Meno detenuti, ma ancora troppi processi. E se la riforma della geografia giudiziaria ha in qualche modo alleggerito la pressione sugli uffici giudiziari più grandi, comunque l’inefficienza del sistema giudiziario pesa sul debito pubblico. E poi l’appello su amnistia e indulto come richiesto dall’Europa. Il Guardasigilli, Anna Maria Cancellieri, alla Camera legge la relazione annuale sull’amministrazione della Giustizia e ritorna sul tema di un provvedimento più volte invocato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Intanto il M5S presenta al Senato una mozione di sfiducia. L’aula della Camera ha poi detto sì alla risoluzione di maggioranza che approva la relazione. I voti a favore sono stati 296, i contrari 142, 32 gli astenuti (tutti di Sel e Fdi).
“Oltre otto milioni di processi pendenti”. “Il funzionamento del sistema giudiziario” continua a essere secondo il ministro della Giustizia “in sofferenza” “pur a seguito dei numerosi interventi introdotti negli ultimi anni. È sotto gli occhi di tutti l’eccessivo carico di lavoro che affligge gli uffici giudiziari. Alla data del 30 giugno 2013 si contano 5.257.693 di processi pendenti in campo civile e quasi 3 milioni e mezzo in quello penale. Siamo in presenza di un fenomeno imponente di dilatazione, in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi, del lavoro giudiziario provocato non solo da un aumento della litigiosità nel campo civile o della attività criminale in campo penale”, ma anche dalle “trasformazioni della società“.
Con la riforma della geografia giudiziaria “non solo sono state eliminate le strutture di modeste dimensioni, dove in alcuni casi era evidente la sproporzione tra il numero di persone addette all’ufficio ed il basso carico di lavoro, ma è stata anche alleggerita la pressione sugli uffici metropolitani di maggiori dimensioni, come Milano, Torino e Napoli” spiega il ministro della Giustizia. In materia penale “è necessario introdurre meccanismi di deflazione del carico giudiziario, capaci di eliminare, già in fase di indagine, gli accertamenti che, per la modestia degli interessi concretamente in gioco, non meritano il vaglio processuale”. Parallelamente, si dovranno “potenziare” i riti alternativi senza dibattimento ed “agire risolutamente sul sistema delle notificazioni degli atti giudiziari” e bisogna “realizzare una calibrata revisione del meccanismo delle impugnazioni, nella prospettiva di rafforzare la vocazione accusatoria del processo e la funzione di garanzia dei ricorsi” dice la Cancellieri aggiungendo che “razionalizzazione della spesa ed incremento di efficienza del servizio sono gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso il completamento della procedura sulla gara unica per le intercettazioni”.
“Debito per legge Pinto ammonta a 387 milioni”. “Le inefficienze della giustizia hanno pesanti ricadute anche sul debito pubblico. I ricorsi per il riconoscimento della responsabilità dello Stato per i ritardi in materia giudiziaria, regolati dalla legge Pinto, costituiscono larga parte del contenzioso seguito dal ministero. Numero ed entità delle condanne rappresentano annualmente ancora una voce importante del passivo del bilancio della Giustizia, la cui eliminazione va posta come prioritario obiettivo – dice il ministro -. L’alto numero di condanne ed i limitati stanziamenti sul relativo capitolo di bilancio, hanno comportato un forte accumulo di arretrato del cosiddetto debito Pinto che, ad ottobre 2013, ammontava ad oltre 387 milioni di euro” aggiungendo che sono “circa 1000 i ricorsi proposti alla Corte Europea dei Diritti Umani per lamentare il pagamento ritardato degli indennizzi, che comporteranno ulteriori esborsi a carico dello Stato”.
