Italia in prima linea per l’accordo di libero scambio che Ue e Usa (Trans-Atlantic trade and investiment partnership) stanno negoziando da oltre un anno. Perché, secondo il governo, sarebbe il “principale Paese beneficiario” della rimozione di dazi e barriere non tariffarie che limitano la circolazione di merci e servizi: mercoledì mattina, durante un convegno sul tema alla Camera dei deputati, il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda ha quantificato – senza citare la fonte del dato – i vantaggi potenziali in mezzo punto di Pil, cioè circa 8 miliardi di euro. Per questo Roma spingerà per arrivare alla firma nei prossimi 12 mesi. Durante il semestre italiano di presidenza dell’Ue, dunque, Matteo Renzi spingerà l’acceleratore sulle trattative tra Bruxelles e Washington. Per ora tutt’altro che a buon punto, visto che solo martedì il segretario all’Agricoltura degli Usa, Tom Vilsack, ha avvertito che “entrambe le parti non sono particolarmente soddisfatte del punto in cui sono i negoziati” e “ci aspettano alcune sfide molto serie”, tra cui quella di far capire ai cittadini “le opportunità di lavoro e di crescita che l’accordo commerciale presenta”.
Per l’Italia “si può chiudere subito” – Una cautela che l’esecutivo italiano non sembra condividere: “La proposta italiana alla commissione Ue”, ha anticipato Calenda, “è quella di chiuderlo tutto assieme, nonostante su alcune cose non troveremo mai un accordo, come sugli Ogm. Ma sul 70% dei temi siamo già d’accordo e quindi può essere chiuso subito”. Salvo poi integrarlo in futuro con nuovi punti. Quanto alle critiche relative alla segretezza degli atti del negoziato, il viceministro nominato da Enrico Letta e confermato da Renzi ha ribadito che “non si è mai vista una negoziazione a porte aperte”: equivarrebbe a mettere la controparte “a conoscenza di tutte le mosse e le strategie”.
Sì alle trattative a porte chiuse, ma rendere pubblico mandato negoziale – Posizione, questa, già espressa in aula a Montecitorio. Quando però, rispondendo a un’interpellanza parlamentare del deputato Adriano Zaccagnini (eletto con il M5S, ora nel gruppo misto), Calenda ha garantito che “il governo italiano ritornerà sull’esigenza di rendere pubblico il mandato negoziale del Ttip”, compresi i “paletti” (red lines) che la Commissione non potrà superare. Come quello sull’ingresso degli Ogm nel mercato europeo. Ma in quell’occasione Calenda ha anche spiegato punto per punto gli effetti positivi che l’accordo avrebbe – negli auspici del governo – per i produttori italiani dell’alimentare e per le aziende interessate a partecipare a gare per gli appalti negli Usa.
Riconoscimento di Doc, Dop e Igp per contrastare il falso made in Italy – “Non c’è nessuna possibilità che nel Ttip venga lasciata libertà di ingresso indifferenziato agli Ogm”, ha sostenuto Calenda, ma al contrario uno degli obiettivi negoziali è “il riconoscimento delle indicazioni geografiche italiane, che oggi non sono riconosciute negli Stati Uniti dando luogo al fenomeno del cosiddetto italian sounding“. Cioè la contraffazione di prodotti alimentari con copie a cui vengono poi dati nomi “suggestivi” tipo Parmesan, Regianito e Daniele Prosciutto.
Dalle semplificazioni sui regolamenti vantaggi per le pmi – Per quanto riguarda l’armonizzazione dei regolamenti, Calenda ha chiarito che gli standard in discussione “non sono quelli sociali”, bensì quelli “di omologazione dei prodotti, cioè tutte quelle regole che, essendo diverse tra Stati Uniti e Europa, obbligano le imprese a fare complicatissime procedure di doppia certificazione”. O le bloccano del tutto: basti pensare alle barriere fitosanitarie. Per esempio, ha ricordato, “oggi abbiamo un problema gigantesco legato alla tolleranza zero degli Stati Uniti nei confronti della listeria, che è un’impurità che è contenuta nei nostri prosciutti, fisiologica a un certo livello. Loro la considerano a livello zero e bloccano, stanno bloccando, per ispezione tutta la nostra esportazione di prosciutti”. Aspetti gestibili dalle grandi multinazionali, ma grossi ostacoli per le piccole e medie imprese. Per questo “nella parte regolamentare, così come nell’armonizzazione e nella semplificazione delle procedure doganali, il Ttip è disegnato per le piccole e medie imprese”. Naturalmente vale però anche il contrario: gli Usa, per esempio, faranno il possibile per ottenere un ammorbidimento della normativa sugli ormoni nelle carni e sull’utilizzo di vari prodotti chimici in campo alimentare.
