L’ex sindaco di Genova MartaVincenzi e altri quattro indagati sono stati rinviati a giudizio dal gup Carla Pastorini, al termine dell’udienza preliminare per l’inchiesta sull’alluvione che il 4 novembre 2011 causò la morte di quattro donne e due bambine di 1 e 8 anni. Secondo gli inquirenti, infatti, in quello occasione l’intervento della protezione civile non venne sollecitato in maniera opportuna. Le strade e le scuole a rischio non furono chiuse e ai presidi degli istituti non venne ordinato di non fare uscire gli alunni. Al sindaco e agli altri quattro indagati viene contestata anche la gestione della circolazione stradale che non fu bloccata.
La Vincenzi sarà processata il prossimo primo ottobre; con lei sono stati rinviati a giudizio anche l’ ex assessore alla Protezione civile Francesco Scidone, i dirigenti comunali Gianfranco Delponte e Pierpaolo Cha, e l’ex capo della protezione civile comunale Sandro Gambelli. Le accuse sono di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, falso e calunnia. Verrà processato anche l’ex coordinatore dei volontari Roberto Gabutti, a cui viene contestato solo il falso e la calunnia. “Questo – ha detto la Vincenzi – non è un processo per corruzione. Per questo sto seriamente pensando di ritornare in politica dopo tutti questi mesi di ‘sonno’. La politica nella mia vita ha sempre ricoperto un ruolo importante”.
Intanto, i legali che assistono la famiglia di Flamur Djala, l’operaio albanese che ha perso la moglie e le due figlie di tenera età, hanno annunciato: “Chiederemo il sequestro conservativo – hanno detto gli avvocati Giovanni Ricco e Nicola Scodnik – dei beni personali di tutti gli imputati. Il danno subito dalle vittime è stato enorme”. Lo scorso luglio gli inquirenti avevano chiuso le indagini. Era emerso che “gli uffici comunali di protezione civile avevano ricevuto notizie allarmanti già alle 11 del mattino mentre il rio Fereggiano esondò intorno all’una. In quelle due ore c’era la possibilità di evitare la tragedia con alcuni accorgimenti che non vennero messi in atto”. I vertici della macchina comunale “non solo non fecero quello che andava fatto”, ma, secondo l’accusa, “falsificarono il verbale alterando l’orario dell’esondazione”. Quel documento secondo gli inquirenti venne alterato per sostenere la tesi secondo cui quel giorno sulla città si abbattè una “bomba d’acqua” di per sé imprevedibile.
All’indomani del tragico alluvione venne aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti. Grazie alle testimonianze dei cittadini, alle loro foto e video, gli investigatori hanno scoperto che la verità raccontata dai verbali presentati dagli uffici comunali era ben diversa da quanto veramente accaduto. Venne così aperta una inchiesta stralcio per il verbale ‘taroccato’. Quel giorno morirono Serena Costa, 19 anni, Evelina Pietranera, Angela Chiaramonte, 40 anni, Djala Shpresa di 28 anni e le sue due piccole, Gioia e Janissa, di 8 anni e di 11 mesi. Ma la Vincenzi è convinta della sua innocenza. “Ho fiducia nel processo perché ci sarà spazio per approfondire anche gli argomenti delle difese. Sono serena, sono convinta che alla fine riuscirò a dimostrare tutto. Confidando che giustizia sia fatta, anche per tornare a credere in questa giustizia”.
Giustizia & Impunità
Alluvione Genova, ex sindaco Vincenzi rinviata a giudizio per omicidio colposo
Saranno processati anche gli altri indagati. Le accuse sono di omicidio plurimo colposo, disastro colposo, falso e calunnia. "Questo non è un processo per corruzione - dichiara l'ex primo cittadino - per questo sto pensando di tornare in politica". Quel giorno persero la vita quattro donne e due bambine
L’ex sindaco di Genova MartaVincenzi e altri quattro indagati sono stati rinviati a giudizio dal gup Carla Pastorini, al termine dell’udienza preliminare per l’inchiesta sull’alluvione che il 4 novembre 2011 causò la morte di quattro donne e due bambine di 1 e 8 anni. Secondo gli inquirenti, infatti, in quello occasione l’intervento della protezione civile non venne sollecitato in maniera opportuna. Le strade e le scuole a rischio non furono chiuse e ai presidi degli istituti non venne ordinato di non fare uscire gli alunni. Al sindaco e agli altri quattro indagati viene contestata anche la gestione della circolazione stradale che non fu bloccata.
La Vincenzi sarà processata il prossimo primo ottobre; con lei sono stati rinviati a giudizio anche l’ ex assessore alla Protezione civile Francesco Scidone, i dirigenti comunali Gianfranco Delponte e Pierpaolo Cha, e l’ex capo della protezione civile comunale Sandro Gambelli. Le accuse sono di omicidio colposo plurimo, disastro colposo, falso e calunnia. Verrà processato anche l’ex coordinatore dei volontari Roberto Gabutti, a cui viene contestato solo il falso e la calunnia. “Questo – ha detto la Vincenzi – non è un processo per corruzione. Per questo sto seriamente pensando di ritornare in politica dopo tutti questi mesi di ‘sonno’. La politica nella mia vita ha sempre ricoperto un ruolo importante”.
Intanto, i legali che assistono la famiglia di Flamur Djala, l’operaio albanese che ha perso la moglie e le due figlie di tenera età, hanno annunciato: “Chiederemo il sequestro conservativo – hanno detto gli avvocati Giovanni Ricco e Nicola Scodnik – dei beni personali di tutti gli imputati. Il danno subito dalle vittime è stato enorme”. Lo scorso luglio gli inquirenti avevano chiuso le indagini. Era emerso che “gli uffici comunali di protezione civile avevano ricevuto notizie allarmanti già alle 11 del mattino mentre il rio Fereggiano esondò intorno all’una. In quelle due ore c’era la possibilità di evitare la tragedia con alcuni accorgimenti che non vennero messi in atto”. I vertici della macchina comunale “non solo non fecero quello che andava fatto”, ma, secondo l’accusa, “falsificarono il verbale alterando l’orario dell’esondazione”. Quel documento secondo gli inquirenti venne alterato per sostenere la tesi secondo cui quel giorno sulla città si abbattè una “bomba d’acqua” di per sé imprevedibile.
All’indomani del tragico alluvione venne aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio colposo plurimo contro ignoti. Grazie alle testimonianze dei cittadini, alle loro foto e video, gli investigatori hanno scoperto che la verità raccontata dai verbali presentati dagli uffici comunali era ben diversa da quanto veramente accaduto. Venne così aperta una inchiesta stralcio per il verbale ‘taroccato’. Quel giorno morirono Serena Costa, 19 anni, Evelina Pietranera, Angela Chiaramonte, 40 anni, Djala Shpresa di 28 anni e le sue due piccole, Gioia e Janissa, di 8 anni e di 11 mesi. Ma la Vincenzi è convinta della sua innocenza. “Ho fiducia nel processo perché ci sarà spazio per approfondire anche gli argomenti delle difese. Sono serena, sono convinta che alla fine riuscirò a dimostrare tutto. Confidando che giustizia sia fatta, anche per tornare a credere in questa giustizia”.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.