Il mondo FQ

Tasi, governo: “Comuni potranno aumentarla per finanziare sgravi fiscali”

Ma la decisione dell'esecutivo incassa il no di Scelta civica. Un discorso a parte riguarda la mini-Imu, che gli italiani pagheranno a partire dal 24 gennaio. Il ministro Saccomanni: "E' una necessita". E poi promette: "Il conto 2014 non sarà più salato"
Commenti

Il governo concede ai sindaci la possibilità di alzare la Tasi, ovvero la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni che vanno dalla manutenzione delle strade all’illuminazione, fermo restando l’obbligo di impiegare le risorse aggiuntive per le detrazioni in favore delle fasce più deboli. Ma la decisione apre le prime crepe della maggioranza

“L’esecutivo ha deciso di presentare un emendamento al decreto enti locali (che ha visto in pochi minuti prima lo stop della commissione Affari costituzionali del Senato poi il via libera dell’Aula, ndr) per concedere ai Comuni la possibilità di incrementare le aliquote oltre ai massimi attuali per concedere detrazioni alle famiglie e ai ceti più deboli”, afferma una nota di Palazzo Chigi, sottolineando che “tale incremento sarà tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille complessivo e i Comuni saranno liberi di decidere come ripartirlo”.

Ma Scelta civica annuncia: “Il ‘balletto’ sulla casa deve finire. Scelta civica non voterà emendamenti che consentano ai Comuni di aumentare la Tasi perché, pur dichiarando il governo che questa facoltà servirà ad aumentare le detrazioni a favore dei più bisognosi, in realtà è un modo surrettizio per erogare maggiori risorse ai Comuni meno virtuosi”. Lo sottolinea Gianluca Susta, presidente dei senatori del partito. “Voteremo – aggiunge Susta – solo provvedimenti che comportino una revisione complessiva delle imposte sulla casa, legate anche alla riforma del catasto. Invitiamo per questo il governo a promuovere un urgente incontro della maggioranza per dare ai cittadini, in tempi brevi, quella certezza e chiarezza delle norme fiscali che sono un caposaldo degli Stati di diritto”.

Un discorso a parte riguarda la mini-Imu, che gli italiani pagheranno a partire da fine gennaio. È stato infatti approvato dall’Aula del Senato l’emendamento dei relatori al dl Imu che sposta la data per il pagamento della mini-Imu dal 16 gennaio al 24 gennaio. L’imposta servirà a far scendere il rapporto deficit-Pil sotto il 3%, un valore simbolo per le regole europee, tanto che un pressing per superare questa soglia è stato fatto anche dal neo segretario Pd, Matteo Renzi, la cui influenza è stata evidente sia sulla vicenda della scuola sia su quella della web tax.

“La mini Imu è una necessità dovuta a motivi equitativi data la natura autonoma dei Comuni nella fissazione delle aliquote”, ha commentato il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. E sull’aumento della Tasi ha rassicurato: “Non penso che porterà a rendere più salato il conto 2014”, sottolineando che “oggi è stato fatto un passo avanti importante per chiarire la natura federale dell’imposizione”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione