale e sportivo che merita. Le Istituzioni tutte e lo Sport ce lo hanno praticamente chiesto facendocelo capire con i fatti, a noi tutti noti”.
Una delle sfide principali che Rugiero intenderebbe affrontare è quella di finalmente riaprire realmente, e non solo a parole, la collaborazione con il Genio Infrastrutture dell’Esercito per riportare armonia tra le parti e tracciare un percorso di confronto per risolvere le problematiche che purtroppo negli ultimi anni hanno messo in difficoltà molte Sezioni Tsn provocandone addirittura in alcuni casi la chiusura. Il suo programma prevede un percorso di risanamento e rinnovamento anche dell’aspetto sportivo a lui molto caro che riparta dalla promozione dello Sport del Tiro a Segno verso le scuole, verso i giovani e quindi verso le loro famiglie per far capire che questo è uno sport inclusivo, efficace e socialmente importante.
“Bisogna contrastare le percezioni negative legate a episodi di cronaca, bisogna far capire alle famiglie che il nostro è uno sport che può offrire ai giovani, e quindi ai loro figli, un contesto formativo e sicuro ed allo stesso tempo lontano dall’eccesso di distrazioni tecnologiche”. Con una visione chiara e un programma dettagliato, Igino Rugiero si propone come un candidato determinato a guidare l’Unione Italiana Tiro a Segno verso un futuro di rinnovamento e crescita, “Da soli si fallisce, uniti si vince”, il suo motto.
Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - "La ricerca sta andando avanti spedita soprattutto dal punto di vista genetico e quindi tutta la tematica dei test molecolari è fondamentale. Oggi parliamo e sollecitiamo la rimborsabilità del test Hrd ma c’è già chi sta facendo delle proposte per la rimborsabilità non più riferita al singolo gene, come avvenuto per il Brca, ma a pannelli multigenici, che permettono di analizzare da 30 fino a 500 pannelli di geni. È una nuova prospettiva con cui guardare alle mutazioni e alla complementarietà tra test genomici e genetici e alla loro indispensabilità. L’accesso equo a test molecolari che permettono di definire la terapia su misura di ogni paziente e la possibilità di essere curate nei centri di riferimento di alta specialità, che eseguono un elevato numero di interventi chirurgici all’ovaio, non sono ancora una realtà in Italia". Lo ha detto Nicoletta Cerana presidente Acto Italia Alleanza Contro il Tumore Ovarico ETS in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è concluso oggi a Roma.