Un parrucchiere italiano trapiantato a Londra insignito di un’onorificenza dal governo britannico. Fin qui nulla di strano, se non fosse che Lino Carbosiero, hair stylist di tante celebrità fra le quali anche Zara Phillips, Paul McCartney e Lily Allen, è anche il parrucchiere personale del primo ministro David Cameron. Così, ora, la politica quasi nella sua interezza sta facendo barba e capelli al leader conservatore, accusato, dai laburisti e persino dai liberaldemocratici in coalizione, di “favoritisimi” e di “ridicolaggine”. Cameron, colto alla sprovvista, fa sapere tramite un portavoce che “le decisioni spettano a un comitato indipendente, io non c’entro nulla”. Però Carbosiero, da decenni a Londra per curare l’immagine dei vip, ha ricevuto un Mbe (Membri dell’Ordine dell’Impero Britannico), equivalente all’italiano cavalierato del lavoro, “per aver reso più nobile l’arte dell’acconciatura”.
Così, questo parrucchiere da 90 sterline a taglio per uomo e da 150 sterline per donna, con studio in una delle zone più esclusive di Londra, ha poi rivelato di essere rimasto all’oscuro, fino all’ultimo, dell’onorificenza. “Quando ho ricevuto la lettera ho pensato di essermi dimenticato di aver pagato le tasse”, ha detto al Daily Mirror. E poco importa se, per usufruire dei suoi servigi, si può – e forse è consigliabile – prenotare fino a un anno prima. Per il premier il parrucchiere effettua la sua opera direttamente a Downing Street e si narra a Londra che Carbosiero sia stato “vivamente” consigliato a Cameron da sua moglie Samantha. Poi, negli anni, questo italiano di successo ha lavorato anche per l’immagine dei concorrenti della versione britannica di X Factor. Ma il fattore “X”, questa volta, è quello che sta portando all’imbarazzo Cameron e aiutanti.
L’accusa è di “cronyism”, che corrisponde più o meno al concedere favori in base alle conoscenze. Il più arrabbiato finora è stato il parlamentare laburista Steve Pound che, con un gioco di parole fra capelli e poltrone da barbiere, ha detto “speriamo che questa volta la verità non venga coperta”. Più o meno come con un riporto su una testa sfortunata, ha suggerito il deputato. Ma anche qualche lib-dem in coalizione, nelle ultime ore, ha manifestato sconcerto. Già nel 2010, Cameron era stato sbeffeggiato in Parlamento per aver cambiato, da un giorno all’altro, capigliatura, spostando la sua riga dei capelli da sinistra a destra. Con un eventuale significato politico nascosto nella – non più conservatrice, nonostante la virata a destra – nuova acconciatura.
Ora, appunto, per Carbosiero si prevede un boom di clienti – non che manchino comunque – nel suo salone “Daniel Galvin”. Il primo ministro continua a difendere la scelta dell’onorificenza, anche nelle prime ore di oggi, ma ulteriori critiche gli sono arrivate per altre premiazioni. Come quella ad Alan Parker, uomo delle pubbliche relazioni e soprattutto compagno di vacanze di Cameron e famiglia. Oppure come quella a Peter Emerson, immobiliarista, che ha recentemente donato 41.600 sterline al partito conservatore. Un lord liberaldemocratico, Oakeshott, ha anche detto che “le onorificenze dovrebbero andare a eroi o a eroine sconosciuti, non ai sodali di Cameron”. Così, anche oggi si prevedono altre reazioni. E il primo ministro verrà sicuramente conciato – o acconciato – per le feste da parte di politici e commentatori che non hanno di certo peli sulla lingua.