Nemmeno un filo di trucco, maglia animalier, tono colloquiale. Si presenta così Giulia Innocenzi, all’appuntamento con lo streaming di lancio del suo nuovo programma televisivo, AnnoUno, che andrà in onda da giovedì prossimo su La7, per quattro settimane, al posto di Servizio Pubblico.
La formula somiglia, e non è detto che sia un male, al primo Amici di Maria De Filippi, (il talk generazionale degli anni Novanta, non il talent dei giorni nostri), con ventiquattro ragazzi ospiti fissi in studio a commentare i temi più caldi dell’attualità politica e sociale e a confrontarsi con i politici.
E durante lo streaming di presentazione, la Innocenzi ha anticipato cinque dei ventiquattro protagonisti di questa nuova avventura televisiva: Isabella, ragazza veneta con idee chiarissime e non certo accoglienti nei confronti degli immigrati; Filippo, riminese ex concorrente del Grande Fratello, già corteggiatore a Uomini e Donne di Maria De Filippi (rieccola), con idee di destra sociale; Refiela, albanese e disabile, vive in Toscana ed è una fashion blogger; Mirko, ventiduenne studente della Luiss che vuole presentarsi come volto umano di Casa Pound; Eugenio, ricercatore umbro che vive e lavora a Londra.
Un piccolo antipasto, dunque, in attesa della conferenza stampa ufficiale di lunedì alle 11,30, con immancabile diretta streaming, per un progetto televisivo che sicuramente ha il pregio di rischiare una via nuova al talk politico.
La presentazione di oggi è arrivata a poche ore dall’ultima puntata di Servizio Pubblico di ieri sera che aveva provocato molte polemiche tra i militanti del Movimento 5 Stelle in rete e che aveva “regalato” a Michele Santoro il titolo di giornalista del giorno sul blog di Beppe Grillo.
E all’inizio dello streaming, Giulia Innocenzi è voluta tornare proprio sulle polemiche delle ultime ore, tentando di sgomberare il campo dalle accuse di vicinanza con il Partito Democratico e spiegando per l’ennesima volta il senso della sua antica partecipazione alle primarie dei giovani democratici del 2008 in quota radicale e come candidato di rottura.
Polemiche a parte, AnnoUno si preannuncia come uno degli appuntamenti più attesi di quest’ultimo scorcio di stagione televisiva. La formula, anche se ancora se ne sa davvero poco, potrebbe funzionare. Ora tocca alla Innocenzi raccogliere la sfida e dimostrare che può camminare da sola, dopo anni di apprendistato santoriano.
Media & Regime
Giulia Innocenzi conduce da sola, da giovedì arriva AnnoUno
Su La7, per quattro settimane, al posto di Servizio Pubblico. La formula somiglia, e non è detto che sia un male, al primo Amici di Maria De Filippi, (il talk generazionale degli anni Novanta, non il talent dei giorni nostri), con ventiquattro ragazzi ospiti fissi in studio a commentare i temi più caldi dell'attualità politica e sociale e a confrontarsi con i politici
Nemmeno un filo di trucco, maglia animalier, tono colloquiale. Si presenta così Giulia Innocenzi, all’appuntamento con lo streaming di lancio del suo nuovo programma televisivo, AnnoUno, che andrà in onda da giovedì prossimo su La7, per quattro settimane, al posto di Servizio Pubblico.
La formula somiglia, e non è detto che sia un male, al primo Amici di Maria De Filippi, (il talk generazionale degli anni Novanta, non il talent dei giorni nostri), con ventiquattro ragazzi ospiti fissi in studio a commentare i temi più caldi dell’attualità politica e sociale e a confrontarsi con i politici.
E durante lo streaming di presentazione, la Innocenzi ha anticipato cinque dei ventiquattro protagonisti di questa nuova avventura televisiva: Isabella, ragazza veneta con idee chiarissime e non certo accoglienti nei confronti degli immigrati; Filippo, riminese ex concorrente del Grande Fratello, già corteggiatore a Uomini e Donne di Maria De Filippi (rieccola), con idee di destra sociale; Refiela, albanese e disabile, vive in Toscana ed è una fashion blogger; Mirko, ventiduenne studente della Luiss che vuole presentarsi come volto umano di Casa Pound; Eugenio, ricercatore umbro che vive e lavora a Londra.