Sugli appalti trattativa per permettere alle aziende Ue di entrare nel mercato Usa – Quanto alla presunta apertura alle imprese Usa del mercato degli appalti pubblici, ha sottolineato Calenda nella sua risposta, “la discussione non è sul fatto di permettere alle aziende americane di “biddare”, perché lo possono già fare, ma per permettere alle aziende italiane ed europee di entrare nel mercato degli appalti americani, che invece è regolato da una serie di norme che restringono l’accesso”.
Economia
Commercio mondiale, governo spinge per chiudere subito su trattato Usa-Ue
Il sottosegretario allo Sviluppo, Carlo Calenda, in un convegno sull'accordo di libero scambio Ttip ha stimato in 8 miliardi - ma senza citare la fonte del dato - i vantaggi potenziali per l'economia italiana. Le regole sui prodotti alimentari dovrebbero infatti, secondo l'esecutivo, favorire l'export del made in Italy. Per questo Renzi proporrà alla Commissione di firmare nei prossimi 12 mesi
Italia in prima linea per l’accordo di libero scambio che Ue e Usa (Trans-Atlantic trade and investiment partnership) stanno negoziando da oltre un anno. Perché, secondo il governo, sarebbe il “principale Paese beneficiario” della rimozione di dazi e barriere non tariffarie che limitano la circolazione di merci e servizi: mercoledì mattina, durante un convegno sul tema alla Camera dei deputati, il viceministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda ha quantificato – senza citare la fonte del dato – i vantaggi potenziali in mezzo punto di Pil, cioè circa 8 miliardi di euro. Per questo Roma spingerà per arrivare alla firma nei prossimi 12 mesi. Durante il semestre italiano di presidenza dell’Ue, dunque, Matteo Renzi spingerà l’acceleratore sulle trattative tra Bruxelles e Washington. Per ora tutt’altro che a buon punto, visto che solo martedì il segretario all’Agricoltura degli Usa, Tom Vilsack, ha avvertito che “entrambe le parti non sono particolarmente soddisfatte del punto in cui sono i negoziati” e “ci aspettano alcune sfide molto serie”, tra cui quella di far capire ai cittadini “le opportunità di lavoro e di crescita che l’accordo commerciale presenta”.
Per l’Italia “si può chiudere subito” – Una cautela che l’esecutivo italiano non sembra condividere: “La proposta italiana alla commissione Ue”, ha anticipato Calenda, “è quella di chiuderlo tutto assieme, nonostante su alcune cose non troveremo mai un accordo, come sugli Ogm. Ma sul 70% dei temi siamo già d’accordo e quindi può essere chiuso subito”. Salvo poi integrarlo in futuro con nuovi punti. Quanto alle critiche relative alla segretezza degli atti del negoziato, il viceministro nominato da Enrico Letta e confermato da Renzi ha ribadito che “non si è mai vista una negoziazione a porte aperte”: equivarrebbe a mettere la controparte “a conoscenza di tutte le mosse e le strategie”.
Sì alle trattative a porte chiuse, ma rendere pubblico mandato negoziale – Posizione, questa, già espressa in aula a Montecitorio. Quando però, rispondendo a un’interpellanza parlamentare del deputato Adriano Zaccagnini (eletto con il M5S, ora nel gruppo misto), Calenda ha garantito che “il governo italiano ritornerà sull’esigenza di rendere pubblico il mandato negoziale del Ttip”, compresi i “paletti” (red lines) che la Commissione non potrà superare. Come quello sull’ingresso degli Ogm nel mercato europeo. Ma in quell’occasione Calenda ha anche spiegato punto per punto gli effetti positivi che l’accordo avrebbe – negli auspici del governo – per i produttori italiani dell’alimentare e per le aziende interessate a partecipare a gare per gli appalti negli Usa.
Riconoscimento di Doc, Dop e Igp per contrastare il falso made in Italy – “Non c’è nessuna possibilità che nel Ttip venga lasciata libertà di ingresso indifferenziato agli Ogm”, ha sostenuto Calenda, ma al contrario uno degli obiettivi negoziali è “il riconoscimento delle indicazioni geografiche italiane, che oggi non sono riconosciute negli Stati Uniti dando luogo al fenomeno del cosiddetto italian sounding“. Cioè la contraffazione di prodotti alimentari con copie a cui vengono poi dati nomi “suggestivi” tipo Parmesan, Regianito e Daniele Prosciutto.
