Tornerà a occupare la sua poltrona in assemblea legislativa Luigi Giuseppe Villani, ex capogruppo del Pdl e consigliere regionale sospeso dall’incarico dopo l’arresto, il 16 gennaio 2013, nell’ambito dell’inchiesta Public Money di Parma. Secondo la comunicazione inviata dalla Prefettura di Bologna alla presidenza dell’assemblea di viale Aldo Moro, infatti, il Tribunale di Parma, via ordinanza, ha revocato “la misura cautelare di divieto di dimora nel Comune di Bologna”, emessa nei confronti del consigliere, ex coordinatore provinciale del Pdl a Parma ed ex vicepresidente di Iren. L’ordinanza prefettizia era conditio sine qua non per il suo reintegro tra i seggi dell’emiciclo. Il reintegro dovrebbe avvenire già a partire da martedì 14 gennaio 2014, prima data utile e prima seduta della assemblea legislativa dopo la pausa natalizia. E con il rientro di Villani ci sarà di conseguenza la decadenza di colei che era subentrata: la consigliera Pdl Cinzia Camorali. Quest’ultima a dire il vero aveva preso il posto del primo sostituto di Villani, Giampaolo Lavagetto il quale, a sua volta, appena nominato fu sospeso per via di una condanna in primo grado per peculato nell’uso del cellulare di servizio.
Come riporta la delibera del Tribunale di Parma, sezione penale, si esclude “che attualmente sussista un concreto pericolo di recidiva” dei reati imputati all’ex capogruppo poiché, come indicato nell’istanza presentata dall’avvocato Francesco Paolo Sisto, difensore di Villani, “le condotte contestate risalgono agli anni 2010 e 2011, e cioè a un periodo ormai datato, senza che sia stato accertato che l’imputato abbia nel frattempo proseguito nella condotta illecita ascrittagli, o posto in essere ulteriori attività criminose”, e “il periodo trascorso dall’applicazione della misura cautelare, unitamente alle già formalizzate dimissioni dalla carica di Presidente del gruppo Pdl nell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, rivestita all’epoca dei reati in oggetto di contestazione, varrebbe a impedire la ripresa dei rapporti con il contesto politico locale”. Infine, si legge nell’ordinanza che revoca a Villani il divieto di dimora a Bologna, “va considerata l’avvenuta citazione a giudizio dell’imputato con le forme di rito immediato”. L’istanza, quindi, è stata accolta dal tribunale, che qualche settimana fa ha espresso parere favorevole alla revoca della misura in atto necessaria a consentire il rientro in viale Aldo Moro di Villani, tornato libero lo scorso 3 giugno 2013 dopo 4 mesi e mezzo di arresti domiciliari per peculato e corruzione, chiudendo quindi il cerchio di nomine e successioni. “Per dirla come la direbbe Matteo Renzi siamo su Scherzi a parte – commenta Giovanni Favia, consigliere regionale del gruppo misto – ormai in consiglio entrano ed escono consiglieri come fossimo a una partita di basket, dove i giocatori siedono o lasciano la panchina secondo la volontà dell’allenatore”.
Il caso, infatti, aveva fatto discutere non solo per via dell’inchiesta Public Money, ma anche per l’avvicendamento di sostituti, e quindi stipendi, che avevano ereditato la poltrona che Villani tornerà a occupare. Sospeso ad aprile proprio in seguito all’arresto nell’ambito dell’inchiesta Public Money di Parma, all’ex capogruppo era subentrato infatti il primo dei non eletti, l’ex assessore della giunta Vignali Giampaolo Lavagetto, a sua volta condannato nel 2011 a un anno e sei mesi per peculato per una vicenda legata all’uso del telefono comunale. “Lavagetto – spiega ora Favia – non aveva già allora i requisiti per occupare la carica in viale Aldo Moro, infatti, tempo di convalidarlo e la Regione avviò l’iter per la sua sospensione”.
Al posto di Lavagetto, quindi, subentrò tra le fila del Pdl Cinzia Camorali, coordinatrice regionale del Movimento Tea Party. Col risultato che quel posto da consigliere è costato caro ai contribuenti. Perché prima della modifica al regolamento regionale portata in aula dal Movimento 5 Stelle e da Favia, la normativa prevedeva il pagamento di un’indennità, per chi si trova sottoposto a misure restrittive, pari al 50% dello stipendio, quindi per un solo consigliere seduto in aula, la Regione retribuiva, con soldi pubblici il sospeso Villani, che il 24 gennaio prossimo sarà in aula per la prima udienza del processo a suo carico, il sospeso Lavagetto e Cinzia Camorali.
