Dai trionfi da calciatore con il Bayern Monaco e la nazionale della Germania Ovest alla clamorosa condanna per una maxi evasione fiscale. E’ la parabola di Uli Hoeness, ex bandiera del Bayern e della Germania degli anni ’70 e ora presidente del club bavarese. Il giudice del tribunale di Monaco di Baviera lo ha condannato oggi a una pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione per una evasione fiscale di 27.2 milioni di euro. Nato a Ulma nel 1952, Hoeness è stato uno dei giocatori più talentuosi degli anni ’70. Centrocampista offensivo con buone doti realizzative, ha giocato 239 partite segnando 86 gol con il Bayern Monaco dal 1970 al 1978. Ha chiuso la carriera con la maglia del Noromberga nella stagione 1978/79. Con la maglia della Germania Ovest ha giocato 35 partite segnando 5 gol.

Da calciatore ha vinto con il Bayern Monaco tre volte la Bundesliga, 3 volte la Coppa dei Campioni, 1 Coppa Intercontinentale, e 1 Coppa di Germania. Con la maglia della nazionale tedesca ha vinto la Coppa del Mondo del 1974 e l’Europeo del ’72. Nel 1979 diventa direttore generale-commerciale del Bayern Monaco, carica che ricoprirà per circa 30 anni contribuendo alla crescita economica del club fino alla costruzione della Allianz Arena con un investimento di 340 milioni di euro. Nel 2009 succede a Franz Beckenbauer alla presidenza del Bayern Monaco. Sotto la gestione di Hoeness, il Bayern ha vinto altri 18 campionati, una Coppa Uefa, due Champions League e due Coppe Intercontinentali (Mondiale per Club).

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