Il mondo FQ

Anzio, chiuso dalla giunta Zingaretti il cantiere della ditta interdetta per mafia

La Regione Lazio ha applicato l'interdittiva della Prefettura di Roma e ha stoppato i lavori al porto di epoca neroniana dopo l'articolo del Fatto.it
Commenti

Il cantiere del porto neroniano di Anzio affidato alla società con interdittiva antimafia dalla Regione Lazio è stato chiuso poche ore fa. La motivazione in una nota della giunta Zingaretti, che recita testualmente: “A seguito della comunicazione da parte della Prefettura di Roma agli uffici regionali della interdittiva antimafia nei confronti della società Icem Srl, con sede a Minturno in provincia di Latina, aggiudicataria di un appalto per l’affidamento dei lavori per l’antico Porto Neroniano di Anzio – si legge –  la Direzione regionale Ambiente ha provveduto immediatamente alla predisposizione degli atti necessari alla rescissione del contratto e alla liquidazione dei costi per le opere già eseguite, così come previsto dalla legge in materia”.

La nota dal prefetto citata nel comunicato stampa è arrivata solo dopo la pubblicazione dell’articolo de ilfattoquotidiano.it del 10 aprile scorso, che raccontava di come – nonostante i sospetti di mafia – i lavori affidati alla ditta di Minturno continuassero senza nessun problema. La Icem era stata colpita dall’interdittiva emessa dalla prefettura di Latina lo scorso novembre. Subito dopo il provvedimento era stato inserito nel database nazionale, come prevede la norma. Non è chiaro cosa sia avvenuto dopo e perché in quasi cinque mesi nessuna comunicazione sia arrivata tempestivamente alla Regione Lazio, appaltante dei lavori. La Icem era stata inserita nella black list dopo una accurata indagine amministrativa dei carabinieri di Crotone, che avevano a lungo osservato il cantiere del porto Le Castella, a Isola Capo Rizzuto.

Qui – nonostante formalmente l’appalto fosse stato assegnato alla Icem – lavoravano diverse ditte e operai considerati vicini alle cosche. Lo scorso dicembre i lavori erano stati sospesi, con il sequestro preventivo del cantiere. Nulla era, invece, accaduto ad Anzio, dove la società di Minturno stava da tempo realizzando un molo a protezione dell’antico porto imperiale di epoca neroniana. La società, dopo la comunicazione dell’interdittiva, ha presentato ricorso al Tar, ma al momento non vi è stata ancora nessuna pronuncia dei giudici amministrativi.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione