Gli appelli del Partito socialista e della sinistra francese ai loro simpatizzanti ad andare a votare in questa domenica di secondo turno delle municipali, dopo che molti di loro hanno disertato le urne una settimana fa, saranno ascoltati? È la domanda principale che attende una risposta in questa tornata finale delle elezioni comunali Oltralpe. Solo così la gauche potrà evitare una disfatta, altrimenti forte, da parte dell’Ump, il partito conservatore, erede della tradizione neogollista. Senza considerare i comuni (comprese alcune città importanti) che potrebbero passare al Front National : il partito di Marine Le Pen, però, appare penalizzato in molti contesti dalla possibilità che i voti della sinistra e della destra tradizionale confluiscano tutti sul candidato avversario a quello dell’Fn.
I socialisti a caccia dei «propri» astensionisti
Uno dei dati più interessanti (e preoccupanti) del primo turno è stato quello relativo all’astensionismo, che ha toccato livelli record per questo tipo di consultazioni. Non ha votato il 36,45% degli elettori. Ma i sondaggi degli ultimi giorni hanno anche rilevato che i simpatizzanti della sinistra hanno disertato le urne più di quelli della destra: secondo un’inchiesta Ipsos-Steria il 75% dei simpatizzanti dell’Ump è andato a votare domenica scorsa contro appena il 65% della gauche. E così, nei giorni scorsi, dal Ps, il Partito socialista, lo stesso del presidente François Hollande, sono giunti diversi appelli alla propria base, perché partecipi massicciamente al secondo turno delle elezioni comunali. Il Governo del socialista Jean-Marc Ayrault ha promesso sgravi fiscali per le famiglie nella finanziaria del prossimo anno, mentre è dato ormai per sicuro un rimpasto governativo che potrebbe interessare il premier in persona. E che dovrebbe concretizzarsi già all’inizio della prossima settimana.
Le città della sinistra in bilico
Esistono numerosi comuni, attualmente governati dalla gauche, che dovrebbero passare nelle mani dell’Ump. La lista comprende grandi città come Strasburgo, Tolosa, Saint-Etienne, Reims, Caen e Metz e altre di medie dimensioni come Angoulême, Belfort, Chambéry, Roanne e Perigueux. A Parigi Nathalie Kosciusko-Morizet, candidata dell’Ump, è arrivata (di poco) in pole position al primo turno, davanti alla socialista Anne Hidalgo. Ma è la seconda che dovrebbe imporsi alla fine, sebbene niente sia dato per scontato. Il trionfo possibile dell’Ump in tante città, comunque, è un fatto assai incredibile e surreale, se si considera che la formazione è attualmente divisa e in crisi, tanto più che Nicolas Sarkozy gioca con ambiguità la carta di un suo possibile ritorno sulla scena politica (e sembra per il momento aver perso l’appeal di un tempo). Il successo del suo partito è dovuto soprattutto al fatto che l’elettorato vuole punire la sinistra ora al potere, accusata di non aver saputo arginare la crisi economica. In queste città in bilico i candidati del terzo incomodo, il Front National, non sono riusciti a passare al secondo turno e, quindi, saranno probabilmente i rappresentanti dell’Ump a raccogliere i frutti di un vero e proprio voto di protesta. Il partito neogollista, che perse alle elezioni comunali del 2008 la gestione di 90 comuni con più di 10mila abitanti, potrebbe stavolta recuperarne fino a 160. Va detto che tradizionalmente in Francia le municipali vengono vinte dalla forza politica all’opposizione a livello nazionale. Inoltre, non va sottovalutata la meteorologia: questa domenica vedrà il sole su gran parte della Francia, una previsione che preoccupa i dirigenti della sinistra nella loro corsa al recupero degli astensionisti.
Il Front National a caccia di risultati concreti
Il primo turno è stato caratterizzato da una vittoria senza precedenti dell’estrema destra. Per la prima volta nella storia di Francia un candidato del Front National si è imposto al primo turno, nella persona di Steeve Briois, a Hénin Beaumont, una cittadina di 26mila abitanti nel Nord del Paese. In altri 21 comuni l’Fn è arrivato in testa al primo turno, comprese alcune città di dimensioni importanti. Ma in molti di questi casi, come Avignone e Perpignan, il candidato della formazione di Marine Le Pen dovrebbe perdere al secondo turno, perché sul suo avversario (chiunque sia) dovrebbero confluire i voti della sinistra e della destra tradizionale. La strategia della « dédiabolisation », lo sdoganamento democratico del partito, portata avanti dalla Le Pen, ha ottenuto alcuni risultati ma apparentemente ha ancora un lungo cammino da percorrere. Sono invece favoriti i candidati sindaci del Front National in due città del Sud, Fréjus (52mila abitanti) e Béziers (73mila). Nel secondo caso si tratta di Robert Ménard, fondatore di Reporters sans frontières, l’associazione che ha come obiettivo la difesa della libertà di stampa in tutto il mondo e che ha sempre rappresentato un riferimento per la sinistra francese. L’arrivo progressivo di Ménard nelle braccia dell’estrema destra ha stupito non pochi. E rappresenta uno dei successi della strategia della dédiabolisation del clan della Le Pen.