Una manciata di schede, una trentina circa, segnata non solo con le stesse preferenze, ma anche con la stessa calligrafia. A gettare l’ombra dei brogli sulla vittoria di Luca Vecchi, il candidato del Pd eletto sindaco di Reggio Emilia con oltre il 56% delle preferenze, è il Movimento 5 stelle locale, che ha annunciato, attraverso una nota della deputata reggiana Maria Elena Spadoni, una denuncia in procura e un’interrogazione parlamentare.
L’episodio riguarda 31 schede elettorali tracciate con i nomi dei due candidati del Pd al consiglio comunale, Salvatore Scarpino e Teresa Rivetti. Quest’ultima moglie del consigliere Pd uscente, Carmine De Lucia.“Tutto è successo lunedì pomeriggio” racconta la parlamentare Spadoni in una nota, precisando di aver già presentato denuncia contro ignoti, insieme alla consigliere comunale neoeletta Alessandra Guatteri. ”Durante lo spoglio delle amministrative, alla presenza di altri due rappresentanti di lista (Mario Lanzafame per la lista Un’altra Reggio e Fabrizia Pini per il Partito Democratico) ci siamo accorti che su alcune schede per il Pd risultavano segnate delle preferenze tutte con la stessa grafia: su 31 schede sono state apposte preferenze per i candidati Rivetti e Scarpino”. Particolarità che non sarebbe sfuggita nemmeno agli altri componenti del seggio di viale Montegrappa, dove dopo la segnalazione sono arrivati anche alcuni agenti della Digos. “ Tutti i membri del seggio hanno verificato e confermato che la grafia era uguale e che in alcune schede la grafia con cui era scritto il nome Rivetti era chiaramente differente rispetto alla prima preferenza indicata e uguale a quella apposta nelle schede contestate. Sono stata chiamata e ho visionato personalmente le schede”.
Ma la denuncia dei 5 stelle non si ferma qui e alimenta altri sospetti. Un identico “problema si è verificato al seggio 149 in via Premuda: stessa calligrafia per preferenza Scarpino”. Questa volta ad accorgersene è stata Patrizia Domenichini anche lei rappresentante di lista del Movimento 5 stelle, che ha chiesto al presidente, Marco Ascari, di far intervenire immediatamente le forze dell’ordine. Lui però si è rifiutato, mettendo comunque tutto a verbale. “L’ avvocato Paola Soragni, neo consigliere comunale Movimento, ha presentato una querela su questa vicenda”. Per questo, conclude Spadoni, “ chiedo che vengano controllate tutte le schede di tutti i seggi affinché vengano esaminate per riscontrare altre anomalie simili. Qui non c’entra l’appartenenza a un gruppo politico: la legalità dovrebbe, in teoria, essere abbracciata da tutti coloro che ricoprono cariche istituzionali”.
Un caso di presunti brogli che non ha comunque convinto l’erede di Delrio, il neo sindaco Vecchi, a rimandare i festeggiamenti per una vittoria elettorale, conquistata al primo turno e con un ampio distacco dagli avversari (56,38% contro il 17,08 % del candidato a 5 stelle, Norberto Vaccari). “Se ci sono state delle irregolarità non è compito mio valutare” ha detto appena arrivato in Piazza Parampolini per un brindisi con i suoi sostenitori. “Ma penso che più che parlare di brogli, il Movimento 5 stelle imparare dalle sconfitte. Quando si perde c’è anche il momento dell’umiltà e dell’autocritica”.