Boom di autocandidature per diventare assessore nella giunta del grillino Filippo Nogarin, eletto sindaco di Livorno dopo aver sconfitto a uno storico ballottaggio l’esponente del Pd Marco Ruggeri: alla selezione pubblica aperta un mese fa dal Movimento 5 stelle locale hanno infatti risposto oltre 900 persone. La fase decisiva si aprirà nei prossimi giorni: nulla è ancora deciso.
Dopo una prima scrematura dei curricula (il termine ultimo per autocandidarsi era fissato al 17 giugno) si effettueranno i colloqui di valutazione. La procedura servirà anche per scegliere il nuovo segretario comunale. “Non mi aspettavo di ricevere così tanti curricula – dichiara Nogarin al fattoquotidiano.it – questo è un segnale politico importante: i cittadini hanno tanta voglia di partecipare e di mettersi in gioco”. La “squadra” del primo cittadino sarà composta da otto assessori e verrà svelata soltanto il prossimo 30 giugno in occasione dell’insediamento del primo consiglio comunale.
Impossibile far “sbottonare” Nogarin per qualche anticipazione: “Adesso non parlo”. Non sarà comunque il sindaco a scegliere direttamente gli assessori bensì gli attivisti attraverso una consultazione online su una rosa di nominativi selezionati da un’apposita commissione di sette membri (di cui fanno parte Nogarin e altri sei attivisti scelti dall’assemblea grillina). “La maggior parte dei soggetti autocandidatisi risiede in Toscana – spiegano dallo staff pentastellato ma si è fatto avanti anche qualche livornese che lavora all’estero. I profili? C’è anche chi ha due lauree e un master o una conoscenza delle lingue estere estesa”.
Al momento risulta assai difficile fare previsioni su chi potrebbe entrare in giunta. Alcune indiscrezioni riportate dai quotidiani locali tirano in ballo per l’incarico di vicesindaco la 32enne Stella Sorgente, attualmente docente di musica a Udine: alle ultime elezioni la contrabbassista è risultata la grillina più votata al consiglio comunale con 208 preferenze (su un totale di 1736). “Vi ho detto che di nomi ora non parlo” sbotta l’ingegnere aerospaziale 43enne. Il primo cittadino si aspettava di ricevere così tanti curricula? “Sinceramente no. Questo è però un segnale importante che dimostra la voglia dei livornesi di partecipare al cambiamento”.
Nogarin si è insediato ufficalmente come sindaco lo scorso 11 giugno. Che aria si respira in città? “C’è voglia di sorridere e di guardare al futuro con un velato ottimismo”. Il nuovo sindaco ha già ufficializzato la sua rinuncia all’auto blu: “Guiderò la mia Audi A4 bianca”. Sulla vettura è stato apposto uno speciale pass del Comune con sopra scritto “Auto bianca del sindaco di Livorno”. Nei primi suoi dieci giorni da sindaco Nogarin ha messo il turbo (“sto lavorando 15 ore al giorno”) iniziando ad affrontare alcune questioni scottanti come ad esempio lo stop al nuovo ospedale (“vogliamo ammodernare quello esistente”) o alle nuove costruzioni nella centrale piazza del Luogo Pio. Nel mirino anche la privatizzazione della Porto2000, società che gestisce il traffico croceristico: “Non accetto che sia svenduta ai privati” ha dichiarato al Tirreno.
Uno sguardo anche al braccio di ferro sulla privatizzazione degli aeroporti toscani gestiti da Sat e Adf: “Sto con Pisa, Firenze non ci schiacci”. Nei giorni scorsi Nogarin ha effettuato anche un blitz notturno in porto per verificare di persona alcune criticità. A breve sarà presentato una sorta di dossier: “La situazione di difficoltà del nostro scalo è sotto gli occhi di tutti. Dobbiamo intervenire al più presto perchè il porto è uno degli assi fondamentali per poter risollevare la nostra città”.
Il conto alla rovescia per il primo consiglio comunale è intanto partito. I “grillini” hanno in mano 20 consiglieri su 32 (il Pd ne schiererà 7, la lista di sinistra “Buongiorno Livorno” 3, Forza Italia 1 così come la lista civica di centrosinistra CittàDiversa) e perciò potranno fare la voce grossa. Con la sconfitta al ballottaggio il Pd ha subito un brutto colpo, sia politico che economico. Le casse dei Demcoratici piangono anche soprattutto alla luce di quanto speso per la campagna elettorale. Gli uffici dell’amministrazione comunale hanno infatti reso noti nelle scorse ore i bilanci preventivi di spesa (manifesti, stampati, spot televisivi e radiofonici, merchandising, ecc.) redatti da ciascun partito per l’allestimento della campagna elettorale.
La documentazione è stata pubblicata sul sito del Comune. Cosa si scopre? Il documento “grillino” parla di una previsione di spesa di soli 1640 euro contro gli oltre 51mila euro del Pd (19mila per Forza Italia, 20mila per la lista Fdi Lega Udc, 3200 per Sel, 2mila per “Buongiorno Livorno”, 10mila per “Città Diversa”). Un motivo in più per definire la vittoria dei grillini davvero speciale.