Altro che Prezzo felice. Consumatori e fornitori della società di “acquisti di gruppo” che fa capo per il 40% a Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi resteranno con un palmo di naso. Perché su prezzofelice.it, sotto il claim “Felice lui, felice tu”, campeggia da qualche giorno una frase lapidaria: “Siamo spiacenti di comunicarvi che i servizi di prezzofelice.it saranno sospesi a partire da giovedì 12 giugno”. Il sito, fondato sul modello della statunitense Groupon, ha chiuso i battenti. E Happyprice srl risulta in liquidazione. Colpa, secondo i figli di secondo letto di Silvio – entrati nel capitale tra 2011 e 2012 con un investimento di oltre 2 milioni – dell’ex amministratore delegato Pietro Dore, che non li avrebbe informati del progressivo peggioramento della situazione economica e finanziaria della società. Ma su Facebook sta già esplodendo la protesta di utenti che non hanno mai ricevuto i prodotti acquistati ed ex dipendenti che raccontano di essere stati “lasciati a casa senza stipendio”.
L’ex ad sotto accusa – L’epilogo inglorioso dell’avventura imprenditoriale si è consumato durante l’ultima assemblea. Dal verbale del cda del 29 maggio, quando Dore si è dimesso dalla carica di ad che ricopriva dal luglio 2013, emerge infatti che i Berlusconi e il socio di maggioranza lo accusano di aver determinato – e tenuto per sé – il pessimo andamento dei conti. Dovuto a un’incidenza “anomala” – 36% contro una media storica del 18% – delle vendite di telefoni cellulari, che fruttano margini di guadagno molto bassi, e al “forte irrigidimento del debito commerciale della società”, oggi “concentrato su un unico fornitore di tecnologia (TechSystem) per 1.093.000 euro”. Fornitore che viene pagato a 10 giorni dalla data di spedizione del prodotto (20 giorni dopo la vendita al pubblico) “pena il blocco delle spedizioni di merce ai clienti”.
Nel 2013 perdita stimata di 2 milioni – In più Dore – ex dg della società di progetti digitali TheBlogTv, anch’essa in liquidazione – avrebbe attuato, all’insaputa degli azionisti, una “politica commerciale molto aggressiva in tema di erogazione i crediti a clienti finali per fini promozionali”. Politica che tra settembre 2013 e maggio 2014 ha ridotto ai minimi termini i margini sulle vendite, “causando perdite gestionali occulte cumulate e stimate nell’intorno dei 2 milioni”, “portando a una chiusura previsionale di bilancio 2013 stimata in una perdita nell’intorno di 1,1 milioni”. Mentre il consuntivo riportava un rosso di “soli” 400mila euro. Dore, da parte sua, contrattacca sostenendo che il deterioramento della gestione dipende dall'”inadeguatezza dei sistemi informativi della società”, in cui i soci avrebbero dovuto investire di più. E imputa parte delle difficoltà anche al “cambio di mix di prodotto frutto di campagne tv di successo (andate in onda sui canali Mediaset, ndr) su prodotti a basso margine”. Una situazione di tensione che tra il 9 e il 10 giugno ha indotto i consiglieri Massimiliano Frank, Andrea Meregalli e Giorgio Valaguzza (ex compagno di Barbara) a dare le dimissioni. Poi la decisione di procedere alla liquidazione.
La denuncia di Altroconsumo – A dire il vero, però, il sito che avrebbe dovuto permettere di acquistare elettronica, viaggi, abbigliamento e cene al ristorante a tariffe scontate non ha mai avuto risultati brillanti: l’ultimo bilancio disponibile, quello del 2012, riporta una perdita di 386mila euro. E il malcontento di chi ha acquistato qualcosa sul sito non nasce ieri. Esattamente un anno fa Altroconsumo ha denunciato la società all’Antitrust per pratiche commerciali scorrette riguardanti le offerte su alcuni smartphone di ultima generazione. Nel mirino dell’associazione è finito il meccanismo per cui i modelli più recenti e con sconti più allettanti risultavano esauriti già pochi secondi dopo il lancio della promozione, per essere sostituiti da telefoni di minor valore e a prezzi meno vantaggiosi. Tanto da far pensare che si trattasse di specchietti per le allodole, utili soprattutto per attirare traffico sul portale.
Per chiedere informazioni su spedizioni e pagamenti solo un indirizzo mail – E ora, su gruppi Facebook creati ad hoc, si moltiplicano le accuse di clienti che non hanno ricevuto prodotti regolarmente pagati. Più di uno posta le email di risposta dei fornitori, che spiegano come le spedizioni siano “sospese a causa di fatture in arretrato da parte di Prezzofelice”. E i fornitori stessi lamentano, in qualche caso, di non aver ricevuto i rimborsi previsti a fronte dei coupon emessi. Difficile in questa fase avere risposte dall’azienda: sul sito c’è solo un indirizzo mail (supporto@prezzofelice.it) a cui rivolgersi “per qualsiasi tipo di comunicazione”.
