Une lettera amichevole a 23mila famiglie mantovane con allegati riproduzioni virtuali di come sarà il supermercato, le foto del fatiscente palasport che oggi occupa quella superficie, i punti per cui la nuova struttura s’ha da fare, una piccata risposta a chi non vuole la concorrenza (Coop Consumatori Nordest e Confcommercio) e un bel buono-spesa da 30 euro, che per 23mila fa 690mila euro totali di investimento, da utilizzare nel punto vendita di Desenzano, a 70 chilometri da Mantova. Esselunga ha scelto questa strategia per passare al contrattacco, spazzare via le voci di chi sosteneva che il patron Bernardo Caprotti non fosse più interessato all’operazione e rispondere alle molte critiche di chi il supermercato a poche centinaia di metri da Palazzo Te non lo vuole.
Perché Mantova ha una media di 546 metri quadrati di insediamenti commerciali per mille abitanti, contro una media regionale di 274 e una nazionale di 228. Perché una struttura del genere (2500 metri quadri di superficie di vendita e 4336 metri quadri di ingombro reale), sostengono i comitati civici dei quartieri interessati dalla realizzazione del punto vendita e l’associazione Italia Nostra (che ha anche presentato un esposto al Tar contro questa operazione), avrebbe un impatto paesaggistico devastante in un’area tutelata da vincoli monumentali. Perché tutta l’operazione prevederebbe la realizzazione di cinque nuovi rondò e due sottopassi ferroviari, con stravolgimento di tutta la viabilità attorno alla villa di Giulio Romano e aumento del traffico. Senza considerare che anche il riconoscimento Unesco, ottenuto nel 2008, sarebbe messo in discussione.
Per questi motivi è stata presentata mercoledì mattina una raccolta firme (4mila) contro il progetto effettuata fra i cittadini da un comitato civico e Confesercenti. Ma la catena di supermarket respinge le critiche. “Non abbiamo mai detto nulla sull’operazione in corso a Mantova – sostengono dall’ufficio stampa Esselunga – e siamo sempre rimasti in silenzio anche di fronte a critiche inaccettabili. Per questo abbiamo deciso di illustrare ai mantovani la nostra posizione attraverso una lettera dettagliata, con tanto di proiezioni di come sarà il supermercato”. Nella lettera che i 23mila mantovani hanno trovato nella loro cassettina postale, Esselunga sostiene che il supermercato sarà un “edificio moderno ma discreto, realizzato con gli stessi materiali e colori di Palazzo Te”. E aggiunge che le “dimensioni del negozio sarebbero quelle di un negozio di vicinato: 2500 metri quadri, laddove l’esistente negozio di Desenzano del Garda è di 4500 mq.”. E ancora si legge che “i parcheggi per i clienti sono previsti interrati, due piani sotto il negozio”. Ma non c’è scritto che l’amministrazione comunale che ha raddoppiato gli indici di fabbricazione per permettere ciò.
Esselunga passa poi a contestare le critiche sull’aumento del traffico che una struttura di vendita di quelle dimensioni andrebbe a generare: “Il traffico a Palazzo Te? Vogliamo scherzare! L’eventuale supermarket si affaccia su Porta Cerese e da lì eventualmente si accede”. Ma proprio di questo sono preoccupati i residenti dei quartieri attorno all’area, visto che il tratto da cui si effettuerà l’accesso al market è già molto trafficato. “Cementificazione? Consumo di suolo? – si legge ancora nella missiva – ma se lì sta quello sgorbio architettonico che si vorrebbe eliminare!” e allegano la foto dell’attuale e fatiscente palasport. Infine un richiamo a “chi non piace la libera concorrenza” effettuato allegando due articoli di un quotidiano locale nei quali Coop Nordest e Confcommercio criticano la realizzazione del supermercato di Caprotti.
