Nonostante la tregua dopo l’ondata che si è abbattuta tra Natale e Santo Stefano, il maltempo continua a creare disagi in Nord Italia. Situazione ancora difficile a Cortina d’Ampezzo per la mancanza di elettricità. Ma ad essere stato colpito dalla violenta perturbazione proveniente dal Nord Atlantico è tutto il bellunese. Dalla mattina di venerdì sono stati almeno 200 uomini gli interventi per ripristinare l’elettricità sulle linee danneggiate. Anche oggi però rimane alto il rischio valanghe in alcune zone. Due scialpinisti sono stati travolti da una slavina che si è staccata nel primo pomeriggio a Crissolo, in alta Valle Po in provincia di Cuneo. Intanto la Regione Liguria ha chiesto lo stato di emergenza per i danni provocati a Santo Stefano dalla pioggia e il forte vento.
Cortina d’Ampezzo senza elettricità. Nella famosa località sciistica del bellunese l’energia viene ancora garantita dall’uso di gruppi elettrogeni d’emergenza e i cellulari funzionano a singhiozzo. Il sospetto è che i guasti causati dal maltempo riguardino sia la linea ad alta che quella a media tensione. Nel frattempo le squadre dei vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi nella notte per rimuovere alberi che ostruivano le sedi stradali e portare gruppi elettrogeni soprattutto in case vacanze con disabili. Una situazione che porta disagi nel momento più importante della stagione invernale. E provoca le proteste degli albergatori, che lamentano un danno economico: “Gli ospiti capiscono perchè siamo tutti nella stessa situazione, ma il malumore c’è”, spiegano dall’Associazione albergatori di Cortina d’Ampezzo. “Siamo tagliati fuori dal mondo, i telefoni non funzionano. C’è caos non solo a Cortina, ma in tutto il bellunese – affermano – Siamo stati messi in ginocchio“. Per questo gli albergatori di Cortina, meta di turismo soprattutto in questi giorni di feste, sono pronti a “chiedere chiarimenti” per i disagi subiti. E una volta ottenute delucidazioni valuteranno come agire. “Stiamo facendo di tutto e ci stiamo attrezzando nei limiti del possibile – concludono – ma c’è un danno economico“. Stessa lamentela, avanzata con più forza, da parte dei commercianti. Fino al 95% dei negozi sono rimasti con le serrande abbassate. Gian Pietro Ghedina, consigliere comunale e consigliere della Consulta comunale di Confcommercio di Cortina d’Ampezzo, dice: “E’ un danno inevitabile non aver potuto lavorare in questi giorni di massimo afflusso di turisti. Oggi le situazioni sono diverse, alcune vie sono illuminate, altre senza luce. Quasi tutti, il 90-95% dei negozi, hanno chiuso: mancano il riscaldamento, l’elettricità, non funzionano i Pos. Ora ci interessa riaprire le attività il prima possibile e riportare tutto alla normalità. Sono cose che non dovrebbero succedere, valuteremo le eventuali responsabilità“. A restare isolata non è solo Cortina. La situazione critica riguarda anche le zone montane del Cadore, del Comelico e dell’Ampezzano. Lo racconta Matteo Gracis, giornalista free lance che si trova sul luogo, spiegando che sarebbero 56mila le utenze di 29 comuni prive di energia elettrica e con disagi sempre maggiori. “Un esempio per tutti: nella zona abbiamo un unico distributore di benzina attivo a Perarolo e il carburante sta finendo”.
