L’avvertimento del giudici del Tribunale di Sorveglianza era stato chiaro: niente più offese ai giudici, pena il ritiro della concessione dell’affidamento ai servizi sociali. Le ultime bordate contro la pena da scontare, ovvero assistere gli anziani in una struttura di Cesano Boscone, l’ex presidente del Consiglio le ha lanciate ieri in una intervista a Piazzapulita. E ora le sue frasi e il tono saranno valutate dagli stessi giudici, che pur consapevoli della sua “pericolosità sociale”, avevano intravisto nel leader di Forza Italia, la volontà e anche la possibilità di redimersi.
Ma Silvio Berlusconi, già a pochi giorni dalla concessione della misura alternativa alla detenzione domiciliare, aveva cominciato a lanciare i soliti anatemi contro il verdetto dei magistrati. Lo aveva fatto già il 19 aprile in una intervista al Tg5 illustrando le strategie per le prossime elezioni e anche in altre occasioni. Ma le dichiarazioni di ieri, forse perché includenti anche il ruolo del capo dello Stato e forse perché hanno travalicato il confine della critica dura ma lecita e l’offesa vera e propria, sono al vaglio del Tribunale di Sorveglianza. L’ex Cavaliere sta giocando sul filo, tra il lecito (criticare una sentenza) e l’illecito (attaccare i giudici), e forse l’azzardo potrebbe costargli la libertà di cui si sente alfiere.
Il condannato anche ieri quindi ha definito “mostruosa” la sentenza della Cassazione che lo ha condannato a 4 anni per frode fiscale, pena che grazie all’indulto è diventata di un solo anno. Secondo l’ex premier il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “aveva il dovere morale di assegnarmi la grazia”. Anche perché la decisione dei giudici sul processo Mediaset, ha sostenuto, è “sentenza politica e inventata”. Dal Colle, a parere dell’ex premier, sarebbe potuta arrivare la concessione della grazia “motu proprio“, sebbene non fosse arrivata alcuna richiesta formale da Arcore. Una grazia che a suo avviso era “dovere morale” concedere contro “una sentenza politica inventata”, a chi “è stato per più tempo responsabile del governo” italiano e “ha presieduto, unico cittadino al mondo, per tre volte il G8”.
“È una sentenza non solo mostruosa, ma anche ridicola, vedrà come tutto questo verrà a galla”, avverte l’ex premier preannunciando che il suo affidamento ai servizi sociali “sarà un boomerang per chi l’ha voluto”. Come si può, infatti, pensare di rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali?”, è la domanda -provocazione lanciata in tv. Mentre lavorare con gli anziani a Cesano Boscone non comporta “alcun sacrificio”.
Nel mirino dei giudici oggi tra le tante dichiarazioni rilasciate da Berlusconi a Corrado Formigli ci sono queste frasi: “È ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali”. E poi ancora che l’affidare ai servizi sociali “un signore che è stato per più tempo il responsabile del governo, unico cittadino al mondo che ha presieduto per tre volte e bene il G8”, è una cosa “ridicola non per me, ma per il Paese”.
Lo scorso 15 aprile i giudici hanno concesso l’affidamento ai servizi sociali reputando che la misura alternativa alla detenzione domiciliare potesse “sostenere e aiutare il soggetto nel portare a maturazione quel processo di revisione critica, di emenda, oggi in fieri”. Anche se gli stessi magistrati avevano sottolineato come il condannato fosse una persona “ancora pericolosa socialmente”. Nell’ordinanza firmata dal Presidente Pasquale Nobile de Santis e dal giudice Beatrice Crosti, si sottolineava soprattutto quanto sia “rilevante la condotta tenuta dal condannato successivamente al reato” e “la sua disponibilità ad attivarsi in termini di ‘restituzione tangibile nei confronti della società civile'”. Questa mattina un altro affondo sul verdetto del 1° agosto scorso, “Sentenza golpe”, e su Giorgio Napolitano: “Mi ricorda un film…Profondo Rosso”. Ma a questo punto i 10 milioni di euro versati all’Agenzia delle Entrate proprio per la condanna Mediaset potrebbero non bastare.
Berlusconi ormai è affidato ai servizi sociali: il giorno più probabile di inizio, dicono all’istituto Sacra Famiglia, di inizio è lunedì 5 maggio. Ieri pomeriggio, durante la riunione svoltasi all’Uepe tra il direttore generale della Sacra Famiglia Pigni e Michele Restelli (responsabile della Sacra Famiglia per i progetti con l’Uepe) è stato definito il progetto che seguirà Berlusconi che martedì alle 15 ha avuto un colloquio con i responsabili della struttura nel centro di formazione permanente della struttura.
“Chi pensa di far campagna elettorale utilizzando il presidente della Repubblica scherza col fuoco” dice il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, rispondendo a chi gli chiede un commento sulle dichiarazioni di Berlusconi. “Napolitano è sempre stato e continua ad essere per tutti gli italiani la garanzia del corretto rispetto delle regole e dell’equilibrio tra poteri. Il mio consiglio è: scherziamo con i fanti e lasciamo stare i santi”.