“La vicenda legata alla poltrona di Villani – critica Favia – dimostra che la legge Severino va cambiata perché non è possibile che alla sospensione di un consigliere eletto subentri un meccanismo di nomine a tempo, come avvenuto nel caso Villani, Lavagetto, Camorali. E’ una barzelletta e il Parlamento deve intervenire”.
“Il consigliere Favia che si è dimenticato di dimettersi dopo avere sbandierato ai quattro venti che finita la campagna elettorale delle politiche sarebbe uscito dal Consiglio regionale, non perde occasione per dimostrare il suo livore e l’ipocrisia della sua azione politica – è la replica del capogruppo di Forza Italia in Regione Gianguido Bazzoni – lo smemorato di Borgo Panigale non dice, infatti, che Villani ha rinunciato alla indennità ridotta spettantegli per legge con una lettera ufficiale letta dal sottoscritto in aula ed è tornato al suo lavoro di chirurgo, cosa che Favia sarebbe impossibilitato a fare perché il suo unico lavoro è la politica”.
Emilia Romagna
Pdl, Villani torna in consiglio regionale. Favia: “Beffa di tre stipendi per uno”
L'ex capogruppo del Pdl della Regione Emilia-Romagna, indagato nell’inchiesta Public Money di Parma, può tornare nelle sue complete funzioni di consigliere regionale. Proteste del consigliere ex M5s. Il capogruppo Pdl: "Perché parla Favia, lo smemorato di Borgo Panigale che ha dimenticato di dimettersi?"
Tornerà a occupare la sua poltrona in assemblea legislativa Luigi Giuseppe Villani, ex capogruppo del Pdl e consigliere regionale sospeso dall’incarico dopo l’arresto, il 16 gennaio 2013, nell’ambito dell’inchiesta Public Money di Parma. Secondo la comunicazione inviata dalla Prefettura di Bologna alla presidenza dell’assemblea di viale Aldo Moro, infatti, il Tribunale di Parma, via ordinanza, ha revocato “la misura cautelare di divieto di dimora nel Comune di Bologna”, emessa nei confronti del consigliere, ex coordinatore provinciale del Pdl a Parma ed ex vicepresidente di Iren. L’ordinanza prefettizia era conditio sine qua non per il suo reintegro tra i seggi dell’emiciclo. Il reintegro dovrebbe avvenire già a partire da martedì 14 gennaio 2014, prima data utile e prima seduta della assemblea legislativa dopo la pausa natalizia. E con il rientro di Villani ci sarà di conseguenza la decadenza di colei che era subentrata: la consigliera Pdl Cinzia Camorali. Quest’ultima a dire il vero aveva preso il posto del primo sostituto di Villani, Giampaolo Lavagetto il quale, a sua volta, appena nominato fu sospeso per via di una condanna in primo grado per peculato nell’uso del cellulare di servizio.
Come riporta la delibera del Tribunale di Parma, sezione penale, si esclude “che attualmente sussista un concreto pericolo di recidiva” dei reati imputati all’ex capogruppo poiché, come indicato nell’istanza presentata dall’avvocato Francesco Paolo Sisto, difensore di Villani, “le condotte contestate risalgono agli anni 2010 e 2011, e cioè a un periodo ormai datato, senza che sia stato accertato che l’imputato abbia nel frattempo proseguito nella condotta illecita ascrittagli, o posto in essere ulteriori attività criminose”, e “il periodo trascorso dall’applicazione della misura cautelare, unitamente alle già formalizzate dimissioni dalla carica di Presidente del gruppo Pdl nell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, rivestita all’epoca dei reati in oggetto di contestazione, varrebbe a impedire la ripresa dei rapporti con il contesto politico locale”. Infine, si legge nell’ordinanza che revoca a Villani il divieto di dimora a Bologna, “va considerata l’avvenuta citazione a giudizio dell’imputato con le forme di rito immediato”. L’istanza, quindi, è stata accolta dal tribunale, che qualche settimana fa ha espresso parere favorevole alla revoca della misura in atto necessaria a consentire il rientro in viale Aldo Moro di Villani, tornato libero lo scorso 3 giugno 2013 dopo 4 mesi e mezzo di arresti domiciliari per peculato e corruzione, chiudendo quindi il cerchio di nomine e successioni. “Per dirla come la direbbe Matteo Renzi siamo su Scherzi a parte – commenta Giovanni Favia, consigliere regionale del gruppo misto – ormai in consiglio entrano ed escono consiglieri come fossimo a una partita di basket, dove i giocatori siedono o lasciano la panchina secondo la volontà dell’allenatore”.
