Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge Cultura. Come ha sottolineato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, si tratta di un provvedimento che “rivoluziona il settore e il rapporto tra pubblico e privato. Sono misure urgenti ma stanno dentro un percorso di consultazione” e hanno una “straordinaria potenzialità”. Subito dopo il Cdm lampo, durato appena 30 minuti, Matteo Renzi ha espresso su Twitter la sua soddisfazione per gli obiettivi raggiunti: “Approvato decreto cultura turismo molto interessante. Prossime settimane disegno di legge delega settore”, si legge.

Franceschini ha poi illustrato gli aspetti più significativi del provvedimento durante la conferenza stampa; la prima norma è “l’art bonus, sul modello Ecobonus: un sistema di incentivi fiscali per un privato che decide di fare donazioni”, ha sottolineato il ministro. Si tratta di “uno strumento che ha funzionato molto bene. Oggi il sistema di incentivi fiscali per i privati che, per un atto di mecenatismo, vogliono contribuire al recupero o il restauro un bene, hanno detrazioni insignificanti”. Con la norma approvata oggi invece l’Italia si pone “a fianco di paesi come la Francia, per un’integrazione senza tabù tardo-ideologici”. Con l’art-bonus, dunque, “se uno in Italia decide di fare una donazione ha un incentivo fiscale del 65%, detraibile in tre anni”.

Nel decreto ci sono novità anche per quanto riguarda gli scavi di Pompei e la Reggia di Caserta, finiti spesso al centro delle cronache negli ultimi anni. Per la Reggia, che “per il 20% è museo e per l’80% è occupata da altre istituzioni” il Cdm annuncia “la nomina di un commissario per affrontare questa situazione”; per Pompei, invece, “il progetto ha accumulato anni di ritardi nella progettazione”, ha ribadito Franceschini, ma “sono previste misure che, senza toccare i controlli di trasparenza e legalità, accelerano la progettazione, anche con l’assunzione di 20 progettisti“. 

 

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