“Risultati incoraggianti con decreto carceri, diminuiti i detenuti”. “Al 9 gennaio 2014 i detenuti in carcere erano 62.326, in progressivo decremento rispetto alla rilevazione del 4 dicembre 2013 quando il numero era di 64.056. Si registra inoltre un sostanziale dimezzamento degli ingressi mensili” spiega la Cancellieri facendo un bilancio degli esiti del decreto carceri varato a dicembre, parlando di “primi risultati incoraggianti”. Comunque “l’insieme delle misure programmate ed in corso di attuazione non produce un’alterazione dell’equilibrio sociale, poiché non è previsto alcun automatismo nella concessione dei benefici penitenziari. Ogni decisione è assunta dal magistrato di sorveglianza – ricorda il ministro – sulla base di una valutazione positiva della personalità del detenuto”.
“Con amnistia e insulto si risponderebbe all’Europa”. “Al Parlamento resta la responsabilità di scegliere se ricorrere a quegli strumenti straordinari evocati dal Presidente della Repubblica e che certamente ci consentirebbero di rispondere in tempi certi e celeri alle sollecitazioni del Consiglio d’Europa” dice il Guardasigilli su amnistia e indulto. “L’attuale condizione di difficoltà in cui versa il sistema giudiziario non deve far prevalere l’erronea convinzione che le cose non possano migliorare, né costituire un alibi per l’immobilismo. Tutti possiamo contribuire a far sì che l’ottimismo della volontà prevalga sul pessimismo della ragione”.
“Magistratura italiana primi posti per produttività”. “Il 2013 ha visto il ministero della Giustizia impegnato a fondo su alcuni temi fondamentali nei più delicati settori di competenza, tutti connotati da una situazione prossima all’emergenza e tutti essenziali per la corretta tutela dei diritti, soprattutto delle persone più vulnerabili” prosegue la Cancellieri. “Il sistema è in sofferenza nonostante la risposta offerta dalla magistratura italiana che l’ultimo rapporto della Commissione Ue per l’efficienza della giustizia colloca ai primi posti in termini di produttività“.
“Aumentano carichi di lavoro e spazio di azione dei magistrati: da qui traggono origine insoddisfazioni per le lentezze dei giudizi e timori che la sovraesposizione della Magistratura possa alterare il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato” afferma il ministro. Che ricorda che è “stata realizzata la tanto attesa completa parificazione tra i figli nati nel matrimonio e i figli nati fuori del matrimonio, eliminando qualsiasi anacronistica discriminazione, anche da un punto di vista sostanziale ed ogni disparità di trattamento sul piano dei diritti e dei doveri dei genitori nei confronti dei figli”.
“Preoccupante aumento della presenza di minori”. Sulla giustizia minorile, “si segnala un preoccupante aumento della presenza di minori con molteplici disagi e problematiche di malessere sociale correlati a fenomeni di dispersione scolastica, emarginazione e vulnerabilità sociale, disagio psichico, assunzione ed abuso di sostanze stupefacenti, reclutamento nella criminalità organizzata, immigrazione di minori non accompagnati, difficoltà di integrazione dei ‘minori stranieri di seconda generazione, formazione di bande giovanili, sfruttamento, abuso e tratta a danno di minorenni” spiega il Guardasigilli che aggiunge che “negli ultimi anni si sta assistendo ad una sempre maggiore applicazione del collocamento in comunità, non solo quale misura cautelare, ma anche nell’ambito di altri provvedimenti giudiziari, per la sua capacità di contemperare le esigenze educative con quelle contenitive di controllo. I dati confermano inoltre l’incremento della presenza di cittadini minori stranieri, provenienti dal Nord Africa, in particolare dalla Tunisia e dall’Egitto. L’approccio trattamentale per i minori deve principalmente fondarsi sull’ascolto e l’accoglienza, quindi sul dialogo”.
M5S al Senato: “Mozione di sfiducia. Rassegni le dimissioni”. Intanto al Senato il Movimento 5 Stelle presenta una mozione di sfiducia. “Noi del M5S esprimiamo la sfiducia alla ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri e la invitiamo a rassegnare immediatamente le dimissioni” dichiara in Aula il capogruppo del Movimento 5 stelle Vincenzo Santangelo. “Siamo oggi a presentare nuovamente una mozione di sfiducia alla ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri, in quanto riteniamo che la signora abbia dimostrato nel corso del suo mandato quanto la sua attività normativa e amministrativa sia gravemente inadeguata, inopportuna e frutto di una grave incompetenza”.
