Mercedes-Benz C 300 BlueTEC HYBRID, Exclusive Line, Cavansitblau metallic, Leder ARTICO
Kristallgrau/Tiefseeblau, Zierelemente Holz Linde linestructure, (W205),
2013
17 Dicembre 2013
Mercedes Classe C posteriore
- 14:53 - Malattie rare: Aisla, il 21 novembre campagna social ‘Una promessa per la ricerca’
Roma, 14 nov. (Adnkronos Salute) - Segna l’avvio alla raccolta fondi natalizia di sostegno della ricerca scientifica per la lotta alla Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), l’evento streaming della campagna ‘Una promessa per la ricerca’, promossa da Aisla, l’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, in calendario giovedì 21 novembre. Dalle 19 alle 22, la diretta sarà trasmessa su YouTube e sui canali social dell'associazione, consentendo agli spettatori di interagire e commentare. A dare il via al programma ricco di interventi e testimonianze che metteranno al centro la forza di un impegno comune, sarà la presidente nazionale Aisla, Fulvia Massimelli. La conduzione della serata, che vede la partecipazione di personaggi dello sport, dello spettacolo, insieme a giornalisti, clinici e rappresentanti delle istituzioni, è affidata a Fabio Insenga, vicedirettore di Adnkronos, e Davide Briosi, speaker radiofonico di Radio Bresciasette.
Da sempre al fianco dell’associazione - spiega una nota - il mondo dello sport vede la partecipazione dei presidenti Giovanni Malagò (Coni), Luca Pancalli (Comitato italiano paralimpico) e Giuseppe Gravina (Figc. Nella squadra di Aisla rispondono ancora una volta ‘presente’ grandi campioni: Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Massimo Mauro, Mara Navarria, Ilaria d'Amico, Benedetta Signorini, Fabio Lucioni e anche Luca Leoni, in rappresentanza della tifoseria. La storia di Luca, persona con Sla, racconta una storia di cuore, o meglio, del cuore nerazzurro della comunità degli InterNati, unita dalla ‘stessa passione estrema’, come la definiscono, e che racconterà il giornalista Filippo Conticello. I veri sportivi, si sa, vanno sempre oltre ciò che sembra possibile. Questo è l'appello dell'Associazione per la serata del 21 novembre, ricordandoci un motto caro alla comunità italiana della Sla: la cura c’è, dobbiamo solo scoprirla.
Anche arte e spettacolo avranno un ruolo di primo piano, grazie a un incredibile artista sempre a fianco dell’associazione, Premio Tenco 2023: il cantautore Ron che, da oltre 10 anni è testimonial di Aisla. "La sua musica è una delle migliori colonne sonore della nostra vita, la colora e talvolta la scandisce”, sottolinea la presidente Massimelli. Non mancheranno sorprese ed emozioni, tra queste quella speciale di Neri Marcorè e l’amatissimo Francesco Renga, con la sua voce potente e la sua capacità di emozionare, e i fratelli Le Coliche, con la loro creatività e originalità che li rendono unici nel loro genere.
A fare il punto sulla Scienza, alle ore 20, saranno il presidente della Commissione medico scientifica di Aisla, il professor Mario Sabatelli e il dottor Riccardo Zuccarino, rispettivamente direttori clinici dei Centri Nemo di Roma e Trento, che dialogheranno con il professor Giuseppe Limongelli, direttore del coordinamento malattie rare della Regione Campania ma anche membro del Comitato nazionale per le malattie rare del ministero della Salute e direttore scientifico del centro Nemo di Napoli, e con Lucia Monaco, presidente di AriSla, la Fondazione italiana per la ricerca sulla Sla. Invitata anche Tammy More, Ceo dell'Als Society of Canada che ospiterà a Montreal, nei primi giorni di dicembre, il Simposio Mondiale sulla Sla.
La serata presenta un programma ricco di testimonianze e ospiti di prestigio. Tra questi, Davide Rafanelli, Presidente di SlaFood, consigliere nazionale di Aisla e persona con Sla che condividerà la sua esperienza. Davide definisce la Sla ‘ladra di gusto’. La disfagia è un problema che coinvolge non solo la comunità Sla, ma anche circa il 10-15% della popolazione italiana, raggiungendo addirittura il 60% tra gli anziani. Se ne parlerà nello speciale approfondimento delle 20:30, condotto da Andrea e Michele di Radio Deejay con il professor Giorgio Calabrese, nutrizionista e membro della commissione Medico-scientifica di Aisla.
