Senato non elettivo composto “da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da 5 senatori che possono essere nominati dal presidente della Repubblica“. Tutti, però, con l’immunità parlamentare. E ancora iter legislativo più snello, giudizio preventivo della Consulta sulla legge elettorale, eliminazione della legislazione concorrente tra Stato e Regione e tre delegati per regione per eleggere il Capo dello Stato. E’ questo il contenuto di alcuni emendamenti per la riforma del Senato annunciati dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli e che saranno portati in aula per il voto entro luglio. Emendamenti che emergono dall’accordo tra maggioranza, Lega e Fi. “Trovata la quadra – ha detto – depositati gli emendamenti a firma Calderoli e Finocchiaro alla riforma che è in grado di partire serenamente”. La presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro aggiunge che “ora la I commissione può cominciare a discutere e a votare per garantire quei tempi che avevamo promesso ed arrivare al voto in aula entro luglio. Credo che nelle condizioni date abbiamo fatto un buon lavoro”.
Soddisfazione anche da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi che ai suoi dice: “Il Senato non sarà elettivo. Infrastrutture, energia, commercio con l’estero, promozione turistica sono materie che passano dalle Regioni allo Stato, il Cnel viene abolito, le indennità dei consiglieri regionali diventano come quelle dei sindaci. Si tratta di un ottimo punto di arrivo”. E se la Lega “prova a mettere la sua bandierina”, non c’è problema. “Facciano pure – prosegue Renzi- se hanno bisogno di visibilità. A noi interessano le riforme”.
Camera – E’ la sola titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo del governo.
Senato – In prima battuta esercita la funzione di raccordo tra lo Stato e le Regioni, le Città metropolitane e i Comuni. Non dà la fiducia al governo.
100 senatori – L’Assemblea di Palazzo Madama sarà composta da 100 senatori, anzi di 95 più 5: i primi eletti dai consigli regionali in rappresentanza di Regioni e Comuni, i secondi nominati dal presidente della Repubblica (tra questi rientrano gli attuali senatori a vita). Tra i 95 “territoriali” 74 sono scelti tra i consiglieri regionali, gli altri 21 tra i sindaci. Ogni Regione eleggerà un numero di senatori in proporzione al proprio peso demografico. L’intesa non scioglie il nodo del metodo di elezione, rinviando a una successiva legge ordinaria. I senatori decadono nel momento in cui decade l’organo in cui sono stati eletti (Comune o Regione). Ciò vuol dire che il Senato sarà rinnovato mano mano che si rinnoveranno le assemblee territoriali.
Poteri del Senato – Le leggi sono approvate dalla Camera. Entro 10 giorni il Senato, su richiesta di un terzo dei suoi membri, può chiedere di esaminarle, proponendo modifiche entro 30 giorni. L’ultima parola è però della Camera che decide entro altri 20 giorni. Per le leggi che hanno impatto su Regioni e Comuni la Camera deve pronunciarsi a maggioranza assoluta in caso di richiesta di modifiche da parte del Senato. L’Assemblea di Palazzo Madama ha anche poteri di controllo sull’attuazione delle leggi, delle politiche pubbliche e della pubblica amministrazione. Ha poteri anche sia per la fase di ricezione delle norme Ue che nella fase ascendente prevista dal Trattato di Lisbona.
Riforme costituzionali – Sulle riforme costituzionali il Senato mantiene le attuali competenze legislative.
Elezione Presidente della Repubblica – Verrà eletto dai 630 deputati, 100 senatori e da tre delegati di ciascuna Regione (scelti con principio di parità di genere). La Camera eleggerà tre giudici della Corte Costituzionale e il Senato due.
Nuove competenze Regioni e Stato – L’accordo riscrive il titolo V della Costituzione, che definisce i poteri dello Stato e delle Regioni. Eliminata tutta la parte della legislazione concorrente tra Regioni e Stato, eliminando così i motivi di conflitto. Tornano di competenza esclusiva dello Stato materie come produzione, trasporto e distribuzione nazionali energia, le grandi reti di trasporto di interesse nazionale.