Intanto sono circa 547 gli emendamenti presentati dai gruppi al cosiddetto decreto Svuota carceri, in esame in commissione Giustizia alla Camera. Il termine era previsto per ieri 16 di oggi. La maggior parte degli emendamenti sono stati presentati dai partiti di opposizione, in testa M5s e Lega Nord. Il decreto è quello che introduce nuove norme sui diritti dei detenuti e sulla riduzione della popolazione carceraria.
Giustizia & Impunità
Giustizia, il ministro Cancellieri: “Oltre otto milioni di processi pendenti”
Il Guardasigilli legge alla Camera la relazione annuale sull'amministrazione della Giustizia. Su amnistia e indulto l'appello: "Ci consentirebbero di rispondere in tempi certi e celeri alle sollecitazioni del Consiglio d’Europa". In diminuzione il numero di detenuti, oltre 1000 ricorsi alla Corte europea. Il M5S al Senato presenta una mozione di sfiducia
Meno detenuti, ma ancora troppi processi. E se la riforma della geografia giudiziaria ha in qualche modo alleggerito la pressione sugli uffici giudiziari più grandi, comunque l’inefficienza del sistema giudiziario pesa sul debito pubblico. E poi l’appello su amnistia e indulto come richiesto dall’Europa. Il Guardasigilli, Anna Maria Cancellieri, alla Camera legge la relazione annuale sull’amministrazione della Giustizia e ritorna sul tema di un provvedimento più volte invocato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Intanto il M5S presenta al Senato una mozione di sfiducia. L’aula della Camera ha poi detto sì alla risoluzione di maggioranza che approva la relazione. I voti a favore sono stati 296, i contrari 142, 32 gli astenuti (tutti di Sel e Fdi).
“Oltre otto milioni di processi pendenti”. “Il funzionamento del sistema giudiziario” continua a essere secondo il ministro della Giustizia “in sofferenza” “pur a seguito dei numerosi interventi introdotti negli ultimi anni. È sotto gli occhi di tutti l’eccessivo carico di lavoro che affligge gli uffici giudiziari. Alla data del 30 giugno 2013 si contano 5.257.693 di processi pendenti in campo civile e quasi 3 milioni e mezzo in quello penale. Siamo in presenza di un fenomeno imponente di dilatazione, in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi, del lavoro giudiziario provocato non solo da un aumento della litigiosità nel campo civile o della attività criminale in campo penale”, ma anche dalle “trasformazioni della società“.
Con la riforma della geografia giudiziaria “non solo sono state eliminate le strutture di modeste dimensioni, dove in alcuni casi era evidente la sproporzione tra il numero di persone addette all’ufficio ed il basso carico di lavoro, ma è stata anche alleggerita la pressione sugli uffici metropolitani di maggiori dimensioni, come Milano, Torino e Napoli” spiega il ministro della Giustizia. In materia penale “è necessario introdurre meccanismi di deflazione del carico giudiziario, capaci di eliminare, già in fase di indagine, gli accertamenti che, per la modestia degli interessi concretamente in gioco, non meritano il vaglio processuale”. Parallelamente, si dovranno “potenziare” i riti alternativi senza dibattimento ed “agire risolutamente sul sistema delle notificazioni degli atti giudiziari” e bisogna “realizzare una calibrata revisione del meccanismo delle impugnazioni, nella prospettiva di rafforzare la vocazione accusatoria del processo e la funzione di garanzia dei ricorsi” dice la Cancellieri aggiungendo che “razionalizzazione della spesa ed incremento di efficienza del servizio sono gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso il completamento della procedura sulla gara unica per le intercettazioni”.