Black out in tutto il bellunese. Sono state oltre 200 le operazioni di soccorso compiute nella zona di Belluno dai vigili del fuoco a causa dei danni sulle linee dell’elettricità. “Dalle prime luci dell’alba un elicottero – si legge in una note del corpo – sta sorvolando il bellunese con a bordo tecnici di Enel e Terna per individuare le situazioni critiche esistenti. Numerose frazioni montane della Vallata Agordina sono infatti prive di elettricità, per questo i vigili del fuoco stanno operando per arrivare a una più rapida soluzione del problema”. Da stamani sono state fatte ricognizione nelle zone di Agordo, Alleghe, Caprile, Arabba, Falcade, Passo San Pellegrino dove sono stati riscontrati danni alle linee elettriche aeree e alla cabine, soprattutto a causa di alberi caduti per la neve. Al momento sono impiegati nelle operazioni di soccorso un centinaio di vigili permanenti, e un centinaio di volontari. Per rispondere alle numerose chiamate dei cittadini, spesso per richiesta di informazioni sulla situazione, è stato raddoppiato il personale in servizio nella sala operativa del comando provinciale di Belluno. Analogo servizio di ricognizione e intervento, conclude la nota, viene effettuato attualmente in Val Sesia con un elicottero del nucleo dei vigili del fuoco di Torino.
La Liguria chiede lo stato di emergenza. Lo ha annunciato il presidente della Regione Claudio Burlando dopo i danni provocati dal maltempo nelle ultime ore. Burlando ha spiegato che “l’intensità delle piogge è stata altissima ma per fortuna un po’ diluita nel tempo e nello spazio”. Nonostante questo “registriamo molti danni in tanti comuni grandi e piccoli”. Molte frane hanno interessato Genova e Serra Riccò – dove ci sono 50 sfollati – sia diverse località costiere e dell’ entroterra: “Ha colpito duro anche la mareggiata – ha sottolineato Burlando facendo il punto con l’assessore alla protezione civile Renata Briano – e molti comuni stanno contando i danni provocati dalla violenza del mare”. La pioggia ha fatto esondare due fiumi: “Per fortuna – ha sottolineato il presidente ligure – sono due fiumi “dolci”, non cattivi, l’Entella e il Bormida, e le acque non hanno perciò colpito con violenza”. Per far fronte all’emergenza la Regione userà subito le accise sui carburanti, già prorogate nel 2014, e attende dal Governo aiuti attraverso la Legge di Stabilità.
Ancora alto il rischio valanghe. Una slavina si è staccata nel primo pomeriggio di oggi sulle montagne del cuneese, a Crissolo, a 2000 metri di altezza. Sono rimasti coinvolti due ragazzi che secondo le prime informazioni stavano sciando fuoripista. I due sono stati subito soccorsi ed estratti dalla neve. Trasferiti all’ospedale di Savigliano, non sarebbero in pericolo di vita. Per il rischio valanghe è stata chiusa la statale Carnica a confine con l’Austria. L’Anas comunica che sulla strada statale un tratto è provvisoriamente chiuso al km 32,875 (Passo Monte Croce Carnico/confine con l’Austria), in direzione nord. In tutto il Friuli Venezia Giulia il rischio rimane elevato (4 in una scala da 1 a 5). Per questo le escursioni sono sconsigliate, fa sapere il Bollettino valanghe. Sulle Alpi quattro sciatori sono morti questa mattina travolti da valanghe sulle Alpi. A Saint-Moritz (Svizzera) due persone sono state travolte da una slavina ed una è morta. Altri due decessi sono avvenuti a La Clusaz (Francia), in fuoripista, dove sono tutt’ora in corso le operazioni di soccorso. Un altro sciatore è morto in Svizzera dopo essere stato travolto da una slavina. La vittima è un irlandese di 27 anni residente nel cantone di Zurigo. Appassionato di scialpinismo, era disperso da ieri sera a sud di Realp, nel cantone di Uri (Svizzera centrale). Questa mattina, dopo che un elicottero aveva avvistato nella zona una colata di neve, il soccorso alpino svizzero ha attivato le ricerche e ha ritrovato il corpo dello sciatore sepolto sotto la neve.
