La cupola e i politici. Dagli atti dell’inchiesta su Expo 2015 – che ha portato a una raffica di arresti per le manovre occulte sugli appalti – continuano a venire fuori intercettazioni in cui si evocano o si fa riferimento a ministri del governo Renzi. Dopo Maurizio Lupi, che smentisce di aver avuto mai a che fare con la “squadra”, viene fuori il nome di Angelino Alfano.
Grillo: “Alfano mi ha offerto ruolo di consigliere economico”. In una telefonata intercettata, lo scorso 24 marzo l’ex senatore di FI e del Pdl Luigi Grillo raccontava, parlando con Cesare Previti, che il ministro dell’Interno “gli avrebbe offerto il ruolo di ‘consigliere economico’ personale”, col “fine di ‘seguire anche un po’ le nomine”. Argomento che molto discusso dagli indagati. In una annotazione della Guardia di Finanza del 31 marzo si spiega che Grillo, che davanti al gip ha negato di aver preso soldi o turbato gare, nella telefonata racconta a Previti dell’incontro con il responsabile del Viminale che a suo dire “gli avrebbe offerto il ruolo di ‘consigliere economico personale, nella qualità di ‘capo delegazione dell’Ncd al Governo'”
Tra l’altro si legge ancora, Grillo “dice che gli avrebbe parlato di ‘Giuseppe’ (Nucci)”, ex manager di Sogin, “e su quest’ultimo, Alfano avrebbe risposto ‘sì sì va bene lo mettiamo in conto di dargli uno … poi te ne parlerà anche Cesare’”. Grillo poi, scrive ancora la Gdf, “aggiunge, sempre parlando di Nucci, che avrebbe sentito anche Giuseppe, gli ho detto guarda ci vediamo domani, con Cesare c’abbiamo sempre a cuore la tua vicenda, non dubitare. Adesso sto andando da Alfano e poi ti dico…”.
”Ah c’è Lusetti (…) Bene! Devo sentire che nomine fanno quelli lì”. ‘‘Ah c’è Lusetti (…) Bene! Devo sentire che nomine fanno quelli lì, di quella banda lì, del Governo”. Così in un’intercettazione del 28 marzo scorso, l’ex parlamantare Dc Gianstefano Frigerio commentava il fatto che la sua segretaria aveva fissato per lui “una cena” con “l’Onorevole Renzo Lusetti”, ex parlamentare del Pd e dell’Udc. La segretaria di Frigerio infatti, come spiega la Gdf in una delle annotazioni, lo “avvisa” che per il “prossimo 2 aprile” ha fissato una cena con Lusetti, “e Frigerio commenta: “Ah c’è Lusetti a cena. Bene!“’. E così, scrive la Finanza, evidenzia “il movente principale dell’incontro con il parlamentare” proprio “nell’argomento delle nomine dei vertici ‘pubblic’, tanto strategico” per i “progetti del sodalizio”.
“La cupola si attivò anche per appalto Termomeccanica”. Secondo gli investigatori la cupola si sarebbe “attivamente” adoperata per favorire una delle società legate ai componenti della a ipotizzata associazione per delinquere anche in “una gara” d’appalto “riguardante Termomeccanica spa”, storica azienda del settore metalmeccanico con sede a La Spezia. Secondo la Gdf, in particolare, Grillo, ora in carcere e che era consigliere nel Cda di Termomeccanica, e Sergio Cattozzo, il presunto ‘corriere’ delle tangenti, si sarebbero mossi per favorire la Prisma Impianti spa di Valerio Alfonso, una delle società che avrebbero avuto “collegamenti” con gli indagati che puntava a Termomeccanica che stava “procedendo alla selezione/individuazione dei fornitori”. Nel contesto di un lavoro tra “la stazione appaltante”, che era l’azienda spezzina, “e la società Prisma Spa”, si legge nell’annotazione, Grillo “fornisce ad Alfonso il recapito telefonico del responsabile (di Termomeccanica) della commessa”. Il titolare della Prisma, inoltre, intercettato al telefono con Cattozzo il 25 ottobre 2013, diceva: “Abbiamo individuato subito un filone proprio bello chiaro e … ‘io ti do questo, tu mi dai quello, io ti dò”.