Province addio – Dalla Costituzione scompaiono una volta per tutte le Province.
Stipendi consiglieri regionali e sindaci – I consiglieri eletti nelle regioni non potranno guadagnare più dei sindaci.
Legge elettorale – Prima di far entrare in vigore una riforma elettorale la minoranza parlamentare (i due quinti della Camera o del Senato) potrà chiedere un giudizio di legittimità preventiva della Corte Costituzionale.
Decreti blindati – Previsto il divieto di approvare emendamenti estranei all’argomento dei decreti durante il loro esame parlamentare.
Corsia preferenziale Ddl – Il governo può chiedere alla Camera di approvare entro sessanta giorni un suo disegno di legge.
Immunità per senatori – Confermata anche per i senatori l’immunità parlamentare che copre i parlamentari da arresto, intercettazioni, perquisizioni.
Politica
Senato, Calderoli: “Depositati 20 emendamenti, la riforma può partire”
Il vicepresidente di Palazzo Madama e la presidente della Commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro hanno depositato 20 emendamenti frutto dell'accordo tra Pd, Forza Italia e Lega. Renzi soddisfatto: "Il Senato non sarà elettivo"
Senato non elettivo composto “da 95 senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da 5 senatori che possono essere nominati dal presidente della Repubblica“. Tutti, però, con l’immunità parlamentare. E ancora iter legislativo più snello, giudizio preventivo della Consulta sulla legge elettorale, eliminazione della legislazione concorrente tra Stato e Regione e tre delegati per regione per eleggere il Capo dello Stato. E’ questo il contenuto di alcuni emendamenti per la riforma del Senato annunciati dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli e che saranno portati in aula per il voto entro luglio. Emendamenti che emergono dall’accordo tra maggioranza, Lega e Fi. “Trovata la quadra – ha detto – depositati gli emendamenti a firma Calderoli e Finocchiaro alla riforma che è in grado di partire serenamente”. La presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Anna Finocchiaro aggiunge che “ora la I commissione può cominciare a discutere e a votare per garantire quei tempi che avevamo promesso ed arrivare al voto in aula entro luglio. Credo che nelle condizioni date abbiamo fatto un buon lavoro”.
Soddisfazione anche da parte del presidente del Consiglio Matteo Renzi che ai suoi dice: “Il Senato non sarà elettivo. Infrastrutture, energia, commercio con l’estero, promozione turistica sono materie che passano dalle Regioni allo Stato, il Cnel viene abolito, le indennità dei consiglieri regionali diventano come quelle dei sindaci. Si tratta di un ottimo punto di arrivo”. E se la Lega “prova a mettere la sua bandierina”, non c’è problema. “Facciano pure – prosegue Renzi- se hanno bisogno di visibilità. A noi interessano le riforme”.
Camera – E’ la sola titolare del rapporto di fiducia con il Governo ed esercita la funzione di indirizzo politico, la funzione legislativa e di controllo del governo.
Senato – In prima battuta esercita la funzione di raccordo tra lo Stato e le Regioni, le Città metropolitane e i Comuni. Non dà la fiducia al governo.
100 senatori – L’Assemblea di Palazzo Madama sarà composta da 100 senatori, anzi di 95 più 5: i primi eletti dai consigli regionali in rappresentanza di Regioni e Comuni, i secondi nominati dal presidente della Repubblica (tra questi rientrano gli attuali senatori a vita). Tra i 95 “territoriali” 74 sono scelti tra i consiglieri regionali, gli altri 21 tra i sindaci. Ogni Regione eleggerà un numero di senatori in proporzione al proprio peso demografico. L’intesa non scioglie il nodo del metodo di elezione, rinviando a una successiva legge ordinaria. I senatori decadono nel momento in cui decade l’organo in cui sono stati eletti (Comune o Regione). Ciò vuol dire che il Senato sarà rinnovato mano mano che si rinnoveranno le assemblee territoriali.
