Vilipendio nei confronti del capo dello Stato. Con questa accusa la procura di Roma ha aperto un’indagine sul deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial. Il fascicolo è stato aperto sulla base di un esposto del deputato Pd Stella Bianchi presentato dopo che Sorial ha utilizzato l’espressione “boia” nei confronti di Giorgio Napolitano. La frase è stata pronunciata nel corso di una conferenza stampa di presentazione di una lettera da inviare al Capo dello Stato per chiedere che “sia garante delle opposizioni” e lamentare i decreti del governo che, secondo il Movimento 5 Stelle, non ascoltano la posizione dei partiti minori.
Sorial è indagato per “offesa all’onore e al prestigio del Presidente della repubblica“. Reato che prevede una reclusione da uno a cinque anni. La procura dovrà ora chiedere l’autorizzazione a procedere al ministero della Giustizia. Il reato, infatti, rientra tra quelli per cui è necessario il via libera del Guardasigilli. Ad occuparsi del caso sarà il pool reati contro la personalità dello stato coordinato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Intanto il sito dei parlamentari del Movimento 5 Stelle ha aperto il sondaggio per votare quale sia il gesto peggiore compiuto dal capo dello Stato.