Il mondo FQ

Ilva, disposta consegna di Fabio Riva all’Italia da autorità giudiziaria Uk

La comunicazione, secondo l'agenzia Ansa, sarà ufficializzata a breve e non corrisponde necessariamente al rientro di Riva, visto che quest’ultimo può fare appello. Sul figlio del patron dell'acciaieria pendono due ordini di cattura: uno emesso dal gip di Taranto e uno emesso dal gip di Milano
Commenti

Le autorità britanniche hanno disposto la consegna all’Italia di Fabio Riva, figlio del patron dell’Ilva di Taranto coinvolto nell’inchiesta per disastro ambientale. La comunicazione, secondo l’agenzia Ansa, sarà ufficializzata a breve e non corrisponde necessariamente al rientro di Riva, visto che quest’ultimo può fare appello.

Il 15 gennaio scorso si era conclusa presso la Westminster Magistrates Court di Londra, l’udienza, durata in tutto quattro giorni, sulla richiesta di estradizione da parte della magistratura italiana nei confronti di Fabio Riva, vice presidente di Riva Fire, indagato nell’inchiesta per disastro ambientale a carico dell’Ilva di Taranto e destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Taranto Patrizia Todisco

I legali di Fabio Riva faranno appello. Secondo l’ avvocato Nerio Diodà, “al momento non cambia nulla” e Fabio Riva potrà restare a Londra fino a che i magistrati britannici “non si pronunceranno sull’appello” della difesa. Il sì all’estradizione riguarda il mandato d’arresto europeo emesso dai magistrati di Taranto in relazione all’inchiesta per disastro ambientale sull’Ilva.

Il 18 febbraio scorso il tribunale del Riesame di Milano aveva confermato le ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip Fabrizio d’Arcangelo ed eseguite lo scorso 22 gennaio nell’ambito di un filone dell’inchiesta dei pm di Milano, Stefano Civardi e Mauro Clerici, nella quale si ipotizzano i reati di associazione per delinquere e truffa a carico di Fabio Riva e altre quattro persone.

Secondo l’indagine, con al centro una presunta truffa sull’erogazione di contributi pubblici a sostegno delle esportazioni, l’Ilva avrebbe ottenuto indebitamente fondi per 100 milioni di euro. I provvedimenti di arresto riguardano Agostino Alberti, dirigente di Riva Fire, Alfredo Lomonaco e Barbara Lomonaco di Ilva Sa (società svizzera del gruppo Ilva), Adriana Lamsweerde di Eufintrade e anche Fabio Riva. Nei confronti del figlio del patron dell’Ilva è stata chiesta l’estradizione in quanto vive da qualche tempo a Londra. Il 22 gennaio era stato emesso un mandato d’arresto europeo dall’autorità giudiziaria di Milano.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione