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De Girolamo, le intercettazioni: “Fagli capire chi comanda, manda i controlli…”

Gli incontri del 2012 nella casa del padre dell'attuale ministro delle Politiche agricole "captati" da un dirigente dell'Asl e finiti nelle carte di un'inchiesta sulla sanità campana
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30 luglio 2012, ore 19 e 15. Inizia la riunione a casa del padre di Nunzia De Girolamo. Dura 116 minuti. Ad un certo punto il ‘direttorio’ affronta il problema dell’ubicazione degli uffici Asl ad Airola.
Nunzia De Girolamo: “Sai cos’è? Che Tanga (?) vuole un compenso… Dove dovremmo metterlo? A Sant’Agata che Valentino (il sindaco, ndr) è uno stronzo? Cioè, nemmeno è venuto da me”.

Michele Rossi (manager Asl Benevento): “Ma aspetta, attenzione, perché noi questo… Valentino è diverso, Nunzia. A Valentino noi non gli stiamo facendo un piacere”.

Felice Pisapia (direttore amministrativo Asl): “Mh”.

Rossi: “A Valentino stiamo creando un po’ di problemi che lui intelligentemente ha incassato”.

De Girolamo: “Ah”.

Rossi: “Nel senso che noi gli stiamo spostando delle attività da…”.

Pisapia: “Dal centro città alla periferia”.

Rossi: “Dal centro città nell’ospedale” 

(…)

Rossi: “Quindi lui ha incassato questa cosa…”.

De Girolamo: “Ma lui però non ha… Non avrà piacere che lo mettiamo ad Airola”. 

(…) 

Più avanti si parla di una struttura a Puglianello
Luigi Barone (collaboratore di Nunzia De Girolamo): “…fatto a Puglianello, il coso… Puglianello era centrale, eh!”.

Gelsomino Ventucci (direttore sanitario Asl): “No ma quello quando…”.

Barone: “…il sindaco era Tonino Bartone, non perché era centrale…”. 

Ventucci: “Sì, volere è potere, politicamente si può…”. 

Barone: “Allora dico (inc.) a me se i nostri sindaci non hanno interesse, si fa ad Airola e si può fare anche a Forchia!”. 

De Girolamo: “No, Forchia no!”. 

Barone: “No, voglio dire…”. 

De Girolamo: “Preferisco poi darlo ad uno del Pd che ci vado a chiedere 100 voti…”. 

Infine si parla dell’ospedale religioso Fatebenefratelli
De Girolamo: “Miché, scusami, al Fatebenefratelli facciamogli capire che un minimo di comando ce l’abbiamo. Altrimenti mi creano “coppetielli” con questa storia. Mandagli i controlli e vaffanculo”. 

Pisapia: “Sempre colpa tua è!”. 

(…) 

De Girolamo: “Così si impara Carrozza (direttore amministrativo Fatebenefratelli, ndr)! E che cazzo! Va da Michele, Michele è sempre disponibile, viene da me…”. 

Rossi: “Quelle lettere che lui mi chiese gliele ho fatte tutte e due”. 

(…) 

Pisapia: “Se Fra’ Pietro gli dà l’ok, Carrozza, anche se non è d’accordo, lo fa”. 

(…) 

De Girolamo: “E perciò, se tu gli crei un problema di controllo, devi vedere come diventano tirchi! Devi vedere Fra’ Pietro come dice a Carrozza: Accelera”! 

Pisapia: “Eh, credo”. 

De Girolamo: “E fagli il 700!”.

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