Coalizione di centrosinistra in testa (e in salita) e il Pd primo partito. Segue il Movimento 5 Stelle, in calo di mezzo punto. Solo terza è Forza Italia, che è in lieve rialzo rispetto alla scorsa settimana. Dal sondaggio di Ixè per Agorà (Rai 3) emerge che la coalizione di centrosinistra è al 38,2% e ha un distacco di sei punti sul centrodestra (in salita anch’esso) che è al 32,1%. Tuttavia, il fatto che il Movimento di Beppe Grillo sia il secondo partito, secondo il senatore Mario Mauro (Per l’Italia) mette a rischio la riforma della legge elettorale. “Se il secondo partito sarà quello di Grillo, l’Italicum salta. Lo dico da tempi non sospetti – spiega Mauro – quando hai una realtà tripolare e fai una legge dove alla fine si rimane in due, significa che uno lo si vuol far fuori. Ma mentre tutti pensavano che quella legge potesse servire per far fuori Grillo, adesso farebbe fuori Berlusconi e i conti non tornano”.
Alle Europee, secondo le intenzioni di voto, a superare lo sbarramento del 4% sarebbero Pd, Fi, M5S, Lista Tsipras, Ncd-Udc e Lega Nord. Quanto alla fiducia nel governo e in Renzi, dal sondaggio emerge un calo per il primo (dal 54 al 52%) e anche per il secondo (il premier passa dal 59 al 58%).
Sempre in tema di fiducia nei leader politici, dietro Renzi figura sempre Giorgio Napolitano (che passa dal 39 al 40%) e, a seguire, Enrico Letta (31%), Beppe Grillo (29%), Angelino Alfano (19%) e Silvio Berlusconi (17%). Questo il quadro delle intenzioni di voto per le politiche (tra parentesi la percentuale ottenuta il 4 aprile):
Totale centrosinistra: 38,2% (37,7)
– Pd 32,9% (32,8)
– Sel 3,1% ( 2,9)
– Sc 1,4% ( 1,1)
– Altro centrosinistra 0,8% ( 0,9)
Totale centrodestra 32,1% (31,9)
– Fi 17,2% (16,9)
– Ncd 3,8% ( 4,0)
– Lega Nord 4,9% ( 4,8)
– Fdi-An 3,7% ( 3,6)
– Udc 1,4% ( 1,4)
– Altro centrodestra 1,1% ( 1,2)
Altri partiti:
– Movimento 5 Stelle 24,9% (25,5)
– Prc 0,8% ( 0,8)
– Idv 0,6% ( 0,5)
– Azione civile 0,5% ( 0,5)
– Verdi 0,5% ( 0,5)
– Radicali 0,3% ( 0,4)
– Altri partiti 2,1% ( 2,2)
Indecisi e astenuti 44,5% (44,9).
Queste le intenzioni di voto per le Europee (tra parentesi il risultato del 4 aprile):
– Pd 32,2% (31,6)
– L’altra Europa con Tsipras 4,2% ( 4,6)
– Scelta europea con Verhofstadt 1,9% ( 1,2)
– Fi 19,1% (18,6)
– Ncd-Udc 5,3% ( 4,9)
– Lega Nord 5,2% ( 5,4)
– Fdi-An 3,6% ( 3,4)
– M5S 25,2% (26,1)
– Radicali 0,4% ( 0,7)
– Altri 2,9% ( 3,5)
– Indecisi + astenuti 45,9% (46,9).
La rilevazione è stata effettuata da Ixè il 9 aprile 2014 per Agorà-Rai 3 con 1.000 interviste complete con metodologia Cati-Cami su un campione casuale probabilistico di età superiore ai 18 anni. Margine d’errore massimo: +/- 3,1%.
