A Parma le scelte sindacali dei dipendenti pubblici saranno visionate e “schedate” dai loro superiori. Secondo un nuovo provvedimento della Ragioneria territoriale dello Stato di Parma che fa capo al ministero dell’Economia e delle finanze, per iscriversi a un sindacato, cancellarsi o cambiare sigla, i dipendenti statali che lavorano nel territorio dovranno presentare le deleghe controfirmate dal responsabile del proprio ufficio di appartenenza. Il che significa un dirigente per gli enti pubblici, oppure il preside nel caso degli insegnanti e del personale scolastico. A lanciare l’allarme sono i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti, che puntano il dito contro “una nuova era di schedatura dei dipendenti pubblici per opinioni politico-sindacali” che vede Parma come “cavia” per una prassi che potrebbe allargarsi anche ad altri territori.
La novità è arrivata come un fulmine a ciel sereno con una circolare a firma del direttore della Ragioneria territoriale provinciale Rosaria Chizzini inviata il 15 gennaio 2014 alle sigle sindacali e agli enti, in cui si indicano le nuove modalità operative da adottare per le variazioni stipendiali relative a iscrizioni e revoche sindacali. Questione di buste paga: per trattenere o meno dai compensi dei lavoratori le quote destinate ai sindacati di iscrizione, prima la Ragioneria territoriale si basava sui moduli di adesione certificati dai delegati sindacali. Ora invece, sarà necessario il timbro dell’ufficio di servizio del dipendente. “Prima eravamo noi come sindacato a portare le nostre iscrizioni – ha spiegato Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti – Ora invece ci dovrà essere anche il passaggio dai vertici degli enti”.
Nel documento infatti si legge che saranno ritenute regolari le deleghe sindacali sottoscritte in originale dagli interessati e “trasmesse a cura degli uffici di appartenenza con note a firma del dirigente” oppure con invio in posta elettronica certificata a firma digitale. Per quanto riguarda invece le deleghe trasmesse tramite le organizzazioni sindacali, esse “verranno accettate solo se corredate da nota (elenco) sottoscritta dal dirigente dell’ufficio di servizio”. Stessa modalità per le domande di revoca, che dovranno essere inviate al sindacato interessato, all’ufficio di servizio e alla Ragioneria dello Stato.
In questo modo in pratica i dipendenti pubblici, a meno che non utilizzino la posta elettronica certificata, dovranno fare controfirmare l’iscrizione o la cancellazione a una sigla o a un’altra dai propri superiori, con il risultato di esautorare di fatto i delegati sindacali, che da sempre hanno il compito di occuparsi di queste procedure. “Capisco che ci debbano essere accorgimenti per accertare l’autenticità della delega, ma questo provvedimento lede la privacy dei lavoratori e può creare difficoltà nei rapporti di lavoro” spiega Simone Saccani, segretario di Flc Cgil.
In più, secondo i sindacati, le nuove disposizioni andrebbero contro la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), che all’articolo 8 vieta al datore di lavoro di “effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore”. Il fatto che non si debba comunicare all’ufficio di appartenenza l’adesione a partiti e sindacati poi, è previsto anche dal Decreto del presidente della Repubblica del 16 aprile 2013 n.62 (codice di comportamento dei dipendenti pubblici). Diversa la versione del direttore della Ragioneria territoriale di Parma, che non ha voluto rilasciare spiegazioni in merito al nuovo provvedimento adottato: “Noi agiamo secondo le disposizioni di legge” si è limitata a dire Chizzini.
Nella circolare però, fanno notare i sindacati, non compaiono riferimenti a norme o a leggi che contemplino le nuove modalità. “Non si capisce da dove sia arrivata questa disposizione che interessa solo Parma e per quale motivo sia stata adottata – ha attaccato Pizzo – Solitamente in un provvedimento è necessario citare delle norme di riferimento, che in questo documento mancano del tutto”. Il risultato però è che i sindacati ora si ritrovano con le mani legate: “Io ho avuto iscrizioni al sindacato a gennaio – ha continuato Pizzo – ma mi rifiuto di compiere un illecito e di farle registrare in questo modo”.
Il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio ha informato della vicenda il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco ed il garante della privacy Antonello Soro. Finora però non ci sono state risposte, così come non ci sono state reazioni da parte delle forze politiche. I rappresentanti dei lavoratori però sono sul piede di guerra: “E’ un palese attacco che di fatto limita la libertà di scelta di appartenenza sindacale, in aperto contrasto con le norme che tutelano i dati personali” ha detto Maria Gentilini di Cisl insieme a Ernesto Devodier dello Snals. La Gilda degli insegnanti ha parlato di un provvedimento che “mette in soggezione le persone sul luogo di lavoro, identificandole e schedandole per opinione”. “Chiediamo ai ministri Saccomanni, D’Alia e Carrozza di interrompere questa indecenza – ha concluso Pizzo – ci chiediamo perché sono partiti proprio da Parma”. Le nuove disposizioni infatti per ora sono ristrette al territorio provinciale, ma potrebbero costituire un precedente ed essere adottate anche da altre Ragionerie territoriali dello Stato.