Dulcis in fundo: “Sperando di non averla disturbata – prosegue la lettera – ci permettiamo di inviarle una carta prepagata da 30 euro che, se lei vorrà, potrà utilizzare nel nostro negozio di Desenzano entro il 31 marzo 2014”. Perché proprio Desenzano, che dista 70 chilometri da Mantova e comporterebbe un bel consumo di benzina, lo spiega l’ufficio stampa Esselunga: “Si tratta del nostro punto vendita più comodo per i mantovani, che magari potrebbero approfittare del week end e delle feste natalizie per farsi un bel giro sul lago di Garda“. E la lettera chiude con gli auguri e un ultimo regalo: “Le accompagnare – c’è scritto – anche il nostro calendario per l’anno nuovo. Questo è il modo nel quale noi devastiamo il territorio!”.
Cronaca
Esselunga criticata per apertura a Mantova. Risponde regalando buoni spesa da 30 euro
Chi non vuole il supermercato sottolinea che il nuovo negozio farebbe aumentare il traffico, con un impatto paesaggistico devastante. E la catena di Caprotti passa al contrattacco, presentando l'offerta a 23mila mantovani
Une lettera amichevole a 23mila famiglie mantovane con allegati riproduzioni virtuali di come sarà il supermercato, le foto del fatiscente palasport che oggi occupa quella superficie, i punti per cui la nuova struttura s’ha da fare, una piccata risposta a chi non vuole la concorrenza (Coop Consumatori Nordest e Confcommercio) e un bel buono-spesa da 30 euro, che per 23mila fa 690mila euro totali di investimento, da utilizzare nel punto vendita di Desenzano, a 70 chilometri da Mantova. Esselunga ha scelto questa strategia per passare al contrattacco, spazzare via le voci di chi sosteneva che il patron Bernardo Caprotti non fosse più interessato all’operazione e rispondere alle molte critiche di chi il supermercato a poche centinaia di metri da Palazzo Te non lo vuole.
Perché Mantova ha una media di 546 metri quadrati di insediamenti commerciali per mille abitanti, contro una media regionale di 274 e una nazionale di 228. Perché una struttura del genere (2500 metri quadri di superficie di vendita e 4336 metri quadri di ingombro reale), sostengono i comitati civici dei quartieri interessati dalla realizzazione del punto vendita e l’associazione Italia Nostra (che ha anche presentato un esposto al Tar contro questa operazione), avrebbe un impatto paesaggistico devastante in un’area tutelata da vincoli monumentali. Perché tutta l’operazione prevederebbe la realizzazione di cinque nuovi rondò e due sottopassi ferroviari, con stravolgimento di tutta la viabilità attorno alla villa di Giulio Romano e aumento del traffico. Senza considerare che anche il riconoscimento Unesco, ottenuto nel 2008, sarebbe messo in discussione.
Per questi motivi è stata presentata mercoledì mattina una raccolta firme (4mila) contro il progetto effettuata fra i cittadini da un comitato civico e Confesercenti. Ma la catena di supermarket respinge le critiche. “Non abbiamo mai detto nulla sull’operazione in corso a Mantova – sostengono dall’ufficio stampa Esselunga – e siamo sempre rimasti in silenzio anche di fronte a critiche inaccettabili. Per questo abbiamo deciso di illustrare ai mantovani la nostra posizione attraverso una lettera dettagliata, con tanto di proiezioni di come sarà il supermercato”. Nella lettera che i 23mila mantovani hanno trovato nella loro cassettina postale, Esselunga sostiene che il supermercato sarà un “edificio moderno ma discreto, realizzato con gli stessi materiali e colori di Palazzo Te”. E aggiunge che le “dimensioni del negozio sarebbero quelle di un negozio di vicinato: 2500 metri quadri, laddove l’esistente negozio di Desenzano del Garda è di 4500 mq.”. E ancora si legge che “i parcheggi per i clienti sono previsti interrati, due piani sotto il negozio”. Ma non c’è scritto che l’amministrazione comunale che ha raddoppiato gli indici di fabbricazione per permettere ciò.