Elezioni Europee 2014
Elezioni Europee, sondaggi: Pd al 33%, Forza Italia al 17%. M5S secondo partito
Secondo la rilevazione di Ixè per Agorà (Rai 3), la coalizione di centrodestra è in salita rispetto alla scorsa settimana e si attesta al 38,2 per cento, mentre il centrodestra è al 32,1. Mauro (Per l'Italia): "Con 5 Stelle secondo, salta la riforma della legge elettorale"
Coalizione di centrosinistra in testa (e in salita) e il Pd primo partito. Segue il Movimento 5 Stelle, in calo di mezzo punto. Solo terza è Forza Italia, che è in lieve rialzo rispetto alla scorsa settimana. Dal sondaggio di Ixè per Agorà (Rai 3) emerge che la coalizione di centrosinistra è al 38,2% e ha un distacco di sei punti sul centrodestra (in salita anch’esso) che è al 32,1%. Tuttavia, il fatto che il Movimento di Beppe Grillo sia il secondo partito, secondo il senatore Mario Mauro (Per l’Italia) mette a rischio la riforma della legge elettorale. “Se il secondo partito sarà quello di Grillo, l’Italicum salta. Lo dico da tempi non sospetti – spiega Mauro – quando hai una realtà tripolare e fai una legge dove alla fine si rimane in due, significa che uno lo si vuol far fuori. Ma mentre tutti pensavano che quella legge potesse servire per far fuori Grillo, adesso farebbe fuori Berlusconi e i conti non tornano”.
Alle Europee, secondo le intenzioni di voto, a superare lo sbarramento del 4% sarebbero Pd, Fi, M5S, Lista Tsipras, Ncd-Udc e Lega Nord. Quanto alla fiducia nel governo e in Renzi, dal sondaggio emerge un calo per il primo (dal 54 al 52%) e anche per il secondo (il premier passa dal 59 al 58%).
Sempre in tema di fiducia nei leader politici, dietro Renzi figura sempre Giorgio Napolitano (che passa dal 39 al 40%) e, a seguire, Enrico Letta (31%), Beppe Grillo (29%), Angelino Alfano (19%) e Silvio Berlusconi (17%). Questo il quadro delle intenzioni di voto per le politiche (tra parentesi la percentuale ottenuta il 4 aprile):
Totale centrosinistra: 38,2% (37,7)
– Pd 32,9% (32,8)
– Sel 3,1% ( 2,9)
– Sc 1,4% ( 1,1)
– Altro centrosinistra 0,8% ( 0,9)
Totale centrodestra 32,1% (31,9)
– Fi 17,2% (16,9)
– Ncd 3,8% ( 4,0)
– Lega Nord 4,9% ( 4,8)
– Fdi-An 3,7% ( 3,6)
– Udc 1,4% ( 1,4)
– Altro centrodestra 1,1% ( 1,2)
Altri partiti:
– Movimento 5 Stelle 24,9% (25,5)
– Prc 0,8% ( 0,8)
– Idv 0,6% ( 0,5)
– Azione civile 0,5% ( 0,5)
– Verdi 0,5% ( 0,5)
– Radicali 0,3% ( 0,4)
– Altri partiti 2,1% ( 2,2)
Indecisi e astenuti 44,5% (44,9).
Queste le intenzioni di voto per le Europee (tra parentesi il risultato del 4 aprile):
– Pd 32,2% (31,6)
– L’altra Europa con Tsipras 4,2% ( 4,6)
– Scelta europea con Verhofstadt 1,9% ( 1,2)
– Fi 19,1% (18,6)
– Ncd-Udc 5,3% ( 4,9)
– Lega Nord 5,2% ( 5,4)
– Fdi-An 3,6% ( 3,4)
– M5S 25,2% (26,1)
– Radicali 0,4% ( 0,7)
– Altri 2,9% ( 3,5)
– Indecisi + astenuti 45,9% (46,9).
La rilevazione è stata effettuata da Ixè il 9 aprile 2014 per Agorà-Rai 3 con 1.000 interviste complete con metodologia Cati-Cami su un campione casuale probabilistico di età superiore ai 18 anni. Margine d’errore massimo: +/- 3,1%.
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".