Cinema

Welcome to New York, il nuovo film di Abel Ferrara su Strauss-Kahn solo sul web

Da giovedì 22 maggio, in concomitanza con la presentazione al Marché du Film del 67° Festival del Cinema di Cannes, il nuovo film del regista newyorchese sullo scandalo che nel 2011 investì l’allora direttore del Fondo Monetario Internazionale sarà distribuito solo in streaming sulle maggiori piattaforme nazionali ed internazionali

di Davide Turrini

Abel Ferrara e il suo Welcome to New York uscirà soltanto sul web. Da giovedì 22 maggio, in concomitanza con la presentazione al Marché du Film del 67° Festival del Cinema di Cannes, il nuovo film del regista newyorchese sullo scandalo che nel 2011 investì l’allora direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, sarà distribuito solo in streaming sulle maggiori piattaforme nazionali ed internazionali – il film esce in contemporanea anche in Francia, Spagna e Germania – grazie a BIM Distribuzione, al costo di 6,99 euro.

È la prima volta in assoluto che un film diretto da un autore di fama internazionale come Ferrara (Il Cattivo Tenente, Fratelli, Occhi di Serpente) non approderà nelle sale cinematografiche ma verrà reso disponibile esclusivamente online in contemporanea mondiale. Welcome to New York inaugura, infatti, l’innovativa modalità di distribuzione chiamata e-cinema, ovvero la diffusione di un film direttamente sulle piattaforme digitali saltando la tradizionale distribuzione nelle sale cinematografiche. “Era da tempo che volevamo provare l’esperienza della distribuzione su Internet” – hanno spiegato i coproduttori francesi Vincent Maraval e Brahim Chioua al quotidiano Le Monde – “C’è grandissima attesa per questo film. La classica uscita in sala qualche settimana dopo Cannes non sarebbe stata adatta”.

Certo, per i più maligni, l’assenza di Welcome to New York dalla line up di Cannes 2014 è dovuta ad almeno un paio di elementi poco compatibili con la Croisette: il Gerard Depardieu post fuga fiscale e nuova cittadinanza russa; e direttamente il soggetto del film, quel DSK, possibile candidato socialista alle presidenziali 2012, la cui ombra lunga sull’impianto di potere economico e politico francese non avrebbe permesso ai produttori del film di rintracciare i quattrini necessari per un lavoro di fascia alta e soprattutto di vedere regista e attori del film sugli scalini rossi della prossima Montée de Marche.

Il film si concentra sull’arresto di Strauss-Kahn avvenuto a New York il 14 maggio 2011, poi sul rinvio a giudizio del direttore del Fmi con l’accusa di tentata violenza sessuale ai danni di una cameriera della Guinea, Nafissatou Diallo, in una stanza del Sofitel di Times Square. Dopo 6 giorni di detenzione nel carcere di massima sicurezza di Rikers Island, pagata una cauzione di 6 milioni di dollari, all’economista vennero concessi i domiciliari. Successivamente il procuratore di New York trovò una serie di incongruenze nel racconto dell’accusatrice tanto da archiviare il caso già nell’agosto 2011. Il fatto creò scalpore in tutto il mondo, anche perché DSK era già incappato in uno scandalo a sfondo sessuale nel 2008, e nuovamente nel 2012 il suo nome verrà associato ad un giro di prostituzione d’alto bordo tra Parigi, Lille e Washington. Anche se nel film i nomi sono stati cambiati – DSK è diventato Monsieur Devereaux e Anne Sinclair, moglie ereditiera, interpretata da Jacqueline Bisset, si chiama Simone – gli avvocati dell’ex politico sono in attesa di avviare un’azione legale contro la produzione del film di Ferrara.

“Non è un biopic, ma una storia di potere, solitudine e decadenza“, aveva spiegato alcuni mesi fa Depardieu alla stampa inglese. L’attore francese, in questi giorni icona di una campagna pubblicitaria di orologi svizzeri di lusso intitolata “Orgoglioso di essere russo”, durante i mesi di lavorazione del film non aveva di certo celato la sua antipatia per il personaggio interpretato. Lo stesso Ferrara, in questi giorni alle prese con la produzione del biopic su Pier Paolo Pasolini, non era stato tenero con DSK e soprattutto con la moglie Anne Sinclair, a cui il regista newyorchese ha più volte addebitato l’ostruzionismo produttivo verso il film in Francia.

L’accesso alla fruizione digitale di “Welcome to New York” verrà offerta in Italia da Mymovies.it in differenti modalità. Nella notte a cavallo tra mercoledì 21 e giovedì 22 Maggio, a mezzanotte in punto, il film sarà mostrato gratuitamente in streaming sulla piattaforma Mymovieslive! solo per un numero limitato di utenti ‘free’, mentre su AnicaONDEmand sarà possibile acquistare il film in VOD (electronic rental) al costo di 6,99euro sempre a partire dalla mezzanotte di giovedì 22 maggio.

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