Esselunga passa poi a contestare le critiche sull’aumento del traffico che una struttura di vendita di quelle dimensioni andrebbe a generare: “Il traffico a Palazzo Te? Vogliamo scherzare! L’eventuale supermarket si affaccia su Porta Cerese e da lì eventualmente si accede”. Ma proprio di questo sono preoccupati i residenti dei quartieri attorno all’area, visto che il tratto da cui si effettuerà l’accesso al market è già molto trafficato. “Cementificazione? Consumo di suolo? – si legge ancora nella missiva – ma se lì sta quello sgorbio architettonico che si vorrebbe eliminare!” e allegano la foto dell’attuale e fatiscente palasport. Infine un richiamo a “chi non piace la libera concorrenza” effettuato allegando due articoli di un quotidiano locale nei quali Coop Nordest e Confcommercio criticano la realizzazione del supermercato di Caprotti.
Dulcis in fundo: “Sperando di non averla disturbata – prosegue la lettera – ci permettiamo di inviarle una carta prepagata da 30 euro che, se lei vorrà, potrà utilizzare nel nostro negozio di Desenzano entro il 31 marzo 2014”. Perché proprio Desenzano, che dista 70 chilometri da Mantova e comporterebbe un bel consumo di benzina, lo spiega l’ufficio stampa Esselunga: “Si tratta del nostro punto vendita più comodo per i mantovani, che magari potrebbero approfittare del week end e delle feste natalizie per farsi un bel giro sul lago di Garda“. E la lettera chiude con gli auguri e un ultimo regalo: “Le accompagnare – c’è scritto – anche il nostro calendario per l’anno nuovo. Questo è il modo nel quale noi devastiamo il territorio!”.
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Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Gli amministratori delegati della Value of Beauty Alliance si sono riuniti oggi a Bruxelles per continuare un dialogo costruttivo con le istituzioni dell'UE sull'impatto delle politiche e dei regolamenti dell'UE sugli obiettivi globali di competitività e sostenibilità del settore. I Ceo - si legge in una nota - hanno sottolineato l'impegno di lunga data del settore per un futuro sostenibile e hanno chiesto un processo decisionale collaborativo che riconosca le caratteristiche uniche, le sfide e i contributi significativi del settore all'economia dell'UE.
L'Alliance ha anche presentato un nuovo rapporto redatto da Oxford Economics, che sottolinea il significativo impatto socio-economico della filiera della bellezza e della cura della persona. La filiera della bellezza e della cura della persona contribuisce per 180 miliardi di euro al PIL dell'UE, pari a 496 milioni di euro generati ogni giorno, e sostiene quasi 3,2 milioni di posti di lavoro. Le aziende produttrici di prodotti di bellezza e cura della persona dell'UE inoltre esportano beni per un valore di 26 miliardi di euro a clienti al di fuori dell'UE rendendo l'UE-27 il più grande esportatore di prodotti di bellezza e cura della persona al mondo. L'industria della bellezza e della persona dell'UE continua a crescere e a essere leader nella concorrenza globale, con 5 delle 7 maggiori aziende di bellezza con sede nell'UE, ma questo successo non è scontato.
I Ceo hanno invitato le istituzioni dell'UE a impegnarsi in un dialogo costruttivo per discutere l'impatto delle politiche e della legislazione dell'UE, al fine di garantire che la catena del valore della bellezza e della cura della persona possa mantenere la sua posizione di leader sulla scena globale.
Ad esempio, l'Alleanza invita l'UE a rivedere urgentemente la legislazione recentemente adottata sul trattamento delle acque reflue urbane per garantire che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio "chi inquina paga". Ciò non solo guiderà lo sviluppo di prodotti più sostenibili in tutti i settori industriali, ma garantirà anche che ciò non imponga un onere di costo sproporzionato a uno dei pochi settori leader a livello mondiale in Europa. L'Alleanza ritiene che l'imminente processo Omnibus rappresenti un'opportunità ideale per correggere questo squilibrio e promuovere condizioni di parità per tutte le industrie che contribuiscono all'inquinamento delle acque.
