“Domenica, di ritorno dall’estero, mi recherò a votare alle primarie del Pd“. Ad annunciarlo è l’ex presidente del partito, Romano Prodi. “In questa così drammatica situazione mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento”. Il fondatore dell’Ulivo torna sui suoi passi, appena un mese dopo la clamorosa decisione di non rinnovare la tessera e di rinunciare al voto per il nuovo segretario. E spiega così il suo dietrofront: “I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Le primarie del Pd assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo“. A spaventare il Professore, infatti, è lo spettro di un ritorno al sistema proporzionale, creato dalla sentenza di incostituzionalità del Porcellum. E l’unico antidoto a questa minaccia, nel ragionamento dell’ex premier, è il rafforzamento del Partito democratico, che si batte per il doppio turno di collegio: “Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno”.
Di “limiti del Pd”, in effetti, Prodi può dirsi un esperto. La sua seconda esperienza di governo è terminata grazie anche ai logoramenti del neonato Partito democratico di Walter Veltroni, con l’avallo del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Non solo. Dopo lo sgambetto a Prodi premier, il Pd si è replicato nello sgambetto a Prodi candidato Presidente della Repubblica. Lanciato da Pierluigi Bersani verso il Quirinale, la sua corsa è stata fermata dai 101 franchi tiratori del suo stesso partito che lo hanno impallinato nella sua scalata al Colle, costringendo il segretario alle dimissioni.
Eppure, nonostante i trascorsi non esattamente idilliaci, il Professore ha deciso di dare fiducia, ancora una volta, all’erede politico del suo Ulivo. Resta da capire su chi cadrà la scelta dell’ex premier. Secondo i giornali, i più graditi ai suoi occhi sono Matteo Renzi e Pippo Civati. Questa idea sembra confermata dai posizionamenti dei suoi fedelissimi: Sandro Gozi ha scelto il sindaco di Firenze, Sandra Zampa l’ex consigliere regionale lombardo.
E proprio Civati accoglie con entusiasmo il “ritorno” del fondatore dell’Ulivo. “La notizia che Romano Prodi verrà a votare alle primarie del Pd è la migliore di questa campagna elettorale”, è il commento del candidato segretario. “Non siamo interessati a conoscere il voto che esprimerà, ma la sua partecipazione è di certo un grande successo per il Pd che vuole cambiare. Dopo aver mancato l’elezione del Presidente che avrebbe evitato le larghe intese, siamo stati gli unici a parlarne e a insistere per recuperare la sua delusione, che è anche quella di tanti nostri elettori, e per questo siamo molto felici della decisione del Professore”. D’altra parte, l’ammirazione di Civati per l’ex premier era già emersa nelle scorse settimane, quando per la sua campagna aveva tappezzato Bologna con i manifesti dell’Ulivo del 1996.
Al plauso di Civati si unisce la soddisfazione degli altri candidati. “Sono contento che Romano Prodi abbia deciso di votare alle primarie di domenica prossima, il suo posto è nel Pd. Sono convinto che l’8 dicembre saremo in tanti e che sarà una festa della partecipazione e della democrazia”, commenta Gianni Cuperlo. “Sono molto contento che Prodi voti”, si compiace Matteo Renzi. “Vorrei che questo spingesse tutti noi a portare più persone possibili a votare alle primarie. Oggi è opportuno lo sforzo di aumentare la partecipazione”.
E dopo la gara di complimenti a Prodi, resta la sfida delle primarie di domenica. I sondaggi sull’esito del voto danno vincente Renzi con un largo margine: Ixè gli attribuisce il 59% dei voti, Tecnè una percentuale compresa tra il 56% e il 62 per cento. Ma la vera incognita rimane l’affluenza alle urne, che resta il vero spauracchio del Pd. “Credo che ci sarà una partecipazione molto significativa”, pronostica Davide Zoggia, responsabile organizzativo del partito. “Mi azzardo a dire che potrebbero essere due milioni i votanti”. Una cifra decisamente inferiore agli oltre tre milioni di persone che hanno votato alle primarie 2009 e 2012.