Dalle semplificazioni sui regolamenti vantaggi per le pmi – Per quanto riguarda l’armonizzazione dei regolamenti, Calenda ha chiarito che gli standard in discussione “non sono quelli sociali”, bensì quelli “di omologazione dei prodotti, cioè tutte quelle regole che, essendo diverse tra Stati Uniti e Europa, obbligano le imprese a fare complicatissime procedure di doppia certificazione”. O le bloccano del tutto: basti pensare alle barriere fitosanitarie. Per esempio, ha ricordato, “oggi abbiamo un problema gigantesco legato alla tolleranza zero degli Stati Uniti nei confronti della listeria, che è un’impurità che è contenuta nei nostri prosciutti, fisiologica a un certo livello. Loro la considerano a livello zero e bloccano, stanno bloccando, per ispezione tutta la nostra esportazione di prosciutti”. Aspetti gestibili dalle grandi multinazionali, ma grossi ostacoli per le piccole e medie imprese. Per questo “nella parte regolamentare, così come nell’armonizzazione e nella semplificazione delle procedure doganali, il Ttip è disegnato per le piccole e medie imprese”. Naturalmente vale però anche il contrario: gli Usa, per esempio, faranno il possibile per ottenere un ammorbidimento della normativa sugli ormoni nelle carni e sull’utilizzo di vari prodotti chimici in campo alimentare.
Sugli appalti trattativa per permettere alle aziende Ue di entrare nel mercato Usa – Quanto alla presunta apertura alle imprese Usa del mercato degli appalti pubblici, ha sottolineato Calenda nella sua risposta, “la discussione non è sul fatto di permettere alle aziende americane di “biddare”, perché lo possono già fare, ma per permettere alle aziende italiane ed europee di entrare nel mercato degli appalti americani, che invece è regolato da una serie di norme che restringono l’accesso”.
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Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "È con sentimenti di particolare, affettuosa vicinanza che mi dirigo a Lei per porgerLe i migliori auguri nella lieta ricorrenza del solenne inizio del Pontificato. Insieme a me, il popolo italiano Le è riconoscente per questi dodici anni nei quali ha offerto la più autentica testimonianza dei valori evangelici, in un servizio costante non soltanto alla Chiesa cattolica ma all’umanità tutta". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a Papa Francesco.
"Di questo afflato -prosegue il Capo dello Stato- la lettera enciclica Dilexit nos offre un esempio luminoso, con l’invito a ogni donna e ogni uomo e di buona volontà a varcare i confini del personale tornaconto e a riconoscersi legati agli altri da quel vincolo di umana fratellanza che prescinde da considerazioni di prossimità geografica o di affinità culturale. A tale riguardo, desidero richiamare gli spunti inediti di riflessione che il Suo alto Magistero ha posto al centro del dibattito in seno a importanti consessi multilaterali: alla Conferenza delle parti della Convenzione delle Nazioni unite sui cambiamenti climatici, al Vertice G7 presieduto dall’Italia, al G20, Vostra Santità ha portato un vibrante richiamo alla riscoperta della speranza, all’accantonamento di logiche di forza e di prevaricazione, a quelle istanze di rinnovamento dischiuse da un uso etico delle nuove tecnologie".
"Mentre al livello internazionale sembrano affievolirsi le ragioni del diritto e di una corretta articolazione della convivenza tra gli Stati, la Sua voce è e resta più che mai necessaria. L’apertura della Porta Santa presso il carcere romano di Rebibbia all’inizio dell’anno giubilare, nonché la decisione di innalzare nei prossimi mesi agli onori degli altari Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati –figure molto amate, anche dalle giovani generazioni– ispirano nei miei concittadini viva gratitudine nei confronti del Vescovo di Roma, di cui tutti avvertiamo la particolare sollecitudine per l’Italia. In questo spirito, Padre Santo, Le rinnovo -conclude Mattarella- sinceri auguri di ogni benessere nella prosecuzione del Pontificato cui aggiungo quelli –vieppiù sentiti– di pronto ristabilimento".
Kiev, 19 mar. (Adnkronos) - Il sistema elettrico ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk è stato attaccato da droni nemici. Lo ha riferito il canale Telegram di Ukrzaliznytsia, l'azienda ferroviaria pubblica ucraina. "La mattina del 19 marzo, il nemico ha colpito il sistema elettrico ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk con i droni. Ci sono sezioni senza corrente, ma il traffico ferroviario continua secondo il programma. Nel corso degli interventi di riparazione, il nemico ha colpito di nuovo. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha affermato Ukrzaliznytsia in una dichiarazione.