“Debito per legge Pinto ammonta a 387 milioni”. “Le inefficienze della giustizia hanno pesanti ricadute anche sul debito pubblico. I ricorsi per il riconoscimento della responsabilità dello Stato per i ritardi in materia giudiziaria, regolati dalla legge Pinto, costituiscono larga parte del contenzioso seguito dal ministero. Numero ed entità delle condanne rappresentano annualmente ancora una voce importante del passivo del bilancio della Giustizia, la cui eliminazione va posta come prioritario obiettivo – dice il ministro -. L’alto numero di condanne ed i limitati stanziamenti sul relativo capitolo di bilancio, hanno comportato un forte accumulo di arretrato del cosiddetto debito Pinto che, ad ottobre 2013, ammontava ad oltre 387 milioni di euro” aggiungendo che sono “circa 1000 i ricorsi proposti alla Corte Europea dei Diritti Umani per lamentare il pagamento ritardato degli indennizzi, che comporteranno ulteriori esborsi a carico dello Stato”.
“Risultati incoraggianti con decreto carceri, diminuiti i detenuti”. “Al 9 gennaio 2014 i detenuti in carcere erano 62.326, in progressivo decremento rispetto alla rilevazione del 4 dicembre 2013 quando il numero era di 64.056. Si registra inoltre un sostanziale dimezzamento degli ingressi mensili” spiega la Cancellieri facendo un bilancio degli esiti del decreto carceri varato a dicembre, parlando di “primi risultati incoraggianti”. Comunque “l’insieme delle misure programmate ed in corso di attuazione non produce un’alterazione dell’equilibrio sociale, poiché non è previsto alcun automatismo nella concessione dei benefici penitenziari. Ogni decisione è assunta dal magistrato di sorveglianza – ricorda il ministro – sulla base di una valutazione positiva della personalità del detenuto”.
“Con amnistia e insulto si risponderebbe all’Europa”. “Al Parlamento resta la responsabilità di scegliere se ricorrere a quegli strumenti straordinari evocati dal Presidente della Repubblica e che certamente ci consentirebbero di rispondere in tempi certi e celeri alle sollecitazioni del Consiglio d’Europa” dice il Guardasigilli su amnistia e indulto. “L’attuale condizione di difficoltà in cui versa il sistema giudiziario non deve far prevalere l’erronea convinzione che le cose non possano migliorare, né costituire un alibi per l’immobilismo. Tutti possiamo contribuire a far sì che l’ottimismo della volontà prevalga sul pessimismo della ragione”.
“Magistratura italiana primi posti per produttività”. “Il 2013 ha visto il ministero della Giustizia impegnato a fondo su alcuni temi fondamentali nei più delicati settori di competenza, tutti connotati da una situazione prossima all’emergenza e tutti essenziali per la corretta tutela dei diritti, soprattutto delle persone più vulnerabili” prosegue la Cancellieri. “Il sistema è in sofferenza nonostante la risposta offerta dalla magistratura italiana che l’ultimo rapporto della Commissione Ue per l’efficienza della giustizia colloca ai primi posti in termini di produttività“.
“Aumentano carichi di lavoro e spazio di azione dei magistrati: da qui traggono origine insoddisfazioni per le lentezze dei giudizi e timori che la sovraesposizione della Magistratura possa alterare il delicato equilibrio tra i poteri dello Stato” afferma il ministro. Che ricorda che è “stata realizzata la tanto attesa completa parificazione tra i figli nati nel matrimonio e i figli nati fuori del matrimonio, eliminando qualsiasi anacronistica discriminazione, anche da un punto di vista sostanziale ed ogni disparità di trattamento sul piano dei diritti e dei doveri dei genitori nei confronti dei figli”.
“Preoccupante aumento della presenza di minori”. Sulla giustizia minorile, “si segnala un preoccupante aumento della presenza di minori con molteplici disagi e problematiche di malessere sociale correlati a fenomeni di dispersione scolastica, emarginazione e vulnerabilità sociale, disagio psichico, assunzione ed abuso di sostanze stupefacenti, reclutamento nella criminalità organizzata, immigrazione di minori non accompagnati, difficoltà di integrazione dei ‘minori stranieri di seconda generazione, formazione di bande giovanili, sfruttamento, abuso e tratta a danno di minorenni” spiega il Guardasigilli che aggiunge che “negli ultimi anni si sta assistendo ad una sempre maggiore applicazione del collocamento in comunità, non solo quale misura cautelare, ma anche nell’ambito di altri provvedimenti giudiziari, per la sua capacità di contemperare le esigenze educative con quelle contenitive di controllo. I dati confermano inoltre l’incremento della presenza di cittadini minori stranieri, provenienti dal Nord Africa, in particolare dalla Tunisia e dall’Egitto. L’approccio trattamentale per i minori deve principalmente fondarsi sull’ascolto e l’accoglienza, quindi sul dialogo”.
