Le quote rosa sono al 40 per cento più o meno. Quote con guai giudiziari ce ne sono quanto basta. Poi un po’ di ex personaggi dello spettacolo e della televisione, imprenditori, un militare, un chirurgo plastico, un assessore che gira con la pistola. Le liste di Forza Italia per le Europee sono state consegnate (con grande fatica) e su 72 nomi 30 sono di candidate donne. Al sud il capolista è l’ex ministro per gli Affari regionali e ex presidente della Regione Puglia Raffaele Fitto: in primo grado è stato condannato a 4 anni di reclusione per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio. A processo si trova anche uno degli eurodeputati uscenti che provano a tenere il seggio all’Europarlamento: Clemente Mastella è accusato di associazione a delinquere nella vicenda che ha travolto tutto il suo vecchio partito, l’Udeur. Anche il molisano Aldo Patriciello – pure lui uscente – è un condannato in via definitiva a 4 mesi per una storia dell’inizio degli anni Novanta per un finanziamento illecito: è stato poi coinvolto in altre tre inchieste, ma è sempre stato assolto. Altro indagato è l’imprenditore modenese Giampiero Samorì, il leader del Mir (i Moderati in Rivoluzione) che al tempo della “stella cometa” delle primarie del Pdl (a fine 2012) era considerato – più a torto che a ragione – il “nuovo Berlusconi”. Samorì – numero 5 in lista nel nord est – è accusato di associazione a delinquere insieme ad altri imprenditori per la vicenda della bancarotta della Banca Tercas. Cerca la riconferma Fabrizio Bertot, l’ex sindaco di Rivarolo, terzo Comune piemontese sciolto per mafia proprio durante il suo mandato. Fu lui a rappresentare l’Italia come osservatore al referendum per la secessione della Crimea: “Tutto regolare” assicurò.
Nella circoscrizione delle Isole c’è poi l’ex capogruppo all’Ars del Pdl Innocenzo Leontini, ritenuto “campione” di spese sospette dalla Guardia di Finanza che ha condotto l’inchiesta sulle spese pazze in Regione Sicilia (84 indagati). La maggior parte delle spese che potrebbero essere contestate dai pm sono relative ai contributi extra busta per i collaboratori e i dipendenti, secondo la Finanza illegittimi: nel caso di Leontini si sarebbero negli anni accumulati oltre 700mila euro, relativi ai consulenti e portaborse dei vari deputati. Poi, oltre a borse griffate, cene e hotel di lusso, ci sono spese per gioielli, per materiale elettronico, libri, un bollettino e una multa, lavaggi auto e carburante.
Nuovo Centrodestra: il condannato Scopelliti in lista all’ultimo momento
Il Nuovo Centrodestra non vuole certo essere da meno in materia. All’ultimo momento e dopo una lunga trattativa all’interno del partito conferma la presenza in lista del presidente dimissionario della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Il governatore è stato condannato in primo grado a fine marzo a 6 anni di reclusione in un processo per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico: in sostanza secondo la tesi della Procura accolta dal tribunale sapeva della falsificazione di alcuni bilanci del Comune di Reggio Calabria, quando lui era sindaco. Poi, visto che gli alfaniani hanno stretto un accordo elettorale con l’Udc, c’è anche il segretario dei centristi Lorenzo Cesa: indagato per finanziamento illecito nelle inchieste su Finmeccanica. E ancora l’ex presidente della Provincia Guido Podestà, a processo per le presunte firme false poste a sostegno del listino di Formigoni per le Regionali del 2010. Un altro indagato è il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi che se è vero che non si dimetterà mai dal governo per andare a fare l’europarlamentare, è comunque sotto inchiesta per abuso d’ufficio a Tempio Pausania per via della nomina del presidente dell’Autorità Portuale di Olbia.