Alle 20.45, sarà Maria Teresa Bellucci, viceministro alle politiche sociali, insieme a Vanessa Pelucchi, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, Elena Lucchini, assessore alla Famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Regione Lombardia a confrontarsi con Pina Esposito e Paola Rizzitano, rispettivamente segretario e consigliere nazionale di Aisla. Sul tema della disabilità gravissima, come quella della Sla, si discuterà per affrontare le sfide delle politiche socio-sanitarie, partendo dai territori, per arrivare alle famiglie. In conclusione, alle 21.30, ci sarà il talk sulla narrazione della malattia. Contribuiranno a questa importante discussione giornalisti autorevoli come Francesco Ognibene, Nunzia Vallini, Stefano Arduini, Elena Meli e Claudio Arrigoni, che hanno una profonda conoscenza delle storie delle persone e delle famiglie che vivono l'esperienza della malattia, così come quelle dei clinici e dei ricercatori. ‘Una promessa per la ricerca’ è un evento che va oltre le semplici parole. È il viaggio di una serata tra amici, testimonianze toccanti e approfondimenti significativi per ricordarci che ognuno di noi, anche solo con una promessa, può diventare il protagonista determinante nella cura e nella lotta alla Sla.
- 14:52 - **Ue: Draghi, 'tempo tecnocrazia finito, democrazia unica via pessimisti restino a casa'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "La strada della tecnocrazia è finita, è finita tanto tempo fa, è servita per fare l'avvio" all'Europa, dove ora l"'unica strada è quella della democrazia, questa passa per il Parlamento europeo e per quelli nazionali". Così Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum a Milano. L'idea di Ue, fa notare l'ex numero uno della Bce, è cambiato: un tempo mandare qualcuno nelle istituzioni europee "era un modo per pensionare qualcuno che meritava un premio, tanti anni fa queste cose venivano viste così". Ora non più. "E la difficoltà in cui si sta trovando questa Commissione dipende esclusivamente da chimiche di politiche nazionali: questo, per quanto renda complesso il processo europeo, è un segnale positivo", segno che ora l'Europa fa la differenza. "E per prendere grandi decisioni bisogna che i cittadini europei si riconoscano" nell'Ue.
A chi gli fa notare che lui sull'Europa è stato sempre ottimista, "se si vuole essere pessimista - scherza - bé, il pessimista resti a casa. Il discorso europeo - riconosce poi Draghi - è tendenzialmente pessimista, tra chi sostiene che si potrebbero fare tante più cose e non si riesce o di chi sostiene che in Europa si è fatto troppo e 'non vedo perché si debbano impicciare di cose nostre'. Dunque due lati pessimisti, negativi. Ma in realtà, quando poi guardiamo storicamente, vediamo che gli ottimisti hanno sempre avuto ragione sull'Europa, nell'arco di 20-30-40 anni. Dunque essere ottimisti quando si parla di Europa vuol dire essere realisti".
- 14:43 - **Ue: Draghi, 'mia tesi laurea su moneta unica, era follia come piano regolatore Roma'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Una tesi di laurea sulla mancanza di condizioni per approdare a una moneta unica, teoria che vedeva d'accordo anche il suo professore dell'epoca, l'illustre Guido Carli. "Per essere precisi, è più probabile fossi io ad essere d'accordo con lui...". Scherza Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum di Milano, ricordando i tempi da laureando. "La moneta unica - dice - allora era considerata un po' una follia, ricordo ancora il presidente della commissione di laurea che disse: 'ah sì, questo progetto della moneta unica europea è un po' come il piano regolatore di Roma... due follie, due bei sogni'. Forse aveva ragione lui sul piano regolatore", scherza ancora Draghi.
La moneta unica all'epoca sembrava irrealizzabile, spiega, "perché i nostri paesi ancora troppo diversi, economie diverse, le produzioni avvenivano su scale nazionali, e poi c'erano dazi, tariffe tra noi. Poi nel corso degli anni '80 molte di queste barriere sono cadute" e "questo ha portato alla creazione della moneta unica".
