Bocciato di fatto il disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati voluto fortemente dal centrodestra. I senatori del Pd, i parlamentari grillini e gli ex 5 Stelle hanno approvato in commissione Giustizia del Senato, l’emendamento del Movimento cinque stelle che cancella l’art.1, cioè il cuore del testo. Forza Italia parla di “toghe rosse” in azione. Il Nuovo centrodestra protesta.

“In commissione Giustizia del Senato è passata la nostra proposta di modifica che puntava all’abrogazione dell’articolo 1 del disegno di legge sulla responsabilità civile dei magistrati anche con i voti del Pd e di Sel. Ecco quello che è successo”, racconta il senatore del M5S Mario Michele Giarrusso.

“Il fatto – interviene l’esponente del Pd Sergio Lo Giudice – è che noi avevamo chiesto l’accantonamento della norma. Insieme ai 5 Stelle. Ma il presidente Nitto Palma si è irrigidito rifiutando la nostra richiesta che invece era motivata anche dall’assenza del relatore Enrico Buemi. Così non abbiamo potuto far altro che votare contro”. “Non potevamo dire di sì ad altre proposte di modifica, come ci chiedeva di fare Palma, facendo così credere che ci fosse un nostro sostengo alla norma nel suo complesso, perché questo non era vero”, afferma il senatore Pd.

“Il provvedimento nel suo insieme infatti – prosegue Lo Giudice – non ci convince per niente visto che stravolge il principio attualmente in vigore secondo il quale il cittadino prima si rifà sullo Stato e poi solo in seconda battuta sul magistrato. Ncd, FI e Gal invece volevano che il cittadino si potesse rifare direttamente sul magistrato. E su questo noi non possiamo essere d’accordo. L’Italia, infatti, sarebbe diventato l’unico Paese in Europa ad avere un meccanismo del genere”. “Così – è ancora il racconto di Lo Giudice – di fronte all’irrigidimento di Palma, abbiamo deciso tutti insieme di votare l’emendamento soppressivo dei 5 Stelle. Era un segnale che andava dato per far capire che il ddl così com’è stato scritto non ci piace per nulla”. “La discussione proseguirà la prossima settimana”, osserva Lo Giudice, ma ormai “il destino del provvedimento – assicura il grillino Giarrusso – sembra di fatto segnato”.

Forza Italia protesta. Per il senatore Lucio Malan si tratta di “un colpo di mano”. Per l’ex sottosegretario alla Giustizia Elisabetta Alberti Casellati, componente forzista nella Commissione Giustizia di Palazzo Madama “siamo al paradosso perché sistematicamente in commissione Giustizia il Pd vota insieme al Movimento 5 stelle , mentre sono all’opposizione Ncd, Udc e Scelta civica. Di più 5 stelle, che a parole dice che la responsabilità dei magistrati va affermata, di fatto oggi l’ha affossata insieme al Pd. Poveri italiani”. Anche Nitto Palma sottolinea l’esistenza di una nuova maggioranza in Commissione: “Il fatto – sottolinea – è tutto politico e cioè che in commissione Giustizia del Senato c’è una maggioranza diversa rispetto a quella che sostiene il governo e di questo Renzi ne dovrà prendere atto. L’altra volta è successo con il 416 ter e ora la con la responsabilità civile dei magistrati”. Reazioni opposte dal M5S. “Abolendo l’articolo 1 – si legge in una nota di Enrico Cappelletti, capogruppo del M5S in commissione Giustizia – sono state soppresse le norme che minavano l’indipendenza della magistratura nel nostro Paese. In tutti gli ordinamenti dei Paesi occidentali in caso di errore giudiziario non esiste la previsione di responsabilità civile diretta dei magistrati, infatti è lo Stato che paga e poi si può rivalere a sua volta sul magistrato”.

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