Alcune decine di ‘antagonisti’ hanno bloccato il brindisi inaugurale della campagna elettorale dei candidati alle Europee del Pd di Bologna in un hotel della centralissima via Indipendenza, poi chiusa al traffico. Tra gli ospiti il sottosegretario Sandro Gozi. L’annullamento è stato deciso per motivi di sicurezza dall’hotel. Un gruppetto, entrato nella struttura, ne è uscito per stazionarvi davanti. Lanciati petardi e fumogeni, esposto uno striscione: ‘Via i complici della troika rossa’. La manifestazione, si legge in una nota degli organizzatori della protesta, è stata promossa da Ross@ in “netta opposizione all’ennesima controriforma del lavoro: l’approvazione con fiducia al Senato di oggi pomeriggio del Decreto Poletti è una pagina nera per la democrazia e i diritti in questo paese. Il Governo Renzi e il Pd si stanno muovendo su una linea autoritaria per dare un ennesimo vantaggio al padronato e per imporre le ricette Ue sulla precarizzazione del lavoro”.

I manifestanti, con lo slogan “Del PD non ne possiamo più, il Jobs Act è solo schiavitù“, dopo la breve occupazione del salone delle conferenze, hanno poi formato un corteo in Via Indipendenza: “L’opposizione al decreto e al disegno di legge Ichino continuerà a Bologna e in altre città nelle prossime settimane in vista del controsemestre europeo”. Il segretario del Pd di Bologna, Raffaele Donini, ha censurato l’accaduto: “Da quando sono segretario – ha detto uscendo dall’Hotel – questa è la prima volta che capita. E per me è un atto molto grave, molto preoccupante. Questo clima di odio, d’intolleranza non può portare niente di bene”.

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