Aggiornato da redazioneweb il 14 febbraio 2022
Lobby
Prezzofelice.it, salta per aria la società dei figli di Berlusconi. Che incolpano l’ad
Barbara, Eleonora e Luigi, che hanno il 40% del sito di acquisti di gruppo a prezzi scontati, insieme al socio di maggioranza progettano un'azione dei responsabilità nei confronti del manager Pietro Dore: non li avrebbe avvertiti del deterioramento dei conti e avrebbe occultato perdite stimabili intorno ai 2 milioni di euro. Ma sul web monta la protesta di consumatori che non hanno ricevuto i prodotti comprati e fornitori non pagati
Altro che Prezzo felice. Consumatori e fornitori della società di “acquisti di gruppo” che fa capo per il 40% a Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi resteranno con un palmo di naso. Perché su prezzofelice.it, sotto il claim “Felice lui, felice tu”, campeggia da qualche giorno una frase lapidaria: “Siamo spiacenti di comunicarvi che i servizi di prezzofelice.it saranno sospesi a partire da giovedì 12 giugno”. Il sito, fondato sul modello della statunitense Groupon, ha chiuso i battenti. E Happyprice srl risulta in liquidazione. Colpa, secondo i figli di secondo letto di Silvio – entrati nel capitale tra 2011 e 2012 con un investimento di oltre 2 milioni – dell’ex amministratore delegato Pietro Dore, che non li avrebbe informati del progressivo peggioramento della situazione economica e finanziaria della società. Ma su Facebook sta già esplodendo la protesta di utenti che non hanno mai ricevuto i prodotti acquistati ed ex dipendenti che raccontano di essere stati “lasciati a casa senza stipendio”.
L’ex ad sotto accusa – L’epilogo inglorioso dell’avventura imprenditoriale si è consumato durante l’ultima assemblea. Dal verbale del cda del 29 maggio, quando Dore si è dimesso dalla carica di ad che ricopriva dal luglio 2013, emerge infatti che i Berlusconi e il socio di maggioranza lo accusano di aver determinato – e tenuto per sé – il pessimo andamento dei conti. Dovuto a un’incidenza “anomala” – 36% contro una media storica del 18% – delle vendite di telefoni cellulari, che fruttano margini di guadagno molto bassi, e al “forte irrigidimento del debito commerciale della società”, oggi “concentrato su un unico fornitore di tecnologia (TechSystem) per 1.093.000 euro”. Fornitore che viene pagato a 10 giorni dalla data di spedizione del prodotto (20 giorni dopo la vendita al pubblico) “pena il blocco delle spedizioni di merce ai clienti”.
Nel 2013 perdita stimata di 2 milioni – In più Dore – ex dg della società di progetti digitali TheBlogTv, anch’essa in liquidazione – avrebbe attuato, all’insaputa degli azionisti, una “politica commerciale molto aggressiva in tema di erogazione i crediti a clienti finali per fini promozionali”. Politica che tra settembre 2013 e maggio 2014 ha ridotto ai minimi termini i margini sulle vendite, “causando perdite gestionali occulte cumulate e stimate nell’intorno dei 2 milioni”, “portando a una chiusura previsionale di bilancio 2013 stimata in una perdita nell’intorno di 1,1 milioni”. Mentre il consuntivo riportava un rosso di “soli” 400mila euro. Dore, da parte sua, contrattacca sostenendo che il deterioramento della gestione dipende dall'”inadeguatezza dei sistemi informativi della società”, in cui i soci avrebbero dovuto investire di più. E imputa parte delle difficoltà anche al “cambio di mix di prodotto frutto di campagne tv di successo (andate in onda sui canali Mediaset, ndr) su prodotti a basso margine”. Una situazione di tensione che tra il 9 e il 10 giugno ha indotto i consiglieri Massimiliano Frank, Andrea Meregalli e Giorgio Valaguzza (ex compagno di Barbara) a dare le dimissioni. Poi la decisione di procedere alla liquidazione.
La denuncia di Altroconsumo – A dire il vero, però, il sito che avrebbe dovuto permettere di acquistare elettronica, viaggi, abbigliamento e cene al ristorante a tariffe scontate non ha mai avuto risultati brillanti: l’ultimo bilancio disponibile, quello del 2012, riporta una perdita di 386mila euro. E il malcontento di chi ha acquistato qualcosa sul sito non nasce ieri. Esattamente un anno fa Altroconsumo ha denunciato la società all’Antitrust per pratiche commerciali scorrette riguardanti le offerte su alcuni smartphone di ultima generazione. Nel mirino dell’associazione è finito il meccanismo per cui i modelli più recenti e con sconti più allettanti risultavano esauriti già pochi secondi dopo il lancio della promozione, per essere sostituiti da telefoni di minor valore e a prezzi meno vantaggiosi. Tanto da far pensare che si trattasse di specchietti per le allodole, utili soprattutto per attirare traffico sul portale.
Per chiedere informazioni su spedizioni e pagamenti solo un indirizzo mail – E ora, su gruppi Facebook creati ad hoc, si moltiplicano le accuse di clienti che non hanno ricevuto prodotti regolarmente pagati. Più di uno posta le email di risposta dei fornitori, che spiegano come le spedizioni siano “sospese a causa di fatture in arretrato da parte di Prezzofelice”. E i fornitori stessi lamentano, in qualche caso, di non aver ricevuto i rimborsi previsti a fronte dei coupon emessi. Difficile in questa fase avere risposte dall’azienda: sul sito c’è solo un indirizzo mail (supporto@prezzofelice.it) a cui rivolgersi “per qualsiasi tipo di comunicazione”.
Aggiornato da redazioneweb il 14 febbraio 2022
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Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.