Un piccolo antipasto, dunque, in attesa della conferenza stampa ufficiale di lunedì alle 11,30, con immancabile diretta streaming, per un progetto televisivo che sicuramente ha il pregio di rischiare una via nuova al talk politico.
La presentazione di oggi è arrivata a poche ore dall’ultima puntata di Servizio Pubblico di ieri sera che aveva provocato molte polemiche tra i militanti del Movimento 5 Stelle in rete e che aveva “regalato” a Michele Santoro il titolo di giornalista del giorno sul blog di Beppe Grillo.
E all’inizio dello streaming, Giulia Innocenzi è voluta tornare proprio sulle polemiche delle ultime ore, tentando di sgomberare il campo dalle accuse di vicinanza con il Partito Democratico e spiegando per l’ennesima volta il senso della sua antica partecipazione alle primarie dei giovani democratici del 2008 in quota radicale e come candidato di rottura.
Polemiche a parte, AnnoUno si preannuncia come uno degli appuntamenti più attesi di quest’ultimo scorcio di stagione televisiva. La formula, anche se ancora se ne sa davvero poco, potrebbe funzionare. Ora tocca alla Innocenzi raccogliere la sfida e dimostrare che può camminare da sola, dopo anni di apprendistato santoriano.
Articolo Precedente
M5s, Grillo vs Santoro: conduttore di Servizio Pubblico è ‘giornalista del giorno’
Articolo Successivo
Io sto con Pelù (e con Vauro)
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Ucraina, summit a Parigi: Meloni frena sull’invio di truppe. E Scholz: “Sbagliato parlare di militari Ue sul terreno”. Starmer: “Per la pace vitali le garanzie Usa”
Politica
Russia ancora contro Mattarella: ‘Parallelo con Hitler? Conseguenze’. Ovazione in Aula per il Presidente. M5s: “Noi non l’avremmo detto”
Politica
Conte lancia la piazza anti-governo: “Stanchi di prese in giro”. Schlein: “Ci siamo, organizziamola insieme”
La Paz, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - Almeno 30 persone sono morte a causa di un incidente che ha coinvolto un autobus passeggeri, precipitato in un burrone profondo 800 metri nella città di Yocalla, nel sud della Bolivia. Lo ha riferito la polizia locale.
Tel Aviv, 17 feb. (Adnkronos) - Secondo quanto riportato dall'emittente statale israeliana Kan, citando diverse fonti, il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, non fa più parte del team incaricato delle trattative per la liberazione degli ostaggi. Fonti a conoscenza dei dettagli affermano che Bar potrebbe unirsi a una delegazione in futuro se si svolgeranno i negoziati sulla fase due.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Prosegue la protesta di Azione alla Camera sul decreto Milleproroghe: il capogruppo Matteo Richetti e la vicecapogruppo Elena Bonetti lasciano i lavori in corso nelle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Bilancio. “Dopo il tempo sprecato dal governo nella discussione al Senato alla ricerca di una composizione delle divisioni interne, il testo del decreto è stato trasferito alla Camera solo questa mattina e approderà in Aula nella giornata domani. Alle Commissioni riunite – dichiarano Richetti e Bonetti – non restano che poche ore di esame notturno, una scelta che rende inutile ogni confronto di merito sulle misure contenute nel provvedimento e offende profondamente la funzione parlamentare e la dignità dei deputati membri. Se il governo intende ridurci a figuranti, abbia almeno la decenza di assumersene la responsabilità davanti al Paese. Noi non li aiuteremo”. Azione aveva già espresso nella mattinata la propria contrarietà al ripetuto ricorso alla fiducia, rendendo noto di non aver presentato, per questa ragione, emendamenti al decreto Milleproroghe.
