Merci monsieur Platini. Grazie al decreto ‘salva-Francia‘ imposto dal boss della Uefa Platini alla Fifa a pochi giorni dal sorteggio per i Mondiali di Brasile 2014, è proprio l’Italia la squadra europea che retrocede dall’urna 4 all’urna 2 e si trova ad affrontare un girone di ferro con la testa di serie Uruguay, l’Inghilterra e Costa Rica. Il girone D dell’Italia si configura quindi come il più difficile del Mondiale, soprattutto se paragonato a quello della Francia salvata da Platini, che si troverà ad affrontare un girone facilissimo con Ecuador, Honduras e Svizzera. Ma forse non tutto il male viene per nuocere. “Meglio così – dice infatti il c.t. Prandelli – mi avrebbe fatto più paura un girone che i media avrebbero descritto facile”, portando quindi la squadra a deconcentrarsi. E ricordando che a Sudafrica 2010, con Lippi in panchina, gli azzurri non riuscirono a qualificarsi in un girone facilissimo con Nuova Zelanda, Slovacchia e Paraguay, si potrebbe quasi condividere l’ottimismo del c.t. Salvo che grida vendetta il trattamento di favore riservato alla Francia.

Il problema però, avvisa Prandelli, potrebbe essere il clima. Il debutto dell’Italia sarà a Manaus contro l’Inghilterra il 14 giugno alle 22 brasiliane. Le 3 di notte qui per gli spettatori che dovranno rimanere svegli, un viaggio di almeno 3mila chilometri per la squadra per arrivare dal ritiro di Rio de Janeiro all’Arena Amazonia, nuovissimo impianto costruito appositamente per il Mondiale a Manaus, nel pieno della foresta, dove non fa caldissimo ma l’umidità può raggiungere il 99% durante il giorno. Almeno giochiamo di notte. Un lungo viaggio dal nordovest al nordest del continente brasiliano, e la seconda partita è il 20 giugno contro il Costa Rica a Recife alle ore 18 italiane: mezzogiorno ora locale, con temperature ben sopra i 30 gradi e umidità a livelli altissimi. La partita probabilmente decisiva invece, lo scontro finale con l’Uruguay, sarà il 24 giugno sempre alle 18 italiane (12 locali) nel bellissimo Estadio das Dunas di Natal, fortunatamente non troppo lontano da Recife, con gli spostamenti ridotti al minimo.

Nel caso di passaggio del turno gli avversari immediati sarebbero quelli del girone C, composto da Colombia, Grecia, Costa d’Avorio e Giappone. Come prima l’Italia affronterebbe quindi negli ottavi una tra Costa ‘Avorio e Giappone, e poi nei quarti la Spagna. Nel caso l’Italia arrivasse seconda nel girone, subito la Colombia e poi il Brasile. Ma questo è un gioco, per cominciare bisogna scendere in campo con l’Inghilterra di Rooney e Gerrard, allenata dall’ex interista Hogdson, che ai Mondiali storicamente non fa mai bene ma che è sempre un avversario molto ostico. Poi con la cenerentola Costa Rica, arrivata però quarta nel girone di qualificazione sudamericano. E infine lo scontro diretto contro il tremendo Uruguay del maestro Tabarez, una breve apparizione sula panchina del Milan prima che Berlusconi lo scambiasse per un cantante di San Remo e decidesse per il suo esonero. Coppia d’attacco formidabile per la celeste, a partire dall’ex bomber napoletano Cavani fino a Suarez: sopraffino goleador capace di segnare 11 gol in 14 partite nel girone sudamericano di qualificazione ai Mondiali e finora 13 gol in 15 partite di Premier League col Liverpool.

In una Coppa del Mondo dove ai nastri di partenza ci sono tutte le squadre che hanno vinto almeno una volta, e dove le favorite Brasile e Argentina sono già dalla parte opposta del tabellone per un’ipotetica finale sudamericana, ci sono come sempre gironi facili e altri più divertenti. Del primo gruppo fanno sicuramente parte il girone A (Brasile, Corazia, Messico, Camerun), il girone E (Francia, Ecuador, Honduras e Svizzera) e il girone F (Argentina, Bosnia, Iran e Nigeria). Di difficoltà media il girone C (Colombia, Grecia, Costa’dAvorio e Giappone) e il girone H (Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria). Difficilissimi il girone D dell’Italia, l girone B (Spagna, Olanda, Cile e Australia) e il girone G (Germania, Portogallo, Ghana e Stati Uniti). Si parte il 12 giugno nello stadio Corinthians a San Paolo con la partita inaugurale tra Brasile e Croazia e si finisce il 13 luglio a Rio de Janeiro con la finale. L’ultima Coppa del Mondo decisa al Maracana fu l’indimenticabile vittoria per 2-1 dell’Uruguay sui padroni di casa: l’indimenticabile maracanazo che fece piangere il Brasile ed entrò nella storia della letteratura grazie ai racconti di Eduardo Galeano e del compianto Osvaldo Soriano. Le aspettative calcistiche e letterarie per questo Mondiale brasiliano sono quindi altissime.

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