M5S al Senato: “Mozione di sfiducia. Rassegni le dimissioni”. Intanto al Senato il Movimento 5 Stelle presenta una mozione di sfiducia. “Noi del M5S esprimiamo la sfiducia alla ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri e la invitiamo a rassegnare immediatamente le dimissioni” dichiara in Aula il capogruppo del Movimento 5 stelle Vincenzo Santangelo. “Siamo oggi a presentare nuovamente una mozione di sfiducia alla ministra della Giustizia Anna Maria Cancellieri, in quanto riteniamo che la signora abbia dimostrato nel corso del suo mandato quanto la sua attività normativa e amministrativa sia gravemente inadeguata, inopportuna e frutto di una grave incompetenza”.
Intanto sono circa 547 gli emendamenti presentati dai gruppi al cosiddetto decreto Svuota carceri, in esame in commissione Giustizia alla Camera. Il termine era previsto per ieri 16 di oggi. La maggior parte degli emendamenti sono stati presentati dai partiti di opposizione, in testa M5s e Lega Nord. Il decreto è quello che introduce nuove norme sui diritti dei detenuti e sulla riduzione della popolazione carceraria.
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Roma, 21 feb. (Adnkronos) - “Credo che, sotto il profilo geo culturale un'enfasi forte sul consesso europeo sia strettamente necessario perché ritengo che si stia perdendo culturalmente un ruolo che il nostro contesto geografico politico ha sempre avuto. Con il linguaggio dei numeri, il valore delle nostre imprese in relazione al totale delle imprese del mondo non è sceso, è crollato in modo ingiustificato. Se confrontate il 2005 con il 2024, vi accorgete che il prodotto interno lordo dell'Europa è passato dal 35% del totale del mondo al 20%. Siamo scesi come peso e come significatività. Se poi andiamo a vedere il peso delle società quotate, nel 2005 e oggi, troviamo che è passato dal 35% del totale a meno del 15%”. Così Maurizio Dallocchio, professore ordinario università Bocconi, intervenendo oggi a Firenze al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia, la due giorni interamente dedicata al confronto tra le parti politiche, le Istituzioni e i cittadini.
Nel mondo, “le banche europee, sono irrilevanti - aggiunge Dallocchio - La prima banca europea per dimensione di capitalizzazione è dopo il numero 20. Nelle prime 10 ce ne sono 4 americane, 4 cinesi, una della Gran Bretagna e una giapponese. Non ce n'è una europea. Le banche europee, per finanziare le imprese europee, sono fortissime, sono importantissime - evidenzia il professore - Se consideriamo 100 il debito delle imprese europee, 75 è debito bancario e solo 25% è legato ai mercati e all'emissione di titoli obbligazionari. Credo che se partiamo da questi numeri ci rendiamo contro che stiamo diventando, in qualche modo, preda, sotto il profilo economico. Ma - avverte il professore - l'economia influisce sulla politica e sulla società ed evidentemente dà un impulso numerico alla cultura prevalente”.
C’è una concentrazione geopolitica delle maggiori imprese del mondo. “Tra le prime otto per capitalizzazione di borsa, sette sono statunitensi, l'altra è saudita e fa petrolio - illustra l’esperto - Quella che capitalizza di più in borsa, che vale 3.600 miliardi di dollari, molto di più del debito pubblico italiano per intenderci, quasi il doppio del Pil italiano, è una società che appartiene al settore tecnologico. Le sette americane sono tutte imprese tecnologiche. Per cui il secondo elemento di concentrazione, il settoriale, è potentissimo. Le prime otto società per capitalizzazione di borsa, nel 2005, l'anno di riferimento che ho preso insieme al 2024, erano presenti in sei settori diversi: il farmaceutico, diversificato, la grande distribuzione, il bancario, l'oil and gas e le tecnologie. Oggi i settori presenti sono, praticamente, uno”.