Guardando al futuro, gli amministratori delegati hanno anche esortato l'UE a dare priorità ai seguenti settori chiave: Revisioni del regolamento REACH e del regolamento sui prodotti cosmetici: concentrarsi sulla sicurezza dei consumatori e sulla protezione dell'ambiente sulla base di una solida valutazione del rischio e dell'uso reale degli ingredienti, mantenendo elevati standard scientifici; Accordi commerciali: dare priorità all'accesso al mercato, ridurre le barriere normative e sostenere l'esportazione di prodotti europei di alta qualità. Rafforzare i controlli doganali e applicare rigorosamente i requisiti ambientali e di sostenibilità per i prodotti importati, sia online che offline, per garantire condizioni di parità. - Transizione verso la bioeconomia: attuare politiche che sostengano la produzione sostenibile di ingredienti, affrontare il "green premium" per le tecnologie sostenibili e garantire un approvvigionamento affidabile a lungo termine di materie prime sostenibili. - Sviluppo della forza lavoro: collaborare con l'industria per sviluppare programmi di formazione mirati e strumenti di investimento per migliorare le competenze della forza lavoro e soddisfare le esigenze in evoluzione del settore.
La Value of Beauty Alliance continua a lavorare a stretto contatto con le istituzioni dell'UE per sviluppare politiche che promuovano l'innovazione, creino posti di lavoro e garantiscano la continua competitività globale dell'industria europea della bellezza e della cura della persona. Questo approccio collaborativo sarà essenziale per garantire il continuo contributo dell'industria all'economia europea e a un futuro sostenibile.
(Adnkronos) - Terremoto oggi martedì 18 marzo a Potenza. Registrata alle 10.01, la potente scossa di magnitudo 4.2, si è verificata - secondo i dati dell'Ingv - a sei chilometri dal Comune di Vaglio Basilicata e a una profondità di 14 chilometri. La scossa è stata avvertita anche in Puglia.
A seguito dell’evento sismico, la Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della Protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento non risulterebbero danni a persone o cose.
Dopo la scossa, sono state sospese le attività scolastiche nel capoluogo dove è stata avvertita in modo molto forte. Gli studenti sono usciti dalle scuole per precauzione, poi è stata disposta la sospensione delle attività didattiche in tutti gli istituti di ogni ordine e grado per oggi, a eccezione dell'università, con ordinanza del sindaco Vincenzo Telesca.
Verifiche sono in corso in scuole e ospedali a Potenza e nei Comuni della provincia, limitrofi all'area epicentrale della scossa. Al momento non risultano problemi. "Nessuna criticità riscontrata'', ha fatto sapere il presidente della provincia di Potenza, Christian Giordano. Inoltre la direzione dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha dato mandato all'unità operativa della gestione tecnico-patrimoniale di effettuare ''una scrupolosa procedura di verifica delle cinque strutture ospedaliere afferenti all'azienda''. L'attività ospedaliera e amministrativa prosegue regolarmente, senza alcuna interruzione, e viene garantita la piena operatività dei servizi sanitari e amministrativi per pazienti, operatori e cittadini.
Per i controlli agli edifici pubblici a Potenza e nei Comuni della provincia è stato intanto rinforzato con dieci unità il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco. Cinque squadre dei vigili del fuoco sono operative per verifiche sugli edifici di interesse pubblico. Una ricognizione dall'alto è stata effettuata dall'elicottero Drago VF67 del reparto volo di Pontecagnano (Salerno) nell'area tra Potenza e Vaglio Basilicata, Comune in cui è stato rilevato l'epicentro dall'Ingv. La situazione è monitorata anche dalla sala operativa della protezione civile regionale. Non si registrano problemi, stando a quanto finora accertato.
La circolazione ferroviaria è stata bloccata temporaneamente e in via precauzionale tra Tito e Potenza. I treni Intercity e regionali possono registrare ritardi e subire cancellazioni o limitazioni di percorso. A Potenza è stato attivato il centro operativo comunale, contattabile ai numeri 0971415832 e 3669394022.
Milano, 18 mar. (Adnkronos) - Condanna ridotta in appello per il trapper Shiva. La Corte d'Appello di Milano ha accolto la proposta di concordato raggiunta dalla procura generale e dalla difesa del cantante, nome d'arte Andrea Arrigoni, di una pena a 4 anni e 7 mesi per aver sparato e ferito l'11 luglio 2023 due presunti aggressori all'interno del cortile degli uffici della casa discografica a Settimo Milanese.