Emilia Romagna
Parma, ai dipendenti pubblici serve l’ok del dirigente per l’iscrizione al sindacato
Il provvedimento è stato trasmesso dalla Ragioneria territoriale dello Stato di Parma che fa capo al ministero dell'Economia. Pizzo (Gilda degli insegnanti): "Prima eravamo noi come sindacato a portare le nostre iscrizioni. Ora invece dovrà esserci l'approvazione dei vertici degli enti"
A Parma le scelte sindacali dei dipendenti pubblici saranno visionate e “schedate” dai loro superiori. Secondo un nuovo provvedimento della Ragioneria territoriale dello Stato di Parma che fa capo al ministero dell’Economia e delle finanze, per iscriversi a un sindacato, cancellarsi o cambiare sigla, i dipendenti statali che lavorano nel territorio dovranno presentare le deleghe controfirmate dal responsabile del proprio ufficio di appartenenza. Il che significa un dirigente per gli enti pubblici, oppure il preside nel caso degli insegnanti e del personale scolastico. A lanciare l’allarme sono i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil, Snals Confsal e Gilda degli insegnanti, che puntano il dito contro “una nuova era di schedatura dei dipendenti pubblici per opinioni politico-sindacali” che vede Parma come “cavia” per una prassi che potrebbe allargarsi anche ad altri territori.
La novità è arrivata come un fulmine a ciel sereno con una circolare a firma del direttore della Ragioneria territoriale provinciale Rosaria Chizzini inviata il 15 gennaio 2014 alle sigle sindacali e agli enti, in cui si indicano le nuove modalità operative da adottare per le variazioni stipendiali relative a iscrizioni e revoche sindacali. Questione di buste paga: per trattenere o meno dai compensi dei lavoratori le quote destinate ai sindacati di iscrizione, prima la Ragioneria territoriale si basava sui moduli di adesione certificati dai delegati sindacali. Ora invece, sarà necessario il timbro dell’ufficio di servizio del dipendente. “Prima eravamo noi come sindacato a portare le nostre iscrizioni – ha spiegato Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli insegnanti – Ora invece ci dovrà essere anche il passaggio dai vertici degli enti”.
Nel documento infatti si legge che saranno ritenute regolari le deleghe sindacali sottoscritte in originale dagli interessati e “trasmesse a cura degli uffici di appartenenza con note a firma del dirigente” oppure con invio in posta elettronica certificata a firma digitale. Per quanto riguarda invece le deleghe trasmesse tramite le organizzazioni sindacali, esse “verranno accettate solo se corredate da nota (elenco) sottoscritta dal dirigente dell’ufficio di servizio”. Stessa modalità per le domande di revoca, che dovranno essere inviate al sindacato interessato, all’ufficio di servizio e alla Ragioneria dello Stato.
In questo modo in pratica i dipendenti pubblici, a meno che non utilizzino la posta elettronica certificata, dovranno fare controfirmare l’iscrizione o la cancellazione a una sigla o a un’altra dai propri superiori, con il risultato di esautorare di fatto i delegati sindacali, che da sempre hanno il compito di occuparsi di queste procedure. “Capisco che ci debbano essere accorgimenti per accertare l’autenticità della delega, ma questo provvedimento lede la privacy dei lavoratori e può creare difficoltà nei rapporti di lavoro” spiega Simone Saccani, segretario di Flc Cgil.
In più, secondo i sindacati, le nuove disposizioni andrebbero contro la legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori), che all’articolo 8 vieta al datore di lavoro di “effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore”. Il fatto che non si debba comunicare all’ufficio di appartenenza l’adesione a partiti e sindacati poi, è previsto anche dal Decreto del presidente della Repubblica del 16 aprile 2013 n.62 (codice di comportamento dei dipendenti pubblici). Diversa la versione del direttore della Ragioneria territoriale di Parma, che non ha voluto rilasciare spiegazioni in merito al nuovo provvedimento adottato: “Noi agiamo secondo le disposizioni di legge” si è limitata a dire Chizzini.
Nella circolare però, fanno notare i sindacati, non compaiono riferimenti a norme o a leggi che contemplino le nuove modalità. “Non si capisce da dove sia arrivata questa disposizione che interessa solo Parma e per quale motivo sia stata adottata – ha attaccato Pizzo – Solitamente in un provvedimento è necessario citare delle norme di riferimento, che in questo documento mancano del tutto”. Il risultato però è che i sindacati ora si ritrovano con le mani legate: “Io ho avuto iscrizioni al sindacato a gennaio – ha continuato Pizzo – ma mi rifiuto di compiere un illecito e di farle registrare in questo modo”.
Il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio ha informato della vicenda il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, il ragioniere generale dello Stato Daniele Franco ed il garante della privacy Antonello Soro. Finora però non ci sono state risposte, così come non ci sono state reazioni da parte delle forze politiche. I rappresentanti dei lavoratori però sono sul piede di guerra: “E’ un palese attacco che di fatto limita la libertà di scelta di appartenenza sindacale, in aperto contrasto con le norme che tutelano i dati personali” ha detto Maria Gentilini di Cisl insieme a Ernesto Devodier dello Snals. La Gilda degli insegnanti ha parlato di un provvedimento che “mette in soggezione le persone sul luogo di lavoro, identificandole e schedandole per opinione”. “Chiediamo ai ministri Saccomanni, D’Alia e Carrozza di interrompere questa indecenza – ha concluso Pizzo – ci chiediamo perché sono partiti proprio da Parma”. Le nuove disposizioni infatti per ora sono ristrette al territorio provinciale, ma potrebbero costituire un precedente ed essere adottate anche da altre Ragionerie territoriali dello Stato.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.