Politica
Primarie Pd, Romano Prodi cambia idea: “Andrò a votare”
L'ex premier aveva annunciato di non recarsi alle urne. Poi, la svolta: "Bisogna difendere il bipolarismo a tutti i costi". E il partito di cui è stato presidente resta ai suoi occhi "l'unico strumento di democrazia partecipata". Civati: "E' la migliore notizia di questa campagna elettorale"
“Domenica, di ritorno dall’estero, mi recherò a votare alle primarie del Pd“. Ad annunciarlo è l’ex presidente del partito, Romano Prodi. “In questa così drammatica situazione mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento”. Il fondatore dell’Ulivo torna sui suoi passi, appena un mese dopo la clamorosa decisione di non rinnovare la tessera e di rinunciare al voto per il nuovo segretario. E spiega così il suo dietrofront: “I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Le primarie del Pd assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo“. A spaventare il Professore, infatti, è lo spettro di un ritorno al sistema proporzionale, creato dalla sentenza di incostituzionalità del Porcellum. E l’unico antidoto a questa minaccia, nel ragionamento dell’ex premier, è il rafforzamento del Partito democratico, che si batte per il doppio turno di collegio: “Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno”.
Di “limiti del Pd”, in effetti, Prodi può dirsi un esperto. La sua seconda esperienza di governo è terminata grazie anche ai logoramenti del neonato Partito democratico di Walter Veltroni, con l’avallo del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Non solo. Dopo lo sgambetto a Prodi premier, il Pd si è replicato nello sgambetto a Prodi candidato Presidente della Repubblica. Lanciato da Pierluigi Bersani verso il Quirinale, la sua corsa è stata fermata dai 101 franchi tiratori del suo stesso partito che lo hanno impallinato nella sua scalata al Colle, costringendo il segretario alle dimissioni.
Eppure, nonostante i trascorsi non esattamente idilliaci, il Professore ha deciso di dare fiducia, ancora una volta, all’erede politico del suo Ulivo. Resta da capire su chi cadrà la scelta dell’ex premier. Secondo i giornali, i più graditi ai suoi occhi sono Matteo Renzi e Pippo Civati. Questa idea sembra confermata dai posizionamenti dei suoi fedelissimi: Sandro Gozi ha scelto il sindaco di Firenze, Sandra Zampa l’ex consigliere regionale lombardo.
E proprio Civati accoglie con entusiasmo il “ritorno” del fondatore dell’Ulivo. “La notizia che Romano Prodi verrà a votare alle primarie del Pd è la migliore di questa campagna elettorale”, è il commento del candidato segretario. “Non siamo interessati a conoscere il voto che esprimerà, ma la sua partecipazione è di certo un grande successo per il Pd che vuole cambiare. Dopo aver mancato l’elezione del Presidente che avrebbe evitato le larghe intese, siamo stati gli unici a parlarne e a insistere per recuperare la sua delusione, che è anche quella di tanti nostri elettori, e per questo siamo molto felici della decisione del Professore”. D’altra parte, l’ammirazione di Civati per l’ex premier era già emersa nelle scorse settimane, quando per la sua campagna aveva tappezzato Bologna con i manifesti dell’Ulivo del 1996.
Al plauso di Civati si unisce la soddisfazione degli altri candidati. “Sono contento che Romano Prodi abbia deciso di votare alle primarie di domenica prossima, il suo posto è nel Pd. Sono convinto che l’8 dicembre saremo in tanti e che sarà una festa della partecipazione e della democrazia”, commenta Gianni Cuperlo. “Sono molto contento che Prodi voti”, si compiace Matteo Renzi. “Vorrei che questo spingesse tutti noi a portare più persone possibili a votare alle primarie. Oggi è opportuno lo sforzo di aumentare la partecipazione”.
E dopo la gara di complimenti a Prodi, resta la sfida delle primarie di domenica. I sondaggi sull’esito del voto danno vincente Renzi con un largo margine: Ixè gli attribuisce il 59% dei voti, Tecnè una percentuale compresa tra il 56% e il 62 per cento. Ma la vera incognita rimane l’affluenza alle urne, che resta il vero spauracchio del Pd. “Credo che ci sarà una partecipazione molto significativa”, pronostica Davide Zoggia, responsabile organizzativo del partito. “Mi azzardo a dire che potrebbero essere due milioni i votanti”. Una cifra decisamente inferiore agli oltre tre milioni di persone che hanno votato alle primarie 2009 e 2012.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.