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- 14:58 - Sottosegretario Butti: "Digitale rivoluziona erogazione prestazioni"
Bologna, 17 set. (Adnkronos Salute) - "La sanità digitale non è solo tecnologia. E' una rivoluzione del modo di erogare le prestazioni sanitarie, un cambiamento radicale che coinvolge tutti noi: dai sanitari ai cittadini. Per la prima volta nella storia del nostro Servizio sanitario nazionale abbiamo accesso ai dati clinici di tutti gli italiani, creando condizioni straordinarie a vantaggio di chi soffre e dei professionisti che li assistono. Questo cambiamento va oltre alla tecnologia, rappresenta una nuova visione della sanità". Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione, in un messaggio video al convegno sulla sanità digitale Connected Care organizzato da Fnopi, la Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, in corso a Bologna.
"Stiamo costruendo un nuovo modello di sanità digitale che è fondato su tre pilastri principali - ha spiegato - Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse 2.0), la telemedicina, l'intelligenza artificiale (Ai). Questi strumenti rappresentano le fondamenta di un sistema sanitario sicuramente più efficiente e accessibile. Al centro di questo sistema c'è l'ecosistema dei dati sanitari, ovvero uno strumento di interoperabilità federata che coinvolge Regioni e pubbliche amministrazioni in un ecosistema nazionale di condivisione dei dati clinici. La privacy è una priorità fondamentale. I dati clinici sono tra le informazioni in assoluto più sensibili. Stiamo investendo oltre 310 milioni di euro in competenze digitali, in formazione, in cultura digitale per preparare gli operatori sanitari a questa straordinaria sfida della digitalizzazione. Fse 2.0 e telemedicina sono fondamentali per potenziare la sanità territoriale con Ai che funge da acceleratore. L'Ai non sostituisce i professionisti sanitari - precisa - ma potenzia la loro capacità di diagnosi e trattamento, migliorando velocità e l'efficacia delle decisioni cliniche specialmente nella diagnostica per immagini e nella gestione delle malattie croniche".
- 14:55 - Mafia: Gasparri (Fi), 'De Raho lasci commissione antimafia, conflitto interesse enorme'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - “Da membro della Commissione Antimafia ho chiesto di tornare con particolare attenzione sul caso Striano: il più grande scandalo della storia recente. Striano apparteneva alla Guardia di Finanza mentre Cafiero De Raho era Procuratore nazionale antimafia, oggi parlamentare grillino e Vicepresidente della Commissione Antimafia. Ma come mai Cafiero De Raho rimane ancora Vicepresidente dell’Antimafia, dove sono arrivate 10.500 pagine di una inchiesta condotta dalla magistratura sullo scaldalo della Procura nazionale al tempo in cui Cafiero De Raho la presiedeva?" Lo dichiara il presidente dei senatori di Fi, Maurizio Gasparri, membro della Commissione Antimafia a ‘Ping Pong’ su Rai Radio1.
"De Raho deve lasciare la Commissione Antimafia perché c’è un conflitto di interesse enorme. Ed è necessario che l’Antimafia senta di nuovo il Procuratore Antimafia e già Capo di Gabinetto del ministro Orlando, Melillo, così come Striano e Laudati, perché è uno scandalo troppo grande sul quale andremo fino in fondo”, conclude.
- 14:53 - Pnrr: Tinagli (Pd), '62% obiettivi ancora da raggiungere, chi paga conto?'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - “Il governo italiano si vanta spesso di essere 'in pari' con le scadenze del Pnrr, ma se è in pari è anche perché, con la revisione, ha spostato in avanti moltissimi obiettivi". Così l’eurodeputata del Pd, Irene Tinagli.
