Lo aveva definito un abbraccio “ai nuovi resistenti” e in effetti l’incontro tra Beppe Grillo e i parlamentari del Movimento Cinque Stelle alla fine si è risolto in un incontro per galvanizzare e incoraggiare deputati e senatori: smorza gli animi, invita a continuare a lavorare e a comunicare a volte meglio, ma scocca la solita frecciata sui “partiti zombie”: “Agli altri – ha detto ai suoi secondo l’Agi – fate una carezza e in silenzio fategli capire che tanto sono morti”. Lo scontro tra partiti e istituzioni come si vede è solo all’inizio, dopo i due giorni di alta tensione alla Camera: la presidente della Camera Laura Boldrini anticipato l’arrivo di sanzioni per il putiferio di Montecitorio, mentre il presidente del Consiglio Enrico Letta si sfoga: “Credo ci sia stata una tolleranza eccessiva. Si tratta di una minoranza che cerca di prevaricare le regole con cui funzionano le istituzioni. Tutto questo è grave e sbagliato ed è giusto reagire”. Così Grillo rilancia e mette nel mirino – e non è una novità – la stessa Boldrini (“inadeguata e miracolata”), aprendo anche un sondaggio sul proprio blog, è sicuro che sulla messa in stato d’accusa al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano” milioni di italiani sono con noi” e che quanto accaduto a Montecitorio deriva dal fatto che gli altri partiti “non sono abituati all’esistenza dell’opposizione”. Di certo, come assicura il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, “la linea resta sempre la stessa e la decidiamo nei gruppi parlamentari. L’incontro di oggi è servito per dirci che ci vogliamo bene”.
Grillo: “Vinciamo alle europee e cambiamo l’Italia da lì”
L’incontro a porte chiuse in un albergo di Roma tra il leader del Movimento e i parlamentati è diventata l’occasione per fare il punto a quasi un anno dall’entrata nelle istituzioni. “Vinciamo le europee e cambiamo l’Italia da lì – dice secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa – Il programma per le elezioni lo votiamo online e poi facciamo campagna insieme nelle piazze”. E poi torna sulla messa in stato d’accusa: “I partiti non la voteranno mai, ma milioni di italiani sono con noi”. Ma il motivo principale è quello di sostenere i suoi nella loro “nuova resistenza”: “I partiti non sono abituati all’esistenza di un’opposizione”. Usa l’ironia invece per commentare la gomitata del questore della Camera di Scelta civica Stefano Dambruoso alla deputata M5S Loredana Lupo. “Questo qua di Scelta Fisica non ha tutte le colpe, Loredana è cattivissima! Avete sentito il suo discorso?”. Infine rilancia sul futuro, anche quello prossimo: “Ognuno dei 7 punti del programma delle europee verrà discusso e sviluppato in rete – dichiara – Vinciamo alle europee e cambiamo l’Italia da lì. Faremo campagna insieme dalle piazze”.
“Continuare con l’opposizione dura per smascherare le porcate”
E ancora: continuare con l’opposizione dura, per smascherare le porcate, ma occorre – questo l’invito di Grillo -, evitare gli eccessi che possono ritorcerci contro, tanto, ha detto il leader dei Cinque Stelle, si fanno male da soli. Poi Grillo, riferiscono fonti parlamentari, ha dato un altro “consiglio” ai suoi: bisogna evitare di ricorrere in azioni penali, ma non abbassate mai la guardia, la gente ha capito che abbiamo ragione noi. Il messaggio che volevamo mandare su Bankitalia è arrivato, avrebbe osservato.
Il sondaggio sulla Boldrini: per il 40’% si deve dimettere
Così sul blog compare il sondaggio sulla Boldrini: “Cosa deve fare la Presidente della Camera?”. Scelgano i lettori (non solo gli iscritti). Alla fine “vince” l’opzione “si deve dimettere spontaneamente” con il 40% dei partecipanti, poco più di 40mila persone a fine giornata. Per il 18,5%, invece, dovrebbe essere il M5S a presentare contro di lei una mozione di sfiducia, che peraltro non esiste. Il 13,5% circa delle risposte indica invece che la presidente “deve chiedere a Napolitano formalmente di non firmare il decreto Imu-Bankitalia” e per l’11% “deve spiegare agli elettori di Sel i motivi del regalo di 7,5 miliardi alle banche”. Solo il 6% circa chiede invece che sia lei a “proporre l’espulsione del questore Dambruoso per l’aggressione a una deputata del M5S”. Risponde “altro” il 7% dei partecipanti con motivazioni che, in gran parte, sono occasione per sfogare insulti.
Grillo: “Boldrini è inadeguata e miracolata, deve andarsene”
La risposta del leader è questa: “La Boldrini nel suo ruolo è inadeguata, impropria, miracolata. Lo sa lei, lo sanno tutti. Ha due meriti, piace a Napolitano e ubbidisce agli ordini e, per questo Regime, due medaglie così bastano e avanzano. Deve andarsene e in fretta dalla Camera”. L’attacco fa riferimento alla bagarre dei giorni scorsi, quando gli eletti Cinque Stelle in Parlamento hanno protestato per il voto sul decreto Imu-Bankitalia e la decisione presa dalla terza carica dello Stato di tagliare gli interventi delle opposizioni per far approvare il provvedimento prima della scadenza. Uno scandalo secondo i grillini che hanno ribattezzato la presidente con il nome di “Lady ghigliottina”. Un comportamento al quale la Boldrini ha risposto minacciando “sanzioni veloci ed efficaci”. Un muro contro muro che all’interno del gruppo non piace a tutti. Non c’è solo la Boldrini, infatti, ma anche il presidente della Repubblica Napolitano contro cui è stata presentata la proposta di impeachment. Una decisione accompagna dai malumori al Senato di alcuni parlamentari che lamentano di non essere stati consultati: “In questo momento rischia di oscurare la nostra attività”.
“Il presidente della Camera – attacca Grillo sul blog – è un ruolo di garanzia del dibattito parlamentare. Lei ha tradito il suo mandato. Il decreto legge Imu-Bankitalia ha regalato 7,5 miliardi alle banche sottratti agli italiani (e Renzie predica da un mese che vuole far risparmiare un miliardo agli italiani…) con un sotterfugio da magliari di terz’ordine, associare l’abolizione della seconda rata dell’Imu alla sottrazione di valore di Bankitalia. Si potevano scorporare i due decreti, il M5S avrebbe immediatamente votato per l’abolizione dell’Imu, non è stato fatto”. Il Movimento, dice Grillo ha fatto opposizione, quella che solo ieri il leader ha definito “nuova Resistenza“. “Il Movimento 5 Stelle – prosegue – ha sollevato delle eccezioni a norma di regolamento, ha fatto ‘opposizione’ da non confondere con il termine ‘ostruzionismo’ caro ai telegiornali e alla carta igienica quotidiana che sono diventati quasi tutti i giornali. Non siete abituati all’opposizione dopo decenni di inciuci? Beh, dovrete farvene una ragione”.