Un assegno da 5 milioni 433 mila e 840 euro. Il Movimento 5 stelle organizza il Terzo restitution day: un assegno gigante e una cifra sottolineata in giallo. Sono i soldi di metà indennità e della diaria non rendicontata destinati al fondo per la piccola media impresa creato dal Ministero dell’economia. Il primo a firmare simbolicamente lo striscione è stato il leader Beppe Grillo che poche ore prima era a Porta a Porta intervistato da Bruno Vespa. In totale i grillini hanno restituito allo Stato 7 i milioni di euro. “Se lo facessero tutti i partiti”, ha commentato Grillo, “raccoglieremmo 50 milioni di euro all’anno, una cifra straordinaria. Se l’avessimo fatto prima, e tutti, si sarebbero evitate tante tragedie. Oggi un piccolo imprenditore può andare in banca e accedere a un prestito di 20mila o 30 mila euro. Devono farlo anche gli altri partiti per dare un segnale, sono iniziative semplici. Pensavamo che gli altri ci avrebbero seguiti, ma non è successo”. Davanti alla telecamere il leader M5s continua poi la campagna per il voto: “Vogliamo andare alle elezioni con la legge elettorale che c’è, non con quella nuova”. Questa legge elettorale, aggiunge, “l’hanno fatta con un condannato e massone”.
Quella delle europee “è una scelta politica fondamentale, o noi o loro. Il governo non deve nemmeno dimettersi perchè non c’è, c’è un bamboccio messo lì” di “un cinismo incredibile. Siamo già il primo partito e l’unica alternativa. Adesso dobbiamo strutturarci. La gente vuole cambiare. Il M5S non è un partito, è un movimento di pensiero, è il piano B tra il comunismo che è fallito e il capitalismo che ha distrutto il sistema economico”. Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, dopo aver partecipato al Restitution Day in piazza Montecitorio è rientrato alla Camera. Alle 15 è atteso a Pescara per una manifestazione davanti al tribunale, mentre questa sera terrà nella città un comizio in vista delle elezioni europee di domenica 25 maggio.