Inoltre, “la capitalizzazione di borsa delle prime cinque società al mondo per capitalizzazione - rimarca il professore - valgono il 30% del mercato di tutto il mondo. La sola, Nvidia, che è legata al mondo dell'intelligenza artificiale, da sola pesa una 1,6 tutta la borsa tedesca: una concentrazione dimensionale incredibile, mai esistita in passato. Altamente preoccupante è che si tratta di realtà proprietarie. Nel 2005, delle grandi imprese che connotavano il mondo, la concentrazione della proprietà era altamente diffusa. Nessuno possedeva più del 7 - 8 - 9%. Oggi, le prime otto società per capitalizzazione, si rifanno al nome di un padrone. Sotto il profilo evidentemente economico, finanziario, ma anche sociale e culturale, ha un impatto sul mondo che è straordinario”.
Come Europa, “se vogliamo tornare ad avere il ruolo sotto il profilo culturale in primo luogo sotto il profilo economico e sociale - suggerisce Dallocchio - è necessario accettare che ci sia un debito comune, è necessario provvedere a una difesa comune, al rilancio dei mercati e della finanza, intesa nel senso buono, dei soldi che finiscono alle aziende proveniendo dalle famiglie. È necessaria una fiscalità omogenea ed è necessario prendere consapevolezza del fatto che se vuoi essere competitivo devi investire in tecnologie e in intelligenza, che poi naturale o artificiale, con una visione di lungo periodo che porti a credibilità, a sostenibilità, a visibilità, a credito, che si trasformi anche in credito culturale della nostra Europa”. In questo contesto, l’Italia “è un Paese che paga una valanga di tasse. Partiamo da un livello di tassazione che, rispetto ad altri Paesi è mostruosamente superiore”. Va bene la rottamazione delle cartelle esattoriali? “Si, ma cum grano salis”, conclude.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Le elezioni federali del 23 febbraio 2025 sono un momento cruciale non solo per la Germania ma per l’intero panorama politico europeo e internazionale. Per approfondire l'impatto di questo appuntamento elettorale, Adnkronos organizza una diretta speciale targata Eurofocus, direttamente dalla residenza di Hans-Dieter Lucas, l’ambasciatore tedesco a Roma.
Condotto dal direttore Davide Desario e dai vicedirettori Fabio Insenga e Giorgio Rutelli, con la partecipazione dei giornalisti Adnkronos Mara Montanari e Otto Lanzavecchia, lo speciale di domenica comincerà alle 17 e vedrà la partecipazione di molti ospiti italiani e tedeschi, con continui collegamenti anche da Berlino, Francoforte e Bruxelles.
Alle 18, con la chiusura dei seggi e la diffusione degli exit poll, è prevista l’analisi dei primi risultati. Alle 19 un panel di esperti si confronterà sugli scenari del post-voto: quali le coalizioni possibili, e quali i rapporti di forza tra i partiti. Tra le 20 e le 21, infine, il commento della Elefantenrunde, la “tavola rotonda degli elefanti”, confronto tra i leader politici in onda sulle tv tedesche. Un'occasione unica per leggere i risultati, le prospettive e le possibili conseguenze di queste elezioni sul futuro dell'Unione Europea, delle relazioni transatlantiche e degli equilibri globali.
Lo speciale sarà trasmesso sulla homepage e sul canale Youtube di Adnkronos, con 400 siti collegati tra testate nazionali e network locali online. Le notizie sulle elezioni saranno lanciate in tempo reale dall’agenzia, analisi e interviste pubblicate sulportale Eurofocus.
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "La politica deve essere capace di guidare la narrazione, le trasformazioni, non deve essere esecutrice di decisioni raggiunte in altri ambiti. Meritocrazia Italia chiede un rinascimento della politica, per questo siamo a Firenze. La politica non è solo nei palazzi, parte dal basso e abbiamo ambizioni grandi, anche oltre confine". Lo ha detto Zenaide Crispino, ministro MI Turismo, Cultura, Impresa e Territorio, nel suo intervento al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia in corso a Firenze.