Cronaca
Maltempo, Cortina senza elettricità. La Liguria chiede stato di emergenza
Dopo l'ondata di maltempo il Bellunese resta isolato. Disagi anche nella meta vip per eccellenza, dove commercianti e albergatori lamentano perdite. Intanto il rischio valanghe rimane alto: due feriti nel cuneese
Nonostante la tregua dopo l’ondata che si è abbattuta tra Natale e Santo Stefano, il maltempo continua a creare disagi in Nord Italia. Situazione ancora difficile a Cortina d’Ampezzo per la mancanza di elettricità. Ma ad essere stato colpito dalla violenta perturbazione proveniente dal Nord Atlantico è tutto il bellunese. Dalla mattina di venerdì sono stati almeno 200 uomini gli interventi per ripristinare l’elettricità sulle linee danneggiate. Anche oggi però rimane alto il rischio valanghe in alcune zone. Due scialpinisti sono stati travolti da una slavina che si è staccata nel primo pomeriggio a Crissolo, in alta Valle Po in provincia di Cuneo. Intanto la Regione Liguria ha chiesto lo stato di emergenza per i danni provocati a Santo Stefano dalla pioggia e il forte vento.
Cortina d’Ampezzo senza elettricità. Nella famosa località sciistica del bellunese l’energia viene ancora garantita dall’uso di gruppi elettrogeni d’emergenza e i cellulari funzionano a singhiozzo. Il sospetto è che i guasti causati dal maltempo riguardino sia la linea ad alta che quella a media tensione. Nel frattempo le squadre dei vigili del fuoco hanno compiuto decine di interventi nella notte per rimuovere alberi che ostruivano le sedi stradali e portare gruppi elettrogeni soprattutto in case vacanze con disabili. Una situazione che porta disagi nel momento più importante della stagione invernale. E provoca le proteste degli albergatori, che lamentano un danno economico: “Gli ospiti capiscono perchè siamo tutti nella stessa situazione, ma il malumore c’è”, spiegano dall’Associazione albergatori di Cortina d’Ampezzo. “Siamo tagliati fuori dal mondo, i telefoni non funzionano. C’è caos non solo a Cortina, ma in tutto il bellunese – affermano – Siamo stati messi in ginocchio“. Per questo gli albergatori di Cortina, meta di turismo soprattutto in questi giorni di feste, sono pronti a “chiedere chiarimenti” per i disagi subiti. E una volta ottenute delucidazioni valuteranno come agire. “Stiamo facendo di tutto e ci stiamo attrezzando nei limiti del possibile – concludono – ma c’è un danno economico“. Stessa lamentela, avanzata con più forza, da parte dei commercianti. Fino al 95% dei negozi sono rimasti con le serrande abbassate. Gian Pietro Ghedina, consigliere comunale e consigliere della Consulta comunale di Confcommercio di Cortina d’Ampezzo, dice: “E’ un danno inevitabile non aver potuto lavorare in questi giorni di massimo afflusso di turisti. Oggi le situazioni sono diverse, alcune vie sono illuminate, altre senza luce. Quasi tutti, il 90-95% dei negozi, hanno chiuso: mancano il riscaldamento, l’elettricità, non funzionano i Pos. Ora ci interessa riaprire le attività il prima possibile e riportare tutto alla normalità. Sono cose che non dovrebbero succedere, valuteremo le eventuali responsabilità“. A restare isolata non è solo Cortina. La situazione critica riguarda anche le zone montane del Cadore, del Comelico e dell’Ampezzano. Lo racconta Matteo Gracis, giornalista free lance che si trova sul luogo, spiegando che sarebbero 56mila le utenze di 29 comuni prive di energia elettrica e con disagi sempre maggiori. “Un esempio per tutti: nella zona abbiamo un unico distributore di benzina attivo a Perarolo e il carburante sta finendo”.