Il caso, infatti, aveva fatto discutere non solo per via dell’inchiesta Public Money, ma anche per l’avvicendamento di sostituti, e quindi stipendi, che avevano ereditato la poltrona che Villani tornerà a occupare. Sospeso ad aprile proprio in seguito all’arresto nell’ambito dell’inchiesta Public Money di Parma, all’ex capogruppo era subentrato infatti il primo dei non eletti, l’ex assessore della giunta Vignali Giampaolo Lavagetto, a sua volta condannato nel 2011 a un anno e sei mesi per peculato per una vicenda legata all’uso del telefono comunale. “Lavagetto – spiega ora Favia – non aveva già allora i requisiti per occupare la carica in viale Aldo Moro, infatti, tempo di convalidarlo e la Regione avviò l’iter per la sua sospensione”.
Al posto di Lavagetto, quindi, subentrò tra le fila del Pdl Cinzia Camorali, coordinatrice regionale del Movimento Tea Party. Col risultato che quel posto da consigliere è costato caro ai contribuenti. Perché prima della modifica al regolamento regionale portata in aula dal Movimento 5 Stelle e da Favia, la normativa prevedeva il pagamento di un’indennità, per chi si trova sottoposto a misure restrittive, pari al 50% dello stipendio, quindi per un solo consigliere seduto in aula, la Regione retribuiva, con soldi pubblici il sospeso Villani, che il 24 gennaio prossimo sarà in aula per la prima udienza del processo a suo carico, il sospeso Lavagetto e Cinzia Camorali.
“La vicenda legata alla poltrona di Villani – critica Favia – dimostra che la legge Severino va cambiata perché non è possibile che alla sospensione di un consigliere eletto subentri un meccanismo di nomine a tempo, come avvenuto nel caso Villani, Lavagetto, Camorali. E’ una barzelletta e il Parlamento deve intervenire”.
“Il consigliere Favia che si è dimenticato di dimettersi dopo avere sbandierato ai quattro venti che finita la campagna elettorale delle politiche sarebbe uscito dal Consiglio regionale, non perde occasione per dimostrare il suo livore e l’ipocrisia della sua azione politica – è la replica del capogruppo di Forza Italia in Regione Gianguido Bazzoni – lo smemorato di Borgo Panigale non dice, infatti, che Villani ha rinunciato alla indennità ridotta spettantegli per legge con una lettera ufficiale letta dal sottoscritto in aula ed è tornato al suo lavoro di chirurgo, cosa che Favia sarebbe impossibilitato a fare perché il suo unico lavoro è la politica”.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Una risoluzione che dimostra che se il Pd discute sa fare la sintesi. Spendere di più per la difesa europea in linea con libro bianco che ottiene il via libera e impegno a non aumentare i bilanci nazionali senza condizionalità che spingano verso la difesa comune”. Lo scrive Simona Malpezzi, senatrice del Pd, sui social.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni oggi ha parlato di tutto tranne che del ruolo che l’Europa deve avere. Ha però parlato molto di Trump, a cui si è affidata per la soluzione della guerra in Ucraina. In pratica, sulle grandi questioni internazionali, Meloni scarica l’Europa e, politicamente, consegna l’Italia totalmente nelle mani degli Usa, omettendo tra l’altro che le proposte da lei avanzate sono state tutte puntualmente ignorate dal presidente americano. Altro che sovranismo, autorevolezza e ruolo ritrovato dell’Italia”. Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.