"La geopolitica e la geo cultura si muovono in un gioco di specchi - spiega Crispino - perché si condizionano reciprocamente e il momento storico che viviamo ci pone di fronte a degli scontri asimmetrici. C'è un occidente che si dibatte per mantenere la geocultura, anche al cospetto di un sistema che manifesta delle crepe e delle fragilità. Ci sono Paesi come quelli del Golfo, l'India, la Cina che vogliono riscrivere le regole proprio della geopolitica, si muovono tra capitalismo e autoritarismo, tra egemonia e soft power. Le guerre vogliono riscrivere le frontiere del diritto internazionale. Poi c'è l'Europa, che sembra un po' dispersa tra questi giganti”. A livello internazionale, “sicuramente l'elezione di Trump vede degli Stati Uniti che accelerano sull'indipendenza energetica - illustra - ma che, nello stesso tempo, si svincolano da trattati internazionali che sono stati stilati proprio per una visione coesa internazionale contro il cambiamento climatico. C'è la Cina che, pur essendo uno dei paesi più inquinanti al mondo, ha il monopolio nella produzione delle tecnologie green. C'è l'Europa che insegue, una transizione ecologica giusta, ma tante volte anche ideologica. Ci siamo persi, a volte, perché scollati dalle esigenze delle economie reali".
Ma "l'ambiente non è solo un problema climatico, è anche un problema di sicurezza - sottolinea Crispino - perché dove ci sono delle crisi climatiche si evidenziano anche spesso delle crisi umanitarie e migratorie. Anche in questo caso la politica e la cultura non possono discostarsi l'una dall'altro. Tante volte meritocrazia ha chiesto l'integrazione reale che si basa sull'incontro di quelle culture che vengono in contatto, che restituiscano la tolleranza a chi deve ospitare e la dignità a chi viene ospitato. Questo, a dispetto di un'accoglienza indiscriminata, che invece crea quelle bolle di subcultura che genere illegalità e quindi intolleranza. Anche la giustizia è un elemento essenziale nell'immaginario collettivo. La giustizia deve essere percepita come equa, certa, svincolata dalla burocrazia, deve restituire sicurezza, certezza del diritto, ma anche della pena". Rimarcando l’importanza della politica, Crispino conclude mettendo in guarda sull’affacciarsi di "protagonisti, che sono soggetti privati, che perché dispongono di un potere finanziario tale, hanno la possibilità di gestire asset strategici, la comunicazione, la sicurezza, l'intelligenza artificiale, le energie rinnovabili, fino alla conquista dello spazio. Il mio riferimento non è velato, sto parlando Musk, ovviamente".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - "Stiamo assistendo a dei profondi cambiamenti. Non so se la geopolitica salverà il mondo, credo che la diplomazia lo possa fare, con tutte le dovute cautele. Il lavoro delle diplomazie di tutto il mondo" è "sempre stato fondamentale per evitare guerre o farle finire e questo è un momento in cui, nel quadrante dove lavoro io, cioè nel Golfo ma anche nel resto del Medio Oriente, stiamo assistendo, dopo oltre un anno, a qualche buona notizia. Cessate il fuoco a Gaza, cessate il fuoco in Libano. Ci sono stati dialoghi interregionali che sicuramente fanno sperare in una nuova fase. Tutto è ancora molto fragile e quindi dovremmo lavorarci con enorme forza". Lo ha detto Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’Ue per la regione del Golfo, intervenendo oggi a Firenze al focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia, la due giorni interamente dedicata al confronto tra le parti politiche, le Istituzioni tutte e i cittadini.