In primo grado, lo scorso 10 luglio, i giudici del tribunale di Milano avevano condannato il trapper a sei anni, sei mesi e 20 giorni per il reato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose per la sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese, nel corso della quale due giovani milanesi erano stati gambizzati. Il 24enne si era difeso con lunghe dichiarazioni spontanee, oggi invece 'festeggia' con una storia Instagram con la scritta 'free' (libero, ndr). La riduzione della condanna gli consente di concentrarsi solo sulla musica.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Sia un po' più sovranista, perché mi pare che lei stia cercando il bacio della pantofola con Trump: è andata più volte a incontrare Trump in occasioni non ufficiali, ma ancora non l'hanno invitata alla Casa Bianca come hanno fatto con Macron e Starmer, spero che accada presto. Ma sia sovranista, anziché inseguire Trump riprenda la lezione di Alcide De Gasperi del 1951 sulla difesa comune europea. Lei ha un grande statista che non appartiene alla sua storia politica ma noi lo apprezziamo; si chiama Alcide De Gasperi, quando dice non può essere soltanto una questione di armi ma di giustizia sociale, di libertà. Questo è il modello a cui deve guardare l'Italia non inseguire Trump come sta facendo lei". Lo ha affermato Matteo Renzi, intervenendo in Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Confindustria, la sua base, quelli che hanno votato per lei, sono terrorizzati dai dazi, non dia retta a Salvini e a Lollobrigida, lei -ha aggiunto l'ex premier- non può rispondere li mette Trump, dazi vostri. Sono dazi amari, una cosa un po' diversa".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Una risoluzione che dimostra che se il Pd discute sa fare la sintesi. Spendere di più per la difesa europea in linea con libro bianco che ottiene il via libera e impegno a non aumentare i bilanci nazionali senza condizionalità che spingano verso la difesa comune”. Lo scrive Simona Malpezzi, senatrice del Pd, sui social.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni oggi ha parlato di tutto tranne che del ruolo che l’Europa deve avere. Ha però parlato molto di Trump, a cui si è affidata per la soluzione della guerra in Ucraina. In pratica, sulle grandi questioni internazionali, Meloni scarica l’Europa e, politicamente, consegna l’Italia totalmente nelle mani degli Usa, omettendo tra l’altro che le proposte da lei avanzate sono state tutte puntualmente ignorate dal presidente americano. Altro che sovranismo, autorevolezza e ruolo ritrovato dell’Italia”. Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“L’Europa che vuole Meloni è una Europa vassalla di Trump e di Musk, che non costruisce una propria difesa, che accetta passivamente i dazi e che osserva immobile che Russia e Usa si spartiscano l’Ucraina. In questo scenario, Meloni non disegna nè immagina un ruolo dell’Europa, sperando che la zatterina Italia non affondi nell’Atlantico. Tutto l’opposto di quello che chiediamo noi: Europa federale fino agli Stati Uniti d’Europa, esercito comune, politica estera comune, e più integrazione europea. In due parole: più Europa”, conclude Magi.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Nel valzer di poltrone Rai, che inizierà giovedì con una prima tornata di nomine, entrerà presto anche Roberto Genovesi, in procinto di assumere l'incarico di direttore di Rai Kids. A quanto apprende l'Adnkronos, lo scrittore e docente, attuale direttore di Rai Libri (la casa editrice della Rai), prenderà presto la guida di Rai Kids, quando Luca Milano (67 anni il 31 marzo) andrà in pensione. La nomina di Genovesi dunque dovrebbe riguardare una delle prossime sedute del Cda ma non quella di giovedì prossimo.
In pensione, a maggio, dovrebbe andare, a quanto si apprende, anche Marco Varvello, corrispondente Rai da Londra. E al suo posto andrà con ogni probabilità Nicoletta Manzione che lascerà la sede di Parigi, per la quale sarebbe in pole position Gennaro Sangiuliano.
Al momento non è stato ancora deciso chi a Rai Libri prenderà il posto di Genovesi, che ricopre il ruolo da luglio 2023: il nome verrà infatti scelto, successivamente, dal Cda di RaiCom. E l'incarico potrebbe anche essere affidato momentaneamente ad interim ad un dirigente di RaiCom.