Come ministro dell’Immigrazione,voleva rendere più rigide le regole per i lavoratori stranieri nel paese. Ma come privato cittadino, si faceva pulire la casa da una immigrata irregolare. E quando la cosa è venuta fuori (lui dice che non ne sapeva niente), non ha potuto che dimettersi. Mark Harper, 43 anni, ministro dell’Immigrazione del governo britannico conservatore, ha lasciato oggi il suo incarico dopo aver scoperto che la sua domestica dal 2007 era una clandestina, riferisce la BBC sul suo sito. Harper era diventato famoso per aver tagliato i benefit agli immigrati dell’Unione europea (in particolare romeni e bulgari) e per una pubblicità rivolta agli stranieri clandestini: “Andatevene a casa o verrete arrestati”. Il premier David Cameron ha accolto le dimissioni “con rammarico” e ha nominato nuovo ministro James Brokenshire.
Nella lettera di dimissioni rivolta al primo ministro, Harper ha spiegato di aver assunto la domestica nel 2007 perché gli facesse le pulizie in casa: all’epoca la donna (di nazionalità non specificata) era in regola. Nel 2012, ad un secondo controllo, i suoi documenti erano risultati ancora a posto. L’anno dopo però, il ministro aveva lanciato una campagna presso i datori di lavoro perché controllassero con più attenzione la posizione dei loro lavoratori stranieri. Volendo dare il buon esempio, Harper aveva fatto verificare anche la posizione della sua domestica. E l’ufficio immigrazione aveva scoperto che la donna non aveva più un permesso di lavoro.
Il ministro ha subito segnalato la cosa alla sua collega ministra dell’Interno, Theresa May. A quel punto però si è trovato in una situazione imbarazzante. Il paladino della lotta ai clandestini che dava lavoro a una clandestina, anche se inconsapevolmente (almeno a suo dire). Una situazione che in passato è costata il posto a numerosi ministri americani, che hanno dovuto lasciare a causa delle loro domestiche “latinas” senza permesso di soggiorno. Prima che scoppiasse lo scandalo, Harper ha deciso di dimettersi. “Sebbene abbia sempre rispettato le leggi – ha scritto oggi a Cameron – ritengo che come ministro dell’Immigrazione, che sta sostenendo in parlamento una normativa che renderà più rigide le nostre leggi sull’immigrazione, io debba attenermi a uno standard più alto rispetto a quello degli altri. Date le circostanze, ho quindi deciso che la cosa giusta per me è tornare ai banchi dei deputati. Mi dispiace per l’imbarazzo che ho provocato”.
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Gran Bretagna, si dimette il ministro per l’Immigrazione con colf irregolare
Mark Harper ha dovuto lasciare il suo posto nell'esecutivo guidato da David Cameron. La decisione dopo che era stato reso pubblico che la sua collaboratrice per le faccende domestiche non aveva un contratto registrato
Come ministro dell’Immigrazione,voleva rendere più rigide le regole per i lavoratori stranieri nel paese. Ma come privato cittadino, si faceva pulire la casa da una immigrata irregolare. E quando la cosa è venuta fuori (lui dice che non ne sapeva niente), non ha potuto che dimettersi. Mark Harper, 43 anni, ministro dell’Immigrazione del governo britannico conservatore, ha lasciato oggi il suo incarico dopo aver scoperto che la sua domestica dal 2007 era una clandestina, riferisce la BBC sul suo sito. Harper era diventato famoso per aver tagliato i benefit agli immigrati dell’Unione europea (in particolare romeni e bulgari) e per una pubblicità rivolta agli stranieri clandestini: “Andatevene a casa o verrete arrestati”. Il premier David Cameron ha accolto le dimissioni “con rammarico” e ha nominato nuovo ministro James Brokenshire.
Nella lettera di dimissioni rivolta al primo ministro, Harper ha spiegato di aver assunto la domestica nel 2007 perché gli facesse le pulizie in casa: all’epoca la donna (di nazionalità non specificata) era in regola. Nel 2012, ad un secondo controllo, i suoi documenti erano risultati ancora a posto. L’anno dopo però, il ministro aveva lanciato una campagna presso i datori di lavoro perché controllassero con più attenzione la posizione dei loro lavoratori stranieri. Volendo dare il buon esempio, Harper aveva fatto verificare anche la posizione della sua domestica. E l’ufficio immigrazione aveva scoperto che la donna non aveva più un permesso di lavoro.
Il ministro ha subito segnalato la cosa alla sua collega ministra dell’Interno, Theresa May. A quel punto però si è trovato in una situazione imbarazzante. Il paladino della lotta ai clandestini che dava lavoro a una clandestina, anche se inconsapevolmente (almeno a suo dire). Una situazione che in passato è costata il posto a numerosi ministri americani, che hanno dovuto lasciare a causa delle loro domestiche “latinas” senza permesso di soggiorno. Prima che scoppiasse lo scandalo, Harper ha deciso di dimettersi. “Sebbene abbia sempre rispettato le leggi – ha scritto oggi a Cameron – ritengo che come ministro dell’Immigrazione, che sta sostenendo in parlamento una normativa che renderà più rigide le nostre leggi sull’immigrazione, io debba attenermi a uno standard più alto rispetto a quello degli altri. Date le circostanze, ho quindi deciso che la cosa giusta per me è tornare ai banchi dei deputati. Mi dispiace per l’imbarazzo che ho provocato”.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.