“Una cooperativa mise a disposizione auto per Greganti”. Una delle cooperative, che sarebbero state legate alla cosiddetta ‘cupola degli appalti’, avrebbe noleggiato e messo a disposizione di Primo Greganti, l’ex funzionario del Pci che al gip ha dichiarato di occuparsi di legno, un’auto “in ragione della sua opera ‘mediatoria’ a favore dell’impresa”. Secondo le Fiamme Gialle il 18 febbraio del 2014, infatti, la coop Viridia, società che sarebbe stata molto ‘vicina’ al ‘Compagno G’ e avrebbe lavorato anche nell’appalto per la ‘Piastra’ dell’Expo, mandò, scrive la Gdf, una e-mail a Greganti con la “copia di un’ offerta di noleggio relativa ad un’autovettura Audi A4”, scrivendogli anche: “In attesa di un cortese riscontro per definire il contratto”. L’auto, secondo la Gdf, è stata “trattata dalla cooperativa Viridia per una diretta utilità di Greganti“.
Giustizia & Impunità
Expo 2015, l’intercettazione: “Alfano mi ha offerto un ruolo di consigliere”
Dagli atti dell'inchiesta su Expo 2015 - che ha portato a una raffica di arresti per le manovre occulte sugli appalti - continuano a venire fuori intercettazioni in cui si evocano o si fa riferimento a ministri del governo Renzi. Dopo Maurizio Lupi, che smentisce di aver avuto mai a che fare con la "squadra", viene fuori il nome del ministro dell'Interno. A parlare è l'ex senatore Grillo
La cupola e i politici. Dagli atti dell’inchiesta su Expo 2015 – che ha portato a una raffica di arresti per le manovre occulte sugli appalti – continuano a venire fuori intercettazioni in cui si evocano o si fa riferimento a ministri del governo Renzi. Dopo Maurizio Lupi, che smentisce di aver avuto mai a che fare con la “squadra”, viene fuori il nome di Angelino Alfano.
Grillo: “Alfano mi ha offerto ruolo di consigliere economico”. In una telefonata intercettata, lo scorso 24 marzo l’ex senatore di FI e del Pdl Luigi Grillo raccontava, parlando con Cesare Previti, che il ministro dell’Interno “gli avrebbe offerto il ruolo di ‘consigliere economico’ personale”, col “fine di ‘seguire anche un po’ le nomine”. Argomento che molto discusso dagli indagati. In una annotazione della Guardia di Finanza del 31 marzo si spiega che Grillo, che davanti al gip ha negato di aver preso soldi o turbato gare, nella telefonata racconta a Previti dell’incontro con il responsabile del Viminale che a suo dire “gli avrebbe offerto il ruolo di ‘consigliere economico personale, nella qualità di ‘capo delegazione dell’Ncd al Governo'”
Tra l’altro si legge ancora, Grillo “dice che gli avrebbe parlato di ‘Giuseppe’ (Nucci)”, ex manager di Sogin, “e su quest’ultimo, Alfano avrebbe risposto ‘sì sì va bene lo mettiamo in conto di dargli uno … poi te ne parlerà anche Cesare’”. Grillo poi, scrive ancora la Gdf, “aggiunge, sempre parlando di Nucci, che avrebbe sentito anche Giuseppe, gli ho detto guarda ci vediamo domani, con Cesare c’abbiamo sempre a cuore la tua vicenda, non dubitare. Adesso sto andando da Alfano e poi ti dico…”.
