Un grande successo. La prima puntata di Announ0, il nuovo programma condotto da Giulia Innocenzi, ha fatto registrare per la sua prima puntata il 10,4% di share, con 2.203.000 spettatori davanti alla tv per vedere la trasmissione della ‘creatura’ di Michele Santoro. Rispetto al nuovo format, Servizio Pubblico aveva fatto totalizzare il suo record (nel 2014) il 17 aprile, con 1.700.000 spettatori, pari al 8,02% dello share.
Piacciono le domande dei giovani in studio e la possibilità di interagire con l’ospite che questa settimana era Matteo Renzi. Il premier, ospite della Innocenzi per l’esordio di Announo, si è sottoposto a un confronto diretto con 24 giovani che hanno posto al presidente del Consiglio domande a 360 gradi. Oltre all’effetto novità (da vedere, quindi, cosa accadrà nelle prossime puntate), buon riscontro anche per il filo diretto dei telespettatori con lo studio tramite Twitter: chi sta davanti alla tv infatti può scegliere a chi dare l’ultima parola tra i giovani. Il vincitore ha così la possibilità di avere uno scambio diretto con l’ospite di turno.
Il risultato di Announo è ottimo anche rispetto ai programmi sulle altre reti. Su Rai1 Un medico in famiglia 9 ha conquistato 5.160.000 spettatori pari al 19.37%, nel primo episodio, e 5.065.000 spettatori pari al 22.12%, nel secondo episodio. Su Canale 5 Ammutta Muddica ha raccolto davanti al video 3.850.000 spettatori pari al 14.99% di share. Su Rai2 lo speciale Unici dedicato a Vasco Rossi ha registrato 1.627.000 spettatori (6.78%). Su Italia 1 Wild ha intrattenuto 1.274.000 spettatori (6.32%). Su Rai3 Il tredicesimo guerriero ha raccolto davanti al video 1.585.000 spettatori (6.11%) mentre su Rete4 Ticker totalizza 1.505.000 spettatori (5.95%). Su La7 l’esordio di Giulia Innocenzi alla guida del talk Announo è stato visto da 2.203.000 spettatori (10.03%). Su Rai4 la seconda semifinale dell’Eurovision song contest 2014 ha convinto 343.000 spettatori con l’1.33%.
“I telespettatori, con gli ottimi ascolti di Announo, hanno premiato il coraggio de La7 che sperimenta un nuovo format sulla politica e il premier Renzi che ha accettato di confrontarsi con i giovani in una platea non facile. La Rai che fa?”, ha commentato il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “La7 ha avuto il merito di mettere in campo un format che prova a far dialogare politica e nuove generazioni, in un momento in cui i sondaggi dicono che addirittura un terzo della popolazione non sa nemmeno che tra due settimane si vota per le Europee”.