Mosca, 19 mar. (Adnkronos) - Le truppe russe hanno respinto i tentativi delle forze armate ucraine di invadere la regione di Belgorod. L'esercito nemico ha effettuato cinque attacchi nella regione. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo. "Al fine di creare uno sfondo negativo attorno ai colloqui tra i presidenti della Federazione Russa e degli Stati Uniti sulla risoluzione del conflitto in Ucraina - si legge nella dichiarazione - e per screditare le iniziative di pace di Trump, al mattino (alle 5,50), il regime di Kiev ha tentato di forzare le unità delle Forze armate ucraine nel territorio russo, nella parte occidentale della regione di Belgorod, in direzione degli insediamenti di Demidovka e Prilesye".
"Le forze armate ucraine - prosegue il comunicato russo - hanno impiegato fino a 200 militari e 29 unità di equipaggiamento negli attacchi, tra cui cinque carri armati, 16 veicoli corazzati da combattimento, tre veicoli del genio per lo sminamento, un'unità di sminamento a distanza Ur-77 e quattro auto. Grazie alle unità che presidiavano il confine di stato del gruppo di truppe del Nord, il fuoco dell'artiglieria e l'uso di droni Fpv, tutti gli attacchi sono stati respinti", ha sottolineato il ministero.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si dice che la Schlein con la sua posizione si sia isolata. Per nulla. Si è distinta. Ha lanciato un monito, non si è piegata a meccanismi automatici e obbligati di adesione. Non so che sviluppi ci saranno nel Pd. Un chiarimento serve. Così come serve tra le forze socialiste europee. Indicare una prospettiva di deterrenza comune e i nuovi assetti del mondo, con un nuovo spirito di pace e collaborazione, è la sola possibilità per i Socialisti di tornare a fare il proprio mestiere nelle condizioni date. Non è pacifismo senza nerbo, piuttosto combattimento senza incertezze e conformismi per i propri valori”. Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, in un'intervista all’'Unità'.
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - L'esercito israeliano ha lanciato un nuovo appello alla popolazione di Gaza affinché evacuino le "zone pericolose di combattimento" nel nord e nel sud del territorio palestinese, all'indomani degli intensi bombardamenti che, secondo Hamas, hanno causato la morte di oltre 400 persone.
L'ordine di evacuazione si applica alle regioni di Beit Hanoun (nord), Khirbet Khuza'a, Abasan al-Kabira e Abasan al-Jadida (sud), dove l'esercito "ha iniziato le sue operazioni contro gruppi terroristici", ha scritto su X il portavoce di lingua araba dell'esercito, Avichay Adraee, invitando i residenti a "spostarsi in rifugi nella parte occidentale di Gaza City e nella città di Khan Younis".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Spero che la telefonata di Trump e Putin faccia fare dei passi in avanti, non credo che sia stata la telefonata che qualcuno ha raccontato di pace universale, ancora non ci siamo, ci saranno a Gedda alla fine della settimana ancora dei colloqui di pace, mi pare di capire stavolta anche con la Russia, l'altra volta c'erano stati tra America e Ucraina. Io penso che ci voglia grande prudenza e un doppio binario: da un lato bisogna prepararsi ad un periodo di turbolenze che vedremo anche sui mercati, vale a dire ci saranno delle difficoltà per le famiglie, purtroppo". Così Matteo Renzi, ospite di 'Non stop news' su Rtl 102.5.
"L'unico modo per risolverla è una grande iniziativa diplomatica e su questo -ribadisce l'ex premier- per me l'Europa ha dormito. In questi tre anni, lo dico dal 24 febbraio 2022, l'Europa doveva inviare un inviato speciale per fare la pace tra Russia e Ucraina, avevo proposto il nome di Tony Blair, ma questa è un po' la maledizione di quelli che dicono le cose giuste troppo presto. Noi lo abbiamo detto tre anni fa, non l'abbiamo fatto e adesso l'accordo di pace si fa a Gedda e non si fa a Bruxelles o a Roma, questo è un po' un limite del nostro Governo e della nostra Europa".
Tel Aviv, 19 mar. (Adnkronos/Afp) - Durante la notte, l'esercito israeliano ha condotto un'ondata di attacchi contro obiettivi di Hamas e della Jihad islamica palestinese nella Striscia di Gaza. L'aeronautica militare israeliana afferma di aver colpito circa 20 obiettivi, tra cui un sito militare di Hamas nel nord di Gaza, dove ha individuato preparativi per attacchi missilistici contro Israele.
Inoltre, la Marina israeliana ha preso di mira diverse imbarcazioni appartenenti alla Jihad islamica palestinese al largo della costa di Gaza, che secondo l'Idf venivano utilizzate per attività terroristiche.