”Ah c’è Lusetti (…) Bene! Devo sentire che nomine fanno quelli lì”. ‘‘Ah c’è Lusetti (…) Bene! Devo sentire che nomine fanno quelli lì, di quella banda lì, del Governo”. Così in un’intercettazione del 28 marzo scorso, l’ex parlamantare Dc Gianstefano Frigerio commentava il fatto che la sua segretaria aveva fissato per lui “una cena” con “l’Onorevole Renzo Lusetti”, ex parlamentare del Pd e dell’Udc. La segretaria di Frigerio infatti, come spiega la Gdf in una delle annotazioni, lo “avvisa” che per il “prossimo 2 aprile” ha fissato una cena con Lusetti, “e Frigerio commenta: “Ah c’è Lusetti a cena. Bene!“’. E così, scrive la Finanza, evidenzia “il movente principale dell’incontro con il parlamentare” proprio “nell’argomento delle nomine dei vertici ‘pubblic’, tanto strategico” per i “progetti del sodalizio”.
“La cupola si attivò anche per appalto Termomeccanica”. Secondo gli investigatori la cupola si sarebbe “attivamente” adoperata per favorire una delle società legate ai componenti della a ipotizzata associazione per delinquere anche in “una gara” d’appalto “riguardante Termomeccanica spa”, storica azienda del settore metalmeccanico con sede a La Spezia. Secondo la Gdf, in particolare, Grillo, ora in carcere e che era consigliere nel Cda di Termomeccanica, e Sergio Cattozzo, il presunto ‘corriere’ delle tangenti, si sarebbero mossi per favorire la Prisma Impianti spa di Valerio Alfonso, una delle società che avrebbero avuto “collegamenti” con gli indagati che puntava a Termomeccanica che stava “procedendo alla selezione/individuazione dei fornitori”. Nel contesto di un lavoro tra “la stazione appaltante”, che era l’azienda spezzina, “e la società Prisma Spa”, si legge nell’annotazione, Grillo “fornisce ad Alfonso il recapito telefonico del responsabile (di Termomeccanica) della commessa”. Il titolare della Prisma, inoltre, intercettato al telefono con Cattozzo il 25 ottobre 2013, diceva: “Abbiamo individuato subito un filone proprio bello chiaro e … ‘io ti do questo, tu mi dai quello, io ti dò”.
“Una cooperativa mise a disposizione auto per Greganti”. Una delle cooperative, che sarebbero state legate alla cosiddetta ‘cupola degli appalti’, avrebbe noleggiato e messo a disposizione di Primo Greganti, l’ex funzionario del Pci che al gip ha dichiarato di occuparsi di legno, un’auto “in ragione della sua opera ‘mediatoria’ a favore dell’impresa”. Secondo le Fiamme Gialle il 18 febbraio del 2014, infatti, la coop Viridia, società che sarebbe stata molto ‘vicina’ al ‘Compagno G’ e avrebbe lavorato anche nell’appalto per la ‘Piastra’ dell’Expo, mandò, scrive la Gdf, una e-mail a Greganti con la “copia di un’ offerta di noleggio relativa ad un’autovettura Audi A4”, scrivendogli anche: “In attesa di un cortese riscontro per definire il contratto”. L’auto, secondo la Gdf, è stata “trattata dalla cooperativa Viridia per una diretta utilità di Greganti“.
Articolo Precedente
Estradizione Dell’Utri, “il presidente della Repubblica libanese ha firmato”
Articolo Successivo
Estradizione Dell’Utri, anche il Presidente della Repubblica libanese dice sì
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Da telefonata Trump-Putin primo passo per la pace: stop attacchi a linee energetiche. “Tregua? Basta armi a Kiev”. Scholz-Macron: “Noi continueremo a inviarle”
Politica
Meloni sminuisce il piano di riarmo Ue: ‘Un annuncio roboante rispetto a realtà’. E attacca: ‘Chi parla di tagli al welfare inganna i cittadini’
Zonaeuro
Von der Leyen spinge l’Ue verso lo scontro con la Russia: “Se vuole evitarlo, si prepari alla guerra”
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.