Solidarietà a Nicola Cosentino e attacchi ai magistrati. Forza Campania, partito dei fedelissimi dell’ex coordinatore Pdl in Campania, scende in prima linea e fa quadrato intorno a Cosentino, finito in carcere dopo l’operazione dell’antimafia napoletana e accusato di avere saldi legami con il clan dei Casalesi (leggi). La formazione nata pochi giorni fa all’interno di Forza Italia passa al contrattacco e sottolinea di non aver “mai rinnegato il rapporto umano e personale che ci lega a lui”. Anzi, gli ”siamo vicini e gli ribadiamo, oggi più di ieri, la nostra amicizia e la nostra solidarietà”.
Ma anche Forza Italia si schiera compatta contro l’operazione della Procura di Napoli che ha arrestato tredici persone, tra cui Pasquale e Antonio Zagaria (già in carcere) fratelli di Michele, boss del più importante clan dei Casalesi. Luca d’Alessandro, segretario della commissione Giustizia della Camera, parla di arresto “surreale”. Poi attacca: “La Procura di Napoli aveva un solo modo per proseguire la sua attività di bracconaggio nei confronti dell’unico esponente di centrodestra che è stato capace in questi anni di ribaltare gli equilibri politici in Campania. Così, puntualmente, è arrivata l’operazione ad orologeria“. Rincara la dose il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Grandi Autonomie e Libertà dell’aula di Palazzo Madama: “Arrestare Cosentino (tra l’altro sempre rimasto estraneo alle attività imprenditoriali della sua famiglia) all’indomani della nascita di Forza Campania, è un ulteriore segnale che certa magistratura invia al centrodestra a non rialzare la testa nell’imminenza dei prossimi appuntamenti elettorali”.
Con l’arresto di Nick ‘O Mericano – come l’ex sottosegretario all’Economia viene chiamato dai suoi – i forzisti tornano a chiedere la modifica della custodia cautelare. In prima fila Daniele Capezzone, presidente della Commissione Finanze della Camera: “Circa la metà dei detenuti italiani sono in carcere in attesa di processo, e moltissimi di loro risulteranno poi innocenti. In uno Stato di diritto, la custodia cautelare in carcere dovrebbe rappresentare un’eccezione, una extrema ratio, e non una procedura, come purtroppo accade spesso nel nostro Paese, quasi ordinaria”.
Cosentino – che ha sempre detto di essersi ritirato dalla politica – domenica scorsa aveva partecipato alla presentazione del simbolo di Forza Campania (guarda). Gruppo – vicino alle posizioni dell’ex sottosegretario – nato in Consiglio regionale con sette iscritti che, pur ribadendo la propria appartenenza al partito di Forza Italia, si sono costituiti in una realtà consiliare autonoma, assumendo posizioni spesso critiche verso la maggioranza di centrodestra e il governatore Caldoro. Nella convention l’ex Pdl si è seduto tra il pubblico e non ha preso la parola. “Non sono il regista di Forza Campania” e “Non cerco una candidatura alle europee” sono state le sue laconiche risposte ai cronisti. Da parte loro, i consiglieri hanno ribadito di essere fuori dal gruppo di Forza Italia ma di voler restare nel partito per “portare meritocrazia e dialogo, che ci sono stati negati”.