Orchestra, fiumi di champagne e la cornice maestosa dell’Hôtel de Ville. Per Anne Hidalgo, nuovo sindaco di Parigi, il primo strappo alla regola di una campagna all’insegna della moderazione e del rigore è la celebrazione della sua vittoria nel cuore della città, in quello che sarà il suo quartier generale per almeno altri 6 anni. Da ieri sera, Hidalgo è il primo sindaco donna della capitale francese. Origini spagnole, 54 anni, alle spalle una lunga militanza accanto al sindaco uscente e un passato da ispettrice del lavoro, la candidata socialista risolleva le sorti della sinistra, che fallisce miseramente nel resto della Francia, perdendo 155 comuni e offrendone 13 al Front National. Hidalgo, oltre a portarsi a casa il 54,5% dei voti, vale a dire 9 punti in più rispetto alla sua rivale, vince anche nei distretti chiave di Parigi, il 12esimo e il 14esimo (dove la candidata socialista Carine Petit ha battuto Nathalie Kosciusco-Morizet in persona). Una vittoria che, se non per il numero di voti, resta comunque significativa davanti alla sconfitta socialista e al disastro di Hollande.
Seconda sul podio, dopo aver assaporato il brivido della vittoria domenica scorsa, Nathalie Kosciusco-Morizet è costretta a ricominciare quindi non da zero, ma almeno da due, salvando, tra quelli più importanti, il nono distretto, con la candidata Delphine Bürkli, e, suo malgrado, il quinto, con la vittoria di Dominique Tiberi, figlio dell’ex-sindaco Jean, candidato dissidente dell’Ump, uno di quelli che a Nkm non andava tanto a genio. Kosciusco-Morizet resta, tuttavia, la candidata più mediatizzata di Francia, con 5 biografie all’attivo redatte durante i mesi della sua campagna e, per lei, c’è chi parla di vittoria, “malgrado tutto”. La candidata UMP è, infatti, riuscita nell’obiettivo principale: farsi un nome, avvicinarsi al tavolo dei grandi della destra e sedervisi senza alcun timore reverenziale. Purtroppo, c’è chi è convinto, soprattutto tra i suoi militanti, che sia stata la vicinanza ai sempiterni baroni della destra ad affossare Nkm. Come a dire, gli elettori non vogliono Hollande, ma di certo non vogliono indietro Sarkozy.
Una sconfitta, quella della candidata Ump, forse, resa ancora più amara dalla virata generale a destra, o estrema destra, di tutta la Francia. Tolosa, Pau, Reims, Saint-Etienne, Limoges, Quimper sono solo alcune delle città che passano alla destra, da Ajaccio a Caen più di metà della Francia cambia bandiera e dà inizio a un nuovo corso. Su tutto il territorio nazionale, l’UMP ha totalizzato il 45,91% dei voti, mentre i socialisti si fermano a un risicato 40,57% e il Front National si ringalluzzisce del suo 6,84% e delle sue città, alcune conquistate già al primo turno, tra cui Béziers, Beaucaire e Fréjus. Nathalie Kosciusko-Morizet perde Parigi ma guadagna un’ampia fetta di elettorato, portandosi a casa non la fascia da sindaco ma una fiducia da cui poter ripartire. Come dichiara ai microfoni della stampa, senza nascondere un’innegabile amarezza, “un movimento si è creato e si annunciano altre battaglie, per la Francia, per Parigi”. E, sebbene Nkm punti ormai all’Eliseo, potrebbe rifarsi con un match di ritorno per la presidenza del cosiddetto “Grand Paris”, vale a dire la capitale e le sue numerose banlieue, tra le quali, da Yvelines a Seine Saint-Denis, non poche sono passate a destra.
Pascale Nivelle, giornalista politica di Libération, non acclama alcun cambiamento. “La novità per Parigi è un primo sindaco donna e socialista”, conferma, “ma l’elettorato della capitale resta eccezionalmente stabile da circa 12 anni, blu a ovest, rosa a est, (il blu è il colore della destra, il rosa della sinistra, ndr), uno scenario che sarà difficile da sradicare per la destra, anche in futuro”, al quale si aggiunge un tasso di partecipazione decisamente poco incoraggiante, che si attesta intorno al 58%. Niente di nuovo quindi per la capitale, dove anche il consiglio municipale conserva quasi le stesse percentuali, con 91 consiglieri a sinistra e 71 a destra, ma si presenta più verde, con 16 consiglieri ecologisti contro i 9 del consiglio uscente, e un po’ più rosso, con 13 consiglieri comunisti.
All’Eliseo, intanto la vergogna è cocente. Il nome di Hollande, sulla stampa internazionale e nelle dichiarazioni dei politici, a destra e a sinistra, è ormai sinonimo di disastro e, all’indomani di quello che per molti era soprattutto un referendum per Hollande, il governo annuncia le dimissioni.