Black out in tutto il bellunese. Sono state oltre 200 le operazioni di soccorso compiute nella zona di Belluno dai vigili del fuoco a causa dei danni sulle linee dell’elettricità. “Dalle prime luci dell’alba un elicottero – si legge in una note del corpo – sta sorvolando il bellunese con a bordo tecnici di Enel e Terna per individuare le situazioni critiche esistenti. Numerose frazioni montane della Vallata Agordina sono infatti prive di elettricità, per questo i vigili del fuoco stanno operando per arrivare a una più rapida soluzione del problema”. Da stamani sono state fatte ricognizione nelle zone di Agordo, Alleghe, Caprile, Arabba, Falcade, Passo San Pellegrino dove sono stati riscontrati danni alle linee elettriche aeree e alla cabine, soprattutto a causa di alberi caduti per la neve. Al momento sono impiegati nelle operazioni di soccorso un centinaio di vigili permanenti, e un centinaio di volontari. Per rispondere alle numerose chiamate dei cittadini, spesso per richiesta di informazioni sulla situazione, è stato raddoppiato il personale in servizio nella sala operativa del comando provinciale di Belluno. Analogo servizio di ricognizione e intervento, conclude la nota, viene effettuato attualmente in Val Sesia con un elicottero del nucleo dei vigili del fuoco di Torino.
La Liguria chiede lo stato di emergenza. Lo ha annunciato il presidente della Regione Claudio Burlando dopo i danni provocati dal maltempo nelle ultime ore. Burlando ha spiegato che “l’intensità delle piogge è stata altissima ma per fortuna un po’ diluita nel tempo e nello spazio”. Nonostante questo “registriamo molti danni in tanti comuni grandi e piccoli”. Molte frane hanno interessato Genova e Serra Riccò – dove ci sono 50 sfollati – sia diverse località costiere e dell’ entroterra: “Ha colpito duro anche la mareggiata – ha sottolineato Burlando facendo il punto con l’assessore alla protezione civile Renata Briano – e molti comuni stanno contando i danni provocati dalla violenza del mare”. La pioggia ha fatto esondare due fiumi: “Per fortuna – ha sottolineato il presidente ligure – sono due fiumi “dolci”, non cattivi, l’Entella e il Bormida, e le acque non hanno perciò colpito con violenza”. Per far fronte all’emergenza la Regione userà subito le accise sui carburanti, già prorogate nel 2014, e attende dal Governo aiuti attraverso la Legge di Stabilità.
Ancora alto il rischio valanghe. Una slavina si è staccata nel primo pomeriggio di oggi sulle montagne del cuneese, a Crissolo, a 2000 metri di altezza. Sono rimasti coinvolti due ragazzi che secondo le prime informazioni stavano sciando fuoripista. I due sono stati subito soccorsi ed estratti dalla neve. Trasferiti all’ospedale di Savigliano, non sarebbero in pericolo di vita. Per il rischio valanghe è stata chiusa la statale Carnica a confine con l’Austria. L’Anas comunica che sulla strada statale un tratto è provvisoriamente chiuso al km 32,875 (Passo Monte Croce Carnico/confine con l’Austria), in direzione nord. In tutto il Friuli Venezia Giulia il rischio rimane elevato (4 in una scala da 1 a 5). Per questo le escursioni sono sconsigliate, fa sapere il Bollettino valanghe. Sulle Alpi quattro sciatori sono morti questa mattina travolti da valanghe sulle Alpi. A Saint-Moritz (Svizzera) due persone sono state travolte da una slavina ed una è morta. Altri due decessi sono avvenuti a La Clusaz (Francia), in fuoripista, dove sono tutt’ora in corso le operazioni di soccorso. Un altro sciatore è morto in Svizzera dopo essere stato travolto da una slavina. La vittima è un irlandese di 27 anni residente nel cantone di Zurigo. Appassionato di scialpinismo, era disperso da ieri sera a sud di Realp, nel cantone di Uri (Svizzera centrale). Questa mattina, dopo che un elicottero aveva avvistato nella zona una colata di neve, il soccorso alpino svizzero ha attivato le ricerche e ha ritrovato il corpo dello sciatore sepolto sotto la neve.