Poteri del Senato – Le leggi sono approvate dalla Camera. Entro 10 giorni il Senato, su richiesta di un terzo dei suoi membri, può chiedere di esaminarle, proponendo modifiche entro 30 giorni. L’ultima parola è però della Camera che decide entro altri 20 giorni. Per le leggi che hanno impatto su Regioni e Comuni la Camera deve pronunciarsi a maggioranza assoluta in caso di richiesta di modifiche da parte del Senato. L’Assemblea di Palazzo Madama ha anche poteri di controllo sull’attuazione delle leggi, delle politiche pubbliche e della pubblica amministrazione. Ha poteri anche sia per la fase di ricezione delle norme Ue che nella fase ascendente prevista dal Trattato di Lisbona.
Riforme costituzionali – Sulle riforme costituzionali il Senato mantiene le attuali competenze legislative.
Elezione Presidente della Repubblica – Verrà eletto dai 630 deputati, 100 senatori e da tre delegati di ciascuna Regione (scelti con principio di parità di genere). La Camera eleggerà tre giudici della Corte Costituzionale e il Senato due.
Nuove competenze Regioni e Stato – L’accordo riscrive il titolo V della Costituzione, che definisce i poteri dello Stato e delle Regioni. Eliminata tutta la parte della legislazione concorrente tra Regioni e Stato, eliminando così i motivi di conflitto. Tornano di competenza esclusiva dello Stato materie come produzione, trasporto e distribuzione nazionali energia, le grandi reti di trasporto di interesse nazionale.
Province addio – Dalla Costituzione scompaiono una volta per tutte le Province.
Stipendi consiglieri regionali e sindaci – I consiglieri eletti nelle regioni non potranno guadagnare più dei sindaci.
Legge elettorale – Prima di far entrare in vigore una riforma elettorale la minoranza parlamentare (i due quinti della Camera o del Senato) potrà chiedere un giudizio di legittimità preventiva della Corte Costituzionale.
Decreti blindati – Previsto il divieto di approvare emendamenti estranei all’argomento dei decreti durante il loro esame parlamentare.
Corsia preferenziale Ddl – Il governo può chiedere alla Camera di approvare entro sessanta giorni un suo disegno di legge.
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Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - La Federal Reserve non cede alle lusinghe e continua con un atteggiamento da 'colomba'. Infatti nell'ultima riunione del 2024 il comitato di politica monetaria ha deciso un taglio solo di 25 punti (molti osservatori si aspettavano 50 punti) alla luce di segnali che sembrano poco rassicuranti: infatti, si spiega nella dichiarazione conclusiva del Fomc, se "indicatori recenti suggeriscono che l'attività economica ha continuato a espandersi a un ritmo sostenuto" l'inflazione "ha fatto progressi verso l'obiettivo del 2 percento del Comitato, ma rimane in qualche modo elevata".
Il Comitato di politica monetaria ritiene pertanto "che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano più o meno in equilibrio e le prospettive economiche sono incerte". Di qui la decisione di abbassare il range per il tasso dei fondi federali di un quarto di punto percentuale nell'intervallo 4,25-4,50%.
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - In coma si ritrova, a sua insaputa, tesserato del Pd. A raccontarlo al Corriere del Mezzogiorno è la moglie di Giovanni Mista, residente nel comune di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino, che si è ritrovato tra gli iscritti dem dopo un lungo ricovero in ospedale. Un fatto su cui è intervenuto il senatore dem e commissario del Pd campano, Antonio Misiani, parlando a Radio Cusano Campus: "Ho intenzione di verificare fino in fondo quello che è successo che è una vergogna e se confermato prenderemo provvedimenti come abbiamo sempre fatto".
