Il governo pone la questione di fiducia nell’Aula della Camera sul decreto Imu-Bankitalia. Lo ha formalizzato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ricordando che la votazione si terrà venerdì 24 gennaio a partire dalle 11.45.
Montano intanto le critiche al provvedimento che, tramite la discussa rivalutazione delle quote di via Nazionale, garantirà a Intesa e Unicredit – i due più importanti azionisti – un guadagno compreso fra i 2,7 e i 4 miliardi. Massimo Corsaro di Fdi è stato espulso dall’Aula della Camera, perché urlava il suo dissenso contro la scelta del governo di porre la fiducia sul decreto. Mentre Franceschini illustrava le ragioni che inducono il governo a porre la questione di fiducia, il deputato ha iniziato a contestare dal suo posto ad alta voce, urlando “state svendendo Bankitalia, vergognatevi”. Corsaro è stato richiamato all’ordine dalla presidenza dopo di che è stato invitato ad abbandonare l’aula, tra le proteste dei colleghi di gruppo.
Rincara la dose il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Letta privatizza Bankitalia svendendola ai suoi amici delle banche”, scrive su twitter. “E per paura degli emendamenti mette la fiducia. La rapina del secolo“. Ma le critiche al provvedimento riguardano anche gli altri partiti. Settimana scorsa il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento al decreto per chiedere di annullare la discussa rivalutazione delle quote di via Nazionale, “altrimenti sarà guerra totale”. E alcuni giorni dopo la formazione politica Lista civica italiana ha lanciato una petizione rivolta al premier Enrico Letta e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con un comunicato dal titolo: “Giù le mani dalla Banca d’Italia”.