- 14:38 - **Governo: Draghi, 'fatto benino, io senza social? Mai voluto dare lezioni, devo solo dire grazie'**
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - Apprezzato per la sua etica, per il rigore, nonostante la scelta controcorrente di non comparire mai sui social? "Non c'è mai stata nessuna pretesa o intenzione di dare lezione agli altri. Uno è fatto in un certo modo, uno in un altro modo e va bene così. Poi un leader politico ha una dimensione diversa da me. Io sono stato 'chiamato' in un momento di emergenza del Paese - vi ricordate? La caduta dell'economia europea, la campagna vaccinale che sembrava non decollare - e il governo ha fatto benino". Così Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum a Milano.
"Siamo cresciuti del 10,5 % in un anno e mezzo, il rapporto debito pubblico Pil è caduto, il deficit sul Pil pure ecc ecc.. Ci siamo trovati a gestire anche un'emergenza energetica e lo abbiam fatto. Ho avuto il sostegno di quasi tutti i partiti, che hanno capito l'emergenza e sostenuto il governo. Io credo che bisogna stare attenti a non dare lezioni, ci si è trovato in determinate circostanze, si è fatto in un certo modo, si è stati aiutati dal mondo politico fino a quel punto e bisogna solo dire grazie".
- 14:34 - Sanità: 4,5 milioni di italiani nel 2023 hanno rinunciato a cure dentista per motivi economici
Roma, 14 nov. (Adnkronos Salute) - "Sempre più cittadini rinunciano alle cure: nel 2023 sono stati 4 milioni e mezzo, un trend confermato anche dalla nostra indagine sulle cure odontoiatriche. Servono investimenti aggiuntivi, più medici e infermieri: intervenire è ormai un'urgenza, lo dicono i numeri e lo testimoniano le persone". Così Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo, commenta i dati di un'inchiesta condotta dall'Organizzazione tra maggio e luglio 2024 su un campione di oltre mille cittadini. La survey rivela che un numero crescente di italiani rinuncia o rimanda le cure dentali per ragioni economiche. Nell'ultimo biennio - si legge nel report - un quinto degli intervistati ha cancellato o posticipato le visite odontoiatriche, e 3 su 10 non effettuano controlli regolari, nella maggior parte dei casi per motivi economici.
"La nostra ultima inchiesta conferma quanto già evidenziato dal rapporto Gimbe - sottolinea Cavallo - la sanità pubblica italiana è in difficoltà per carenza di personale e mancanza di investimenti. In Italia, la spesa sanitaria pubblica è al 6,2% del Pil, sotto la media europea del 6,8%, e quella pro capite è di 3.574 dollari, ben al di sotto dei 4.470 dollari dei paesi Ocse. I fondi previsti coprono ormai solo costi insostenibili e finanziano assunzioni e aumenti per il personale sanitario, ma non bastano a dare ossigeno al sistema".
Le cure dentistiche sono costose e completamente a carico dei cittadini, visto che il Ssn non è in grado di coprirle e le sostiene solo in parte per le fasce più deboli della popolazione - riporta una nota - Dall'inchiesta emerge che anche chi ha un'assicurazione che copre le cure dentistiche (fondo sanitario integrativo o polizza assicurativa privata), il 15% degli intervistati, non va più spesso dal dentista. Forse perché la copertura è insoddisfacente, visto che 3 italiani su 10 non sono soddisfatti dei rimborsi che ricevono sia per l'importo sia per il tempo necessario a ottenerli, così come della gestione amministrativa e più in generale del contratto di assicurazione.
La fotografia scattata da Altroconsumo non solo mostra che l'assicurazione copre poco, sia in termini di prestazioni odontoiatriche sia in entità dei rimborsi, ma spesso impone di andare da un dentista convenzionato e gli italiani, come è comprensibile, preferiscono affidarsi a un professionista di fiducia e, quindi, restano scoperti oppure sono costretti a pagare una franchigia più alta. Infatti, il 46% degli intervistati sceglie il dentista con cui ha già avuto un'esperienza precedente e solo il 4% perché convenzionato con l’assicurazione.