“Come certifica anche la recente relazione della Corte dei Conti europea, l'Italia ha spostato agli ultimi otto mesi del 2026 , ultimo anno disponibile per il completamento del Pnrr, ben il 62% degli obiettivi da raggiungere. Questo dato va in controtendenza con il 30% residuo della Spagna e una media Ue del 39%. Riuscirà l'Italia a realizzare una così grossa fetta di investimenti e riforme negli ultimi mesi del piano? E se non dovesse farcela chi pagherà il conto per le opere che non dovessero essere finalizzate?".
- 14:53 - **M5S: stop di Conte a Grillo, 'basta sabotaggio costituente, si rivolga a legali noi andiamo avanti'**
Roma, 17 nov. (Adnkronos) - "Finiamola qua con questa pantomima. Se il garante ha altro da dire o da scrivere parlasse con gli avvocati...". Questo è il ragionamento che Giuseppe Conte sta portando avanti in queste ore, dopo la diffusione di una nuova lettere di Beppe Grillo in cui, tra l'altro, il fondatore del Movimento minaccia di rivolgersi al comitato di garanzia 5S. L'ex premier, raccontano, sarebbe tra l'altro parecchio infastidito dall'"uso di missive riservate, date in pasto alla stampa". Per il leader del Movimento, "un chiaro segno di debolezza del garante e di chi lo consiglia...": parole, le sue, che sembrerebbero dirette a Virginia Raggi, che oggi, chiamata in ballo da diversi quotidiani sul braccio di ferro in atto, ha scritto un post su Facebook marcando le distanze.
Conte sarebbe dunque determinato a tirare dritto. Tant'è che oggi, riferiscono i beninformati, sul sito del Movimento potrebbe essere fatto un ulteriore passo avanti per la seconda fase della 'costituente', con la pubblicazione dei temi e dossier della kermesse scelti sulla base dei 22mila contributi arrivati dagli attivisti pentastellati.
- 14:52 - M5s: Raggi, 'lotte potere non mi interessano, non voglio prendere guida di nessun partito'
Roma, 17 set. (Adnkronos) - "Le lotte di potere non mi interessano. Non voglio prendere la guida di nessun partito né partecipare a congiure di palazzo. Quindi stiano tutti tranquilli". Così su Facebook Virginia Raggi, ex sindaca di Roma e membro del comitato di garanzia del Movimento 5 stelle.
"Ma allo stesso tempo - precisa -, come sempre ho fatto nella mia vita, rivendico con forza il diritto di dire quel che penso. E soprattutto di farlo liberamente, senza essere etichettata come 'fedelissima' di uno o di un altro. Sono sempre stata una donna autonoma e indipendente. E continuerò a esserlo, che piaccia o meno. Continuerò a dire ciò che penso e ritengo giusto senza dover chiedere il permesso a qualcuno".
"E la si smetta di vedere sempre doppi fini. Non fanno parte della mia natura!", conclude Raggi.
- 14:49 - Mangiacavalli (Fnopi): "Digitale grande occasione per salute Paese"
Bologna, 17 set. (Adnkronos Salute) - "La forza trasformativa in atto avrà un impatto rilevante sulle professioni sanitarie, sui cittadini e più in generale su tutto il sistema salute. Si gioca tutto sull'equilibrio tra queste tre dimensioni. Fnopi ritiene che la sanità digitale sia, a certe condizioni, un'occasione per la tutela della salute nel Paese, cui le professioni infermieristiche possono dare un importante contributo ed essere a loro volta valorizzate". Lo ha detto Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche, partecipando al Convegno Connected Care in corso a Bologna sulla digitalizzazione della sanità.
"E' necessario assicurare l'introduzione dei nuovi processi - precisa Mangiacavalli - mediati e supportati da tecnologie digitali, in maniera ordinata, adeguando le normative di riferimento, puntando su nuovi profili di competenze e di responsabilità dei professionisti, valorizzando l'apporto dell'équipe di cura, lavorando per mitigare gli effetti deleteri del digital divide con l'impegno verso la costruzione di sistemi digitali inclusivi che garantiscano usabilità e multicanalità integrata".
