Il vibratore a carico del contribuente ancora no. Nell’elenco degli oggetti bizzarri, comprati a spese dei cittadini dalla casta dei consiglieri regionali, quello mancava. Così da oggi, al fianco delle mutande verdi di Roberto Cota, delle Red Bull di Renzo “Trota” Bossi e del libro “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti, acquistato da Nicole Minetti, entrano in scena anche i sex toys.
Succede a Bolzano dove la Guardia di Finanza ha trovato una fattura per l’acquisto di tre oggetti erotici in un sexy shop della città in mezzo alla documentazione sequestrata ai Freiheitlichen, gruppo consiliare germanofono di estrema destra. A darne notizia in anteprima il Corriere dell’Alto Adige che svela il nuovo colpo di scena dell’inchiesta sulle spese pazze fatte con soldi pubblici degli amministratori altoatesini condotta dal sostituto procuratore Giancarlo Bramante.
Come riporta il dorso locale del Corsera, dopo il blitz di gennaio, fra le carte sequestrate dalle Fiamme Gialle è saltato fuori anche uno scontrino di 65 euro emesso dalla Beate Uhse, celebre catena tedesca di articoli erotici che ha una sede anche a Bolzano: 25 euro per un vibratore e il resto per altri due non meglio specificati sex toys. I militari stanno ancora cercando di capire quale dei sei consiglieri del gruppo abbia effettuato l’acquisto per poi chiedere il rimborso attraverso i fondi pubblici a disposizione dei gruppi (750mila euro annui).
Quel che è certo, in attesa di sapere chi è l’acquirente, è che sta per arrivare una nuova mazzata sulla credibilità della politica all’ombra delle Dolomiti. Già, perché il nuovo scandalo arriva nemmeno dieci giorni dopo all’ondata di rabbia popolare per la pubblicazione dell’elenco dei ricchissimi vitalizi che i consiglieri (in carica ed ex) si preparavano a intascare.
Così come sarà difficile per i Freiheitlichen giustificare l’accaduto di fronte al proprio elettorato che pochi mesi prima aveva premiato la sua linea ultra-autonomista e xenofoba con il 17,9 dei voti facendolo diventare la principale forza d’opposizione nel parlamentino della proncia autonoma. Il manifesto del partito guidato da Ulli Mair e Pius Leitner recita: “No agli immigrati clandestini, no alle moschee, no ai parassiti sociali”. Ma soprattutto chiede la secessione e la costituzione dello stato autonomo del Sud Tirolo. Posizioni da fare impallidire anche la Lega Nord e che avevano fatto accomunare la formazione al Freiheitliche Partei Österreichs, il partito nazionalista austriaco che ebbe nello scomparso Jörg Haider, ex governatore della Carinzia, il suo principale esponente.
I Freiheitlichen hanno smentito le notizie, che, ha spiegato il partito, “non corrispondono ai fatti” e hanno dichiarato la loro disponibilità a ogni chiarimento con la Procura e con la Guardia di Finanza.
di Lorenzo Galeazzi ed Emiliano Liuzzi
Aggiornato dalla redazione web l’11 marzo 2014
Giustizia & Impunità
Inchiesta sui rimborsi regionali, a Bolzano sbuca lo scontrino di un vibratore
La Guardia di Finanza ha sequestrato una ricevuta da 65 euro relativa all'acquisto di oggetti erotici in un noto sexy shop della città. Bufera sui Freiheitlichen, partito separatista e principale forza d'opposizione al consiglio provinciale dell'Alto Adige
Il vibratore a carico del contribuente ancora no. Nell’elenco degli oggetti bizzarri, comprati a spese dei cittadini dalla casta dei consiglieri regionali, quello mancava. Così da oggi, al fianco delle mutande verdi di Roberto Cota, delle Red Bull di Renzo “Trota” Bossi e del libro “Mignottocrazia” di Paolo Guzzanti, acquistato da Nicole Minetti, entrano in scena anche i sex toys.
Succede a Bolzano dove la Guardia di Finanza ha trovato una fattura per l’acquisto di tre oggetti erotici in un sexy shop della città in mezzo alla documentazione sequestrata ai Freiheitlichen, gruppo consiliare germanofono di estrema destra. A darne notizia in anteprima il Corriere dell’Alto Adige che svela il nuovo colpo di scena dell’inchiesta sulle spese pazze fatte con soldi pubblici degli amministratori altoatesini condotta dal sostituto procuratore Giancarlo Bramante.