Dall'inchiesta emerge un disagio degli assicurati che troppo spesso non riescono ad accedere alle cure odontoiatriche previste dall'assicurazione sanitaria. Un disagio - riferisce la nota - riscontrato dalle numerose segnalazioni che Altroconsumo riceve su Reclama Facile, la piattaforma per i reclami aperta a tutti i cittadini. Segnalazioni su mancati rimborsi, procedure burocratiche complesse, lente e poco trasparenti per l'accesso alle prestazioni, impossibilità di accesso al servizio informazioni, contestazione delle diagnosi medico sanitarie che l'organizzazione ha portato all'attenzione dell'Antitrust che, nel maggio scorso, ha sanzionato due società, Intesa Sanpaolo Rbm Salute S.p.A. e Previmedical Servizi per la Sanità Integrativa S.p.A., con multe rispettivamente di 2,5 milioni e 1 milione di euro per pratiche commerciali scorrette che hanno ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi.
Oltre alla difficoltà economica, una parte degli italiani (35%) non considera necessario sottoporsi a controlli dentali regolari, evidenziando una bassa consapevolezza sull'importanza della prevenzione orale. In assenza di controlli frequenti, piccoli problemi dentali possono diventare interventi costosi e complessi, come avvenuto per il 24% di chi ha rimandato o cancellato la visita dal dentista. Anche le abitudini di igiene orale sono carenti - evidenzia lì'indagine - Oltre la metà degli italiani non utilizza strumenti come filo interdentale o scovolino, e il 20% non usa dentifricio al fluoro, un ingrediente essenziale per prevenire la carie.
- 14:33 - Ue: Picierno, 'von der Leyen ci dica se da luglio è cambiato qualcosa'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - “Lo scontro tra le forze politiche in Europa è drammatico. Noi non ci siamo mai opposti all’idea che l’Italia, in quanto paese fondatore, potesse avere una vicepresidenza: le nostre perplessità erano e sono legate all’ipotesi di una nuova e diversa maggioranza. I popolari fanno prevalere logiche di carattere nazionale". Così Pina Picierno del Pd, vicepresidente del Parlamento Ue, a Ping Pong su Radio 1.
"Quando la dimensione inter-governativa o nazionale prevale sul dibattito europeo, noi registriamo un arretramento drammatico rispetto alla dimensione politica europea. Ora siamo dentro un tragico scontro e voglio richiamare alla responsabilità tutte le forze politiche. La composizione del governo dell’Unione Europea non deve diventare il tavolo di contesa di questioni nazionali. Esistono un programma e un tracciato di valori su cui Ursula Von der Leyen ha ottenuto la fiducia del Parlamento Europeo. Si riparta da quelli, la Presidente si esprima e ci dica se da luglio è cambiato qualcosa”.
- 14:32 - Difesa: Draghi, 'dietro Usa per spesa ma nessuno scommetterebbe su Ue che vince guerra...'
Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Noi complessivamente siamo secondi per spesa" in difesa "nel mondo, dopo gli Usa, dopodiché nessuno scommetterebbe sulla nostra capacità di fare una guerra e vincerla... Ci deve essere qualcosa che non va". Così Mario Draghi, intervenendo al World Business Forum a Milano, ricorre all'ironia ragionando in termini di difesa europea.
"Prima cosa - elenca - la produzione è molto frammentata, così frammentata che se decidessimo di aumentare le spese in difesa noi non riusciremmo a produrre", ovvero a rispondere al surplus di domanda, "perché abbiamo produzioni troppo piccole. Quindi occorre permettere all'industria di consolidarsi". C'è poi un altro aspetto: "noi ordiniamo il nostro 'cannoncino', ma è diverso da quello del vicino. Quindi quando arriva il momento di darli all'Ucraina spediamo cannoni tutti diversi, abbiamo diversi tipi di carri armati mentre gli Usa ne hanno uno solo. Quindi prima di pensare di spendere tanti soldi bisogna capire come spenderli. Secondo aspetto è spendere bene".
"E anche qui" c'è un problema legato alla "ricerca: la differenza con la spesa Usa per la ricerca è di 15 volte sul bilancio della difesa, in termini percentuali noi spendiamo il 4%, loro il 16%. Prima di spendere guarda come spendi. Poi si arriva alle risorse e agli impegni internazionali", dice Draghi guardando ai paletti della Nato. "Ma, attenzione - avverte -: noi faremo una gigantesca spesa ma comprando fuori, già oggi l'80% dell'equipaggiamento che abbiamo impegnato in Ucraina è prodotto dagli Usa. Questo crea un problema economico preciso. Se i soldi li spendo a casa, se li spendo a casa mia, si crea un moltiplicatore", dunque si genererebbe "una crescita europea se solo la spesa per la difesa venisse fatta a casa".