Rispetto delle differenze sessuali. Parità tra i sessi. Lotta all’omofobia e al bullismo. Sono queste le sfide che il governo Renzi deve portare avanti contro le ingerenze di Chiesa e partiti. Partendo dai bambini e dalle scuole. Se da un lato tenta di prendere il via il progetto “Educare alla diversità” (tre volumi destinati alle primarie e secondarie di secondo grado con l’obiettivo di combattere il bullismo omofobo tra i più piccoli) osteggiato dal presidente della Cei, l’arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco perché portatore di “indottrinamento a danno della famiglia tradizionale”, dall’altro c’è la proposta di legge targata Sinistra ecologia e libertà – presentata ad agosto dello scorso anno e inserita nella legge sul femminicidio, ma ancora non arrivata in discussione in Aula – che mira a ratificare nell’ordinamento scolastico nazionale, fin dalle scuole medie, l’educazione di genere (come già accade in Svezia, Inghilterra e Francia con l'”Abcd de l’egalitè“).
La prima firmataria, Celeste Costantino, ha lanciato oggi una campagna dal titolo #1oradamore, che ruota attorno a una petizione su Change.org che in poche ore ha già raggiunto quasi 8mila firme. Tra i primi a sostenere il progetto, le attrici Lunetta Savino e Paola Minaccioni, i giornalisti Riccardo Iacona, Flavia Fratello e Loredana Lipperini, e tanti altri artisti, psicologi, ricercatori e sociologi. “Solo con l’educazione sentimentale – afferma Celeste Costantino – è possibile realizzare la crescita educativa e culturale degli studenti in materia di parità e solidarietà tra uomini e donne. Un insegnamento che promuove percorsi di formazione per stimolare negli studenti la capacità di riflettere sull’affettività, e che fornisce strumenti per sradicare pregiudizi e stereotipi di genere, ragionando su un nuovo concetto di cittadinanza. Prevediamo”, conclude, “che siano adottati unicamente di libri di testo che rispettano delle indicazioni contenute nel codice di autoregolamentazione Polite (pari opportunità nei libri di testo, ndr)”
Ribattezzata da alcuni, parafrasando Flaubert, “l’ora di educazione sentimentale”, il percorso partecipato e di formazione culturale per ragazzi e ragazze vuole valorizzare il ruolo delle donne che hanno dato un contributo fondamentale alla civilizzazione delle società, all’avanzamento del diritto e dei diritti e al miglioramento delle condizioni di vita della società stessa. Anche perché “fornire ai ragazzi un altro modo di guardare alle donne è il primo passo per rompere gli stereotipi negativi“, dichiara Ileana Piazzoni, deputata di Sel e firmataria, insieme alla Costantino e a Titti Di Salvo, della proposta di legge. “La ratifica da parte dell’Italia della Convenzione di Istanbul ha riaperto anche e soprattutto nelle sedi istituzionali il dibattito sulla violenza sulle donne – si legge – C’è stato un grosso passo avanti, sia sul piano simbolico che dal punto di vista formale ma nonostante ciò non c’è stata una alcuna diminuzione degli episodi di violenza nei confronti delle donne che molto spesso non riescono a sottrarsi ai soprusi a causa di condizionamenti psicologici ed economici”.
Il problema, dunque, va affrontato soprattutto sotto il profilo culturale ed educativo. In pratica: meglio prevenire che curare, anche perché i danni molto spesso sono incurabili. La proposta di Sel infatti vuole “prevenire”: inserendo nell’orario scolastico dei più giovani un’ora da dedicare alla cosiddetta “educazione sentimentale”, i bambini, una volta diventati adulti, saranno già dotati di un background e di una forma mentis corretta. “Ma niente lezioni noiose – ci tiene a precisare Piazzoni – gli studenti dovranno essere coinvolti, magari mediante giochi di ruolo o lezioni con un approccio divertente, in grado di insegnar loro le basi della convivenza e delle relazioni tra i sessi”.
Si tratta di un progetto di legge che, per ora, non ha ancora incontrato particolare opposizione politica: “Forse non se ne sono ancora accorti”, scherza la deputata vendoliana, perché proposta ad agosto, mese ‘sacro’ per le vacanze . Tuttavia, sia il quotidiano Libero che alcuni giornali di area cattolica hanno già cominciato a fare muro: Franco Bechis per esempio, non ha esitato a bollare la proposta “un lavaggio del cervello per compiacere le comunità femministe e gay” e “una fissa della Boldrini” che essendo “molto innamorata, vuole regalare quell’ora di amore a tutti i ragazzi”.
“Per Sel resta una priorità – conclude Piazzoni – Se anche per ora non ci sono state reazioni violente da parte dell’opposizione si tratta solo di aspettare perché l’idea è stata presa sotto gamba, accantonata e considerata utopica”. E pazienza se per insegnare l’amore e il rispetto per le donne bisognerà sacrificare qualche ora a Pascoli o Ungaretti. Loro, con ogni probabilità, avrebbero approvato.
Aggiornato dalla redazione web