Come riporta il dorso locale del Corsera, dopo il blitz di gennaio, fra le carte sequestrate dalle Fiamme Gialle è saltato fuori anche uno scontrino di 65 euro emesso dalla Beate Uhse, celebre catena tedesca di articoli erotici che ha una sede anche a Bolzano: 25 euro per un vibratore e il resto per altri due non meglio specificati sex toys. I militari stanno ancora cercando di capire quale dei sei consiglieri del gruppo abbia effettuato l’acquisto per poi chiedere il rimborso attraverso i fondi pubblici a disposizione dei gruppi (750mila euro annui).
Quel che è certo, in attesa di sapere chi è l’acquirente, è che sta per arrivare una nuova mazzata sulla credibilità della politica all’ombra delle Dolomiti. Già, perché il nuovo scandalo arriva nemmeno dieci giorni dopo all’ondata di rabbia popolare per la pubblicazione dell’elenco dei ricchissimi vitalizi che i consiglieri (in carica ed ex) si preparavano a intascare.
Così come sarà difficile per i Freiheitlichen giustificare l’accaduto di fronte al proprio elettorato che pochi mesi prima aveva premiato la sua linea ultra-autonomista e xenofoba con il 17,9 dei voti facendolo diventare la principale forza d’opposizione nel parlamentino della proncia autonoma. Il manifesto del partito guidato da Ulli Mair e Pius Leitner recita: “No agli immigrati clandestini, no alle moschee, no ai parassiti sociali”. Ma soprattutto chiede la secessione e la costituzione dello stato autonomo del Sud Tirolo. Posizioni da fare impallidire anche la Lega Nord e che avevano fatto accomunare la formazione al Freiheitliche Partei Österreichs, il partito nazionalista austriaco che ebbe nello scomparso Jörg Haider, ex governatore della Carinzia, il suo principale esponente.
I Freiheitlichen hanno smentito le notizie, che, ha spiegato il partito, “non corrispondono ai fatti” e hanno dichiarato la loro disponibilità a ogni chiarimento con la Procura e con la Guardia di Finanza.
di Lorenzo Galeazzi ed Emiliano Liuzzi
Aggiornato dalla redazione web l’11 marzo 2014
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Roma, 25 feb. (Adnkronos) - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac per possibile pratica commerciale scorretta. L’istruttoria riguarda la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 rispetto a quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della Qualità dei Servizi del Trasporto Pubblico. Lo comunica l'Antitrust in una nota.
In particolare, Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana.
A fronte del presunto mancato raggiungimento di questi obiettivi, Atac non sembrerebbe aver assunto misure correttive adeguate a colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate, in considerazione dei potenziali disagi arrecati ai consumatori. Ieri i funzionari dell’Autorità hanno svolto un’ispezione presso la sede della società Atac con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di finanza.
Roma, 25 feb. (Adnkronos) - "Se Cdu e Socialisti pensano di fare finta di niente, andando al governo confermando un inciucio fallimentare, non faranno il bene dell’Europa. Il voto di Afd, scelta da tantissimi giovani, è un voto di speranza, un voto che guarda al futuro. Per paura di Afd, la Cdu-Csu aveva espresso posizioni molto chiare che ora dovrà rimangiarsi per cercare un accordo con i Socialisti che, come un Pd qualunque, hanno straperso ma vogliono le poltrone come se nulla fosse. Per l’Europa sarebbe un pessimo segnale". Lo dice il vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega, Matteo Salvini, in un'intervista a 'Libero'.
"Il cordone sanitario -aggiunge- non porta bene a chi lo fa, in Europa hanno tentato la stessa cosa contro la Lega e i nostri alleati, e hanno ottenuto che i Patrioti siano cresciuti in tutti i Paesi diventando terzo Gruppo a Bruxelles. Ormai Popolari e Socialisti sono chiusi in un bunker, perennemente sconfitti ma incapaci di vedere la realtà. Eppure continuo a sperare che le forze di centrodestra siano in grado di unirsi contro le sinistre, come da insegnamento di Silvio Berlusconi abbiamo il dovere di dialogare con tutte le forze alternative alle sinistre che spingono per l’immigrazione selvaggia, per la cancellazione delle nostre identità, della nostra agricoltura e del nostro lavoro".
Torino, 25 feb. (Adnkronos) - Oltre 100 persone indagate per traffico di stupefacenti e altri reati commessi all’interno delle carcerari. Una vasta operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Torino, insieme al Nucleo investigativo regionale della Polizia penitenziaria di Torino, è in corso da stamattina presto nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona Imperia e Modena, con perquisizioni sia in abitazioni che in istituti di pena.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.