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Roma, 8 mar. (Adnkronos) - “Il risultato record raggiunto con il 2x1000 per il 2024 consente al Partito democratico un investimento straordinario sui territori: questa settimana abbiamo inviato oltre un milione di euro alle nostre articolazioni regionali e provinciali, che si somma alle 440.000 euro già anticipate. Si tratta solo del 70% di quanto pattuito, in quanto lo Stato non ha ancora trasferito l’intero 2x1000 spettante ai partiti politici. Ma noi invieremo comunque entro marzo il restante 30%, superando in totale i 2 milioni di euro relativi al solo 2024. Se sommiamo queste risorse al mezzo milione di euro trasferito lo scorso anno, possiamo calcolare che, in questi due anni di segreteria, il Pd nazionale ha trasferito ai territori più del doppio delle risorse trasferite negli otto anni precedenti sommati insieme, cioè dalla fine del finanziamento pubblico al 2022". Lo sottolinea il tesoriere del Pd, Michele Fina.
"Oggi -aggiunge- possiamo farlo perché sta arrivando a compimento una grande opera di risanamento del nostro bilancio, ma soprattutto perché abbiamo fatto fin dall’inizio una scelta precisa: investire per sostenere la partecipazione, l'attività politica e, in ultima istanza, la democrazia nel Paese. Abbiamo unito tutti i livelli del partito in un unico sforzo corale. Per questo nel 2024 siamo risultati il primo partito in assoluto con 10.286.000 circa di risorse, con una crescita di 3 milioni in due anni e ben 628.000 contribuenti che ci hanno scelto. È il dato più alto della nostra storia”.
“In un tempo in cui -le democrazie liberali sono messe in discussione dalla prepotenza finanziaria di plurimiliardari stranieri e dalla forza economica delle big tech, il Partito democratico -aggiunge la segretaria Elly Schlein- riparte dai territori, dal coinvolgimento della base, dal riacquisto e riapertura delle sedi, dalla formazione politica".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "Incredibile come nel caso del ricorso del clandestino trasportato sulla nave ‘Diciotti’, il pubblico ministero della Cassazione abbia dato torto all’immigrato con una motivata requisitoria, chiedendo il rigetto della domanda. La Cassazione in totale difformità della richiesta invece ha accolto il ricorso con una ordinanza che di giuridico pare avere ben poco. Infatti stravolgendo un principio costante, in assenza di una qualsiasi prova afferma che il danno morale subito dal clandestino va supposto, senza la necessità di esser provato. Quindi i famigliari delle vittime di un incidente sono tenuti a dar prova del danno morale subito, l’immigrato no! È incredibile come la Cassazione non abbia nemmeno indicato i criteri per la determinazione del danno. Una ordinanza che di giuridico ha molto poco. Siamo al fanta-diritto. All’uso politico della giustizia elevato alla massima potenza". Lo afferma Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.
"Peraltro -aggiunge- la ‘suprema’ Corte è poco suprema perché ha persino scritto nella sentenza 1989 invece di 2019. Dico alla presidente della Cassazione che poi le sue minacce ci lasciano indifferenti. Loro possono scioperare contro lo Stato e la legalità repubblicana. E noi non potremmo dire quello che pensiamo? Lo ripeto: siete contro la separazione dei poteri, siete fuori dalla legge. La magistratura da risorsa è diventata malattia per il Paese”.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - In occasione della Giornata Internazionale della donna Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ricorda e condanna la penalizzazione che subiscono le donne dopo la nascita di un figlio. "Non è possibile - ha detto nel corso dell'evento del sindacato 'Donne, lavoro, futuro' - che da noi abbia un peso così grande e negativo la 'child penalty', la penalizzazione che le donne subiscono alla nascita di un figlio. Succede a un quinto delle donne, che lasciano il lavoro proprio in quello che dovrebbe essere il momento più bello della propria vita. Una cosa totalmente assente per gli uomini, una discriminazione inaccettabile". ''Se questo accade, - sottolinea la sindacalista è anche perché l’organizzazione del lavoro nelle imprese, e più in generale nella società, rimane fondamentalmente modellata sugli uomini''.
