Dopo la messa in onda del servizio sul trattamento nel centro di detenzione di Lampedusa, la Legacoop Sicilia ha dato indicazioni ai soci di “Lampedusa Accoglienza” – la cooperativa che gestisce il centro per migranti – di rimuovere e rinnovare il management attuale e di avviare immediatamente una migliore organizzazione con altre professionalità”. Intanto il commissario europeo Cecilia Malmstrom commenta: “Sono spaventose e inaccettabili” e la Ue “ha già cominciato una indagine”. Minacciando sanzioni per l’Italia: “Non esiteremo ad aprire una procedura di infrazione per assicurarsi che gli standard europei siano rispettati”.

“La nostra assistenza e sostegno alle autorità italiane nella gestione dei flussi migratori può continuare solo se il paese garantisce condizioni umane e dignitose nel ricevimento di migranti, richiedenti asilo e rifugiati” dice l’alto funzionario Ue commentando il servizio andato in onda sul Tg2. Malmstrom aggiunge che “contatteremo le autorità italiane per chiedere maggiori informazioni su questi eventi e chiederemo loro di fare piena luce su quanto accaduto”. Annunciando che è già cominciata una indagine europea, Malmstrom specifica che essa riguarda “le spaventose condizioni in molti centri di detenzione italiani, Lampedusa compresa”. Il premier Enrico Letta ieri ha annunciato un’indagine approfondita sul caso: “Sanzioneremo responsabili”. Legacoop ha promosso l’istituzione di una commissione d’indagine conoscitiva, affidandone la responsabilità a LegacoopSociali, per verificare quanto accaduto nel centro di accoglienza. “Comportamenti come questi – spiegano – non sono ammissibili anzi, sono contrari all’etica cooperativa e vanno rimossi e sanzionati”.

Aperta una inchiesta per violenza privata e maltrattamenti. Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta. Il fascicolo di “atti relativi” è stato aperto dallo stesso procuratore capo, Renato Di Natale; i reati ipotizzati, a carico di ignoti, sono quelli di violenza privata e maltrattamenti nei confronti di persone sottoposte a cura e custodia. La Procura acquisirà la versione integrale del filmato, parzialmente trasmesso dal Tg2; nelle immagini, riprese con un cellulare da un siriano ospite del Centro, si vedono alcuni profughi, completamente denudati, sottoposti a trattamento anti scabbia. “Da lì valuteremo cosa è accaduto e se sono state rispettate le regole previste – spiega il capo della Procura di Agrigento – Dobbiamo inoltre capire se quello che è accaduto quel giorno è la prassi oppure se è stata solo un’eccezione”. Di Natale commenta poi le immagini, quasi sottovoce: “Io sono davvero rimasto scioccato nel vedere quelle immagini, come penso tutti coloro che le hanno viste”. Intanto Valerio Cataldi, autore del servizio, in un editoriale sul Articolo 21 denuncia che l’autore del filmato rischia rappresaglie.

Cancellieri: “Prima di giudicare va fatta un’inchiesta”. Bisogna vedere tutta la procedura cosa comporta, prima di giudicare va fatta un’inchiesta, però le immagini fanno impressione” ha detto il ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri a Radio24. “Le immagini di Lampedusa fanno stare male – ha aggiunto -. Perché il problema delle disinfezioni esiste, so che Letta ha chiesto un’inchiesta. Può darsi che le immagini distorcano la realtà”.  Di parere diverso un altro ministro del governo Letta: “Le procedure non prevedono personenude in un capannone e irrorate con un disinfettante” dice la responsabile del dicastero della Salute Beatrice Lorenzin. “Ero in Consiglio dei Ministri e ho visto le immagini con Alfano che è balzato sulla sedia e si è attivato per capire chi fosse il responsabile. Non c’è solo la sicurezza ma anche la dignità da rispettare. I controlli vengono fatti dagli ispettori, interverrà il ministero degli Interni”. Il contratto con la cooperativa che gestisce il centro di Lampedusa andrebbe revocato? “Non posso entrare in queste valutazioni – risponde – ma abbiamo chiesto chiarezza, avremo a breve un resoconto. Vorrei spiegazioni e il ripristino dei diritti e della dignità”.

Il governo, anche se in ordine sparso, potrebbe pensare a una chiusura: “Bisogna riformare il prima possibile quelle norme, bisogna chiudere il Cie – dice il vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico a Radio Anch’Io – . Bisogna riformare le norme del centro di accoglienza e bisogna, come il governo sta facendo, ridefinire una politica europea delle migrazioni e restituire al Mediterraneo la funzione di mare di pace e di accoglienza. Quello che è accaduto a Lampedusa è una vergogna”. Interviene anche il ministro degli Esteri Emma Bonino: “Immagini orripilanti”,”assolutamente inaccettabili”. Così il ministro risponde da Rai News sul video di Lampedusa. “Non bisogna colpevolizzare un’intera categoria ma punire individualmente, con severità, chi è responsabile di non rispettare valori del nostro paese”, ha aggiunto.

L’amministratore della cooperativa: “Inscenato quanto si vede”. “Il trattamento che noi stavamo facendo, previsto da un protocollo, stava durando da un’ora e mezza e a un certo punto alcuni immigrati si sono spazientiti, si sono spogliati e hanno chiaramente inscenato quanto si vede” sostiene Cono Galipò, l’amministratore delegato della cooperativa ‘Lampedusa Accoglienza’, intervistato da Radio Città Futura. “Il tutto va contestualizzato – ha spiega il responsabile del Centro -. Abbiamo avuto tre sbarchi in cui il sospetto di scabbia era molto alto e normalmente quando i casi sono pochi i trattamenti si fanno in infermeria, ma quando sono 104 ci vogliono dei locali disponibili”. Il rammarico di Galipò è di “non aver bloccato l’iter e l’operazione quando i due immigrati si sono innervositi. Certo, non siamo d’accordo su quelle condizioni, ma ribadisco che tutto va rapportato al momento”.

Ex sindaco Maraventano: “Sciopero della fame”. “I profughi che si trovano ancora a Lampedusa sono stati abbandonati e, come abbiamo visto nelle immagini, vengono trattati come bestie, disinfettati nudi nel cortile. Appena tornerò a Lampedusa inizierò venerdì lo sciopero della fame per chiedere la chiusura immediata del Centro d’accoglienza” dice Angela Maraventano, ex sindaco leghista dell’isola.  “Non si era mai vista una cosa del genere – diceall’Adnkronos – abbiamo avuto esodi massicci nel passato, ad esempio nel 2011, ma non venivano trattati in questo modo. Questi profughi vivono di giorno per strada, chiedono l’elemosina, a volte dormono fuori. Insomma, sono stati abbandonati, completamente abbandonati…”.

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