Gli altri di Fi: dalla ragazza di “Uomini e donne” all’assessore con la pistola
Al sud tra i “confermati” in lista c’è Enzo Rivellini: europarlamentare campano eletto a Bruxelles nel 2009, è rimasto famoso per il suo intervento in “napoletano” il giorno dell’insediamento nell’assemblea Ue. Sono due europarlamentari da riconfermare anche i pugliesi Raffaele Baldassarre e Barbara Matera. Il primo è capo delegazione di Forza Italia (dopo che Mario Mauro è passato con Mario Monti, primo di uno dei suoi salti degli ultimi due anni). La Matera è invece l’ex ballerina e attrice di fiction (da Carabinieri a Don Matteo) che tanto fece discutere nel 2009 tanto da diventare il simbolo della polemica contro le “veline” in politica. Lei si riscattò raccogliendo oltre 130mila preferenze, seconda solo al capolista, cioè Silvio Berlusconi. In pista anche Fulvio Martusciello, assessore regionale alle Attività produttive della Regione Campania (alla quarta legislatura in Regione e tra i fondatori di Fi nel 1994).
Tra le new entry il giornalista televisivo Alessandro Cecchi Paone. Poi c’è Jonny D’Andrea, classe 1981, paracadutista della Folgore del 187° reggimento, medaglia d’oro al valor militare dopo essere stato vittima nel 2011 di un’imboscata dei guerriglieri talebani durante una missione di pace in Afghanistan. E ancora Federica De Benedetto, blogger pugliese che fa parte del gruppo dei formattatori di Alessandro Cattaneo e che in alcune presenze in tv ha sostenuto la necessità di un superamento della leadership di Berlusconi (e si batté contro la candidatura eventuale di Emilio Fede in Parlamento). Infine il calabrese Santo Raffaele Mercuri, primario di dermatologia del San Raffaele di Milano.
Chiusa la partita anche per il Nord Est. Capolista è l’eurodeputata uscente, ex attrice e presentatrice tv Elisabetta Gardini, mentre al numero due ci sarebbe Lia Sartori, a Bruxelles dal 1999. Tra le new entry Simone Furlan, leader del cosiddetto esercito di Silvio, collocato in terza posizione, e il manager Mattia Malgara (figlio di Giulio, quello che si è inventato la Chiari e Forti, storica azienda dell’agroalimentare). Tra i candidati per il Nord Est anche il il cosiddetto chirurgo estetico dei vip Paolo Gottarelli, grande frequentatore di programmi di salute e benessere (in particolare sui canali Mediaset), milionario, proprietario di elicottero e yacht, che un paio d’anni fa finì anche nel mirino della Guardia di Finanza per alcune detrazioni contestate. E infatti è il leader del “Movimento Italiano Lavoratori Uniti” che come principale campo di battaglia è appunto l’abbassamento delle tasse. L’ultima uscita di questo movimento è datata 28 marzo: l’iniziativa si chiamava “Mai più martiri del fisco”. Cerca l’elezione a Bruxelles anche l’assessore al sociale della Regione Veneto Remo Sernagiotto. A novembre si scoprì che gira in Regione con il suo revolver P38 special a volte visibile, portato alla cintura, di cui si era armato quando, da imprenditore, temeva per la propria sicurezza. La pistola, come lui stesso raccontò all’Ansa, gli fa “compagnia” da 30 anni con regolare porto d’armi ed acquistata quando, da imprenditore, aveva ricevuto delle minacce. Altro candidato veneto è il sindaco di Albignasego (Padova) Massimiliano Barison che nell’ottobre scorso si distinse per aver confermato nel regolamento comunale – come scoprì il Gazzettino – la norma per la quale sulle tombe non potevano esserci scritte diverse dall’italiano: né lingue straniere né il latino. In lista anche la coordinatrice di Forza Italia in Friuli Venezia Giulia Sandra Savino, primatista di dichiarazioni sulle agenzie di stampa soprattutto quando si tratta di commentare le innumerevoli vicende giudiziarie del proprio leader.