- 14:49 - Connected care, Fnopi: "Professioni infermieristiche perno dell'assistenza digitale"
Roma, 17 set. (Adnkronos Salute) - "Le professioni infermieristiche - per il loro indissolubile legame ai concetti di relazione, presa in carico, comunicazione - sono e restano quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di assistenza digitale: la tecnologia aggiunge valore solo se consente l'erogazione di nuovi servizi, più sostenibili, più personalizzati, capaci di rilevare bisogni di salute oggi poco o per nulla presidiati". Con queste parole Barbara Mangiacavalli, presidente nazionale Fnopi, Federazione nazionale Ordini delle professioni infermieristiche, ha aperto i lavori del convegno 'Connected Care - Frontiere attuali e fattori di successo nella trasformazione digitale in sanità', organizzato dalla Federazione in collaborazione con l'Università di Bologna per l'intera giornata del 17 settembre. Ai lavori, ospitati nell'Aula Absidale di Santa Lucia, partecipano referenti di ministero della Salute, Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, Agenas, Garante per la protezione dei dati personali, Regioni, università, professioni sanitarie e sociosanitarie.
Al centro del dibattito c'è la necessità del cambiamento dei modelli organizzativi, con la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel cambiamento. Sul ruolo decisivo giocato in questa fase transizionale dai professionisti della salute in generale, e dagli infermieri in particolare, a inizio giornata il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'Innovazione, Alessio Butti, ha spiegato come il Governo stia "costruendo un nuovo modello di sanità digitale che è fondato su 3 pilastri principali: il Fascicolo sanitario elettronico, la telemedicina e l'intelligenza artificiale. Rispetto al Fascicolo sanitario elettronico (Fse), ora anche gli infermieri, con il consenso del paziente, possono accedere ai dati necessari a un normale processo di cura. Questo - ha aggiunto - è riconoscimento del ruolo cruciale che già svolgono ogni giorno del nostro Servizio sanitario nazionale e che ora va supportato in modo concreto".
Nel suo intervento Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, si è soffermato sulla "sfida comune da non perdere. L'innovazione fa parte del presente - ha sottolineato - e va gestita con una buona dose di bilanciamento tra i diritti dei cittadini: quello a stare bene e a vedere tutelata la propria dignità e la propria privacy. Non può esistere contrapposizione tra diritti. Per garantire questo equilibrio è fondamentale un'azione di controllo da parte del cittadino sui propri dati, nel segno della massima trasparenza".
La transizione digitale, oltre che al tema dei dati, si lega a doppio filo con quello della formazione. "Non a caso - ha evidenziato Paco D'Onofrio, professore associato del Dipartimento di Scienze per la qualità della vita dell'Università di Bologna - questo convegno è ospitato nelle sale" dell'ateneo bolognese "che è tra i principali artefici di un processo di rinnovamento, sviluppo e ricerca. E anche l'investimento sulla componente infermieristica è da molti anni particolarmente spiccato. Crediamo che appuntamenti come questi possano contribuire ad alimentare il senso di partecipazione al percorso di miglioramento che parte proprio dalla formazione".
Il convegno è anche l'occasione per la Fnopi di presentare un approfondimento del position statement sulla sanità digitale pubblicato dalla Federazione a ottobre 2023 e ora arricchito da ulteriori riflessioni. "Si tratta - ha illustrato il consigliere nazionale e presidente di Opi Bologna, Pietro Giurdanella - di un'analisi dettagliata dei punti cardine del documento, ovvero: l'ultimo miglio come luogo di prossimità, la fragilità digitale, la relazione di cura al centro dell'azione degli infermieri, il cambio dei modelli organizzativi per implementare la sanità digitale, la comunicazione, la formazione, la responsabilità professionale. All'interno di questo studio approfondito è possibile trovare la nostra logica di cambiamento che ha a che fare con le competenze degli infermieri, con la formazione dei cittadini e - ha concluso - con il necessario cambio dei paradigmi".