“L’Europa che vuole Meloni è una Europa vassalla di Trump e di Musk, che non costruisce una propria difesa, che accetta passivamente i dazi e che osserva immobile che Russia e Usa si spartiscano l’Ucraina. In questo scenario, Meloni non disegna nè immagina un ruolo dell’Europa, sperando che la zatterina Italia non affondi nell’Atlantico. Tutto l’opposto di quello che chiediamo noi: Europa federale fino agli Stati Uniti d’Europa, esercito comune, politica estera comune, e più integrazione europea. In due parole: più Europa”, conclude Magi.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Nel valzer di poltrone Rai, che inizierà giovedì con una prima tornata di nomine, entrerà presto anche Roberto Genovesi, in procinto di assumere l'incarico di direttore di Rai Kids. A quanto apprende l'Adnkronos, lo scrittore e docente, attuale direttore di Rai Libri (la casa editrice della Rai), prenderà presto la guida di Rai Kids, quando Luca Milano (67 anni il 31 marzo) andrà in pensione. La nomina di Genovesi dunque dovrebbe riguardare una delle prossime sedute del Cda ma non quella di giovedì prossimo.
In pensione, a maggio, dovrebbe andare, a quanto si apprende, anche Marco Varvello, corrispondente Rai da Londra. E al suo posto andrà con ogni probabilità Nicoletta Manzione che lascerà la sede di Parigi, per la quale sarebbe in pole position Gennaro Sangiuliano.
Al momento non è stato ancora deciso chi a Rai Libri prenderà il posto di Genovesi, che ricopre il ruolo da luglio 2023: il nome verrà infatti scelto, successivamente, dal Cda di RaiCom. E l'incarico potrebbe anche essere affidato momentaneamente ad interim ad un dirigente di RaiCom.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Un ulteriore punto di cui ci occuperemo al Consiglio europeo sarà il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali, un passo decisivo e allo stesso tempo una necessità improcrastinabile per dotare l’Europa di un’infrastruttura finanziaria capace di stimolare quegli investimenti privati di cui non possiamo più fare a meno se vogliamo sostenere la competitività. Non possiamo più fingere di non vedere come ogni anno oltre 300 miliardi di euro di liquidità europea finiscano in investimenti extra Ue. Sono investimenti che abbiamo la possibilità, e il dovere, di intercettare. Il Vertice Euro, in agenda per giovedì pomeriggio, ci darà l’occasione di approfondire questi temi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - La procura di Roma ha chiesto il processo per quattro medici in relazione alla morte di Andrea Purgatori, avvenuta nel luglio 2023. L’accusa contestata è di omicidio colposo. I pm di piazzale Clodio avevano chiuso le indagini lo scorso dicembre nei confronti del radiologo Gianfranco Gualdi, l’assistente Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, e il cardiologo Guido Laudani. Ora la richiesta di rinvio a giudizio e l’udienza preliminare che prenderà il via il prossimo 19 settembre.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha adottato il provvedimento direttoriale che definisce i termini di apertura dello sportello e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni finalizzati a favorire l’acquisto di propulsori elettrici in caso di dismissione di motori endotermici per la nautica da diporto. Le istanze potranno essere presentate dalle ore 12.00 del giorno 8 aprile e fino alle ore 12.00 del giorno 8 maggio attraverso lo sportello online Invitalia, soggetto gestore della misura per conto del Mimit. Lo comunica Confindustria Nautica.
Il provvedimento fa seguito all’adozione del decreto del ministro Adolfo Urso, di concerto con i ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze del 5 settembre 2024, e include anche l’acquisto di un eventuale pacco batterie per l’impiego e l’istallazione sulle unità da diporto. Alla misura sono destinati 3 milioni di euro.
Le domande devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica resa disponibile sul sito istituzionale del Soggetto gestore (www.invitalia.it) ed accessibile anche dal sito del Ministero (www.mimit.gov.it) tramite Spid. È richiesto il possesso di una casella di posta elettronica certificata (Pec) attiva. I richiedenti possono delegare alla compilazione della domanda una persona fisica individuata a mezzo di delega conferita con dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
I soggetti beneficiari potranno presentare una sola domanda di agevolazione che potrà riguardare l’acquisto di un massimo di due motori elettrici, nel caso in cui il richiedente sia una persona fisica, e più motori nel caso in cui il richiedente sia un’impresa proprietaria di unità da diporto utilizzate per fini commerciali.
Le agevolazioni, concesse sotto forma di contributo a fondo perduto e nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, prevedono un importo concedibile fino a 8.000 euro nel caso di persona fisica e fino a 50.000 euro nel caso di impresa.
