Nessun passo indietro. Il giorno dopo la scomunica di Beppe Grillo, il sindaco Federico Pizzarotti conferma l’incontro del 15 marzo con i candidati del Movimento 5 stelle. “E’ confermato – risponde ai cronisti mentre entra in Comune a Parma – Abbiamo prenotato la sala”. Poi il primo cittadino fugge dai microfoni e si chiude nel palazzo, rifiutando di rispondere ad altre domande. Proprio l’incontro con gli aspiranti amministratori, organizzato per il secondo anno a Parma, è stata la causa del diverbio a distanza tra il leader dei Cinque stelle e il sindaco, colpevole, secondo Grillo, di non avere concordato l’evento con lui e con lo staff.
In serata però il capogruppo 5 Stelle in Comune, Marco Bosi, ha annunciato all’emittente TeleDucato che Grillo e Pizzarotti si sono sentiti, hanno fatto pace e confermato che l’incontro contestato si farà. In giornata, tuttavia, alla presa di posizione del leader Pizzarotti ha risposto dopo qualche ora con una battuta secca su Twitter: “L’incontro dei candidati e sindaci M5S a Parma è stato organizzato come quello dello scorso anno. Se fare rete non va bene, fate voi”. I consiglieri comunali di Parma si sono chiusi nel silenzio, anche se il capogruppo Marco Bosi, l’unico a intervenire dopo la vicenda, ha cercato di stemperare i toni con un tweet, rispondendo direttamente a Grillo: “Quando l’obiettivo è nobile come il nostro si supera tutto. Loro non molleranno mai, noi neppure. #vinciamonoi”. Da Reggio Emilia anche il consigliere M5s Matteo Olivieri cerca di ridimensionare l’episodio: “Certe volte ci si perde in un bicchier d’acqua – scrive sulla sua pagina Facebook – Il blog ha solo segnalato che non c’è stato coordinamento, per non illudere i partecipanti di trovarsi all’École nationale d’administration, e i parmigiani hanno specificato che è un tentativo di fare rete. Siccome il telefono esiste almeno dal 1873, la prossima volta i parmigiani si mettono d’accordo con lo staff e viene fuori un’iniziativa ancor più efficace. Non è che bisogna prendere tutto per un cataclisma!”.
Sulla Rete però da lunedì sera il Movimento è spaccato tra Grillo e Pizzarotti, da molti accusato anche per le sue dichiarazioni sull’espulsione dei quattro senatori e per la presentazione a Milano con Pippo Civati. “Che ti succede Federico? – scrive un attivista sulla sua pagina Facebook – Cominci a volare in alto ? Ricordati la fine di Icaro”. C’è chi manda messaggi di solidarietà al primo sindaco Cinque Stelle e chi punta il dito contro di lui per non avere difeso il Movimento nei suoi momenti di difficoltà e chiede al sindaco di mostrare alla base la sua buona fede: “Se hai deciso di fare casino con Beppe Grillo, sarà chiaro a tutti che ti sei venduto a qualcuno. Chi credi prendere in giro? Dimostraci adesso che non vuoi dare la possibilità ai giornali di scatenare una nuova guerra al M5s. Dimostraci che non ti sei venduto”.
Sui social network però c’è anche chi invita Grillo e Pizzarotti a chiarirsi al di fuori dai blog e dai social network e a non danneggiare ancora di più il Movimento: “Discutete in privato e risolvete – interviene un utente – I “nemici” sono fuori. Buon lavoro!” Il timore di molti è questa ennesima spaccatura possa realmente portare alla fine dei Cinque stelle: “Non potete deludere 9 milioni di cittadini che vi hanno votato – scrive una elettrice del Movimento sulla pagina di Pizzarotti – Non ci deluda. L’unica speranza è il M5S”.
L’unica risposta per ora è stata quella di Pizzarotti con la conferma dell’iniziativa e quindi la decisione di non piegarsi alla linea di Grillo. Se prima del 15 marzo i due non arriveranno a un chiarimento, l’incontro potrebbe dunque diventare un momento cruciale per il Movimento.