Milano, 1 apr. (Adnkronos Salute) - Per la riforma dell'accesso a Medicina, "come università Statale faremo il meglio per offrire un servizio adeguato ai nostri studenti. Citando i dati degli anni scorsi, abbiamo avuto circa 3.500 aspiranti l'anno scorso per Medicina e chirurgia, più di 1.000 per Veterinaria. Quindi sono numeri importanti quelli che accoglieremo nella fase del semestre filtro, facendo in modo che possano poi fruire dei corsi in preparazione del test. Stiamo recependo tutte le informazioni che ci arrivano dalle norme, i decreti attuativi non li abbiamo ancora avuti ed esaminati, ma metteremo a terra ciò che prevede la nuova normativa". Lo ha assicurato la rettrice dell'università Statale di Milano, Marina Brambilla, parlando dell'attività di preparazione per le nuove modalità di accesso a questi corsi di laurea, oggi al Mind-Milano Innovation District a margine della posa della prima pietra dello studentato, primo passo in vista del nuovo campus scientifico dell'ateneo.
Quanto alle risorse per la concretizzazione della riforma, "al momento è stato detto dal ministro Bernini che ci sarà un supporto in termini di Ffo (Fondo di finanziamento ordinario) per le università che hanno Medicina. Quindi, di nuovo, stiamo veramente attendendo i decreti attuativi per capire i dettagli e per capire anche questo tipo di supporto. Però al momento non abbiamo indicazioni chiare perlomeno sulla suddivisione tra i vari atenei, ma ci stiamo muovendo".
A livello strutturale, ha continuato, "ovviamente finché non abbiamo il decreto attuativo non è chiarissimo cosa possiamo fare, ma per le informazioni che abbiamo ad oggi questi insegnamenti che faranno parte del semestre filtro potranno essere tenuti in presenza oppure anche in forma a distanza o blended negli atenei che hanno molti studenti. Quindi adesso cerchiamo di capire di preciso che cosa prevede il decreto attuativo, se si tratta di possibilità di erogare questa formazione in sincrono piuttosto che su piattaforma". (segue)