Fermi i limiti soggettivi imposti, il contributo per ogni singolo motore elettrico fuoribordo dotato di batteria integrata di potenza non inferiore a 0,5 Kw e fino a 12 Kw, è di 2.000 euro mentre per quelli fuoribordo con batteria esterna, entrobordo, entrofuoribordo o Pod è di 10.000 euro. Le agevolazioni concesse sono erogate in un’unica soluzione, successivamente alla integrale conclusione dell’acquisto.
“Questo provvedimento integra le moltissime iniziative di riforma normativa promosse attivamente dall’Associazione nazionale di categoria nell’ultimo biennio, principalmente orientate alla concorrenzialità della grande nautica, alla riduzione degli adempimenti per i diportisti, alla competitività delle aziende del charter e, appunto, alla piccola nautica” - commenta Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica. “Voglio a questo proposito ricordare la revisione del Regolamento di attuazione al Codice della nautica, con diverse disposizioni a favore dei natanti, e l’introduzione del Patentino D1, di cui è alla firma il decreto contenente le modalità di esame, in una fase in cui il nostro Ufficio Studi nell’ultima indagine sul mercato ha rilevato che, se le prospettive dell’industria nautica sono complessivamente positive, la piccola nautica registra incertezze”.
Nell’ottica di sostegno all’intero comparto si inquadra altresì il rafforzamento del Salone Nautico Internazionale di Genova, giunto alla sua 65° edizione, di cui lo scorso 20 febbraio sono state aperte le iscrizioni, e che quest’anno vedrà completati i lavori dell’area del Waterfront cittadino ridisegnato da Renzo Piano e si aprirà al pubblico il 18 settembre 2025.
Roma. 18 mar. (Adnkronos Salute) - 'Sos uova' negli Usa, con scaffali vuoti e prezzi alle stelle causati dall'ondata di focolai di influenza aviaria negli allevamenti. "Le uova sono un alimento altamente nutriente, ricco di proteine di elevata qualità, vitamine e minerali essenziali per il benessere del corpo. Grazie al loro valore biologico e alle numerose proprietà benefiche, sono spesso protagoniste in cucina, sia in preparazioni dolci che salate. La recente epidemia di influenza aviaria negli Stati Uniti ha portato all'abbattimento di milioni di galline ovaiole. Ma la buona notizia è che esistono molte alternative valide che possono compensare, almeno in parte, le caratteristiche nutrizionali e funzionali delle uova". A fare il punto per l'Adnkronos Salute è l'immunologo clinico Mauro Minelli, docente di Nutrizione all'Università Lum.
"Negli ultimi anni, sempre più persone scelgono di eliminare le uova dalla propria alimentazione, sia per motivi etici - come nel caso di chi segue una dieta vegana - sia per esigenze di salute, come accade per esempio in caso di allergie o di eventuali intolleranze", osserva Minelli. "Se consumate come alimento principale, alcune fonti vegetali come quinoa, soia e ceci possono rappresentare un'ottima alternativa - suggerisce il docente - poiché ricche di proteine, vitamine e minerali in grado di avvicinarsi ai benefici offerti dalle uova. Sostituire le uova nelle ricette, invece, può risultare più complesso. Oltre ad apportare valore nutrizionale, infatti, questo ingrediente svolge anche un ruolo fondamentale nella struttura delle preparazioni, fungendo da legante e agente lievitante".
Secondo Minelli, "in alcuni casi, i formaggi possono sostituire le uova per il loro elevato tenore in proteine, simile a quello delle uova. In particolare, i sostituti dell'uovo possono essere i formaggi cremosi come la ricotta o il mascarpone, che spesso vengono usati come legante di altri ingredienti in impasti di torte salate, polpette o ripieni; oppure il formaggio grattugiato, come il parmigiano o il pecorino, può dare struttura e compattezza a preparazioni come sformati e gnocchi". Sebbene non esista un unico alimento vegetale in grado di replicare la funzione di legante e di agente lievitante, "è possibile ottenere risultati simili utilizzando diverse alternative. Ad esempio, si possono impiegare ingredienti come purea di frutta, yogurt vegetale o farina di ceci per migliorare la consistenza e il legame tra gli elementi, mentre per la lievitazione si può ricorrere a lievito chimico o bicarbonato di sodio", conclude il medico.