Sarà l’ex sottosegretario del governo Letta e fondatore di Grande Sud Gianfranco Miccichè a guidare la lista berlusconiana nelle isole. L’ex sottosegretario leader del Grande sud è noto, tra l’altro, di aver più volte criticato la scelta del nome dell’aeroporto di Palermo intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino perché trasmette “un’immagine negativa” della Sicilia. Sempre nella circoscrizione Isole c’è Ylenia Citino, autrice di un libro che vanta la prefazione di Berlusconi e più volte ospite di “Uomini e donne” (Canale5) per volontà dello stesso capo del partito.
Nel Nord Ovest il capolista è il consigliere politico di Berlusconi e ex direttore del Tg4 e Studio Aperto Giovanni Toti. Come ligure ci sarebbe Susy De Martini, ex docente universitaria, candidata alle ultime elezioni per il sindaco di Genova con la Destra. Al Centro si presenta come capolista il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, tra i nuovi il professore Adriano Redler, preside della Facoltà di medicina alla Sapienza di Roma. Nelle ultime ore sarebbe tramontata la candidatura dell’ex attrice e parlamentare Pdl Fiorella Ceccacci Rubino e sarebbe spuntata, a sorpresa, quella del giornalista ed ex parlamentare azzurro, Paolo Guzzanti.
Capilista dei Verdi anche Syusy Blady e Fabio Granata
Rispolverano nomi apparentemente archiviati i Verdi che formano una lista unitaria ecologista sotto il nome di Green Italia. La capolista nel nord est sarà la conduttrice tv Syusy Blady (famosa per il programma Turisti per caso), alla sua prima esperienza politica, e che intende portare a Bruxelles tutto il suo bagaglio di esperienze e impegno in favore della biodiversità. A capeggiare le circoscrizioni Nord ovest e centro sono due volti giovani, Oliviero Alotto e Annalisa Corrado. Al sud il capolista è Vincenzo Fornaro, allevatore, tra i simboli della battaglia per liberare Taranto dalla diossina, che con la sua denuncia ha dato il via alle indagini della Procura locale. La vera sorpresa è trovare capolista della circoscrizione delle isole Fabio Granata, ex Msi, An e Pdl, da sempre promotore per la legalità e la lotta alle mafie.
La Lega si presenta al sud, Vannoni (Stamina) si candida con il Maie
Tra gli elementi di curiosità la lista della Lega Nord nella circoscrizione Sud, con 9 candidati meridionali su 17. Capolista è il segretario federale Matteo Salvini, seguito da Angelo Attaguile, 66 anni, nato a Grammichele (Catania), eletto con il Pdl alle politiche del 2013 e iscritto al gruppo Lega alla Camera, e da Antonio Coppola, 39 anni di Napoli, già candidato con la lista “3 L” (quella di Tremonti) alle scorse elezioni politiche. Quattro i candidati campani, due i siciliani, un calabrese di Sambiase (Cosenza), un lucano di Montemurro (Potenza) e un abruzzese di Trasacco (L’Aquila). Altra star tra i candidati è Davide Vannoni, inventore del metodo Stamina, controverso trattamento rivolto alle malattie neurodegenerative proposto dalla Stamina Foundation, un’organizzazione presieduta dallo stesso Vannoni. A metterlo in lista il movimento politico Io cambio-Maie (Movimento associativo italiani all’estero che ha anche alcuni eletti nel Parlamento italiano). Nelle stesse liste (nord ovest) anche l’ex presidente della Lega Nord Angelo Alessandri, terzo in lista. Alberto Torregiani, figlio del gioielliere Pierluigi Torregiani ucciso nel 1979 a Milano da un commando dei Proletari armati per il comunismo, è invece tra i candidati di Fratelli d’Italia nella circoscrizione nord ovest. Capolista è Giorgia Meloni, poi Guido Crosetto e l’europarlamentare uscente Carlo Fidanza.