Secondo Fumarola "ancora è troppo diffuso, persino implicitamente, il pensiero che dietro a ogni uomo che lavora ci sia una donna che si occupa dei compiti di cura". "Siamo al nodo fondamentale di una 'conciliazione' ancora insufficiente tra vita familiare e lavorativa. Investire sulla parità di genere, - ha detto - significa trainare la crescita. Vanno create le condizioni affinché le donne possano entrare nel sistema produttivo, restarci e competere alla pari''.
Nel corso dell'evento 'Donne, lavoro, futuro' Daniela Fumarola ha parlato anche di pensioni. "Non appena si riaprirà il tavolo di confronto sulle pensioni, quello della previdenza al femminile" sarà "uno dei primi punti da affrontare". "Non c’è dubbio: la parità non si fa per legge, dall’oggi al domani. Bisogna costruire le condizioni", ha spiegato. "La questione dei tempi e delle modalità di lavoro - ha detto ancora - va affrontata, garantendo a lavoratrici e lavoratori un maggior grado di libertà nella loro gestione, incentivando in modo significativo congedi parentali equamente distribuiti, smart-working contrattato, welfare negoziato di taglio sociale. Le chiavi decisive, per noi, sono la partecipazione, intesa proprio come 'filosofia' di fondo, e il rafforzamento della contrattazione collettiva aziendale".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - Oggi non è la ‘Festa della donna’, ma la Giornata internazionale della donna, per ricordare che c’è ancora troppo, moltissimo per cui lottare. Ancora oggi, nascere donna non significa tagliare lo stesso nastro di partenza di un uomo. Non esiste la parità salariale e non esiste una concreta attuazione del diritto all’aborto. Va combattuto il negazionismo, in particolare del patriarcato. Fin quando il nostro sarà un Paese in cui si esulterà perché un datore di lavoro avrà deciso di prolungare un contratto di lavoro a una donna incinta, non avremo ancora raggiunto la parità di partenza con gli uomini. Le donne vogliono vivere, non sopravvivere, libere di decidere sul proprio corpo". Lo affermano le parlamentari M5S in commissione bicamerale di inchiesta sul Femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino.
Hiroshima, 8 mar. (Adnkronos) - "L’impegno della vostra Associazione per la pace e contro la proliferazione delle armi nucleari, ha sempre espresso un appello accorato per il futuro: che nessun altro popolo, che nessun altro Paese debba mai affrontare una tragedia simile. Mai più!". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando ad Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari.
"Grazie, cari Hibakusha, per aver sottolineato che l’orrore da voi vissuto -ha ripetuto il Capo dello Stato- deve rimanere unico, tragico, spartiacque nella storia. Una cesura irreversibile nel percorso dell’umanità, affinché non sia più varcata la soglia dell’annientamento nucleare".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica corre veloce e lo confermano i grandi numeri di Key - The Energy Transition Expo, l’evento di Ieg (Italian Exhibition Group) di riferimento in Europa, Africa e bacino del Mediterraneo che si chiude oggi alla Fiera di Rimini infrangendo i suoi stessi record. Con un +20% di presenze totali (di cui +40% dall’estero) rispetto al 2024, oltre 1.000 espositori, di cui più del 30% dall’estero, 90.000mq di superficie su 20 padiglioni e nuovi focus, uno sui porti e l’altro sull’idrogeno, in collaborazione con Hannover Fairs International GmbH (Hfi), filiale italiana di Deutsche Messe AG, e ben 400 giornalisti accreditati dall’Italia e dal mondo, quella appena conclusa è stata l’edizione di Key più grande di sempre. E anche la più internazionale con 350 hosted buyer e delegazioni provenienti da 50 Paesi in fiera grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e dell’Agenzia Ice e alla collaborazione con le più importanti Associazioni del settore.
Key ha trasformato per tre giornate il quartiere fieristico e Rimini nel cuore pulsante della transizione e dell’efficienza energetica: il luogo in cui, fra soluzioni innovative e tecnologie all’avanguardia, la community globale del settore ha iniziato a realizzare il futuro dell’energia. Oltre 160 eventi, convegni e workshop con la partecipazione di esperti, studiosi, ricercatori e rappresentanti del mondo associativo e delle imprese, hanno offerto un’opportunità di confronto e approfondimento su ogni aspetto, novità e sviluppo del mercato energetico.