"Sicuramente questo è un momento in cui a livello internazionale è meglio non lavorare da soli - aggiunge Di Maio - Più si può stare insieme e si può lavorare insieme ai nostri alleati, ai nostri partner, meglio è. L'illusione che si possa fare, si possa affrontare le dinamiche geopolitiche da soli è qualcosa che appartiene a un passato, neanche di grande successo, e questo è pienamente in linea anche con lo spirito con cui il governo italiano sta affrontando questo momento. Molti si meravigliano che l'incontro tra Trump e Putin possa avvenire in Arabia Saudita, ma l’Arabia Saudita ha costruito una politica estera, soprattutto nei momenti di grande polarizzazione del mondo. Dopo il Covid sui vaccini o dopo l'aggressione russa all'Ucraina, è chiaro ed evidente che questi Paesi" del Golfo “hanno investito in una politica multipolare, come la chiamano, e oggi riescono a dialogare con tutti, anche con gli europei, da una posizione molto credibile, evidentemente".
Tale situazione "non riguarda soltanto i sauditi - conclude Di Maio - Gli emiratini nell'ultimo anno hanno negoziato il rilascio di prigionieri sia russi che ucraini, per oltre 2000 persone, i catarini hanno fatto rientrare i bambini ucraini in Ucraina dalla Russia, grazie ad una mediazione tra Russia e Ucraina e così via. Assistiamo a un Golfo, il paese e la regione in cui lavoro, che diventa sempre più un hub per mediazioni diplomatiche e facilitazioni diplomatiche. La buona notizia è che noi", come italiani "abbiamo ottimi rapporti con loro e siamo partner strategici di questi paesi. Lo dico senza nessun interesse, e come una persona che sicuramente ha avuto anche diverse discussioni, con gli attuali leader politici: credo che siamo in un momento europeo in cui l'Italia si sta dimostrando uno dei paesi più stabili politicamente e questa non è una cosa da poco. Dobbiamo cercare di ricostruire sempre più una politica che tenga al centro l'interesse europeo, abbiamo bisogno adesso di mettere al centro l'interesse europeo".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Nella riforma della giustizia "il problema è nella narrazione. Conosco centinaia di colleghi assolutamente onesti, desiderosi di esprimersi in collettività. Definire i gruppi come delle correnti, gruppi di potere per alterare il meccanismo della giustizia, non corrisponde alla realtà globale che conosco”. Così Cesare Parodi, presidente Associazione nazionale magistrati, partecipando focus dedicato alla Geo cultura in occasione della Direzione nazionale di Meritocrazia Italia in corso a Firenze, sottolinea che “gli interlocutori per Anm sono tutti, quindi anche con il governo: anche in un momento difficile come questo, se qualcuno è disposto ad ascoltarci, la porta è aperta. È un principio irrinunciabile, ma serve una volontà. La speranza è che ci possa essere un dialogo assolutamente franco, leale e costruttivo da entrambe le parti".
Sulla geopolitica "l’unica cosa sensata che posso dire - aggiunge Parodi - è una profonda e profondissima preoccupazione a livello internazionale con prospettive molto pericolose e negative, non solo a livello bellico, ma anche per le ricadute economiche che possono verificarsi. Da cittadino, prima che da magistrato, chiederei una maggiore capacità di sedersi intorno al tavolo. Sono morti troppi ragazzi russi e ucraini. Il sentimento di preoccupazione penso possa essere condiviso".
Roma, 21 feb. (Adnkronos) - Il Senato della Repubblica ha deciso di ricordare il terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina. Lunedì 24 febbraio la facciata di Palazzo Madama sarà illuminata con i colori della bandiera ucraina dalle ore 18 fino alle 7 del giorno successivo.
Milano, 21 feb. (Adnkronos) - Nessun ordine di cancellare il video, ma una 'diffida' a divulgarlo. E' questa la spiegazione fornita da carabinieri, indagati per depistaggio e favoreggiamento, sentiti in procura a Milano nell'inchiesta sull'incidente accaduto la sera del 24 novembre nel quartiere Corvetto dove ha perso la vita Ramy Elgaml, 19 anni di origine egiziana. I due militari sono arrivati con una terza gazzella quando il T Max era già a terra e un collega stava praticando il massaggio cardiaco al diciannovenne. I militari, che hanno identificato il giovane che stava filmando, gli avrebbero chiesto di non mostrare le immagini perché dal contenuto fortemente sensibile.