"Noi - rimarca Misiani- i 'signori delle tessere' li abbiamo mandati via e abbiamo contrastato e contrasteremo fino in fondo qualunque forma di abusi e di irregolarità. I provvedimenti li prenderemo verso chi ha fatto una tessera falsa ad una persona che non aveva la minima intenzione. Il diretto interessato ha la mia solidarietà così come i familiari che hanno denunciato. Non hanno e non avranno la mia solidarietà, i cretini che hanno fatto questa cosa".
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.
Roma, 18 dic. (Adnkronos) - “Il rapporto Enea sull' efficienza energetica fa il quadro sulla situazione nazionale e fornisce strumenti per le future decisioni della politica sulle tematiche ambientali. Oggi consumiamo circa 310 TWh all’anno. Negli ultimi 50 anni la domanda energetica è quadruplicata e nei prossimi vent’anni ci sarà un ulteriore raddoppiamento. Per l’Italia, solo un anno e mezzo fa era stato previsto un innalzamento a 680 TWh, ma forse quel valore dovrà essere ulteriormente innalzato. Ciò comporta l’adeguamento dei sistemi di produzione e acquisizione dell’energia, magari ricorrendo anche al nucleare. È sui dati scientifici che dobbiamo costruire lo sviluppo, fare le valutazioni, programmare gli investimenti. Da un lato la sfida è produrre energia pulita, e dall’altro avere sistemi in grado di utilizzarla efficientemente”. Così Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, durante la presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica elaborato dall’Enea.
Palermo, 18 dic. (Adnkronos) - E' stato condannato a 12 anni di carcere, con il rito abbreviato, il minorenne che il 20 dicembre del 2023 uccise a colpi di pistola l'ex calciatore ventiduenne Lino Celesia, nei pressi della discoteca Notr3 di Palermo. La sentenza è stata emessa oggi pomeriggio dal Gup del Tribunale dei minorenni di Palermo, Antonella Pardo. L'imputato ha fatto la maggiore età solo da pochi mesi. Un omicidio scaturito dopo una banale lite che costò la vita al giovane Celesia. La Procuratrice per i minori Claudia Caramanna aveva chiesto la condanna a 18 anni di carcere.
Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - “Vale circa 3,6 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) il risparmio ottenuto al 2023, da conteggiare negli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima. Centrale il ruolo che l'efficienza energetica ha assunto anche nel nostro paese, grazie a nuove tecnologie e metodologie innovative. Determinanti anche la formazione e all'informazione, volute dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e attuate dall'Enea coinvolgendo imprese, cittadini e istituzioni. Ora ci aspetta un lavoro importante che riguarda il recepimento delle nuove direttive europee, a partire da quella sulla prestazione energetica degli edifici. Siamo orgogliosi di aver ottenuto dal Ministero il coordinamento del relativo gruppo di lavoro. Si tratta di definire le misure da mettere in campo nei prossimi dieci anni”. Così Ilaria Bertini, Direttrice dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica Enea, in occasione della presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica.
Roma, 18 dic. - (Adnkronos) - "Il Rapporto annuale sull'efficienza energetica è centrale per traguardare gli obiettivi di transizione ecologica: un tema che interessa diversi comparti, da quello industriale a quello civile, al residenziale. Il tutto va inquadrato in un contesto nazionale ed europeo: sono state emanate diverse direttive che gli Stati membri poi devono recepire e che determineranno poi delle azioni concrete. Un contesto nel quale è importante anche seguire dei processi di armonizzazione nella definizione poi degli standard da attuare e da applicare, tenendo conto anche delle specificità territoriali. Si pensi per esempio all’Italia e alle sue peculiarità geografiche, che impongono determinate scelte riguardo l'efficientamento degli edifici. Enea è un osservatore privilegiato di queste dinamiche, segue queste dinamiche e contribuisce a dare soluzioni, non soltanto alla politica e agli stakeholder, favorendo anche comportamenti più responsabili da parte dei cittadini”. Questo il commento di Giorgio Graditi, Direttore Generale Enea, nel corso della presentazione del 13° Rapporto annuale sull’efficienza energetica.