Beirut, 17 feb. (Adnkronos) - Il governo libanese ha annunciato di aver approvato una risoluzione secondo cui soltanto lo Stato potrà possedere armi. La risoluzione chiede di fatto il disarmo di Hezbollah e include l'impegno a rispettare la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Roma, 17 feb. (Adnkronos) - Ha ribadito le perplessità sul formato del vertice di Parigi, sull'invio di truppe europee in Ucraina e la necessità di percorrere strade che prevedano il coinvolgimento degli Stati Uniti. Queste le linee, a quanto si apprende, dell'intervento della premier Giorgia Meloni oggi al summit a Parigi convocato da Emmanuel Macron alla presenza del britannico Keir Starmer, del premier olandese, Dick Schoof, del cancelliere tedesco Olaf Scholz, del capo del governo polacco Donald Tusk e del primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. All'Eliseo anche il segretario generale della Nato, Mark Rutte e i vertici Ue, Antonio Costa e Ursula von der Leyen.
Meloni, a quanto si apprende, ha sottolineato di aver voluto essere presente per non rinunciare a portare il punto di vista dell’Italia, ma di avere espresso le sue perplessità riguardo un formato che, a suo giudizio, esclude molti Paesi, a partire da quelle più esposti al rischio di estensione del conflitto, anziché includere, come sarebbe opportuno fare in una fase storica come questa. Anche perché, avrebbe rimarcato la premier, la guerra in Ucraina l’abbiamo pagata tutti.
Per l'Italia le questioni centrali rimangono le garanzie di sicurezza per l’Ucraina, perché senza queste ogni negoziato rischia di fallire. Quindi Meloni avrebbe rimarcato l'utilità di un confronto tra le varie ipotesi in campo, osservando come quella che prevede il dispiegamento di soldati europei in Ucraina appaia come la più complessa e forse la meno efficace. Una strada su cui l'Italia avrebbe mostrato le sue perplessità al tavolo.
Secondo Meloni, a quanto viene riferito, andrebbero esplorate altre strade che prevedano il coinvolgimento anche degli Stati Uniti, perché è nel contesto euro-atlantico che si fonda la sicurezza europea e americana. La premier avrebbe definito una sferzata sul ruolo dell'Europa quella lanciata dall'amministrazione Usa ma ricordando che prima di questa analoghe considerazioni sono state già state fatte da importanti personalità europee. È una sfida, avrebbe quindi sottolineato, per essere più concreti e concentrarsi sulle cose davvero importanti, come la necessità di difendere la nostra sicurezza a 360 gradi, i nostri confini, i nostri cittadini, il nostro sistema produttivo.
Secondo la presidente del Consiglio sono i cittadini europei a chiederlo: non dobbiamo chiederci cosa gli americani possono fare per noi, ma cosa noi dobbiamo fare per noi stessi.
Meloni avrebbe quindi rimarcato come il formato del summit all'Eliseo non vada considerato come un formato anti-Trump. Tutt’altro. Gli Stati Uniti lavorano a giungere ad una pace in Ucraina e noi dobbiamo fare la nostra parte, la sollecitazione della premier italiana. Meloni infine, sempre a quanto si apprende, avrebbe manifestato condivisione per il senso della parole del Vice Presidente degli Stati Uniti Vance, ricordando di aver espresso concetti simili in precedenza. Ancora prima di garantire la sicurezza in Europa, avrebbe sottolineato Meloni, è necessario sapere che cosa stiamo difendendo.
Parigi, 17 feb. (Adnkronos/Afp) - "La Russia minaccia tutta l'Europa". Lo ha detto la premier danese Mette Frederiksen dopo i colloqui di emergenza a Parigi sul cambiamento di politica degli Stati Uniti sulla guerra in Ucraina.
La guerra in Ucraina riguarda i "sogni imperialisti di Mosca, di costruire una Russia più forte e più grande, e non credo che si fermeranno in Ucraina", ha detto ai giornalisti, mettendo in guardia gli Stati Uniti dai tentativi di concordare un cessate il fuoco "rapido" che darebbe alla Russia la possibilità di "mobilitarsi di nuovo, attaccare l'Ucraina o un altro paese in Europa".
Parigi, 17 feb. (Adnkronos) - "Oggi a Parigi abbiamo ribadito che l'Ucraina merita la pace attraverso la forza. Una pace rispettosa della sua indipendenza, sovranità, integrità territoriale, con forti garanzie di sicurezza. L'Europa si fa carico della sua intera quota di assistenza militare all'Ucraina. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di un rafforzamento della difesa in Europa". Lo ha scritto su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.