Nell’attesa, la sinistra francese riparte da Hidalgo e dalla sua “Paris qui ose”. Da domani, i 163 nuovi consiglieri comunali di Parigi seguiranno il consueto iter di accoglienza. Un vero e proprio cammino iniziatico che passa dalla biblioteca dell’Hôtel de Ville, dove verrà loro consegnato un dossier con le informazioni necessarie, alla Buvette, per sorseggiare il loro primo caffè da consiglieri fino alla consegna di saccoccia e sciarpa cittadine. L’elezione ufficiale del nuovo sindaco si terrà sabato 5 aprile. Poi, tutti gli occhi saranno puntati su Anne, impazienti di sapere se Parigi sarà finalmente in grado di osare, al di là di piste ciclabili, lungofiume e fontanelle d’acqua gassata.
di Valeria Nicoletti
FQ Parigi
Cittadini del mondo
Mondo - 31 Marzo 2014
Hidalgo vince Parigi: la capitale ultimo fronte socialista francese
Seconda sul podio, dopo aver assaporato il brivido della vittoria domenica scorsa, Nathalie Kosciusco-Morizet è costretta a ricominciare quindi non da zero, ma almeno da due, salvando, tra quelli più importanti, il nono distretto, con la candidata Delphine Bürkli, e, suo malgrado, il quinto, con la vittoria di Dominique Tiberi, figlio dell’ex-sindaco Jean, candidato dissidente dell’Ump, uno di quelli che a Nkm non andava tanto a genio. Kosciusco-Morizet resta, tuttavia, la candidata più mediatizzata di Francia, con 5 biografie all’attivo redatte durante i mesi della sua campagna e, per lei, c’è chi parla di vittoria, “malgrado tutto”. La candidata UMP è, infatti, riuscita nell’obiettivo principale: farsi un nome, avvicinarsi al tavolo dei grandi della destra e sedervisi senza alcun timore reverenziale. Purtroppo, c’è chi è convinto, soprattutto tra i suoi militanti, che sia stata la vicinanza ai sempiterni baroni della destra ad affossare Nkm. Come a dire, gli elettori non vogliono Hollande, ma di certo non vogliono indietro Sarkozy.
Una sconfitta, quella della candidata Ump, forse, resa ancora più amara dalla virata generale a destra, o estrema destra, di tutta la Francia. Tolosa, Pau, Reims, Saint-Etienne, Limoges, Quimper sono solo alcune delle città che passano alla destra, da Ajaccio a Caen più di metà della Francia cambia bandiera e dà inizio a un nuovo corso. Su tutto il territorio nazionale, l’UMP ha totalizzato il 45,91% dei voti, mentre i socialisti si fermano a un risicato 40,57% e il Front National si ringalluzzisce del suo 6,84% e delle sue città, alcune conquistate già al primo turno, tra cui Béziers, Beaucaire e Fréjus. Nathalie Kosciusko-Morizet perde Parigi ma guadagna un’ampia fetta di elettorato, portandosi a casa non la fascia da sindaco ma una fiducia da cui poter ripartire. Come dichiara ai microfoni della stampa, senza nascondere un’innegabile amarezza, “un movimento si è creato e si annunciano altre battaglie, per la Francia, per Parigi”. E, sebbene Nkm punti ormai all’Eliseo, potrebbe rifarsi con un match di ritorno per la presidenza del cosiddetto “Grand Paris”, vale a dire la capitale e le sue numerose banlieue, tra le quali, da Yvelines a Seine Saint-Denis, non poche sono passate a destra.
Pascale Nivelle, giornalista politica di Libération, non acclama alcun cambiamento. “La novità per Parigi è un primo sindaco donna e socialista”, conferma, “ma l’elettorato della capitale resta eccezionalmente stabile da circa 12 anni, blu a ovest, rosa a est, (il blu è il colore della destra, il rosa della sinistra, ndr), uno scenario che sarà difficile da sradicare per la destra, anche in futuro”, al quale si aggiunge un tasso di partecipazione decisamente poco incoraggiante, che si attesta intorno al 58%. Niente di nuovo quindi per la capitale, dove anche il consiglio municipale conserva quasi le stesse percentuali, con 91 consiglieri a sinistra e 71 a destra, ma si presenta più verde, con 16 consiglieri ecologisti contro i 9 del consiglio uscente, e un po’ più rosso, con 13 consiglieri comunisti.
All’Eliseo, intanto la vergogna è cocente. Il nome di Hollande, sulla stampa internazionale e nelle dichiarazioni dei politici, a destra e a sinistra, è ormai sinonimo di disastro e, all’indomani di quello che per molti era soprattutto un referendum per Hollande, il governo annuncia le dimissioni.
Nell’attesa, la sinistra francese riparte da Hidalgo e dalla sua “Paris qui ose”. Da domani, i 163 nuovi consiglieri comunali di Parigi seguiranno il consueto iter di accoglienza. Un vero e proprio cammino iniziatico che passa dalla biblioteca dell’Hôtel de Ville, dove verrà loro consegnato un dossier con le informazioni necessarie, alla Buvette, per sorseggiare il loro primo caffè da consiglieri fino alla consegna di saccoccia e sciarpa cittadine. L’elezione ufficiale del nuovo sindaco si terrà sabato 5 aprile. Poi, tutti gli occhi saranno puntati su Anne, impazienti di sapere se Parigi sarà finalmente in grado di osare, al di là di piste ciclabili, lungofiume e fontanelle d’acqua gassata.
di Valeria Nicoletti
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.