Inaugurata mercoledì 5 marzo dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, Key25 ha costituito un’occasione unica per le aziende e i professionisti del settore, per conoscere le soluzioni presenti e future per garantire la sicurezza energetica, controllare i costi dell’energia e preservare la competitività del tessuto industriale. Inoltre, ha favorito l’incontro e l’interlocuzione con le Istituzioni per promuovere l’efficienza come via privilegiata da percorrere per vincere la sfida mondiale della decarbonizzazione. Presente anche Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia - Romagna. Con l’Innovation District e la seconda edizione del Premio “Lorenzo Cagnoni”, Key 25 ha consolidato il proprio sostegno all’innovazione, estendendolo, con l’iniziativa Green Jobs & Skills, alle nuove competenze green e sostenibili ancora troppo poco diffuse nelle aziende, ma su cui è sempre più necessario investire per realizzare la transizione energetica. Al tema dei costi dell’energia, dei Ppa come soluzione finanziaria innovativa per controllarli e con un focus sui nuovi Data Center, imprescindibili per lo sviluppo tecnologico, è stata dedicata la seconda edizione di Key Choice - Unlock the future of Ppa, l’evento B2B di Key - The Energy Transition Expo, organizzato da Ieg in collaborazione con Elemens e con il supporto di SolarPlaza, che si è svolto martedì 4 marzo al Palacongressi di Rimini per favorire l’incontro fra i fornitori di energia e le aziende ad alto consumo energetico con l’obiettivo di facilitare la stipula di contratti Ppa. Key tornerà alla Fiera di Rimini dal 4 al 6 marzo 2026.
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Key ha trasformato per tre giornate il quartiere fieristico e Rimini nel cuore pulsante della transizione e dell’efficienza energetica: il luogo in cui, fra soluzioni innovative e tecnologie all’avanguardia, la community globale del settore ha iniziato a realizzare il futuro dell’energia. Oltre 160 eventi, convegni e workshop con la partecipazione di esperti, studiosi, ricercatori e rappresentanti del mondo associativo e delle imprese, hanno offerto un’opportunità di confronto e approfondimento su ogni aspetto, novità e sviluppo del mercato energetico.
Inaugurata mercoledì 5 marzo dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, Key25 ha costituito un’occasione unica per le aziende e i professionisti del settore, per conoscere le soluzioni presenti e future per garantire la sicurezza energetica, controllare i costi dell’energia e preservare la competitività del tessuto industriale. Inoltre, ha favorito l’incontro e l’interlocuzione con le Istituzioni per promuovere l’efficienza come via privilegiata da percorrere per vincere la sfida mondiale della decarbonizzazione. Presente anche Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia - Romagna. Con l’Innovation District e la seconda edizione del Premio “Lorenzo Cagnoni”, Key 25 ha consolidato il proprio sostegno all’innovazione, estendendolo, con l’iniziativa Green Jobs & Skills, alle nuove competenze green e sostenibili ancora troppo poco diffuse nelle aziende, ma su cui è sempre più necessario investire per realizzare la transizione energetica. Al tema dei costi dell’energia, dei Ppa come soluzione finanziaria innovativa per controllarli e con un focus sui nuovi Data Center, imprescindibili per lo sviluppo tecnologico, è stata dedicata la seconda edizione di Key Choice - Unlock the future of Ppa, l’evento B2B di Key - The Energy Transition Expo, organizzato da Ieg in collaborazione con Elemens e con il supporto di SolarPlaza, che si è svolto martedì 4 marzo al Palacongressi di Rimini per favorire l’incontro fra i fornitori di energia e le aziende ad alto consumo energetico con l’obiettivo di facilitare la stipula di contratti Ppa. Key tornerà alla Fiera di Rimini dal 4 al 6 marzo 2026.